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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
I GEROGLIFICI EBRAICI
DEL LIBRO DI DANIELE

di Alessandro Conti Puorger
 

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DANIELE 2: IL SOGNO DI NABUCODONOSOR
Daniele 2,1 "Porterà la vergogna a finire col fuoco.
A finire sarà tra i viventi del serpente il Regno che ha recato col drago il pianto.
Per aiutare, nascosto nella prigione del serpente vivrà con l'energia dentro.
La rettitudine d’aiuto gli invierà giù dal corpo, che l’ammalerà.
Il morire porterà a finire.
Per finirlo il soffio in azione ai viventi dello Spirito recherà portandolo in dono.
Ad uscire sarà la fine del mondo.
Dall'Altissimo li condurrà."

Daniele 2,2 "A portarsi sarà l'Unigenito dall'essere ribelle nel regno, con potenza abbatterà dai corpi l'essere corrotto, lo butterà dai viventi, sarà a reciderlo.
L’Unigenito lo brucerà col soffio, sarà recisa la piaga col fuoco.
Il Verbo sarà a circoncidere con la rettitudine il demonio dagli esseri viventi.
Il serpente fuori del cammino sarà, libererà i viventi.
Dal Potente così imprigionato il serpente a morire sarà portato.
E saranno a casa dell'Unico recati e saranno a dimorare condotti dal Potente di persona saranno ad entrare nel Regno (ove, vive il Potente con i retti)."

Daniele 2,3 "E sarà l'Unigenito all'amarezza del serpente nel mondo tra i viventi ad entrare.
Un vivente il Potente da amo al serpente porterà.
Per distruggere il serpente negli uomini sarà nell'esistenza alla fine il Verbo ad agire in un vivente.
In un corpo si recherà a vivere, partorito nel tempo, verrà alla prigione del serpente recato dalla Madre."

Daniele 2,4 "E sarà la Parola a portarsi del mondo.
Così per il demonio sarà un vivente, del Potente vivrà in cammino l'Unigenito che il verme sarà a finire dai viventi.
Per il serpente affliggere il Potente da una vergine sarà inviato in vita, inizierà a vivere da Rachele (Betlemme, ove secondo la tradizione c'è la tomba di Rachele, vedi Mt. 2,17)
In un vivente Dio per servire sarà così a portarsi del superbo col corpo per incontrarlo, di nascosto si porterà nel primogenito."

Il testo esterno è in aramaico

Daniele 2,5 "Sentito il gemito per il serpente per l’affliggere che reca l'Unigenito vivrà in un corpo.
Per la potenza della rettitudine, il demonio sarà a venir meno completamente dal mondo.
A vivere inviato sarà dall'Unico all'empio l'Unigenito nel mondo.
Per finirlo verrà a sbarrare il peccato.
Con l'energia sarà in campo perché desidera che la superbia dai corpi esca fuori dal sangue.
Da chi opprime alla fine per finirlo il Servo si recherà ad abitare. Dentro completamente sarà a ristabilire, del letamaio sarà l'esistenza tutta arsa, ai viventi porterà energia."

Daniele 2,6 "Per portare ad uscire l’angelo che ammala i viventi l'Unico porterà il Verbo a lottare alla fine nel mondo.
A chiudere recherà l'energia in un uomo.
Invierà il Figlio da casa, in questi recherà il diletto.
A mettere fuori strada fu gli uomini, un lupanare il serpente portò, l'angelo (ribelle) ai viventi l'energia versò nel sangue, (quando) fu il serpente nel mondo a prendere possesso dei viventi all’origine col recare il soffio bruciante.
Nei corpi entrò; il mondo una prigione recò l'angelo (Lucifero) ad essere."

Daniele 2,7 "All'afflizione il Figlio porterà la fine.
Si porterà l'Unigenito dal ribelle angelo per vivere nel cammino in un fratello perché guai gli inizino.
All'amarezza dal serpente in azione a casa dall'impuro sarà a portarsi il Verbo.
Alla luce col corpo uscirà un angelo al mondo da Eva (cioè da Maria che è la nuova Eva)."

Daniele 2,8 "D’essere umiliato dai viventi in cammino desidera l'Unigenito. All'inganno dell'angelo sarà a scendere per stargli in casa ove sarà a sbarrarlo con l'agire.
L’Unigenito inviato dalla nube sarà nell'Eden per l'Unico ad incontrarlo.
In croce sarà portato dall'angelo.
Da questi il Figlio sarà ucciso.
La potenza gli verserà da dentro a partorirla sarà dal petto.
Sarà la fine a recare all'impurità l'Unigenito.
Per l'empio l'Amen è dalla vita dal Potente assegnato."

