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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
I GEROGLIFICI EBRAICI
DEL LIBRO DI DANIELE

di Alessandro Conti Puorger
 

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DANIELE 1: I RAGAZZI EBREI ALLA CORTE DI NABUCODONOSOR
Daniele 1,1 "Dentro di rinnovare ha scelto.
Per essere felici porterà la risurrezione.
Del serpente il Regno porterà alla fine il Signore.
Sarà a rovesciare nell’acqua bollente il serpente.
In cammino in Giuda l’incontrerà.
Dentro recherà la rettitudine in aiuto che rigetterà il verme del serpente. Spegnerà la corruzione dei corpi portando a bruciare il serpente.
A vivere si porterà giù in un corpo l'Altissimo al mondo."

Daniele 1,2 "E fu il drago dall'Unico giudicato per l’esistenza che fu con l’essere impuro all’origine a segnare.
Sarà per la perversità ad essere vomitato dall’esistenza dei viventi.
Vivo il serpente con bruciature fuori recherà dalla porta.
Ad uscire porterà la putredine.
Giù la fine del maligno da dentro sarà.
Finirà dal mondo la maledizione che esiste per i viventi e sarà dentro ad esistere l'originaria vita.
L'Unigenito i corpi rialzerà colla risurrezione che invierà in azione.
Dalle moltitudini sarà la fine del maledetto, fuori sarà portato e riverranno tutti ad essere in vita.
Ad entrare nella casa saranno dal Padre.
Saranno alla fine portati su col corpo.
In Dio dal mondo saranno condotti."

Daniele 1,3 "A portarsi sarà l'Unigenito all'amarezza del mondo.
Per vivere dal serpente in prigione sorgerà in un persona.
Questi in un corpo a casa dal ribelle starà.
Nella tana/foro porterà la fiamma.
Sarà dell'Unico in vita il Figlio che nell’esistenza la rettitudine di Dio recherà.
Da vivente per colpire il cattivo uscirà.
Ai viventi la potenza porterà della rettitudine.
Al mondo porterà la vita degli angeli.
Uscirà per il Verbo in un corpo la purezza ad esistere in un vivente."

Daniele 1,4 "Sarà partorito all'esistenza da Madre.
Da donna dal corpo l'Unigenito sarà inviato dentro al mondo.
La perfezione della vita originaria porterà ai viventi.
La porterà in un cuore, la recherà dentro per cambiare.
L'Unigenito al mondo si porterà per liberare dal maligno i viventi.
Dentro la pienezza delle forze anela di riportargli.
Sarà per aiutarli in azione una forte mano nel tempo a recare.
A portarsi dalla madre a casa sarà un angelo.
Sarà alla Madre la conoscenza a recare che l'Unigenito le sorgerà dal corpo.
Rettamente nel grembo entrerà nella Madre la potenza a dimorare; dentro per al mondo (questa) sarà la sposa d’un vivente (di Giuseppe).
La potenza della rettitudine recherà il Potente.
La potenza in un vivente nel sangue vivrà in pienezza del Verbo, che in un corpo recherà un potente fuoco e ad uccidere il demonio sarà nei viventi."

Daniele 1,5 "E dalla destra del Potente entrerà a vivere nel mondo il re.
Per aiutare, da figlio sarà a portarsi d’una madre in una casa un giorno.
Si recherà dai viventi il Verbo finalmente a casa per guarirne la vita dal serpente.
La rettitudine recherà ai viventi.
Da vino da bere sarà a recarla ed il serpente scapperà liberandoli.
Per la doppia esistenza (vivo - morto - risorto) in un vivente, che a risorgere il Potente recherà, porrà alla fine l'innocenza a stare nell’agire dei viventi.
Dall'impuro serpente le persone saranno ad uscire vivi dal regno."
(Il Cristo, presentandosi al serpente con la sua doppia natura d’uomo Dio sarà come vino che gli darà le vertigini, perché gli farà vedere doppio e questi non capirà più nulla.)

Daniele 1,6 "A portarsi sarà nel modo.
Sarà in una casa/famiglia ad uscire da una madre per vivere nel figlio il Signore.
Uno splendore!
Grida di giubilo dagli angeli.
Sarà da Dio la grazia inviata ad esistere al mondo.
Tra i viventi sarà a sorgere Dio; per portarsi in soccorso sarà ad uscire."

