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Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheAttesa del Messia - Clicca qui per consultareParlano le lettere

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IL CARRO DI FUOCO DI EZECHIELE: UFO E/O MACCHINA DEL TEMPO?
di Alessandro Conti Puorger

Con il ritrovato metodo della lettura dei segni, di cui ho detto nella rubrica "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche", ho voluto provare a sondare il seguente racconto e ne ho ottenuto una storia eccezionalmente affascinante; il tutto rispettando sempre integralmente i criteri del metodo di "Parlano le lettere".

EZECHIELE CAPITOLO 1
Nabucodonosor, dopo la conquista di Gerusalemme del 597 a.C., deportò a Babilonia molti ebrei, tra cui Ezechiele (in ebraico: "Dio conforta") figlio del sacerdote Buzi.
Erano tutti uomini di qualità che quel monarca riteneva utili per la loro sapienza e furono fatti insediare a Tel Aviv (in accadico "colle del diluvio") sulle rive del canale Chebar, affluente dell’Eufrate presso l’antica città di Nippur.
In tale luogo Ezechiele, nel 593 a.C., sentì la chiamata del Signore e l’invito ad iniziare la propria attività di profeta.
Molte di tali notizie si attingono proprio dal libro del profeta Ezechiele dell’Antico Testamento:

"Il cinque del quarto mese dell’anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. Il cinque del mese - era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachin - la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore." (Ez 1,1-3)

Questa chiamata ha inizio con la visione della "gloria di Dio" che gli appare sul "carro di fuoco", la cui descrizione impegna tutto il Capitolo I° del suddetto libro del profeta Ezechiele.
Il senso immediato è che il Signore non s’è dimenticato del suo popolo e viene a riprendere i deportati, dovunque questi si trovino e, di fatto, suscita il profeta Ezechiele che così l’annuncia e ne rende concreta la speranza del reinsediamento a Gerusalemme, che storicamente si concretizzò con l’editto di Ciro nel 538 a.C..

Ho così ottenuto un testo di secondo livello dalle pagine della Torah che fornisce uno spaccato che tenta di risolvere a livello di profezia molti enigmi suscitati dalle curiosità e dalla fantasia dell’uomo ansioso di conoscere il proprio domani.
Nel caso specifico, come in altri casi, sono profezie sulla vita del Cristo, che rispondono pienamente alle attese per la loro ampiezza e robustezza, ma che nel contempo aprono ad una prospettiva sugli eventi finali.
La continuità e le sequenze logiche del testo che così ho rinvenuto con la lettura dei segni rende ancora una volta giustizia alla chiave di lettura ritrovata e oltre a dar luogo ad un protovangelo apre ad idee interessanti.

Riporto di seguito la decriptazione con dimostrazione dei primi tre versetti di questo Capitolo I di Ezechiele:

Ez 1,1 "Il cinque del quarto mese dell’anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine."





"Riportati saranno dal mondo per stare a casa . Nel terzo saranno salvati (). Tra gli angeli entreranno ad abitare le moltitudini che stanno nella rovina . Da dentro le tombe vive risorte usciranno per la potenza nuova portata dall’Unigenito Il frutto della croce da cui portò la rettitudine nel mondo a scorrere si porterà in potenza . Uscirà dall’innalzato () un fiume di rettitudine . Dentro i corpi l’energia soffiata dal Crocifisso dalle tombe porterà fuori risorti i viventi , che saranno da vivi portati l’Unico a vedere . A vivere con il corpo nell’Unico li porterà il Crocefisso . In Dio entreranno a stare i viventi ."

Ez 1,2 "Il cinque del mese - era l’anno quinto della deportazione del re Ioachin -"



"Da dentro la quinta costola aperta la potenza nuova ad uscire sarà dall’Unigenito . Uscirà per rinnovare . Riuscì dalla tomba vivo risorto colui che era stato crocifisso . Del Potente , rivelò (), avrebbe portato tutti ad entrare nel Regno . Vi saranno portati a stare per la rettitudine che con forza invierà ."

Ez 1,3 "la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore."




"Ad uscire fu per entrare nel mondo per farsi giudeo . Dentro un corpo il Signore . La divinità fu in un petto () a versare . Dio da figlio si portò . Con questi fu ad entrare la rettitudine nel mondo inviata dentro la terra . La rettitudine dall’Onnipotente alla Madre dall’alto inviò per generare () un retto figlio portandosi finalmente dal mondo spazzerà () il serpente recando la risurrezione ai viventi sarà la mano di Iahwèh ."

Riporto tutto di seguito l'inizio del racconto che risulta dalla decriptazione.

Ez 1,1
"Riportati saranno dal mondo per stare a casa.
Nel terzo (giorno) saranno salvati (terzo per l’umanità = ottavo del mondo).
Tra gli angeli entreranno ad abitare le moltitudini che stanno nella rovina.
Da dentro le tombe vive, risorte, usciranno per la potenza nuova portata dall’Unigenito.
Il frutto della croce da cui portò la rettitudine nel mondo a scorrere si riporterà in potenza, uscirà dall’innalzato un fiume di rettitudine.
Dentro i corpi l’energia soffiata dal Crocifisso dalle tombe porterà fuori risorti i viventi, che saranno da vivi portati l’Unico a vedere.
A vivere con il corpo nell’Unico li porterà il Crocefisso.
In Dio entreranno a stare i viventi."

Ez 1,2
"Da dentro la quinta costola (cioè dal costato) aperta la potenza nuova ad uscire sarà dall’Unigenito.
Uscirà per rinnovare.
Riuscì dalla tomba vivo risorto colui che era stato crocifisso.
Del Potente, rivelò, avrebbe portato tutti ad entrare nel Regno.
Vi saranno portati a stare per la rettitudine che con forza invierà."

Ez 1,3
"Ad uscire fu per entrare nel mondo per farsi giudeo.
Dentro un corpo il Signore la divinità fu in un petto a versare.
Dio da figlio in una casa si portò.
Con questi fu ad entrare la rettitudine nel mondo inviata dentro la terra.
La rettitudine l’Onnipotente alla Madre dall’alto inviò per generare un retto figlio; portandosi finalmente dal mondo spazzerà il serpente recando la risurrezione ai viventi; sarà la mano di Iahwèh."

