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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
NON DATE PERLE AI PORCI
di Alessandro Conti Puorger
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IL MANGIARE KASHER »
COS'È IL NOACHISMO »
IL PORCO E LO STRANIERO OPPRESSORE »
L'ALTRA FACCIA DI LEVITICO 11 »
DECRIPTAZIONE LEVITICO 11 »
CONCLUSIONI
Questo testo, che sorprende per consequenzialità e compattezza, rende giustizia alla tesi dell'esistenza di testi nascosti sul Messia, confermandone l'esistenza anche nelle pagine più difficili e complesse della Torah.
C'è così una risposta alle tante questioni che alimentano le tradizioni ebraiche, da dove possono aver trovato le origini ora perdute, sul dove hanno sede tutte quelle idee sulla vita beata dei tempi primordiali, la cacciata degli angeli ribelli ecc., tradizioni orali incontrollabili; infatti, i messaggi profetici palesati al popolo nel testo ebraico sono relativamente pochi, punte d'una materia che si stava elaborando, sviluppando i più antichi messaggi di tale tipo che attendevano il manifestarsi nella carne del Dio degli eserciti.
Da questa materia antica, accresciuta per gradi con cautela, ma con continuità dai profeti che registravano e proiettavano la spiritualità e la fede del popolo in Iahweh, derivano profezie che il popolo leggeva in pochi versetti od elaborati in forma allegorica o in forma poetica, tenute accese e sostenute con autorità da giudici, profeti, sacerdoti e poi rabbini che le leggevano in forma estesa.
Che la crittografia potesse risultare necessaria si spiega col fatto che grande era la posta e che l'attesa doveva restare contenuta, perché temerarie sarebbero state le profezie se in modo palese perché la tensione del popolo in una lunga attesa avrebbe potuto degenerare e/o decadere.
Sono rientrato in quel percorso procedendo con la traduzione dei segni di testi di libri completi ricavando una struttura costruita come un ricamo in cui c'è un tessuto solido di base, con trama ed ordito compatti di racconti fondanti la storia d'Israele e sull'incarnazione, morte risurrezione e ritorno nella gloria del Cristo che s'ottengono con chiarezza 'dalla lettura con i segni, mentre nel testo ebraico ufficiale di 1° lettura ci sono immagini di sgargianti colori sul tessuto.
Il metodo trovato - o ritrovato - per forma e contenuto è nuovo, anche se rende concrete intuizioni del passato ed attese attuali, e porta alla luce forti idee teologiche proprie dal Cristianesimo e dall'Ebraismo.
Il testo procede con lentezza inesorabile e la paziente lettura fa recepire l'ampio respiro del pensiero che lo muove.
Un margine di libertà è connesso a letture per immagini e le regole lasciano margini di libertà e il singolo versetto può avere varianti di lettura, ma ciò non inficia la complessiva decriptazione perché per traduzioni d'una certa estensione i timori d'interpretazioni distorte sono fugati in quanto, dopo alcuni versetti, se il discorso non è sensato e le frasi sono frammentarie è da riverificare il tutto ed inserire le varianti consentite, infatti, nella lettura d'un versetto, se accade che non s'è colto il significato autentico, questo si ritroverà con altre parole in altri versetti e, se non è corretto alla lunga, sarà eliminato.
Il testo procede come corrente d'un fiume maestoso che pare in moto laminare pur se vi sono turbolenze locali e la traduzione è frutto di un'iterazione sui vari versetti già letti pur continuando ovviamente a rispettare le regole.
Questo lavoro ha avuto perciò un duplice scopo:
- cercare quanto nascosto nei comandamenti rituali dei cibi puri e impuri;
- verificare una ulteriore volta che dalle traduzioni, ottenute con le regole dichiarate, spunta un testo nascosto che è l'epopea sul Messia aggiungendo così un ulteriore tassello a testimonianza che una lettura del testo lettera per lettera non è utopia.
a.contipuorger@gmail.com
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