Daniele 2,9 "Per aiutare sarà nel mondo inviata di nascosto la potenza in un vivente da Dio.
Verrà la perversità a sbarrare agendo con energia.
L'angelo sarà a sbarrare dalla porta fuori.
In campo sarà l'Unigenito colla legge divina della rettitudine, e ad abitare la recherà ai viventi.
Del serpente uscirà la falsità e l'illuminazione della vita completa uscirà fuori.
Questi ai viventi darà in dono la potenza della vita delle origini, l'essere ribelle rovescerà dal sangue, li ristabilirà, alla porta risaranno dell'Eden gli uomini.
Alla fine nei pascoli del Potente rientreranno con gli angeli dalla prigione del serpente.
I viventi dall'Unico vivranno.
Nei corpi, riportatavi la potenza, saranno portati ad incontrarlo. Alla porta dell'Eterno saranno col Verbo risorti con i corpi.
Usciti finalmente fuori delle tombe per la riportata energia, angeli saranno."

Daniele 2,10 "Nell’umiltà con la rettitudine dal demonio sarà l'Unigenito.
Versatosi nel sangue d’un vivente il serpente ad affliggere inizierà. Al ribelle invierà il 'no' dell'Unico dall’esistenza.
Per finirlo dall'esistenza in un uomo l'Altissimo sarà dentro.
Una luce indicherà che dalla nube sarà in un vivente guizzato alla fine a vivere.
In cammino l'Unigenito sarà a recarsi per portare a compimento il mondo.
Ad annunciarlo sarà nel mondo alla sposa che lo verserà, in casa a partorirlo sarà.
La sposa madre del potente Agnello a casa si porterà ad illuminare che del Potente sarà il cuore le dirà.
Così giudicato uscirà il serpente dalla donna.
Di Dio in cammino il vigore nel corpo per amore ai viventi recherà. Il primogenito per arderlo il soffio recherà della rettitudine al demonio nell'esistenza."

Daniele 2,11 "Ed a vivere dal serpente alla fine l'Unigenito per aiutare sarà in un vivente in cammino.
Da Donna Dio per obbedienza sarà col corpo al mondo portato a dimorare per finirlo.
Gli inizieranno guai, in croce sarà, bloccato sarà.
Sarà in prigione lo porteranno.
L'energia fuori verserà dal sangue, con l’acqua guizzerà la rettitudine che da maledizione invierà l'Unigenito al serpente di cui nel mondo è l'impurità.
La forza ai viventi per aiutare dal corpo gli uscirà.
Recherà la grazia nella carne Dio.
Dell’origine dei guai la fine porterà, uscirà dall'esistenza."

Daniele 2,12 "Cosi da serpente si verserà a casa partorito inviato al mondo a vivere in cammino.
Dal Padre inviato in giro si porterà alla fine il Verbo.
L'errore bastonerà per l'Unico da vivente col corpo.
Dal serpente nel mondo si recherà da solo.
Entrerà nel cammino un amo nei giorni dentro la casa del serpente."

Daniele 2,13 "Per recare la legge divina dell'Unico all'angelo il Verbo si verserà.
Alla fine portato dal grembo sarà dalla madre all'esistenza da primogenito d’un uomo.
Verserà un agnello tenero che sarà il frutto che testimonierà che inviato è stato da Dio.
Portato nel nascosto d’una casa in un corpo recherà nel mondo a stare la potenza; fuori alla fine la verserà dal cuore al serpente al mondo."

Daniele 2,14 "Da casa dell'Unico per punire, per bloccare dell'angelo l'esistenza, dell’Unigenito la potenza entrerà completa gli sarà dentro in azione nel cuore.
All’origine recò ad indurre in errore i viventi il serpente.
Dell'Unico nel corpo sarà recata la rettitudine alle moltitudini in un cuore dentro a vivere.
L'Unigenito per aiutare sarà a vivere in cammino, dalla nube sarà inviato.
Il Verbo per abbattere il serpente verserà dal cuore la potenza nel mondo.
Il vigore della rettitudine sarà in un vivente che starà dentro la casa del serpente."