PRIMA PARTE DELLA VISIONE: UNA TEOFANIA
Abbiamo per ora considerati i fatti nudi e crudi e poi il decriptato che rivela l'intento, pure da parte di questo profeta, in definitiva d'annunciare l'epopea del Messia, come in definitiva è lo scopo di tutti i testi dell'Antico Testamento.
Ezechiele, comunque, ebbe una visione, cioè un’esperienza mistica di Dio che gli si manifestò; cioè ebbe una personale teofania.
Questo inizio con la visione è però anche un avviso al lettore che può cimentarsi alla decriptazione, perché essendo annunciata nel testo esterno una visione può cercare di dipanare i misteri anche non leggendo in modo convenzionale.
A tale riguardo rimando in particolare a "Chi legge doppio è brillo"; infatti il decriptare di fatto è una lettura da sogno, appunto da visione.

C’è infatti il discorso chiaro d’Isaia (Is 29,11.12): "Per voi ogni visione sarà come le Parole di un libro sigillato; si dà ad uno che sappia leggere dicendogli: Leggilo. Ma quegli risponde: Non posso perché è sigillato. Oppure si dà il libro a chi non sa leggerlo dicendogli: Leggilo, ma quegli risponde: Non so leggere." che è in linea con quanto sostengo.
Cioè una visione è un libro sigillato, quindi da decriptare.

Isaia parla chiaro, c’è un I° ed un II° livello di lettura, uno normale, cioè il saper leggere usuale ed uno speciale, per leggere il sigillato, per il quale occorre avere una particolare iniziazione e, chi non sa leggere, non supera il I° livello e chi legge soltanto quanto ufficiale, non supera il II°.

Tornando però al racconto esterno d'Isaia questi sta raccontando d'aver avuto la visione dei cieli aperti e di quattro esseri su un carro di gloria e su questo, su un trono pure di gloria, l’immagine di un uomo.
Per i cristiani è il figlio dell’uomo - figlio di Dio, Gesù Cristo, e per gli ebrei la figura dell’archetipo dell’uomo l’Adam Kadmon, l’uomo pensato da Dio prima del peccato.
Questa visione divenne oggetto della speculazione mistica del Merkavah.
La descrizione della visione è di totale impatto, atta a descrivere con parole umane immagini mai viste prima dall’uomo capaci di suscitare emozioni non comuni e perciò extraterrestri.

Riporto la descrizione dal 4 al 12:

Ez 1,4-12 "Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparvero la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembianza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro gambe erano diritte egli zoccoli dei loro piedi erano come zoccoli dei piedi d’un vitello, splendente come lucido bronzo. Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, e queste ali erano unite l’una all’altra. Mentre avanzavano si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé. Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d’uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra, e ognuno dei quattro, fattezze d’aquila. Le loro ali erano spiegate verso l’alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e muovendosi non si voltavano indietro."

DIO E GLI EXTRATERRESTRI
Chi crede in Dio, unico creatore del cielo e della terra e delle innumerevole galassie di stelle e pianeti e altre realtà celesti, non può escludere che nella Sua infinita possibilità sussista la volontà di vita anche su altri mondi e quindi, di altre intelligenze che in definitiva pure in Lui riconoscono la "paternità" della propria vita, perciò simili, fratelli, in altri pianeti del creato.
Con ciò non può obiettarsi ad opinioni su iniziative di esseri evoluti che sentono l'esigenza di annunci di verità acquisite per il progredire di culture in tutto il creato.
E ciò che passa per la logica non si può escludere senza prove contrarie.
Nel Vangelo di Giovanni, peraltro, vi è una frase di Gesù che apre tutto uno spaccato di ipotesi sul tema:

"E ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore." Gv 10,16

Questo Dio ha creato il tempo e lo spazio, ma senza esserne vincolato.
La speranza dei mistici tra gli uomini e gli tra alieni, se vi sono, è quella di vederlo e di passare alla Sue "dimensioni".
Cioè attendono che vi sia un'ulteriore crescita o comunque un avvicinamento da parte Sua per un contatto più ravvicinato.
Cioè o noi o Lui dobbiamo fare un viaggio nel nostro spazio e nel nostro tempo per uscirne.
La fantascienza è stata spesso molla di scoperte che l'ortodossia col suo lento e pesante incedere ha accettato solo dopo secoli di negazioni.
Si pensi all'idea del volo, accarezzata per millenni dall'uomo, o alla possibilità di parlare, praticamente in tempo reale, con altri uomini agli antipodi o anche in capsule spaziali.
Nel contempo illustri scienziati da decenni stanno sondando con approcci teorici raffinati la possibilità di percorrere il tempo nelle due direzioni.
Cioè l'idea nata da tempi non recenti è entrata ormai nell'immaginario collettivo per una macchina del tempo o di raggiungere velocità superiori a quelle della luce per accedere ad altri mondi in tempi contenuti con le possibilità umane.
Molte idee-speranze degli uomini di oggi non sono però diverse da quelle dei tempi di Ezechiele anche se sono passati oltre 25 secoli.
Ogni uomo più o meno inconsciamente si attende che un bel giorno debba entrare in una avventura mai prima affrontata e che un viaggio più o meno rapido fuori dal tempo lo dovrà pur fare.
Questo uomo, se non cade nel nulla, ma accoglie rivelazioni o idee religiose, può domandarsi quali saranno le modalità ed il mezzo.
È in pratica anche la domanda dei faraoni di 5000 anni fa.
Anche prima dei tempi di Cheope pensavano ad un viaggio con apposita nave che partendo da un canale vicino alla piramide, che ne conteneva il corpo, s'incanalava nel Nilo e s'innestava all'orizzonte, in un preciso giorno, nella via lattea per portarsi alla costellazione di Orione e… oltre.
Problematiche del genere sono simili a quelle che hanno mosso i profeti dell'A.T. che desideravano contatti (ravvicinati) faccia a faccia con Dio.
Certo non si poteva ardire molto in modo esplicito in quanto era chiaro che l'uomo più di tanto non poteva colmare da solo la distanza con Dio, ma occorreva un avvicinamento per volontà divina.
Nulla allora si sapeva del DNA, ma era evidente che un qualcosa nella genetica dell'uomo doveva però modificarsi per intervento diretto del Creatore con l'innesto della "natura divina" nella natura umana per sviluppi a nuove dimensioni atte a rendere possibile la visione ravvicinata.
Occorreva perciò un ponte.
Caronte, con la sua barca, è un mito antico che preannuncia anche nel mondo greco-romano una sentita esigenza ed il tentativo di spiegazione e di ricerca del supero dei confini spazio-temporali.
Nel mondo ebraico la risposta in definitiva fu il Messia.
Pur se negli scritti canonici della Bibbia ebraica, col livello della sola lettura ortodossa esterna, tale attesa è veramente molto contenuta, nelle letture di secondo livello, cioè per decriptazione, ove i filosofi, mistici e profeti, così colloquiavano tra loro, questa era molto ardita e diffusa.

