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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
SETTE SIGILLI E SETTE TROMBE
IL GIORNO DEL SIGNORE

di Alessandro Conti Puorger
 

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CENNI SULLA VITA DOPO LA MORTE PER GLI EGIZI »
PLATONE E IL GIUDIZIO DELLE ANIME - MITO DI ER »
IL GIORNO DEL GIUDIZIO E DEL SIGNORE NEL NUOVO TESTAMENTO »
NELLA TORAH CENNI AL "GIUDIZIO" DI DIO »
L'APOCALISSE APRE LA TORAH »
LA TORAH, SUL "GIUDIZIO" DI DIO, SI APRE CON L'AIUTO DELL'AGNELLO »
DEUTERONOMIO 1,1-46 - TESTO E DECRIPTATO »
ISAIA E IL GIORNO DEL SIGNORE »

GLI ALTRI PROFETI SUL "GIORNO DEL SIGNORE"
Presento una succinta panoramica di quanto è detto dagli altri profeti su quel "giorno" che concluderà le vicende di questa nostra esistenza sulla terra senza la pretesa d'essere esaustivo.
Geremia conforma che ci sarà una guerra di Dio contro tutti i nemici pagani e che sarà un giorno di "vendetta" cioè di distruzione dei loro idoli:

"Caricate, cavalli, avanzate, carri! Avanti o prodi! Uomini di Etiopia e di Put, voi che impugnate lo scudo, e voi di Lud che tendete l'arco. Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti, è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate." (Ger. 46,9-10)

Ezechiele conferma che ci sarà un combattimento:

"Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore." (Ez. 13,5)

"Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio: Gemete: Ah, quel giorno! Perché il giorno è vicino, vicino è il giorno del Signore, giorno di nubi sarà il giorno delle nazioni." (Ez. 30,1-3)

Gioele parla così di quel giorno:

Gioele 1,15 - "Ahimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall'Onnipotente."

Gioele 2,1 - "Suonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino."

Gioele 2,11 - "Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera, perché molto grande è il suo esercito, perché potente è l'esecutore della sua parola, perché grande è il giorno del Signore e molto terribile: chi potrà sostenerlo?"

Gioele 3,4-5 - "Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile. Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati."

Gioele 4,14 - "Folle e folle nella Valle della decisione, poiché il giorno del Signore è vicino nella Valle della decisione."

Di quei versetti di Gioele fornisco le decriptazioni:

Gioele 1,15 - L'Unigenito uscito al mondo, al serpente è a portare la piaga, si è versato in un corpo, si è portato da casa, si è portato dalla Madre, è alla perversità a recare la rettitudine per bruciare nel sangue del demonio la forza, è dentro per riportarlo alle origini.

Gioele 2,1 - Alla fine per abbattere il peccare alla luce si porta il Verbo alle moltitudini, scende la colomba, è uscito col corpo, si è alla vista portato, in una casa partorito il Santo è lanciato in cammino, questi si porta dal maligno alla prigione del mondo; in terra così è venuto, si è portato dalla Madre il Signore, con la rettitudine si abbattuto per la lite.

Gioele 2,11 - Li ha portati il Signore dagli angeli alla fine puri, aderenti al Potente Verbo inviati sono a vivere. Dal Potente portati così sono state le moltitudini a centinaia, nel sangue la grazia ad entrare ha recato la rettitudine. Si vedono su portati in seno alla luce dal mondo, la Parola li ha condotti così ad essere alla gloria. È stata portata dai viventi ad essere la perversità nel fuoco, l'Unigenito la forza ha riportato ai viventi, sono così retti, è stata del Potente energia ricondotta.