Daniele 2,15 "In azione l'energia al mondo recherà dell'Unico all'essere ribelle.
La potenza l’Unigenito in un corpo sarà a portare.
Colla rettitudine brucerà il serpente dall’esistenza.
Per amore l'Unigenito sarà, per aiutare a stare in un vivente, guizzerà colla rettitudine dell'Unico nella Vergine.
Una mano finalmente inizierà ai viventi ad uscire.
Nella prigione di giù, col Verbo inizierà la vita degli angeli a versarsi nel sangue.
Da vivente in cammino inizierà per l'Unico la lite in vita col serpente.
Completa l'Unigenito al mondo recherà la conoscenza dell'Unico.
Col corpo sarà a recare la rettitudine.
Un potente aiuto invierà nell’esistenza Dio."

Daniele 2,16 "E giudicato che è stato stolto nell'agire il serpente gli recherà a casa in azione l'Amen con un vivente con la potenza della rettitudine.
L'Unico ne sbarrerà l'esistenza.
Questi in vita il Figlio alla fine per finirlo recherà dal superbo col corpo, la maledizione da Eva sarà ad uscire perché il serpente l’afflisse."

Daniele 2,17 "L'Unigenito per bloccare la forza dell'impurità ad inviare sarà la maledizione al serpente (quando) dentro sarà in croce, uscita, a svanire recherà il serpente.
Ha avuto misericordia, starà nel mondo per allontanar via il primo serpente.
Portatosi in azione di questi col corpo sarà ad entrare nella prigione, la purità riporterà, uscirà la forza in un vivente, il serpente finirà, dell'Unico lo splendore si vedrà."

Daniele 2,18 "Porterà nel corpo il veleno.
Sarà inviato al serpente da un vivente.
Dentro in azione inizierà a vivere un essere puro nel sangue.
Di Dio, il fuoco vivo che sta con l'Unico in alto, nel corpo di questi dalla nube in aiuto invierà nel mondo per aiutare chi ci sta.
Il rifiuto sarà alla perversità in casa dell'impuro che per scacciarlo inviato sarà stato.
L’Unigenito del serpente si recherà nella prigione, la purità recherà al mondo per spazzarlo dai viventi, nella carne un amo sarà con un vivente ad esistere dentro la casa del serpente."

Daniele 2,19 "Dall'Unico nel giudizio il serpente giudicato è stato.
Dio in casa di nascosto per colpirlo recherà con l'Unigenito la mano ad esistere di notte.
Sarà l’Unigenito con il corpo da questi in un primogenito a rivelarsi che sarà dalla nube per l'opprimere bloccare inviato.
Starà dell'Unico il cuore nel corpo nella prigione del serpente; entrato la distruzione sarà ad iniziare."

Daniele 2,20 "Si sentirà inviare un grido di giubilo dagli angeli con forza che di Dio si reca l'Unigenito a vivere nel corpo.
La potenza al mondo recherà; alla luce in vita uscirà il 'basta' al maledetto.
Dell'Unico ai viventi col Figlio retto, la manna dall'alto ai viventi con un primogenito recherà.
L'Eterno in una Vergine l’Unigenito col 'basta' chiuderà, così in un uomo inizierà e crescerà.
Al termine con l'Unigenito il 'basta' al serpente nel mondo uscirà ad esistere per l'Unico."

Daniele 2,21 "E ad uscire porterà l'Unico ai viventi del mondo la luce bella dell'Eden, sarà l'Unigenito a portarsi al tempo stabilito, sarà da primogenito dalla Madre ad entrare dall'eternità nel mondo.
Il Re sarà dagli angeli a recarsi a vivere nel mondo, versato sarà dalla Madre per vivere in cammino, per l'opprimere sarà ad entrare dentro la prigione così da uomo.
Inizierà il vigore della rettitudine ad esistere in un vivente che sarà inviato a recare della vita degli angeli la conoscenza, del maledetto sarà a bloccare l'agire.
Sarà da dentro l'esistenza l'angelo ad uscire."

Daniele 2,22 "Lui per rivelare l'Unico in azione in un vivente sarà a versarsi, alla fine in un primogenito, portato da madre di nascosto. Una completa sciagura ad agirgli in vita gli entrerà in casa.
Dimesso si recherà ad affliggerlo, gli recherà lamentele.
Sarà alla vista dei popoli del mondo alla luce col corpo l'Unigenito."