DECRIPTAZIONE PRIMA PARTE VISIONE EZ 1,4-12
ANNUNCIO AVVENTO DEL SIGNORE

Ez 1,4 "Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente."




"Si portò l’Unigenito in un corpo desideroso d’inviare al mondo lo Spirito . Nella buca del nemico entrò dentro . Dell’Unico nel mondo in un vivente l’energia entrò . Giù il Verbo si portò dell’angelo alla vista per inviare l’energia . Scapperà l’essere impuro () che il serpente portò . Il peccare finirà . Il serpente rovescerà , ne strapperà () la portata energia. Per scappare uscirà il serpente e la conversione () sarà dentro a portarsi negli uomini e la rettitudine rientrerà . La rettitudine , azione sarà d’energia . Usciranno dalle tombe risorti i viventi . Il serpente negli uomini porterà a spengere ( l’Unigenito con la risurrezione ."

Ez 1,5 "Al centro apparvero la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembianza umana"



"Ed agli uomini la portata rettitudine uscita dal sangue portato dalla croce dall’Unigenito nelle moltitudini avrà agito . Dal mondo saranno a portarsi nel Crocifisso che porterà questi fuori vivi con il corpo dall’Unico . Saranno ad entrare tra gli angeli da simili . Gli uomini dal Potente entreranno , gli angeli dal mondo ."

Ez 1,6 "e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali."



"E l’Unigenito tutti a casa vedranno uscendo in faccia tra angeli . Fu dai viventi per il serpente il fratello crocifisso , ma unico nel corpo dentro gli agiva la rettitudine che inviò col soffio . Rifù in vita col rifiuto per strappare () il serpente fuori dai viventi ."

Ez 1,7 "Le loro gambe erano diritte egli zoccoli dei loro piedi erano come zoccoli dei piedi d’un vitello, splendente come lucido bronzo."




"Si portò col corpo a rivelarsi () nell’esistenza del mondo . Ai viventi (quel) corpo rivelò () che era stato risorto . Da (quel) corpo fuori portò la rettitudine che a fruttificare () rivelò () sarà nel mondo . Dalla piaga () la rettitudine soffiò . In piedi lo rividero , a rivelare () portò agli apostoli che su saliva . Fu la piaga () una sorgente per inviare nelle tombe la risurrezione che alla fine rovescerà con potenza il serpente …"

Ez 1,8 "Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali,"




"… che portò nell’esistenza l’essere impuro (), che l’uomo tra i morti stringe con oppressione , inviando il soffio a stare nel mondo del male agire dalle origini nelle moltitudini . Nel tempo dai corpi/popoli le preghiere uscirono che la vita si riportasse nelle persone () essendo uscita dai viventi . Per recare della rettitudine l’energia il Verbo fu ad entrare in pienezza in un corpo dentro nel tempo a vivere ."

Ez 1,9 "e queste ali erano unite l’una all’altra. Mentre avanzavano si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé."




"Nel grembo del corpo di una scelta donna la divinità l’Unico annunciò () che al segno entrerà . Così un angelo a parlare fu nel mondo alla Madre che la potenza dell’Unico sarebbe stata a riempirla dentro . Per recare dentro la potenza della rettitudine , indicò l’angelo che in uomo Dio tra gli ebrei nella persona () starà e sarà in cammino a portarsi ."

Ez 1,10 "Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d’uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra, e ognuno dei quattro, fattezze d’aquila."




"E per impedire/sbarrare il morire delle persone () fu ad entrare a vivere in una persona (). Fu in un uomo a portare il Verbo l’energia . Fu l’Unigenito in un corpo a stare . Entrò la divinità nel mondo . Nei giorni l’energia del Potente iniziò in un corpo . In una casa si vide una pura portare il Verbo . Per l’angelo (ribelle) era un fuoco a recare nel corpo ; i viventi del mondo risorgerà . L’Unico portò al serpente da rifiuto , in un corpo dentro al tempo l’inviò ."

Ez 1,11 "Le loro ali erano spiegate verso l’alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo."




"Si portò il Verbo per i lamenti usciti dai viventi e la retta energia che soffiare fu ; entrata nella Madre fece frutto (); l’aiuto portò la pura perché () dall’alto entrasse il Potente . In un uomo alla luce finalmente fu ; nelle midolla gli si portò dentro al corpo . E un segno dell’Unico ci fu di gioia che d’indicazione fu ai viventi che un vivente di rettitudine pieno si portava . Il segno venne () per chi in cammino portatosi era , d’indicazione furono gli angeli che uscirono ."

Ez 1,12 "Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e muovendosi non si voltavano indietro."




"E in un uomo Dio agiva dentro al corpo .
In una persona () s’era portato . Era stata da una sposa () portata la divinità . Da una donna () dal corpo era uscita . Era nel mondo il Nome entrato . Nel mondo lo Spirito del Potente in cammino finalmente c’era , al serpente così portava il rifiuto all’esistenza . In giro la rettitudine porta ; distruggerà () così alla fine l’angelo ."

Di seguito, si leggere la pagina di un vangelo, cioè l'annuncio della buona notizia dell'avvento del Signore con articolati chiarimenti ed argomentazioni teologici.

Ez 1,4
"Si portò l’Unigenito in un corpo desideroso d’inviare al mondo lo Spirito.
Nella buca del nemico entrò dentro.
Dell’Unico nel mondo in un vivente l’energia entrò.
Giù il Verbo si portò dell’angelo alla vista per inviare l’energia.
Scapperà l’essere impuro che il serpente portò.
Il peccare finirà.
Il serpente rovescerà, ne strapperà la portata energia.
Per scappare uscirà il serpente e la conversione sarà dentro a portarsi negli uomini e la rettitudine rientrerà.
La rettitudine, azione sarà d’energia.
Usciranno dalle tombe risorti i viventi.
Il serpente negli uomini porterà a spegnere l’Unigenito con la risurrezione."

Ez 1,5
"Ed agli uomini la portata rettitudine uscita dal sangue portato dalla croce dall’Unigenito nelle moltitudini avrà agito.
Dal mondo saranno a portarsi nel Crocifisso che porterà questi fuori vivi con il corpo dall’Unico.
Saranno ad entrare tra gli angeli da simili.
Gli uomini dal Potente entreranno, gli angeli dal mondo."

Ez 1,6
"E l’Unigenito tutti a casa vedranno uscendo in faccia tra gli angeli.
Fu dai viventi per il serpente il fratello crocifisso, ma unico nel corpo dentro gli agiva la rettitudine che inviò col soffio. Rifù in vita col rifiuto per strappare il serpente fuori dai viventi."

