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ATTESA DEL MESSIA...
VINO NELLA BIBBIA: CAUSA D'INCESTI E SEGNO DEL MESSIA
di Alessandro Conti Puorger
PASSI DIFFICILI E PREMESSE PER UNA RICERCA ORTODOSSA
Prima di riferire sui risultati ottenuti, seguendo nel libro del Genesi la traccia del vino che ha ruolo speciale nei rituali ebraici e cristiani e porta al Messia, faccio cenno sul filone non usuale seguito nella ricerca.
Sul come estrarre l'intenzione degli autori sacri (110) delle Sacre Scritture il Catechismo Cattolico propone un distico medievale "La lettera insegna i fatti, l'allegoria che cosa credere, il senso morale che cosa fare, e l'anagogia (fine eterno) dove tendere" (118) e suggerisce di valutare generi letterari, cultura, modi d'intendere, d'esprimersi e di raccontare delle varie epoche, di considerare che la verità è diversamente proposta nei testi storici, profetici, poetici o d'altro genere, che è un'unità (112) da leggere nella tradizione (113), nella coesione delle verità di fede tra loro e nel progetto della rivelazione (114), seguendo i sensi letterale (116) e spirituale, allegorici, morali ed eterni (117).
Nella via suddetta, col sollievo dono delle Sacre Scritture, inserisco le mie ricerche, aperto però a scrutarle pur con una particolare valenza del senso letterale, risolvendo la criptatura dei segni delle lettere formative dei testi, genere letterario insito nel canone ebraico ed esplicito così antiche attese messianiche cui tende l'antica tradizione ebraica-cristiana.
Sui motivi per una lettura dei significati dei segni ebraici delle lettere che aprono volti latenti dell'A.T. è detto in "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche", mentre su come sono pervenuto ai risultati delle decriptazione di vari versetti, che di seguito presenterò, ricordo metodo e regole inseriti in "Parlano le lettere".
Tra i meriti del Concilio Vaticano II c'è anche d'aver portato i cattolici ad avere interesse alla lettura della Bibbia integrale (A.T e N.T.) e non, com'era uso, del N.T. e solo d'antologie di scelti racconti dell'A.T., infatti il Catechismo asserisce che la: "...Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell'Antico sia del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti". (105)
Vi sono però letture "difficili", perché vari libri dell'A.T., né mielosi né buonisti, sono dotati di facciata complessa e dura, come il Genesi, il primo libro in cui ci s'imbatte, che tratta i fatti mitici dell'ebraismo con storie incredibili d'incesti, stupri ed adulteri che oltre a dubbi sulla moralità di personaggi chiave, possono far nascere l'errata idea, che il Dio dell'A.T. sia diverso di quello del N.T..
Se si supera, però, il labirinto di ostacoli enigmatici del linguaggio si può seguire lo spirito di chi li scrisse, che una via a Dio trovò e comunicò, non per proselitismo, ma ad uso d'un popolo formato ad un linguaggio particolare, iniziato a vari gradi di conoscenza della verità espressa a più livelli, espliciti ed impliciti, comportanti particolari esegesi per pervenirvi.
Vari, infatti, sono i criteri per scrutare i testi e farli parlare con commenti, come il passare da uno all'altro per confrontarli, perché quei libri sono strumenti per una stessa melodia, tra cui il criptico Genesi è testo da usare anche da lessico del linguaggio biblico ove cercare lo svilupparsi di concetti legati a parole più importanti usate in scritti d'antica formazione, e se è parola chiave si ritroverà là e/o in altri libri della Torah e l'insieme porta ad importanti acquisizioni.
Investigando, così, ci si rende conto di coppie di parole e temi che s'attraggono, onde avvicinandosi ad uno si trova nel tessuto degli scritti il filo d'Arianna per arrivare all'altro, come nel caso esemplare del vino e del Messia; così s'aprono pagine antiche di profezie nascoste nelle Scritture che sono criptate.
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