Daniele 2,23 "Al serpente colla rettitudine la maledizione del Padre uscirà alla fine a stare.
Nella vita al mondo la recherà per bloccarlo.
Per l'Unico la recherà per salvarli da dentro la prigione che l'Unigenito invierà ad aprire la porta che fu chiusa.
La rettitudine agli uomini porterà, in cammino dentro la recherà nel corpo.
Alla fine guai usciranno dentro completi al serpente e la rettitudine in azione inviata la perversità sbarrerà nel tempo.
L'impurità che è dentro colle rovine, con l'opprimere dei viventi, con l'uccidere, sbarrate saranno dalla vita con potenza.
Finirà dai viventi del serpente l'affliggere ed alla porta si vedrà il drago delle origini."

Daniele 2,24 "Una sposa lo verserà in una casa, lo partorirà.
Angeli fuori della porta inviati saranno da Dio, in alto si sentiranno.
Il potente Unigenito nel corpo sarà a portarsi, la rettitudine in aiuto sarà in un vivente che in cammino la divinità nel mondo reca dentro per sbarrare il maledetto.
Di nascosto la rettitudine nei giorni in casa lo distruggerà.
A colpire con potenza porterà la rettitudine all’angelo, origine dell’essere ribelli, del serpente uscirà il vigore, bruciature dai viventi gli saranno in casa, gli abitanti un rifiuto al serpente completo nel mondo porteranno.
Un solo al mondo innalzato l'energia sarà a versare.
Sangue con acqua guizzerà.
Potente la rettitudine dell'Unico recherà al superbo dal corpo.
La maledizione viva che il serpente affliggerà nei fratelli gli porterà l’Unigenito."

Daniele 2,25 "L'Unigenito col corpo sarà a rigettare colla forza del bastone della rettitudine, che dalla croce da dentro gli uscirà, il serpente nel mondo.
Entrato per scalzarlo, partorito, ad inviare sarà dell'Unico la potenza.
Verserà sangue con acqua (lo ripete per chi non avesse capito) in cammino. L'Unigenito recherà la rettitudine all'angelo che alle origine fu ribelle, il serpente uscirà dalla porta, sarà nel mondo bruciato dalla rettitudine.
Strappò dagli uomini la vita degli angeli, i figli furono esiliati dall'Unico, alla porta furono.
Sarà al mondo portato, alle mammelle a stare il Verbo alla luce col corpo.
Di Dio vivrà la potenza della rettitudine, in Giuda si vedrà."

Daniele 2,26 "Ad essere umiliato in vita dal serpente così l'Unico porterà l'Unigenito.
La madre il corpo partorirà.
Inviato sarà per il primo serpente il tempo della trebbiatura.
Da Madre uscirà in una casa, il potente cuore arderà dell'Unico giù in un corpo nel mondo.
Con l'Unigenito sarà finalmente ad esistere la rettitudine.
Un retto nel mondo il serpente potente per la perversità sbarrerà, per l'agire il drago sarà imprigionato, il serpente con forza sarà rinchiuso.
(Quando) colpito sarà, in croce portato, il Verbo risorgerà col corpo nel mondo."

Daniele 2,27 "In azione, inviata al mondo l'energia sarà da Dio, che la verserà nel sangue d’un vivente.
La potenza della rettitudine recherà dell’Unico all’essere ribelle dal corpo colpito/ferito l'Unigenito, che d’aiuto sarà per i viventi.
Il serpente affliggerà con la risurrezione che Dio da rifiuto nella tomba ad un retto nei giorni riinvierà.
Risorto del Verbo sarà a fremere nel cuore la vita, sarà lo splendore in questi nel corpo essendovi l'energia.
Sarà per il maligno la fine.
Dalla tomba a riportarsi sarà nel mondo da potente Re unico."

Daniele 2,28 "Il Figlio in vita dell'Unico sarà in fine a stare in un primogenito in cui la fiamma della risurrezione.
Ai viventi sarà per la prima volta a rivelarla in un corpo.
Per questi un angelo si porterà nel mondo per recare la conoscenza che il Potente alla Madre in cammino l'Unigenito invierà.
In una casa/famiglia per recare la rettitudine in aiuto il germoglio dalla Madre uscirà.
Il 'basta' al serpente nel mondo recherà l'Unico dentro con l'Unigenito, che a chiudersi in un corpo sarà finalmente un giorno per stare con i fratelli.
Dal serpente un vivente la rettitudine recherà, dal petto.
Lo porterà a stare in un corpo una Donna retta, Vergine di concubito (cioè che non giacque con uomo) che la rettitudine per aiutare invierà al mondo."