Ez 1,7
"Si portò col corpo a rivelarsi nell’esistenza del mondo.
Ai viventi (quel) corpo rivelò che era stato risorto.
Da (quel) corpo fuori portò la rettitudine che a fruttificare rivelò sarà nel mondo.
Dalla piaga la rettitudine soffiò.
In piedi lo rividero, a rivelare portò agli apostoli che su saliva.
Fu la piaga una sorgente per inviare nelle tombe la risurrezione che alla fine rovescerà con potenza il serpente …"

Ez 1,8
"… che portò nell’esistenza l’essere impuro, che l’uomo tra i morti stringe con oppressione, inviando il soffio a stare nel mondo del male agire dalle origini nelle moltitudini.
Nel tempo dai corpi/popoli le preghiere uscirono che la vita si riportasse nelle persone essendo uscita dai viventi.
Per recare della rettitudine l’energia il Verbo fu ad entrare in pienezza in un corpo dentro nel tempo a vivere.
"

Ez 1,9
"Nel grembo del corpo di una scelta donna la divinità l’Unico annunciò che al segno entrerà.
Così un angelo a parlare fu nel mondo alla Madre che la potenza dell’Unico sarebbe stata a riempirla dentro.
Per recare dentro la potenza della rettitudine, indicò l’angelo che in uomo Dio tra gli ebrei nella persona starà e sarà in cammino a portarsi."

Ez 1,10
"E per impedire/sbarrare il morire delle persone fu ad entrare a vivere in una persona.
Fu in un uomo a portare il Verbo l’energia.
Fu l’Unigenito in un corpo a stare.
Entrò la divinità nel mondo.

Nei giorni l’energia del Potente iniziò in un corpo.
In una casa si vide una pura portare il Verbo.
Per l’angelo (ribelle) era un fuoco a recare nel corpo; i viventi del mondo risorgerà.
L’Unico portò al serpente il rifiuto, in un corpo dentro al tempo l’inviò."

Ez 1,11
"Si portò il Verbo per i lamenti usciti dai viventi e la retta energia che soffiata fu, entrata nella Madre fece frutto; l’aiuto portò la pura perché dall’alto entrasse il Potente.
In un uomo alla luce finalmente fu; nelle midolla gli si portò dentro al corpo.
E un segno dell’Unico ci fu di gioia che d’indicazione fu ai viventi che un vivente di rettitudine pieno si portava.
Il segno venne per chi in cammino portatosi era, d’indicazione furono gli angeli che uscirono."

Ez 1,12
"E in un uomo Dio agiva dentro al corpo; in una persona s’era portato.
Era stata da una sposa portata la divinità.
Da una donna dal corpo era uscita.
Era nel mondo il Nome entrato.
Nel mondo lo Spirito del Potente in cammino finalmente c’era, al serpente così si portava il rifiuto all’esistenza.
In giro la rettitudine porta; distruggerà così alla fine l’angelo."

Ecco che la prima parte della visione è una preparazione che chiarisce come l'uomo può sperare di aver parte della stessa natura degli angeli e come il Cristo ponte è la risposta intima della teologia all'uomo per farlo crescere alla divinità auspicata.
Si è così verificato come dalla decriptazione, seguendo lettera per lettera si ottiene uno squarcio della visione altrimenti impenetrabile.
Si trova una pagina che ha contatti con le profezie esterne dell'A.T., con i testi dei Vangeli ed alle visioni dell'Apocalisse di Giovanni non contrarie al comune credere ed all'ortodossia, ma che allarga la risposta alle domande ataviche dell'uomo del "da dove vieni, chi sei, dove vai".
C'è un punto iniziale e finale della storia del mondo e del singolo uomo che per l'ortodossia passa attraverso Dio, ma l'ortodossia non può dire oltre.
Certo però è che, comunque gli uomini ed i profeti dell'A.T. e poi del N.T. si sono interrogati e si sono date risposte meditate.
Col decriptato si trovano risposte a livello di visione e di sogno che allargano e giustificano le attese a problematiche di confine.

DECRIPTAZIONE SECONDA PARTE VISIONE EZ 1,13-28
UN VIAGGIO OLTRE IL TEMPO

Il racconto della visione procede in modo incalzante, con immagini rutilanti, che indubbiamente hanno del fantastico, e che aprono accostamenti con testimonianze di visioni di UFO sulle quali molto è stato scritto.

La descrizione di Ezechiele, infatti, così continua:

Ez 1,13-28 "Tra questi esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. Le ruote avevano l’aspetto e la struttura come di topazio e tutte e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un’altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni, senza bisogno di voltare nel muoversi. La loro circonferenza era assai grande e i cerchi tutti e quattro erano pieni d’occhi tutt’intorno. Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e egualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote. Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote egualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote. Al disopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile a un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l’una conto l’altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. Quando esse si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto di un accampamento. Quando poi si fermavano ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al disopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l’elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale m’apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che mi parlava."

Procedo come per la prima parte alla decriptazione fino al versetto 28, fine del Capitolo I di Ezechiele.

Ez 1,13 "Tra questi esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori."




"E nel sangue ha recato il segno che rientra la vita al riportarsi dell’integrità nel corpo . Nell’Unigenito , essendo entrata la vita retta , il vigore del Potente ricominciò accendere dentro l’azione (settimo ) nel corpo , e dalla croce la rettitudine con l’acqua videro uscire guizzante per riscattarli (); era la Madre che usciva ! Fu il primo che dai morti riuscì in cammino . Il Crocifisso a casa fu dagli apostoli a rientrare vivo () e tutto si portò in splendore . Il Potente , all’Unigenito la risurrezione portò per rivivere , l’energia rientrò nell’Unigenito in dono ; la portò giù il Padre che nel corpo gliela rovesciò ."

Ez 1,14 "Gli esseri andavano e venivano come un baleno."



"E nel mondo per la vita riportare il Crocifisso col corpo salirà per riportarsi dall’Unico , ma tornerà ; (intanto) la retta Madre le menti/teste all’Unigenito aprirà che usciranno da dentro le catene ."

Ez 1,15 "Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro."



"E dall’Unico vedremo vivo () riportarsi il Crocifisso , ed entrerà con gli angeli nel mondo . L’Unigenito porterà le persone () all’Unico dalle tombe . Aiuterà da dentro la terra l’Unigenito a rialzarsi . Potente rientrerà la vita a riportarsi in tutti . La potenza delle origini nelle moltitudini agirà . Nel Crocifisso le persone () saranno a portarsi ."

