LA RUGIADA LUMINOSA
CHE VIENE DAL MESSIA
di Alessandro Conti Puorger
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TERRA PROMESSA, TERRA DI RUGIADA »
LA CREAZIONE PER GLI EGIZI
Prima di trattare il tema della rugiada nella Bibbia ritengo utile inserire un cenno per ricordare il mito della creazione del cielo e della terra degli antichi Egizi, mito che ovviamente era noto agli Israeliti dei tempi dell'Esodo e che, rivisitato, può aver avuto un qualche influsso.
Dal caos, che non è il caos che pensiamo, ma piuttosto un mare d'energia indifferenziata, le acque di NUN, esce Atun, il creatore, in seguito dio del sole Ra, quindi Atun-Ra.
In parallelo pare risuonare: "Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque." (Genesi 1,2)
Atun promana - genera il fiato di Atum, Shu dio dell'aria secca e Tefnut, sorella gemella e sposa di Shu, dea dell'aria umida da cui avrà origine anche la rugiada e l'acqua.
Di questo Shu pare trovarsi un cenno nella lettera "Shin"
ebraica che rappresenta fuoco e luce.
Ne "il Nome" "Shem"
,
con cui sinteticamente dall'ebraismo è definito Dio creatore, e nel cielo ebraico "Shemaim"
,
che è più del solo cielo stellato, si trovano i due segni del fuoco
e dell'acqua
=
che possono ricordare in qualche modo l'aria secca e l'aria umida emanati dal dio creatore.
Tefnut è detta "saliva di Atun" e questa dea, come rugiada mattutina, dà il benvenuto al dio solare; proprio per questo è anche chiamata "occhio di Ra".
Dall'unione di Shu e Tefnut sono nati Geb, dio della terra, e Nut, dea del "cielo stellato", sorella e sposa di Geb.
Pur se il dio Shu, in sintesi l'atmosfera, li voglia tenere separati, Geb e Nut mettono al mondo Osiride, Iside, Seth, dio della siccità e Nefti.
Accade che il geroglifico della dèa NUT è come un tavolino che rappresenta la volta celeste su cui c'è un orcio NU e un pane T .
L'orcio NU evidentemente è pieno dell'energia divina , come un'acqua non materializzata, che è essenza del primo di tutti, il NUN.
Di ciò ho parlato in "Spirito creato in 7 tappe - Genesi codice egizio-ebraico" in occasione del 2° giorno della creazione.
L'orcio sta per NU formato da N + due Iod, II = U; quindi l'orcio si può immaginare pieno di energia N e di vita Iod.
Ora in ebraico due Iod e una N è IIN, che in ebraico si scrive
"iain" e corrisponde alla parola "vino", perciò l'orcio è pieno d'un vino spirituale.
In definitiva per gli Egizi il cielo si può immaginare come una mensa
su cui vengono offerti un vino celeste in un orcio
e il pane T
.
Così quella immagine dell'orcio-vino e della pagnotta su nel cielo era per un ebreo - egizio il segno del Dio Altissimo.
Tale pensiero è ben atto a suggerire spunti all'incontro di Abram con Melchisedek, in cui "
Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo." (Genesi 14,18)