Daniele 2,29 "Dell’Unico gli angeli indicheranno al mondo che vive in cammino l'Unigenito.
Dai pastori si recheranno angeli. Saranno dalla retta Vergine per una luce.
Così in un casa retta in un paniere a rovesciare lo porterà la madre nel mondo.
Alla porta saranno (i pastori) a guizzare da Lui.
L’Unigenito in una grotta le sarà in mano.
Gli angeli fuori porteranno a rivelare che l’Unigenito nel corpo questi è.
Un primogenito da fuori portandosi alla porta vedranno della retta madre in mano; sarà il Potente Lui!"

Daniele 2,30 "E per incontrare il serpente il Padre avrà a chiudere la rettitudine in un vivente nel mondo.
Per aiutare sarà dell'Unico la forza alla fine ad esistere in una casa/famiglia (onde) sia ai viventi inviata.
Dalla sposa nascosto starà nel primogenito, nel corpo di questi il Signore entrerà nel cammino (dei viventi) di notte.
Sarà dal Potente nel mondo inviata dall'alto la Parola che a sbarrare sarà il superbo.
Col corpo Dio vivrà in cammino in Giuda.
Si vedrà portarsi un fuoco, alla vista, saranno a portarsi gli angeli, sarà dal serpente a casa dentro colla rettitudine per finire l'impurità dall'agire."

Daniele 2,31 "L'Unigenito inviato, alla fine entrerà in un vivente per il serpente affliggere.
In prigione per colpire al mondo la perversità, finalmente si recherà Dio che si porterà giù per il serpente distruggere.
A bloccarlo col fuoco in cammino sarà l'Unigenito, per arrostirlo colla forza della rettitudine.
Con l'energia nel corpo a casa gli si porterà per colpirlo.
Sarà al mondo a recarsi con la forza per finirlo, gliela lancerà per rovesciarlo, per farlo venir meno.
Rovescerà dentro il serpente in una fornace; vi entrerà per la rovina il serpente."

Daniele 2,32 "Lui con l’immagine del primogenito dal corpo d’una donna uscirà una mano forte per aiutare.
Nel mondo abiterà per uccidere l'essere impuro, vi starà per recare lo sbarramento al male.
Recherà in campo ad esistere il 'basta' dal trono. Il Verbo dai viventi il peccare fuori sarà a recare.
Sarà nei corpi la rettitudine alla fine ad entrare, alla porta sarà il serpente."

Daniele 2,33 "La Luce, speranza del mondo, vi starà per aiutare.
Sarà col volto il mistero del Potente in un corpo a rivelarsi. Portandosi nel mondo sarà a recare la vita degli angeli, in campo recherà l'energia in aiuto.
Bello un corpo questi da potenza recherà da manna nel mondo (è il senso dell’eucarestia).
Porterà dell'essere impuro l'esistenza a chiudere, lo distruggerà."

Daniele 2,34 "Nella prigione per colpire nel mondo la perversità sarà finalmente per agire alle mammelle a stare.
Nel mondo avrà scelto di Nazaret il padre (evidentemente Giuseppe dei Vangeli) che da angelo ad aiutare sarà il Potente che Padre gli è. Sarà ad aiutarlo essendosi un angelo portatosi.
La madre, di nascosto gl’indicò in protezione: vi viveva l’Unigenito! Dall'alto nel corpo gli rivelerà che l’aveva portato ad entrare a stare l'Eterno.
Per aiutare starà in un villaggio.
Da un potente il primogenito porterà a nascondere; l’avrebbe fatto perire.
Il primogenito porterà ad uscire.
Ad aiutarlo a rovesciarsi dai confini fuori con la madre si porterà un angelo."

Daniele 2,35 "Alla casata per i primogeniti bloccare saranno degli inviati che nella polvere per portarla ad azzerare entreranno nel villaggio.
Un potente i fratelli (di fatto in ebraico così si chiamano anche i cugini) farà perire dell’Unigenito.
Li guiderà con un’illuminazione l’Unico, così dal perire, uniti, li porterà per mano fuori ad abitare.
L’Unico li porterà ad uscire, e li condurrà così dall’azione, che si porterà a Rama (nome di città vicina a Betlemme ove c’è la tomba di Rachele Vedi Gr. 31,15) per l’angelo, uniti, a muoversi in giro.
Obbedienti saranno per amore, ma non li dimenticherà l’Unico.
A rientrare vivi li riporterà l’angelo.
Nella mente/testa gli si porterà che di nascosto il primogenito con la sposa rivenissero.
Del corpo del potente che primeggiava uscirà l’illuminazione della fine.
Spento il potente, rientreranno col padre che da angelo dell’Unico d’aiuto sarà stato.
Di vivere nascosti indicherà dai potenti.
Protetti, madre con primogenito a rientrare di ricondurre dal confine per incantesimo gli si portò nella mente/testa.
Nella mente a casa (Nazaret) gli si portò la parola; rivennero sposa con primogenito da Ra (Egitto), uniti."
(Il Vangelo di Matteo 2,13-23 riporta il racconto della strage dei primogeniti da parte d’Erode il grande, questi primogeniti erano evidentemente nella maggior parte davidici, in quanto Betlemme storicamente era la città d’origine di quella famiglia e vi abitavano prevalentemente discendenti della famiglia di David.)

