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IL CARRO DI FUOCO DI EZECHIELE:
UFO E/O MACCHINA DEL TEMPO?

di Alessandro Conti Puorger
 

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EZECHIELE CAPITOLO 1 »
PRIMA PARTE DELLA VISIONE: UNA TEOFANIA »
DIO E GLI EXTRATERRESTRI »
DECRIPTAZIONE PRIMA PARTE VISIONE EZ 1,4-12. ANNUNCIO AVVENTO DEL SIGNORE »
DECRIPTAZIONE SECONDA PARTE VISONE EZ 1,13-28. UN VIAGGIO OLTRE IL TEMPO »

EZECHIELE CAPITOLO 2
In tale Capitolo di soli 9 versetti nel testo esterno della traduzione ortodossa inizia il colloquio con Ezechiele di quell’essere dalle sembianze d’uomo che stava nel carro.
Lo riporto di seguito le parole secondo la traduzione in italiano della CEI.

Ez 2,1-9
"Mi disse: Figlio dell’uomo, alzati, ti voglio parlare.
Ciò detto uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: Figlio dell’uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me.
Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi.
Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio.
Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genia di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.
Ma tu figlio dell’uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non ti impressionino le loro facce, sono una genia di ribelli.
Tu riferirai loro le mie parole, ascoltino o no, perché sono una genia di ribelli.
E tu figlio dell’uomo, ascolta ciò che ti dico e non essere ribelle come questa genia di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che ti do.
Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo.
Lo spiegò davanti a me; era scritto all’interno e all’esterno
e vi erano scritti lamenti, pianti e guai."

È da notare che c’è ancora un segnale sul rotolo della scrittura che ha due facce.
Questo è un ulteriore messaggio dell’autore che assevera di proseguire appunto la decriptazione perché tutto ciò che ha scritto è decriptato.

Riporto tutta di seguito la seconda faccia che ho ottenuto, ma senza dimostrazione, per brevità, in quanto ormai il lettore avrà capito come i risultati derivano da rigida applicazione segno per segno.

Decriptazione:

Ez 2,1 "Portati a stare dall’Unico a vivere, vedranno che il Potente è un figlio d’uomo, il Risorto che innalzato col corpo a rivelarsi fu da retto e per primo, per aiutare, creò dalla croce la rettitudine."

Ez 2,2 "Lo portò da arca il Padre onde fosse lo spirito della rettitudine per la prima volta ad accendere in un corpo insinuando nei corpi la divinità che fu a recare dalla croce alla vista ai viventi per aiutarli.
L’energia spazzerà il serpente dai corpi rendendo palese che fu a recare il peccare nell’agire venendo nei viventi ad insinuarsi nei corpi con la maledizione che ci fu."

Ez 2,3 "A portarsi fu all’origine da essere ribelle con Dio.
Fu dentro un angelo dalla nube, ove viveva, liberamente a vagare.
Iniziò l’angelo ad essere desideroso d’affliggere dell’Unico il cuore.
L’angelo fu la rettitudine dell’Unico a negare, dal Potente fuggì/scappò.
A portarsi fu per vivere nel mondo nei viventi per portarsi a calpestarli.
Fu per vivere nella donna da verme impuro dentro a starle.
Entrò nella matrice la perversità, iniziò dentro a recare dalla purezza a peccare, ma da dentro fu dall’eternità per l’azione a scendere.
Per vivere per il mondo fu a portarsi, nei viventi del mondo questi entra."

Ez 2,4 "Portandosi nel mondo ad abitare per l’angelo ci fu la putredine.
La luce bella l’angelo fu ai viventi, portandosi, a nascondere.
Nei ceppi furono per il serpente.
Dentro iniziarono lamenti a mandare all’Unico per la portata oppressione, che Dio fosse nel mondo dai viventi a portarsi.
L’Unigenito l’essere ribelle segnò con la maledizione essendo entrato da piaga nel mondo.
Disse che dall’Unico punito sarà con forte calamità."