Ez 1,16 "Le ruote avevano l’aspetto e la struttura come di topazio e tutte e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un’altra ruota."




"I viventi nel corpo dell’Unigenito entreranno che dal mondo all’Unico porterà le persone () che saranno vive portateGli in seno (). I risorti saranno ad entragli dalla piaga (), sorgente del Crocifisso (da cui) dal corpo risorto sarà la risurrezione a portare per aiutare dalla morte i fratelli a liberare (). Dai quattro confini da angeli entreranno nell’Unigenito le persone (), che saranno vive , a portarsi in seno () al Risorto . Saranno ad entrare dalla piaga (), felici , essendo , dall’esistenza nel mondo , all’Unico portati al volto , da angeli ad abitare col Crocifisso che porterà , come nel mondo desiderano () le persone ()."

Ez 1,17 "Potevano muoversi in quattro direzioni, senza bisogno di voltare nel muoversi."



"L’innalzerà () all’Unico con i corpi . Da dentro il tempo le moltitudini vedranno che saranno fuori . Degli angeli a casa in cammino col Crocifisso i viventi saranno . Il serpente , arso () dalla potenza dell’Unigenito sarà stato in un buco dentro portato ; distruggerà () così il drago ."

Ez 1,18 "La loro circonferenza era assai grande e i cerchi tutti e quattro erano pieni d’occhi tutt’intorno."




"E in alto () saranno ad entrare tra gli angeli , portati ad esaltare il Potente . Entrati , i viventi portati saranno a vederlo . Dal Potente entrati , i viventi portati in cammino dentro puri nella pienezza tutti vedranno starsi tra gli angeli . Saranno a vivere nei giri dentro . Vi sarà dentro il Potente Unico . Le moltitudini vedranno il Crocifisso tra gli angeli ."

Ez 1,19 "Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano."




"Reca da dentro la potenza della rettitudine il Crocifisso , che fuori la vita porta a tutti che sono in cammino recati dal mondo/dai mondi . All’Unico portate delle persone () sono le centinaia () salite perché () portate dentro dai mondi . Tra gli angeli da luce unica esce per l’assemblea quella che è portata dal Crocifisso che dal seno () potente gli esce che unica per i corpi a scendere è da energia . Alla luce , che l’unica si porta , esce un rotante mare ."

Ez 1,20 "Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e egualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote."




"In alto tra i beati saranno nell’esistenza del Nome , rigenerati (), portato l’ammalare () dal cammino a finire in forza della potenza della rettitudine portata dalla risurrezione . I viventi del mondo rientrati nei corpi portatisi nel trafitto retto il Crocifisso li avrà condotti dal mondo all’Unico e le persone () dai giorni , per l’energia della risurrezione , nei corpi si rivedranno . I viventi il Crocifisso dalla piaga () lancerà () e nell’assemblea entreranno tra i Viventi . Entreranno dentro una ruota a stare i viventi ."

Ez 1,21 "Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote egualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote."




"Dentro portenti retti , puri sono stati nel cammino recati , e dentro in un posto vivono ove sono a vedere chi da vivo l’aiuto portò . E dentro , usciti sollevati dal vivere nel male operare del mondo , con l’Unico col corpo su , ove sono gli angeli luminosi . Desiderò l’Unigenito portarsi di persona () a stare tra i viventi . Dal serpente nel luogo visse rettamente onde fosse lo Spirito ad uscire di vita nel mondo dentro per iniziare a portare il soffio d’energia a stare nei viventi ."

Ez 1,22 "Al disopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile a un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste,"




"E l’aiuto ai viventi lo recò dalla croce . Dell’innalzato () il corpo dell’Unigenito risorto fu a riuscire dalla tomba ove era entrato . Nel corpo si riversò l’esistenza per l’agire retto . Per agire fu l’energia a rientrargli . Dal calvo (Calvario) uscì un fuoco dell’Unico inviato dal cuore portato per spazzare () il serpente . Nelle menti/teste che un primo risorse fu ad entrare nei viventi per vivere perché () in alto entrassero ."

Ez 1,23 "e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l’una conto l’altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo."




"E sotto entrò nel corpo per vomitare () con l’azione della rettitudine l’angelo (ribelle) per il soffio che era entrato nei viventi . Fu il Principe a portare da una scelta donna la divinità . L’Unigenito annunciò () con un segno uscito che la potenza in un uomo avrebbe acceso : l’indicazione fu alla Madre che una vita rettamente la riempirà . A portarle l’indicazione del Potente entrò un angelo nel mondo e che d’un potente uomo , illuminò la scelta , che sarebbe stata Madre . La Madre di rettitudine piena portò il segno . Del Potente entrò l’energia che ad entrare Le venne () nel corpo (); il segno ci fu dell’entrata vita ."

Ez 1,24 "Quando esse si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto di un accampamento. Quando poi si fermavano ripiegavano le ali."




"E nella donna () nel seno () iniziò il segno sperato () nel cammino dell’invio del Verbo a stare nel mondo in un vivente . La rettitudine si versò nella vergine (fanciulla ) per cambiare dentro l’esistenza dei viventi . La rettitudine versata porterà il potente demonio che sta dentro al cammino a finire . Alla putredine portata dal serpente nel mondo di cui nei viventi la potenza entrò la rettitudine versata gli porterà il rifiuto . Brucerà il male del serpente nei corpi . Il peccare che dentro agisce nei viventi nel sangue finirà , guariranno () da chi li opprime . Per la rettitudine inviata il soffio sarà ad uscire dell’angelo (ribelle)."

Ez 1,25 "Ci fu un rumore al disopra del firmamento che era sulle loro teste."



"A portarsi fu nel mondo . Per l’obbedienza () portata al Potente nel seno () Le guizzò . Il Potente nel corpo Le si versò essendo stata sentita la Donna () compagna (). Il Potente nel corpo della Donna () madre dentro agì . Per i viventi aiutare di un uomo nel corpo del Verbo fu l’energia ad entrare come l’angelo parlò (quando) fu al mondo inviato ."

Ez 1,26 "Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane."




"Si portò in un vivente a vivere Dio . La potenza in un corpo versata fu . Si vide dalla Donna () compagna (). Del Potente videro () una luce i viventi sulla casa . Da una Madre si vide un primogenito figlio , in pienezza il Verbo era . In un corpo per sbarrare la morte di rettitudine pieno l’Unigenito si portava dall’alto . Per aiutare i viventi portava il segno al mondo che la rettitudine riempiva un uomo . Portava un'arca () vivente alla vista che gli uomini all’Altissimo porterà a vivere ; al Potente i viventi innalzerà ."

