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APPENDICE - DECRIPTAZIONE ISAIA 34 E 35
Il capitolo Isaia 34 ha 17 versetti, il 35 ne ha 10 per complessivi 27.
Mi ha mosso alla decriptazione Isaia 34,4 "Tutto l'esercito celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutto il loro esercito cade come cade il pampino dalla vite, la foglia avvizzita dal fico" e riporto la decriptazione giustificata.




"E inviato lo sperato () dalla sposa () scende a casa . L'Unigenito al mondo dal cielo lo splendore () del Potente porta dal trono (); la Parola con il corpo esce . Dal cielo per portarsi alla sposa () sceso alla casa da primogenito della Madre è il prodotto così Inviato per inghiottire il serpente del mondo . Da vivente in cammino di persona () gli porta della rettitudine l'energia per la distruzione ; negli uomini - morti dell'Unigenito l'energia entrerà ."

A questo punto riporto i testi C.E.I. e le decriptazioni tutte di seguito.

Isaia 34
Isaia 34,1 - Avvicinatevi, nazioni, per udire, e voi, popoli, prestate ascolto; ascolti la terra e quanti vi abitano, il mondo e quanto produce!

Isaia 34,2 - Poiché il Signore è adirato contro tutte le nazioni ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti; li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.

Isaia 34,3 - I loro uccisi sono gettati via, si diffonde il fetore dei loro cadaveri; grondano i monti del loro sangue.

Isaia 34,4 - Tutto l'esercito celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutto il loro esercito cade come cade il pampino dalla vite, la foglia avvizzita dal fico.

Isaia 34,5 - Poiché nel cielo si è inebriata la mia spada, ecco, si abbatte su Edom, sul popolo che io stermino, per fare giustizia.

Isaia 34,6 - La spada del Signore è piena di sangue, è imbrattata di grasso, del sangue di agnelli e di capri, delle viscere grasse dei montoni, perché si compie un sacrificio al Signore a Bosra, un grande massacro nella terra di Edom.

Isaia 34,7 - Cadono bisonti insieme con essi, giovenchi insieme con tori. La loro terra s'imbeve di sangue, la loro polvere s'impingua di grasso.

Isaia 34,8 - Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione per la causa di Sion.

Isaia 34,9 - I torrenti di quella terra si cambieranno in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente.

Isaia 34,10 - Non si spegnerà né di giorno né di notte, sempre salirà il suo fumo; per tutte le generazioni resterà deserta, mai più alcuno vi passerà.

Isaia 34,11 - Ne prenderanno possesso il gufo e la civetta, l'ibis e il corvo vi faranno dimora. Egli stenderà su di essa la misura del vuoto e la livella del nulla.

Isaia 34,12 - Non ci saranno più i suoi nobili, non si proclameranno più re, tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.

Isaia 34,13 - Nei suoi palazzi cresceranno le spine, ortiche e cardi sulle sue fortezze; diventerà una tana di sciacalli, recinto per gli struzzi.

Isaia 34,14 - Bestie selvatiche si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l'un l'altro; là si poserà anche Lilit e vi troverà tranquilla dimora.

Isaia 34,15 - Vi si anniderà il serpente, vi deporrà le uova, le farà dischiudere e raccoglierà piccoli alla sua ombra; vi si raduneranno anche gli sparvieri, l'uno in cerca dell'altro.

Isaia 34,16 - Cercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, l'uno non deve attendere l'altro, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna.

Isaia 34,17 - Egli ha gettato per loro la sorte, la sua mano ha diviso per loro la terra con la corda: la possederanno per sempre, la abiteranno di generazione in generazione.

Isaia 34,1 - Versata per le moltitudini e per i popoli è stata la Parola, sorto da un seno che ha portato del Potente l'Unigenito. Tra i viventi è in vita uscito, versato il dono è stato in casa portato finalmente alla luce dalla madre alla vista del mondo. L'Unigenito. col corpo giù portatosi in pienezza, esce dall'arca per accompagnare la sposa su all'Unico, giù inizia a stare nel mondo.

Isaia 34,2 - Così è alla fine il Meraviglioso uscito si porta al mondo dall'alto alla sposa. Ai popoli è dalla Madre recato di nascosto. In vita esce per agire in cammino. Del serpente per le schiere in vita apre lo sterminio. Tra i viventi ha inviato al drago un vivente che del Potente il Cuore dentro racchiude.

Isaia 34,3 - Si porta nella prigione del potente serpente. È nel mondo per allontanarlo dal cammino. Si porta la Parola da pellegrino; è entrato tra i viventi per aiutarli. Nel mondo dentro l'Unigenito sorto portato da inviato alla prova e partorito è stato dalla Madre; da vivente col sangue vive.

Isaia 34,4 - E inviato lo sperato dalla sposa scende a casa. L'Unigenito al mondo dal cielo lo splendore del Potente porta dal trono; la Parola con il corpo esce. Dal cielo per portarsi alla sposa sceso alla casa da primogenito della Madre è il prodotto così inviato per inghiottire il serpente del mondo. Da vivente in cammino di persona gli porta della rettitudine l'energia per la distruzione; negli uomini - morti dell'Unigenito l'energia entrerà.