Daniele 2,36 "L’aiuto gli avrà inviato nel mondo in sogno l’Unico che gli avrà portato la parola per illuminare la mente/testa d’uscire: inviati dirà verseranno il sangue reale dei primogeniti."

Daniele 2,37 "L'Unico avrà inviato dai confini fuori del regno il primogenito con la madre; in cammino la madre sposa sarà stata col primogenito ad aiutare.
Sarà per l’Unico che al potente uscirà la devastazione onde sarà a languire ardendo per la fine dei primogeniti.
A rifugiarsi l’invierà l’Unico portandoli dai confini a rovesciarsi.
La parola l’Unico avrà recato per essere richiamati; saranno a rientrare a casa in cammino."

Daniele 2,38 "A riportare a casa i retti col nato sarà stato l’aiuto dell’Unico. Di corpo sarà energico il figlio che sarà ad uomo a vivere portato completamente.
In casa si vedrà portarsi attivo e parlerà da illuminato.
Con la madre sarà l’Unigenito a stare per uscire di casa.
Dentro sarà d’aiuto, rettamente si porterà fuori.
Con la fiamma del Potente nel cuore, con la rettitudine dentro, per tutto nel mondo si porterà da angelo.
Chi l’incontrerà l’indicherà apertamente.
In lui vedrà un testimonio per lodare la casa del primogenito."

Daniele 2,39 "Avrà portato dentro completa in un corpo la rettitudine alla fine a sorgere in un vivente.
In cammino la recherà il primogenito nascosta.
Dal corpo un fiume nell'agire l’Unigenito ai viventi invierà di rettitudine, e nei viventi per la potenza della rettitudine che porta finirà il serpente.
Sarà completa la forza dell'Unico dall'Unigenito chiusa nel corpo. Sarà a sbarrarne l'esistenza, riinizierà l'aiuto (di Dio) ad essere completo, s'impadronirà della casa prigione del cattivo l'Unigenito."

Daniele 2,40 "E dai viventi il serpente in una fornace dentro spazzato sarà dall'Unigenito.
Alla fine Lui completamente lo vomiterà dalla bocca.
Ne usciranno perdonati.
Colpito il negativo, con la rettitudine potente abbattuto, da casa il serpente alla porta sarà.
Il soffio finirà di questi.
Il negativo dai viventi uscirà per l’aiuto che si rovescerà e chiuso col fuoco il serpente a distruggere porterà la rettitudine del Verbo. Alla fine, colpito dalla potenza dell'Unico, sbarrato sarà dai viventi il male dall'agire.
In tutti del maledetto l’opprimere finirà, nella polvere porterà alla fine il cattivo."

Daniele 2,41 "A portarsi per aiutare sarà nella vita nel mondo in un corpo in cammino.
Dal serpente sarà l'Unigenito portato dall'Unico, giù da casa nel tempo in un primogenito a vivere.
Inviato al mondo, si recherà a guidarlo.
A far cordoglio, essendosi il rasoio portato per l'angelo (ribelle), al mondo si recheranno gli angeli.
La Parola col corpo colpirà con potenza in vita il serpente colla rettitudine che reca.
Separata alla fine la perversità porterà dai viventi, l'angelo sarà distrutto a casa alla fine dall'Unigenito.
Sbarrato sarà il soffio nei corpi.
Colpirà il serpente con la maledizione recata dal Padre nel mondo. Così per il serpente abbattere a casa partorito sarà.
Alla prigione di questi sarà finalmente ad uscire col volto per annientare il serpente delle origini dai viventi.
Il nemico dentro casa chiuderà in un buco il Verbo che per amore sarà inviato dall'Unico."