Daniele 1,7 "Per portarsi si sarà vestita per entrare nei viventi la luce d’un corpo.
Al mondo dal ribelle sarà nel buco/tana; sarà per salvare dalla morte a recare ad esistere la risurrezione in un vivente.
Il serpente giudicato è stato da Dio.
In casa un incantesimo da contemplare giù in un corpo gli recherà, la vigorosa energia inviata sarà nel mondo al demonio che ad indebolire porterà il serpente nei viventi.
Sarà per le preghiere dei viventi che stanno nella desolazione che in azione da pellegrino sarà ad uscire il servo; l'energia in cammino recherà."

Daniele 1,8 "A portarsi sarà a distruggerlo.
Inviata sarà la maledizione in azione al serpente.
Nel cuore recherà l'Unigenito la risurrezione dei corpi che da rifiuto sarà.
Finalmente del redentore dentro il Verbo ha scelto la casa/famiglia; per guarire i viventi in cammino si porterà (in quella) casa.
Sarà dall'opprimere a liberare.
Indicò che si sarebbe portato ed in una casa sarà versato sulla paglia dalla madre il Principe che uscirà avvolto col corpo.
A riempire sarà un vivente.
Per una Donna in cammino il 'no' esisterà per finire il superbo serpente."

Daniele 1,9 "E sarà per il drago nel mondo la maledizione a stare in un vivente che dall'Unico la fine giudicata è stata.
Dio con potenza per chiuderlo nei ceppi porterà il potente amore a stare in vita, al serpente soffierà con energia un forte fuoco, dai corpi uscirà il ribelle che fu a riempirli per restare in vita."

Daniele 1,10 "A portarsi sarà l'Unigenito a vivere da povero in un corpo nel mondo.
Del ribelle sarà nella tana/buco.
Sarà da Madre partorito.
L'energia che è di Dio sarà nel corpo d’un primogenito, con l'Unigenito inviata sarà.
Verrà il Signore, sarà nel mondo tra i viventi in cammino la beatitudine.
La manna uscirà dall'Unico pura da mangiare; la rettitudine ai viventi porterà.
Tra i viventi a sorgere finalmente sarà un retto vivente.
Da donna col corpo la potenza in vita uscirà, sarà in vista al mondo l'Unigenito finalmente di persona.
Sarà della retta vita questi in azione a soffiare la forza ai viventi.
La vita degli angeli uscirà da un fanciullo che starà colla Madre beato.
La rettitudine inviata sarà in cammino, ai viventi la recherà a vivere in una casa integra.
Sulle tracce l'Unigenito col fuoco sarà del serpente a vivere in cammino."

Daniele 1,11 "A portarsi sarà l'Unigenito dal ribelle angelo che opera follemente (così) la maledizione vivente al serpente scenderà con un corpo.
L’Unigenito brucerà il verme dell’angelo (ribelle) nel mondo risorgendo i corpi.
Uscirà l'apostasia da dove sta.
In pieno sarà chi fa misfatti giudicato, sarà il corrotto angelo con lamenti ad uscire dai viventi, sarà al fuoco il primo serpente portato, si vedrà vagliato con forza dal mondo."

Daniele 1,12 "Il vessillo invierà l'Unico.
L'Unigenito dagli sviati solo sarà da retto ad esistere tra i viventi, starà il bene in un corpo al mondo, recato sarà per finire l'angelo a recarsi dal serpente ad abitare per colpirne il male.
Sarà in vita a recare l'energia delle origini alla sposa, ed ai viventi sarà la vita a recare degli angeli che risorti alla fine usciranno."

Daniele 1,13 "E sarà a portarsi in un corpo di persona.
Essendosi commosso ad annullare si recherà portandogli amarezze. L'Unigenito nel mondo entrerà, sarà il serpente a sbarrare con forza dai viventi.
Uscirà per l'Unigenito il maligno dai viventi.
L'Unico per finirlo il Verbo in un’arca per guarire i viventi in cammino recherà.
Tra gli afflitti, per servire alla vista uscirà ad operare, i popoli vedranno che uno solo è retto."

Daniele 1,14 "A portarsi sarà a bruciare chi fa il misfatto nel mondo; dalla Madre partorito puro uscirà.
Per colpire la perversità sarà inviato, in pienezza a vivere sarà tra i viventi, sarà al lavoro col corpo nel mondo."

Daniele 1,15 "Porterà della putredine giù la fine dei giorni tra i viventi.
Agirà contendendo con l'angelo che nei corpi all’origine entrò, (onde) l'essere ribelle ad iniziare fu ad entrare nei viventi che nei cuori si portò dentro, e cosa inaudita sarà dentro bruciato nei corpi.
La vita degli angeli da una sposa giovane, che gli sarà Madre uscirà. L'Unigenito dal maligno a vivere verrà.
Il Verbo alla fine dentro guarirà i viventi con la potenza della rettitudine."