Isaia 34,5 - La rettitudine è col corpo finalmente uscita dalla casa del cielo per accendere la casa è del mondo, inviata esce dall'alto dalla nube porta a un vivente completa nel corpo la conoscenza del Potente. Dall'alto si vede con la Madre per accendere i viventi, è dal serpente a liberarli col soffio dell'amore.

Isaia 34,6 - Chiusa in un corpo la perdizione esce, portata nel mondo da un vivente al serpente delle origini. Dal sangue gli uscirà, lo sbarrerà col fuoco. Inviato al mondo, gli esce in vita a stringerlo con potenza. In casa in vita nel sangue l'agnello è stato dalla Madre reato nel tempo e la mano è del Vivente in un vivente chiusa con il (suo) Cuore. Dal maligno si è portato alla fine l'Unigenito, è con potente forza alle piaghe è al sacrificio dal serpente il Signore. Nell'intimo giù in un corpo al mondo ha recato il Cuore dentro racchiuso. La maestà dentro dell'Unico scende dalla nube, si porta in un vivente.

Isaia 34,7 - Ed è col corpo a dimorare l'Unigenito dai viventi. Dal seno in vita la Madre ha portato il frutto. Dal seno della Madre il Padre a lanciarlo è stato. A cambiare si porta alla fine il mondo. In terra la Madre a vivere dal sangue reca in azione la Parola al verme, Per la vita stringere al serpente in a casa gli è stato per batterlo col fuoco inviato.

Isaia 34,8 - Così è il giorno della vendetta dal serpente! Il Signore col fuoco a svellere il serpente porterà dai viventi. È in vita dal serpente in un corpo la forza dentro scesa della colomba (Spirito Santo).

Isaia 34,9 - E inviata al mondo la Parola così si porta all'eredità, è a far uscire il serpente; a questi che ha soffiato la scelleratezza la Parola col corpo esce, al serpente cammina il Verbo che nel corpo sta per finirlo portato al mondo. È finalmente uscito in terra, in campo per il serpente colpire. La Parola per arderlo esce.

Isaia 34,10 - La calamità, i guai, sono stati portati in vita dalla Madre al serpente. Inizia l'oppressione a casa a uscire al serpente dal fanciullo che vive per aiutare il mondo. Vedono una luce di angeli uscire i viventi in giro. Partorito si porta col corpo finalmente a distruggere il serpente. Inviata giù la grazia scende. Di nascosto è dalla Madre per annullarlo dall'aldilà dentro al mondo.

Isaia 34,11 - Ed è col corpo per giovare versata. L'Unico alla fine l'ha portato. Ha versato la Parola recandola agli impuri. È stata inviata per attaccare il nemico a casa, è col fuoco della rettitudine. L'energia porta da casa, fuori l'ha portata, ha emanato il cuore al mondo l'Altissimo, lo sperato finalmente esce e reca del Padre il frutto, in campo si porta.

Isaia 34,12 - L'ardore (dell'ira) al mondo reca l'Unico ad esistere con un essere vivente al serpente. Porta così al mondo il diletto Unigenito, ed lo reca così dal serpente a liberare; è uscito IH(WH), è a portargli l'ira in pienezza.

Isaia 34,13 - Per portarsi in azione dal serpente finalmente esce l'Unigenito in un corpo. In un vivente l'energia alla fine c'è per farlo tacere. Sarà dai corpi l'esistenza della putredine a togliere via. Porta da amo dentro al fango in un corpo IHWH. È finalmente al mondo. Di abitare ha scelto dove l'angelo (ribelle) sta. La Madre sul fieno del Potente il Figlio ha portato. A indicarlo furono visti angeli uscire.

Isaia 34,14 - Porta la Parola in cammino la luce. A portarla giù ad esistere è stata la Madre, l'Unigenito finalmente inizia ad essere è palpabile, si vede essere col corpo, dall'alto nella compagna a chiudersi si portò. Il diletto l'ha originato l'Unico. In modo retto la luce nella Madre ha generato, in cammino è in azione uscito di notte. È stata finalmente portata l'azima dell'Unico al mondo. Con la potenza i simulacri - gli idoli porterà alla tomba.

Isaia 34,15 - Sorge in vita al mondo, al nido (del serpente) esce, si versa la Parola. E questi porta l'innocenza del Potente, il bene versa alla vista, lo splendore, in cammino col corpo fuori al fango del serpente esce. L'Unigenito retto sorge da Madre pura. Da casa per cacciare s'è portato dalla prescelta Donna partorito per rianimare il mondo.

Isaia 34,16 - Per vendicarli si porta dai viventi. In azione dal serpente in pienezza la Parola col corpo è uscita ed al mondo si porta a versarsi alla vista, porta ai fratelli l'integrità. Per guidarli, per inviarli all'Eterno col corpo esce dalla Donna. Del cattivo si porta alla stoltezza; l'ira rovescerà all'impuro con bruciature. La Parola è al mondo, l'Unico giù l'ha recata. Al mondo, ha portato lo spirito, l'ha versato dentro, giù l'ha inviato.