Ez 1,27 "Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l’elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore"




"Porterà l’Unigenito alla vista di rettitudine una sorgente che dalle tombe risorgerà i viventi . Ri - cammineranno i morti che nell’Unigenito entreranno . L’Unigenito risorto dentro sarà sul colle . Nell’aperto foro dentro saranno ad abitare i viventi che vivo lo rivedranno . Gli uomini dagli angeli saranno portati e con potenza vivi l’innalzerà per potare a vivere la vita con i corpi dall’Unico in cui entreranno gli uomini che da angeli saranno a portarsi e del Potente a vivere nel cuore entreranno . Vedranno () che era il Crocifisso che fu un retto uomo a cui per primo uscì la prima risurrezione e nello splendore del Potente si portò per tornare () a stare a casa ."

Ez 1,28 "il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale m’apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che mi parlava."




"Da casa vivo con il corpo l’Unigenito rientrerà nel mondo per riversare la risurrezione alla fine , (in quanto) dell’Unico il Principe era che nell’esistenza della rettitudine in azione inviò l’energia dentro un giorno nel mondo . Scorrerà la risurrezione dalla piaga (), da cui inviò acqua , che vedranno aperta . Nello splendente foro dentro stava . Dentro di Lui dei viventi i corpi all’Unigenito usciranno simili per rettitudine . A casa li porterà per mano il Signore che li condurrà dell’Unico alla vista . Dal mondo li porterà dell’Unico al volto . Innalzerà () le persone () che saranno portate nell’Unico risorte . In seno () a versare le porterà perché () l’ha detto !"

Riporto tutto di seguito il racconto che risulta dalla decriptazione della IIa parte della visione che in modo continuo e congruente profila sinteticamente un viaggio oltre il tempo.

Ez 1,13
"E nel sangue ha recato il segno che rientra la vita al riportarsi dell’integrità nel corpo.
Nell’Unigenito, essendo entrata la vita retta, il vigore del Potente ricominciò accendere dentro l’azione nel corpo, e dalla croce la rettitudine con l’acqua videro uscire guizzante per riscattarli; era la Madre che usciva!
Fu il primo che dai morti riuscì in cammino.
Il Crocifisso a casa fu dagli apostoli a rientrare vivo e tutto si portò in splendore.
Il Potente, all’Unigenito la risurrezione portò per rivivere, l’energia rientrò nell’Unigenito in dono; la portò giù il Padre che nel corpo gliela rovesciò."

Ez 1,14
"E nel mondo per la vita riportare il Crocifisso col corpo salirà per riportarsi dall’Unico, ma tornerà; (intanto) la retta Madre le menti all’Unigenito aprirà che usciranno da dentro le catene."

Ez 1,15
"E dall’Unico vedremo vivo riportarsi il Crocifisso, ed entrerà con gli angeli nel mondo.
L’Unigenito porterà le persone all’Unico dalle tombe.
Aiuterà da dentro la terra l’Unigenito a rialzarsi.
Potente rientrerà la vita a riportarsi in tutti.
La potenza delle origini nelle moltitudini agirà.
Nel Crocifisso le persone saranno a portarsi."

Ez 1,16
"I viventi nel corpo dell’Unigenito entreranno che dal mondo all’Unico porterà le persone che saranno vive portateGli in seno.
I risorti saranno ad entragli dalla piaga, sorgente del Crocifisso (da cui) dal corpo risorto sarà la risurrezione a portare per aiutare dalla morte i fratelli a liberare.
Dai quattro confini da angeli entreranno nell’Unigenito le persone, che saranno, vive, a portarsi in seno al Risorto.
Saranno ad entrare dalla piaga, felici, essendo, dall’esistenza nel mondo, all’Unico portati al volto, da angeli ad abitare col Crocifisso che porterà, come nel mondo desiderano le persone."

Ez 1,17
"L’innalzerà all’Unico con i corpi.
Da dentro il tempo le moltitudini vedranno che saranno fuori.
Degli angeli a casa in cammino col Crocifisso i viventi saranno.
Il serpente, arso dalla potenza dell’Unigenito sarà stato in un buco dentro portato; distruggerà così il drago."

Ez 1,18
"E in alto saranno ad entrare tra gli angeli, portati ad esaltare il Potente.
Entrati, i viventi portati saranno a vederlo.
Dal Potente entrati, i viventi portati in cammino dentro puri nella pienezza vedranno starsi tra gli angeli.
Saranno a vivere nei giri dentro.
Vi sarà dentro il Potente Unico.
Le moltitudini vedranno il Crocifisso tra gli angeli."

Ez 1,19
"Reca da dentro la potenza della rettitudine il Crocifisso, che fuori la vita porta a tutti che sono in cammino recati dal mondo/dai mondi.
All’Unico portate delle persone sono le centinaia salite perché portate dentro dai mondi.
Tra gli angeli da luce unica esce per l’assemblea quella che è portata dal Crocifisso che dal seno potente gli esce, che unica per i corpi a scendere è da energia.
Alla luce, che l’unica si porta, esce un rotante mare."

Ez 1,20
"In alto tra i beati saranno nell’esistenza del Nome, rigenerati, portato l’ammalare dal cammino a finire in forza della potenza della rettitudine portata dalla risurrezione.
I viventi del mondo rientrati nei corpi, portatisi dal trafitto retto, il Crocifisso li avrà condotti dal mondo all’Unico e le persone dai giorni, per l’energia della risurrezione, nei corpi si rivedranno.
I viventi il Crocifisso dalla piaga lancerà e nell’assemblea entreranno tra i Viventi. Entreranno dentro una ruota a stare i viventi."

Ez 1,21
"Dentro potenti retti, puri sono stati nel cammino recati, e dentro in un posto vivono ove sono a vedere chi da vivo l’aiuto portò.
E dentro, usciti sollevati dal vivere nel male operare del mondo, con l’Unico col corpo su, sono gli angeli luminosi.
Desiderò l’Unigenito portarsi di persona a stare tra i viventi.
Dal serpente nel luogo visse rettamente onde fosse lo Spirito ad uscire di vita nel mondo dentro (per dare il printing) per iniziare a portare il soffio d’energia a stare nei viventi."

Ez 1,22
"E l’aiuto ai viventi lo recò dalla croce.
Dell’innalzato il corpo dell’Unigenito risorto fu a riuscire dalla tomba ove era entrato.
Nel corpo si riversò l’esistenza per l’agire retto.
Per agire fu l’energia a rientrargli.
Dal calvo (Calvario) uscì un fuoco dell’Unico inviato dal cuore portato per spazzare il serpente.
Nelle menti che un primo risorse fu ad entrare nei viventi per vivere perché in alto entrassero."