Daniele 1,16 "A portare sarà nell’esistenza dei viventi la potenza.
Scenderà nei corpi per l'angelo la distruzione.
Gli inizierà un luogo d'arsione dentro.
La potenza della rettitudine nei viventi recherà da forza per l'esistenza dall'angelo liberare.
Alla fine sarà ad entrare nei viventi.
La recata energia finirà l’angelo (ribelle) che guizzerà fuori dei viventi con la stirpe dell’angelo che v’è a vivere (cioè, il drago dalle tante teste)."

Daniele 1,17 "E nel mondo sarà il Potente in aiuto degli esseri che vi vivono.
Nel mondo la maledizione l'Unico col corpo dentro al tempo in un vivente invierà al drago.
Guizzato fuori da Madre entrerà Dio in campo essendo la misura del peccare alla luce completa per il piangere.
Di potenza a riempire il Verbo un corpo porterà, vi si chiuderà, anelando di portarsi.
Giudicato è stato da Dio nel mondo chi dentro l’opprime.
Dentro la tana/buco la forza per colpirlo recherà.
L’angelo porterà in prigione, il serpente morirà."

Daniele 1,18 "Per recare il serpente nei viventi ad abbattere giù completamente, entrerà nei giorni a vivere il Beato.
Dell’Unigenito in un vivente nel corpo nel mondo in cammino la fiamma sarà.
Dell'Unico la vita porterà, sarà in una casa a stare l'Unigenito per liberare; dai corpi uscirà il ribelle.
Sarà in pienezza ad esistere in un vivente del Potente il Verbo da figlio in una casa, un retto aiuto germoglierà."

Daniele 1,19 "A portarsi sarà la mano che creò tutta la vita del mondo. Da vivente in cammino si porterà per il serpente incontrare, essendo sufficiente in vita la vergogna.
Così giudicato è stato da Dio.
La grazia ad inviare sarà al mondo ai viventi.
La forza per bruciarlo Dio recherà in azione; per colpirlo in un corpo il Signore abiterà.
Si recherà dal serpente di persona.
Sarà a riaprire il Regno."

Daniele 1,20 "E così partorito dentro un corpo si chiuderà la rettitudine in un uomo; in una casa inviato sarà al mondo da una Donna.
Il corpo a casa sulla paglia in vita uscirà dalla Madre al mondo da vivente per il serpente ardere.
Sarà in un vivente a scendere l'Unigenito all'opera; dai corpi sarà l'impuro a finire.
Dall'alto da una sposa in una grotta per amore dei viventi sarà nella vita ad entrare da primogenito.
Alla luce il Verbo sarà.
Ai viventi una donna nel corpo dentro la rettitudine del Potente dal Regno ha recato."

Daniele 1,21 "A portarsi sarà al mondo, sarà per sbarrare con l'energia dall'esistenza il maledetto che si vedrà da vittima bruciata alla fine. L'Unigenito chiuderà completamente il serpente in una fornace a bruciare, uscirà dai viventi il serpente per la rettitudine."

TRADUZIONE CEI:
Daniele 1 - I ragazzi ebrei alla corte di Nabucodonosor
1,1 "L'anno terzo del regno di Ioiakim re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia, marciò su Gerusalemme e la cinse di assedio."
1,2 "Il Signore mise Ioikim re di Giuda nelle sue mani insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suo dio."
1,3 "Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani Israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile,"
1,4 "senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei."
1,5 "Il re assegnò loro un razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re."
1,6 "Fra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Anania, Misaele e Azaria;"
1,7 "però il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzar; Aanania Sadràch; Misaele Mesàch e Azaria Abdenego."
1,8 "Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e col vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare."
1,9 "Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari."
1,10 "Però egli disse a Daniele: Io temo che il re mio Signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re."
1,11 "Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria."
1,12 "Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua,"
1,13 "poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangino le vivande del re, quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato."
1,14 "Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni;"
1,15 "terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re."
1,16 "D'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi."
1,17 "Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni."
1,18 "Terminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodonosor."
1,19 "Il re parlerà con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e Azaria, i quali rimasero al servizio del re;"
1,20 "in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c'erano in tutto il suo regno."
1,21 "Così Daniele vi rimase fino al primo anno del re Ciro."

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