Gioele 3,4-5 - Uscita la risurrezione, liberato è il mondo dal Verbo, tutti dalle tombe risorti retti riporterà, fuori sarà dai corpi l'ammalare, al sangue della potenza il soffio il frutto ha recato l'Unigenito, è stata portata la Madre dal Signore, uscita in cammino all'impuro serpente ha portato fuori gli apostoli, li ha portati alla vista. E usciti sono ad aprire le prigioni, la risurrezione col corpo del diletto dal Padre dentro illuminano ai viventi, per il Signore sono a salvare. Retto si è da casa portato fuori il corpo, giù sono stati portati gli apostoli e dentro Gerusalemme finalmente uscita è fuori la salvezza, così dell'Unigenito risorto col corpo a parlare sono usciti ed al mondo portano dentro la risurrezione dei corpi, sono d'aiuto, sono la Madre; la beatitudine del Signore gridano. (Lc. 24,44-49 "Poi disse: Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto.")

Gioele 4,14 - Al mondo i viventi ha portato angeli ad essere la Madre. Entrati nell'acqua, si portò l'energia, sono Viventi. Dentro i popoli versò ad entrare nel chiuso del corpo, ha portato su retti ad essere. Versate le moltitudini sono, portate dalla Madre. Nel Signore dentro i popoli versa dal mondo a chiudersi per saziarsi su.

Abdia 15 - "Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto, ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo".

La decriptazione risulta:

Abdia 15 - "Così è stato rovesciato il corpo, portato dentro è un bastone al Signore innalzato, il vaso il serpente gli aprì, a scorrere fu portata l'acqua/la vita. Così l'Unigenito brucia il male, risorto è stato dalla croce, è in azione col fuoco uscito al serpente con mani a coppe a retribuire. Della rettitudine è il fuoco portatogli; nell'intimo di un popolo inizia ad ardere la rettitudine."

Sofonia 1,7-14-16 - "Silenzio, alla presenza del Signore Dio, perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato un sacrificio, ha mandato a chiamare i suoi invitati... È vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine,giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo."

La decriptazione così risulta:

Sofonia 1,7-14-16 - "Al mondo dai viventi vive di persona il Signore Iahvè. Così il diletto si porta in una casa, si è recato dalla Madre. Col Signore così è in campo la rettitudine che è degli angeli. Il Signore da vittima al mondo santa si versa nel corpo, in un primogenito s'è portato... Si versò nel corpo, si portò da casa, fu portato dalla Madre, il Signore uscì per l'impuro serpente rovesciare, per la lite si portò in vita, al mondo. Un corpo da forte fune il Potente fu a portare ai viventi. Il Signore all'amarezza, all'angustia, in silenzio per i viventi, cammina alla prigione. Si è portato da un seno puro al mondo, fuori si portò, dalla Madre uscì. Lui fu portato in vita giù per aiutare il mondo ed a vivere all'angustia uscì, fu portato in vita da una donna e per liberare lo recò l'Unico fuori. Fu a recare dai viventi in prigione il fuoco della rettitudine, inizierà il soffio del Potente ad uscire, sarà a portare dal seno l'energia degli angeli ed agirà per guarire dal serpente. Si è recato dai viventi da simile il Verbo, col corpo porta lo squillo di tromba a sentire al serpente, esce dal nemico. È a vivere uscito in una stalla, un segno porta dall'alto, esce di persona, si porta ad abitare alla fine al mondo per la superbia recare alla fine."

Amos 5,18-20 - "Guai a coloro che attendono il giorno del Signore! Che sarà per voi il giorno del Signore? Sarà tenebre e non luce... Non sarà forse tenebra e non luce il giorno del Signore, e oscurità senza splendore alcuno?