Ez 1,23
"E sotto entrò nel corpo per vomitare con l’azione della rettitudine l’angelo (ribelle) per il soffio che era entrato nei viventi.
Fu il Principe a portare da una scelta donna la divinità.
L’Unigenito annunciò con un segno uscito che la potenza in un uomo avrebbe acceso: l’indicazione fu alla Madre che una vita rettamente la riempirà.
A portarle l’indicazione del Potente entrò un angelo nel mondo e che d’un potente uomo, illuminò la scelta, che sarebbe stata Madre.
La Madre di rettitudine piena portò il segno.
Del Potente entrò l’energia che ad entrare Le venne nel corpo; il segno ci fu dell’entrata vita."

Ez 1,24
"E nella donna nel seno iniziò il segno sperato nel cammino dell’invio del Verbo a stare nel mondo in un vivente.
La rettitudine si versò nella vergine (fanciulla) per cambiare dentro l’esistenza dei viventi.
La rettitudine versata porterà il potente demonio che sta dentro al cammino a finire.
Alla putredine portata dal serpente nel mondo di cui nei viventi la potenza entrò la rettitudine versata porterà il rifiuto.
Brucerà il male del serpente nei corpi.
Il peccare che dentro agisce nei viventi nel sangue finirà, guariranno da chi li opprime.
Per la rettitudine inviata il soffio sarà ad uscire dell’angelo (ribelle)."

Ez 1,25
"A portarsi fu nel mondo.
Per l’obbedienza portata al Potente nel seno Le guizzò.
Il Potente nel corpo Le si versò essendo stata sentita la Donna compagna. Il Potente nel corpo della Donna madre dentro agì.
Per i viventi aiutare di un uomo nel corpo del Verbo fu l’energia ad entrare come l’angelo parlò (quando) fu al mondo inviato."

Ez 1,26
"Si portò in un vivente a vivere Dio.
La potenza in un corpo versata fu.
Si vide dalla Donna compagna.
Del Potente videro una luce i viventi sulla casa.
Da una Madre si vide un primogenito figlio, in pienezza il Verbo era.
In un corpo per sbarrare la morte di rettitudine pieno l’Unigenito si portava dall’alto.
Per aiutare i viventi portava il segno al mondo che la rettitudine riempiva un uomo.
Portava un'arca vivente alla vista che gli uomini all’Altissimo porterà a vivere; al Potente i viventi innalzerà."

Ez 1,27
"Porterà l’Unigenito alla vista di rettitudine una sorgente che dalle tombe risorgerà i viventi.
Ri-cammineranno i morti che nell’Unigenito entreranno.
L’Unigenito risorto dentro sarà sul colle.
Nell’aperto foro dentro saranno ad abitare i viventi che vivo lo rivedranno.
Gli uomini dagli angeli saranno portati e con potenza vivi l’innalzerà per potare a vivere la vita con i corpi dall’Unico in cui entreranno gli uomini che da angeli saranno a portarsi e del Potente a vivere nel cuore entreranno.
Vedranno che era il Crocifisso che fu un retto uomo a cui per primo uscì la prima risurrezione e nello splendore del Potente si portò per tornare a stare a casa."

Ez 1,28
"Da casa vivo con il corpo l’Unigenito rientrerà nel mondo per riversare la risurrezione alla fine, (in quanto) dell’Unico il Principe era che nell’esistenza della rettitudine in azione inviò l’energia dentro un giorno nel mondo.
Scorrerà la risurrezione dalla piaga, da cui inviò acqua, che vedranno aperta.
Nello splendente foro dentro stava.
Dentro di Lui dei viventi i corpi all’Unigenito usciranno simili per rettitudine.
A casa li porterà per mano il Signore che li condurrà dell’Unico alla vista. Dal mondo li porterà dell’Unico al volto.
Innalzerà le persone che saranno portate nell’Unico risorte.
In seno a versare le porterà, perché l’ha detto!"

Il racconto intende rispondere alla problematiche che l'uomo si pone da tempo immemorabile; dove trovare un varco che dal mondo fisico consenta d'accedere a dimensioni che superano i nostri limiti spazio temporali e che ci portino all'Eterno.
I primitivi, e via giù così, lo cercavano nelle grotte, sui colli, sulle cime più alte, sui vulcani, là dove cadevano meteoriti, negli alberi colpiti dal fulmine; comunque la tensione era quella di cercare la via del cielo, la porta per le stelle.
In questa decriptazione come pure nella esterna descrizione esterna, in definitiva è descritta una macchina del tempo che fa passare all'eternità e uno stargate da cui si entra in contatto con un'altra dimensione.
I risultati della decriptazione sono linea e forniscono anche un tentativo di chiarimento fisico del vangelo di Giovanni (10,8a.9) ove è detto:

"In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore … se uno entra attraverso di me, sarà salvo: entrerà e uscirà e troverà pascolo."

Queste sono parole di Gesù dette con autorità: In verità, in verità vi dico e la visione in sintesi è la seguente:

Un uomo-Dio, risorto dai morti, ci porterà la risurrezione.
È il Messia.
La risurrezione è il risultato della natura divina.
Da dove arriverà la risurrezione?
Dalla porta di comunicazione che ha Lui col Padre.
E dov'è questa porta?
È il Suo cuore che è in comunicazione col Padre.
Da li esce il divino per l'uomo.
Alla fine dei tempi, dopo la risurrezione Lui apparirà sul monte Sion sfolgorante, col cuore splendente aperto ed i risorti sciameranno in Lui attraverso quella porta e si troveranno in seno al Padre.
Lui è la macchina del tempo, Lui è lo stargate.

EZECHIELE CAPITOLO 2
In tale Capitolo di soli 9 versetti nel testo esterno della traduzione ortodossa inizia il colloquio con Ezechiele di quell’essere dalle sembianze d’uomo che stava nel carro.
Lo riporto di seguito le parole secondo la traduzione in italiano della CEI.

Ez 2,1-9
"Mi disse: Figlio dell’uomo, alzati, ti voglio parlare.
Ciò detto uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: Figlio dell’uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me.
Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi.
Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio.
Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genia di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.
Ma tu figlio dell’uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non ti impressionino le loro facce, sono una genia di ribelli.
Tu riferirai loro le mie parole, ascoltino o no, perché sono una genia di ribelli.
E tu figlio dell’uomo, ascolta ciò che ti dico e non essere ribelle come questa genia di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che ti do.
Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo.
Lo spiegò davanti a me; era scritto all’interno e all’esterno
e vi erano scritti lamenti, pianti e guai."