Daniele 2,42 "E l'Unigenito giù dentro al tempo col corpo si rivelerà nell'esistenza.
L'Amen al mondo recherà all'angelo.
Da guerriero accompagnerà i viventi, con energia fuori li porterà, li guiderà alla soglia vivi innocenti su puri per il serpente che arso alla fine verrà portato fuori finito, abbattuto.
La bellezza dell'origine riporterà ai viventi che angeli usciranno alla fine.
Dal deserto alla rocca del Tempio della nuova Gerusalemme."

Daniele 2,43 "La porta sarà chiusa. Colpito sarà alla fine dal Verbo nei corpi. Colpirà il serpente l'Unigenito nel seno delle moltitudini dentro chiuso lo farà perire nei cuori ove sta.
Per l'energia dell'Unico negli uomini il nemico dentro sarà finito; vi recherà degli angeli dentro il seme.
Dagli uomini, che nel corpo il primo serpente al mondo aveva portato l'impurità, da dentro la vomiteranno.
Sarà l'impurità inviata fuori.
Per agire alla lite entrerà nel mondo colla rettitudine il 'basta'.
Il Verbo nei corpi colpirà il serpente.
La maledizione dell'Unico per i viventi finirà.
Il nemico da dentro i popoli l’imprigionerà, lo distruggerà l'Unigenito."

Daniele 2,44 "E da dentro un giorno sarà fuori recata l'impurità dall'esistenza dei viventi per la potenza della rettitudine che ci sarà per l'Unigenito.
Dell'Unico il Figlio sarà a vomitarlo, dai viventi.
Il maledetto n’uscirà devastato.
Sarà a struggersi di pena per la rettitudine recata.
Bloccato sarà dalla potenza dall'alto.
Dai viventi sarà per finirlo venuto alla fine nella prigione dentro per accompagnare i viventi in cammino e l'errore che agisce nei viventi, dalle origini nascostosi nei corpi, finirà.
Verrà bruciato completamente dentro, l'abbatterà alla fine alla polvere, e per finirlo in un buco soffierà la rettitudine con potenza. Il maledetto sarà per l'energia nei viventi nel cammino portato alla fine dall'Unigenito ed al mondo sarà a venire la risurrezione.
La potenza dall'alto nei viventi risarà a ricominciare."

Daniele 2,45 "La rettitudine in un cuore verserà.
Partorita sarà dal petto nell'esistenza da un crocifisso che d'aiuto sarà ai viventi.
Il cuore recherà nel corpo dell'Unigenito venuto in cammino da pellegrino.
Il Crocifisso, dell'Unico il Figlio a sbarrare sarà il serpente.
Del Padre sarà il giudizio per l'opprimere a recargli.
Fuori dalla porta lo verserà alla fine.
Il Verbo nei corpi colpirà il negativo.
Il serpente delle origini nel mondo farà perire.
L'Unigenito dal trono per soffiare sul tizzone uscirà da casa dell'Unico.
Della maledizione col corpo dentro al mondo gli recherà la conoscenza perché in cammino inizierà dai viventi ad uscire. Sbarrato sarà il serpente da Lui.
Dai fratelli dai corpi sarà l'impurità fuori recata.
Sarà giù dall'esistenza da dentro l'ammalare dei viventi all'origine portata, dalla vita ad uscire.
Risarà nei viventi l'energia soffiata. Risorti i corpi n’usciranno."

Daniele 2,46 "Dentro l'Unigenito punirà nei viventi il serpente.
Per affliggere l'angelo dentro recherà la rettitudine.
Giudicato giù dai corpi abortirà.
Dall'alto per incontrarlo il Verbo si recherà nel mondo ove sarà a condurre il serpente alla porta.
Inviato sarà al maledetto in vita il destino.
Si recherà i viventi a guidare.
L'energia sarà a chiudere nella vita.
Saranno angeli per l'Unigenito i viventi col corpo.
Per la potente energia in una (festa) delle Capanne il serpente uscirà."

Daniele 2,47 "Si sentirà il gemito del serpente afflitto, nata per l’angelo sarà la maledizione portata dall'Unigenito.
La vita nei corpi nei viventi pura sorgerà, per la carità bloccata sarà la maledizione.
Li ristabilirà, al mondo porterà l’Unigenito la divinità.
Nel mondo al maledetto che opprime la recherà per il ribelle appassire.
Con la rettitudine è stato inviato e la rivelerà dal corpo per colpire con forza l'impurità.
La forza sarà tutta a finire nel serpente.
Con la falce inizierà nei corpi a colpirlo il Signore nel mondo."