Ez 2,5 "E nel mondo a vivere entrò l’Unigenito a strappar via dai viventi il peccare.
E l’Unigenito in una matrice fu a chiudersi per liberarli portando la rettitudine che sarà, dentro dove sta, a finire il ribelle entrato nei viventi.
La perversità sarà sbarrata, il peccare con le bruciature dell’angelo che dentro sta dall’origine usciranno, il carico in tutti si riporterà della rettitudine nei viventi."

Ez 2,6 "Portò l’Unigenito finalmente nel mondo l’energia in un uomo; la divinità completa fu nel corpo d’un primogenito di madre nel mondo a vivere.
Portò alla madre una parola.
Che sarebbe stata nel mondo madre di Dio le indicò.
Le fu nel corpo l’Unigenito, con la rettitudine fu a riempirle il corpo, dentro s’era una vita portata piena di potenza, per la recata energia a stare nella madre.
L’Unico portò un segno che la rettitudine aveva recato con la divinità in azione versandole in un corpo.
Alla casa furono viventi a venire essendo stata portata una luce.
Nella casa viveva la Parola.
Che era entrata in un vivente di Dio il segno fu alla vista portato dei viventi: con un volto d’angelo era uscito da Madre Dio che sotto così stava in una casa.
Era la purezza in un corpo a stare che rientrava a vivere nel mondo."

Ez 2,7 "E la Parola finalmente venne ad aiutare dentro il corpo ove sta il maledetto che è entrato tra i viventi.
L’Unigenito per strapparlo via da un seno si portò e da primogenito di madre fu nel regno della morte a portarsi.
Così fu ad abitare ov’era finito il ribelle entrando in un vivente nel mondo."

Ez 2,8 "E venne il Figlio Unigenito in aiuto per salvare i viventi.
Per agire venne da donna in un corpo.
Di Io sono fra i viventi la Parola di Dio fu per affliggere il serpente finalmente nel mondo a stare.
Il ribelle con la rettitudine in casa sarà a finire.
Entrando in un vivente in un corpo scese nel mondo il Verbo che sarà ad arderlo per mangiarlo (quando) verrà ad iniziare la risurrezione dei corpi.
L’Unigenito l’angelo che opprime finirà con l’energia divina che è la rettitudine."

Ez 2,9 "E per l’Unigenito si vedrà la perversità, per l’angelo entrata, essere sbarrata col delitto che ha portato.
Di nascosto nel mondo Dio fu a portarsi, entrò dall’angelo nel mondo, ad abitare, si portò tra i viventi in esilio; per farlo finire nei corpi si portò.
Sarà al soffiare nei corpi la risurrezione.
L’Unigenito riporterà alla fine la potenza nelle persone a ristare riportando ad entrate la forza delle origini che dalla croce portò dentro al mondo.
Le persone sarà in vita a riportare l’Unigenito dalle tombe.
Sarà nei corpi a portare la rettitudine il Crocifisso che porterà da dentro il maledetto che era entrato a vomitare.
Tra i lamenti sarà dai viventi a portarsi fuori, scapperà con la perversità che c’è."

In definitiva si sviluppa la storia del Messia che è la traccia base, trama e ordito, di tutto il messaggio biblico, mentre l’esterno si sviluppa in visioni sgargianti com’è il caso del carro di fuoco.
Interessante è la descrizione di come il peccato è entrato nel mondo per colpa di un angelo ribelle, che amplifica i concetti al riguardo dell’ortodossia, che nella Bibbia sono per lo più trattati dalla Genesi.
Ovviamente tutto si è ottenuto col rispetto integrale del metodo.
Faccio notare la congruenza di tutto il decriptato che ne dimostra tutta la potente efficacia.
Ne esce una storia fantastica.
È interesse del profeta comunicare ad ogni livello, sia con una lettura usuale sia eterodossa, che l’essenza di Dio è l’amore per gli uomini e il suo sporcarsi le mani come uno di noi nella storia e non il rimanere nei cieli empirei.
In definitiva questo è il messaggio: un essere non di questo mondo rispetto a noi onnipotente s’interessa della nostra storia e vuole portarci alla sua statura.
Per questo è venuto e ritornerà sulla terra per portarci con lui.

a.contipuorger@gmail.com


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