È da notare che c’è ancora un segnale sul rotolo della scrittura che ha due facce.
Questo è un ulteriore messaggio dell’autore che assevera di proseguire appunto la decriptazione perché tutto ciò che ha scritto è decriptato.

Riporto tutta di seguito la seconda faccia che ho ottenuto, ma senza dimostrazione, per brevità, in quanto ormai il lettore avrà capito come i risultati derivano da rigida applicazione segno per segno.

Decriptazione:

Ez 2,1 "Portati a stare dall’Unico a vivere, vedranno che il Potente è un figlio d’uomo, il Risorto che innalzato col corpo a rivelarsi fu da retto e per primo, per aiutare, creò dalla croce la rettitudine."

Ez 2,2 "Lo portò da arca il Padre onde fosse lo spirito della rettitudine per la prima volta ad accendere in un corpo insinuando nei corpi la divinità che fu a recare dalla croce alla vista ai viventi per aiutarli.
L’energia spazzerà il serpente dai corpi rendendo palese che fu a recare il peccare nell’agire venendo nei viventi ad insinuarsi nei corpi con la maledizione che ci fu."

Ez 2,3 "A portarsi fu all’origine da essere ribelle con Dio.
Fu dentro un angelo dalla nube, ove viveva, liberamente a vagare.
Iniziò l’angelo ad essere desideroso d’affliggere dell’Unico il cuore.
L’angelo fu la rettitudine dell’Unico a negare, dal Potente fuggì/scappò.
A portarsi fu per vivere nel mondo nei viventi per portarsi a calpestarli.
Fu per vivere nella donna da verme impuro dentro a starle.
Entrò nella matrice la perversità, iniziò dentro a recare dalla purezza a peccare, ma da dentro fu dall’eternità per l’azione a scendere.
Per vivere per il mondo fu a portarsi, nei viventi del mondo questi entra."

Ez 2,4 "Portandosi nel mondo ad abitare per l’angelo ci fu la putredine.
La luce bella l’angelo fu ai viventi, portandosi, a nascondere.
Nei ceppi furono per il serpente.
Dentro iniziarono lamenti a mandare all’Unico per la portata oppressione, che Dio fosse nel mondo dai viventi a portarsi.
L’Unigenito l’essere ribelle segnò con la maledizione essendo entrato da piaga nel mondo.
Disse che dall’Unico punito sarà con forte calamità."

Ez 2,5 "E nel mondo a vivere entrò l’Unigenito a strappar via dai viventi il peccare.
E l’Unigenito in una matrice fu a chiudersi per liberarli portando la rettitudine che sarà, dentro dove sta, a finire il ribelle entrato nei viventi.
La perversità sarà sbarrata, il peccare con le bruciature dell’angelo che dentro sta dall’origine usciranno, il carico in tutti si riporterà della rettitudine nei viventi."

Ez 2,6 "Portò l’Unigenito finalmente nel mondo l’energia in un uomo; la divinità completa fu nel corpo d’un primogenito di madre nel mondo a vivere.
Portò alla madre una parola.
Che sarebbe stata nel mondo madre di Dio le indicò.
Le fu nel corpo l’Unigenito, con la rettitudine fu a riempirle il corpo, dentro s’era una vita portata piena di potenza, per la recata energia a stare nella madre.
L’Unico portò un segno che la rettitudine aveva recato con la divinità in azione versandole in un corpo.
Alla casa furono viventi a venire essendo stata portata una luce.
Nella casa viveva la Parola.
Che era entrata in un vivente di Dio il segno fu alla vista portato dei viventi: con un volto d’angelo era uscito da Madre Dio che sotto così stava in una casa.
Era la purezza in un corpo a stare che rientrava a vivere nel mondo."

Ez 2,7 "E la Parola finalmente venne ad aiutare dentro il corpo ove sta il maledetto che è entrato tra i viventi.
L’Unigenito per strapparlo via da un seno si portò e da primogenito di madre fu nel regno della morte a portarsi.
Così fu ad abitare ov’era finito il ribelle entrando in un vivente nel mondo."

Ez 2,8 "E venne il Figlio Unigenito in aiuto per salvare i viventi.
Per agire venne da donna in un corpo.
Di Io sono fra i viventi la Parola di Dio fu per affliggere il serpente finalmente nel mondo a stare.
Il ribelle con la rettitudine in casa sarà a finire.
Entrando in un vivente in un corpo scese nel mondo il Verbo che sarà ad arderlo per mangiarlo (quando) verrà ad iniziare la risurrezione dei corpi.
L’Unigenito l’angelo che opprime finirà con l’energia divina che è la rettitudine."

Ez 2,9 "E per l’Unigenito si vedrà la perversità, per l’angelo entrata, essere sbarrata col delitto che ha portato.
Di nascosto nel mondo Dio fu a portarsi, entrò dall’angelo nel mondo, ad abitare, si portò tra i viventi in esilio; per farlo finire nei corpi si portò.
Sarà al soffiare nei corpi la risurrezione.
L’Unigenito riporterà alla fine la potenza nelle persone a ristare riportando ad entrate la forza delle origini che dalla croce portò dentro al mondo.
Le persone sarà in vita a riportare l’Unigenito dalle tombe.
Sarà nei corpi a portare la rettitudine il Crocifisso che porterà da dentro il maledetto che era entrato a vomitare.
Tra i lamenti sarà dai viventi a portarsi fuori, scapperà con la perversità che c’è."

In definitiva si sviluppa la storia del Messia che è la traccia base, trama e ordito, di tutto il messaggio biblico, mentre l’esterno si sviluppa in visioni sgargianti com’è il caso del carro di fuoco.
Interessante è la descrizione di come il peccato è entrato nel mondo per colpa di un angelo ribelle, che amplifica i concetti al riguardo dell’ortodossia, che nella Bibbia sono per lo più trattati dalla Genesi.
Ovviamente tutto si è ottenuto col rispetto integrale del metodo.
Faccio notare la congruenza di tutto il decriptato che ne dimostra tutta la potente efficacia.
Ne esce una storia fantastica.
È interesse del profeta comunicare ad ogni livello, sia con una lettura usuale sia eterodossa, che l’essenza di Dio è l’amore per gli uomini e il suo sporcarsi le mani come uno di noi nella storia e non il rimanere nei cieli empirei.
In definitiva questo è il messaggio: un essere non di questo mondo rispetto a noi onnipotente s’interessa della nostra storia e vuole portarci alla sua statura.
Per questo è venuto e ritornerà sulla terra per portarci con lui.

a.contipuorger@gmail.com

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