Daniele 2,48 "L'Unigenito per aiutare è stato inviato dai viventi in cammino dall’Unico al serpente per bloccarlo.
L'energia che è dell'Unico con la potenza nel corpo dentro da forza recherà agli uomini.
Invierà l'energia nei corpi puri con il figlio.
L'errore dell’angelo (ribelle) dentro con la corruzione entrò.
Abitandovi il serpente con perversità domina il mondo agendovi.
Di potenza per la rettitudine del Potente vestiti risaranno.
L'angelo finirà dentro.
A casa li accompagnerà col corpo ad abitare nella pienezza.
Nei giardini saranno inviati in alto.
Pieni di forza per la rettitudine saranno i viventi a riesistere."

Daniele 2,49 "Ed alla porta inviati saranno da Dio a casa a vedere l'Unico in vita cogli angeli.
I viventi in cammino l'Unigenito li recherà vivi, inviati saranno in alto con potente azione, a casa risaranno.
La legge che all'origine a sbarrare fu per i viventi la porta sarà inviata alla fine dentro a casa dal serpente.
La potenza del demonio nei corpi per la rettitudine nei viventi sarà bruciata.
La rettitudine la recherà il Servo.
Allo splendore li recherà.
Giudicati saranno da Dio gli uomini per il male, nei viventi la potenza per la rettitudine riinizierà."

TRADUZIONE CEI:
Daniele 2 - Il sogno di Nabucodonosor
2,1 "Nel secondo anno del suo regno, Nabucodonosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire."
2,2 "Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re."
2,3 "Egli disse loro: Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione."
2,4 "I caldei risposero al re): Re, vivi per sempre, racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione."
2,5 "Rispose il re ai Caldei: Questa è la mia decisione; se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai."
2,6 "Se invece mi rivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione."
2,7 "Essi replicarono: Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione."
2,8 "Rispose il re: Comprendo bene che voi volete guadagnare tempo, perché avete inteso la mia decisione."
2,9 "Se non mi dite quale era il mio sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si mutino. Perciò ditemi il sogno ed io saprò che siete in grado di darmene anche la spiegazione."
2,10 "I caldei risposero davanti al re: Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesta del re; difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo."
2,11 "Li richiesta del re è tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dei la cui dimora è lontana dagli uomini."
2,12 "Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte."
2,13 "Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte."
2,14 "Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Arioch, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia,"
2,15 "e disse ad Arioch, ufficiale del re: Perché il re ha emanato un decreto così severo? Arioch ne spiegò il motivo a Daniele."
2,16 "Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo; egli avrebbe dato la spiegazione al re."
2,17 "Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria,"
2,18 "ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia."
2,19 "Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo."
2,20 "Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo, perché a lui appartengono la sapienza e la potenza."
2,21 "Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza, concede la sapienza ai saggi, agli intelligenti il sapere."
2,22 "Svela cose profonde e occulte e sa quel che è celato nelle tenebre e presso di lui è la luce."
2,23 "Gloria e lode a te, Dio dei miei padri, che mi hai concesso la sapienza e la forza, mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato e ci hai illustrato la richiesta del re."
2,24 "Allora Daniele si recò da Arioh, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione del sogno."
2,25 "Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: Ho trovato un uomo tra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno."
2,26 "Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzar: Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?"
2,27 "Daniele, davanti al re, rispose: Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da indovini;"
2,28 "ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodonosor quel che avverrà alla fine dei giorni. Ecco dunque quale era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto."
2,29 "O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò che dovrà avvenire."
2,30 "Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore."
2,31 "Tu stai osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto."
2,32 "Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento il ventre e le cosce di bronzo,"
2,33 "le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta."
2,34 "Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano d'uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò."
2,35 "Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra."
2,36 "Questo è il sogno; ora ne daremo la spiegazione al re."
2,37 "Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria."
2,38 "A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animali selvatici, sugli uccelli del cielo; tu li domini tutti; tu sei la testa d'oro."
2,39 "Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra."
2,40 "Vi sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto."
2,41 "Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di argilla di vasaio e in parte di ferro; ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla."
2,42 "Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla."
2,43 "Il fatto d'aver visto il ferro mescolato ad argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare un cosa sola, come il ferro non si amalgama coll'argilla."
2,44 "Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo; stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre."
2,45 "Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione."
2,46 "Allora il re Nabucodonosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi."
2,47 "Quindi rivolto a Daniele gli disse: Certo il vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero."
2,48 "Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia;"
2,49 "su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadrach, Mesach, e Abdenego. Daniele rimase alla corte del re."

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