Isaia 34,17 - E da Lui esce la parola. Al lamentarsi del mondo lo splendore porta col corpo. Per togliere prestanza è, per ripulire dal serpente, per rovesciarne la stoltezza. Per la Madre dentro, lo sperare dell'Eterno, il fanciullo, vive. È stato per ereditare portato al mondo dal serpente impuro a dominarlo. E nella povertà della rettitudine il frutto esce.

Isaia 35
Isaia 35,1 - Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso

Isaia 35,2 - fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio.

Isaia 35,3 - rrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.

Isaia 35,4 - Dite agli smarriti di cuore: Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi.

Isaia 35,5 - Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.

Isaia 35,6 - Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.

Isaia 35,7 - La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie.

Isaia 35,8 - Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno.

Isaia 35,9 - Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà. Vi cammineranno i redenti.

Isaia 35,10 - Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.

Isaia 35,1 - Fu la luce alla luce portata. La Madre in vita la Parola ha recato. Giù è uscita, portatasi alla fine a contendere col corpo dentro il mondo. Reca in un prescelto il germoglio della rettitudine, da un grembo scese al serpente la fine.

Isaia 35,2 - Il volto del vaglio la Parola col corpo annuncia, l'indica in cammino al serpente. L'ira nel cammino è stata al serpente alla fine portata col corpo, inviato ad ucciderlo a casa. Ha portato per batterlo al mondo il cuore col Figlio inviato, completamente a finirlo esce a dimorare al mondo l'Agnello. In vita dal serpente porterà il mondo a liberare. I ruggiti escono, il timore porta, la gloria del Signore esce in giro, Dio nel mondo è ad abitare.

Isaia 35,3 - Al petto rovesciato è. Sta in mano/braccio; è con la Madre, tranquillo il corpo della Parola al mondo è finalmente a casa, tenero è in vita; il retto fuoco al serpente porta totalmente, l'Unico l'azima l'ha portato.

Isaia 35,4 - L'Unigenito all'amarezza reca la potente energia della vita ad uscire dal corpo, gli è nel cuore racchiusa, questa a rovesciare la porterà al primo serpente, completa la paura gli recherà al mondo in cammino; uscirà la vendetta gli sarà a casa portata dall'Unigenito. Al primo serpente uscito è, anela dal cammino recidere. La maledizione gli è in vita, da Lui gli giunge. Reca Gesù la rettitudine ai viventi.

Isaia 35,5 - Inizia da questi il segno: il Verbo versa la grazia nel mondo. Si sentono forti i lamenti. Sveglio è dalla Madre, l'ha portato l'Unico a questa, l'ha inviato all'esistenza, un carpentiere sarà; da uomo la Parola per le suppliche esce.

Isaia 35,6 - L'Unigenito l'arrogante serpente in cammino contristerà. Sarà dal serpente a Pasqua portato in croce il corpo. Per finirlo la risurrezione gli porterà. Gli inviò il primo serpente le piaghe per opprimerlo, dentro lo abbatté, lo oscurò dalla vita. La Parola in vita ri-fu, di acqua portò un torrente, fu dalla Madre, lo videro molti nel mondo.

Isaia 35,7 - E al mondo una forza uscita per liberare la casa dal serpente. Inizia in cammino la Madre a recare giù ai viventi che lo desiderano l'energia del Potente che del vivere dentro porta l'ardore. Sono dalla Madre figli portati al mondo. Finalmente di angeli è in vita un corpo - popolo (Chiesa) giù nel mondo. Nella prigione alzato s'è un corpo che al Serpente rovescia con energia. A rientrare reca l'energia della vita delle origini.

Isaia 35,8 - E uscita una forza sorta dalla Madre alle tentazioni del serpente recata per toglierli prestanza nelle generazioni. Della rettitudine reca la via al mondo. La santità è versata in un corpo. La maledizione è dall'aldilà ad abitargli. Il Cuore ai viventi dell'Unico ha recato. Lui, potenza ai viventi reca in campo, in cammino aiuta i deboli, porta dell'empio la vita ad annullare, è gli smarriti a condurre.

Isaia 35,9 - Al serpente guai nel mondo sono usciti, sorti dalla Madre, per l'Unigenito un corpo/popolo è uscito, ha portato il frutto giù in vita, per recargli la fine. La perdizione dall'alto gli ha inviato nel mondo. Al serpente delle origini la purezza scende dalla Donna, la Madre l'ha portato in campo in cammino e redenti saranno i viventi.

Isaia 35,10 - E a riscattare portata è stata l'Esistenza. Del Signore è la luce dentro riportata. A germogliare l'Unico l'ha riportata. Giù la colomba pura (lo Spirito Santo) ha inviato al mondo per portar la gioia. Alla fine, di fanciulli dalla Madre in azione al serpente un corpo/popolo unito sorge per salvare, l'essere infermo a cancellare con la forza del fuoco è nel cammino e porta l'energia in pienezza che reca (al serpente) tristezza e pianto.

a.contipuorger@gmail.com


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