La decriptazione, molto esplicita, è la seguente:

Amos 5,18-20 - "Fuori porterà ad esistere dal mondo gli uomini. dall'Unico portati saranno a vivere, verranno ad essere condotti i viventi dal Signore. Dal serpente vivi usciranno. Questi usciranno in cammino vivi un giorno con il Signore. Fuori Lui dalle tombe risorti, arso il 'no' delle origini, li porterà con i corpi. Così dall'Unico risorti con i corpi saranno con gli angeli condotti in pienezza gli uomini. Vive le persone saranno fuori alla luce, saranno portati dalla Parola in cammino, si vedranno condotti ad uscire per mano dentro recati a casa dell'Unico. Dal mondo a casa saranno finalmente portati alla pienezza i viventi, retti sono d'impurità nell'agire, i serpenti fuori rovesciati si sono dai corpi, portano gli angeli il fuoco per arderli, l'angelo al chiuso brucerà. Al mondo il serpente inizia chiuso al fuoco che bruciature gli porta, in vita il Signore gli ha recato il 'no' dell'Unico l'ha portato col corpo, ha recato l'ira potente e col 'no' energico la guarigione dal serpente ha portato."

Praticamente, come ho verificato, tutti i profeti profetizzano, con rapporti e conseguenze teologiche ben in linea alla teologia cristiana, l'incarnazione di Dio e gli accadimenti fedelmente compiuti da Gesù di Nazaret, poi scritti nei Vangeli da testimoni, Matteo e Giovanni, o per conto di testimoni, Luca e Marco.
Tali accadimenti preannunciati sono il risultato della comunione di Dio con il suo popolo e Gesù Cristo è il frutto preparato ed invocato per più di un millennio da un intero popolo ed è la risposta di Dio a tale tensione spirituale.

Nel libro di Giuditta, in greco, quindi accolto dal canone biblico cristiano e non da quello ebraico, è scritto: "Guai alle genti che insorgono contro il mio popolo: l Signore onnipotente li punirà nel giorno del giudizio, immettendo fuoco e vermi nelle loro carni, e piangeranno nel tormento per sempre".(Giuditta 6,17)

Sui "profeti" Cristiani della prima ora ho già riferito.

Per l'Islam l'ultimo profeta è Maometto e per completezza della panoramica sul pensiero delle religioni Abramitiche sui tempi finali indico anche quanto ha al riguardo ha predicato nel VII secolo d.C. come risulta dal Corano.
Chi appartiene alla religione dell'Islam o Tradizione Islamica (sottomissione, abbandono a Dio) predicata appunto da Muhammad (Maometto) crede:

  • in Dio Unico;
  • nei Suoi Angeli;
  • nei Suoi Libri Rivelati;
  • nei Suoi Inviati;
  • nel Giorno finale del Giudizio, nella Resurrezione e nell'altra Vita;
  • nella Predestinazione e nel Decreto Divino (Qadar), sia nel bene che nel male.
Nel Corano è detto che l'Ultima Ora, la fine del mondo, ci sarà al primo soffio del corno dell'Angelo Isfrail e al secondo avverrà la Resurrezione, quindi per il giudizio verrà portato il Registro delle azioni e tutto verrà pesato, il tutto come risulta da:

Sura 7, 'Aràf, v. 8-9 - "In quel Giorno la pesatura sarà conforme al vero, e coloro le cui bilance saranno pesanti (di buone opere) prospereranno, mentre coloro le cui bilance saranno leggere sono coloro che perderanno se stessi, poiché hanno prevaricato sui Nostri segni."

Sura 18, Kahf, v. 47.49 - "Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne, vedrai la terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione. Compariranno in file, schierate davanti al tuo Signore: Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta"..."E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi sconvolti, da quel che contiene. Diranno: Guai a noi! Cos'è questo Registro, che non lascia passare azione piccola o grande, senza computarla! E vi troveranno segnato, tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad alcuno."

Sura 21, Al-Anbiyà', v.47 - "Nel Giorno della Resurrezione porremo delle Bilance esatte e nessuna anima subirà alcun torto; fosse anche del peso di un granello di senape, lo riesumeremo. Basteremo Noi a tirare le somme."

Sura 21, Al-Anbiyà, v.104 - "Come demmo inizio alla prima creazione, cosi la riprodurremo, (nel giorno della resurrezione)."

Sura 27, An-Naml, v. 87 - "E, nel giorno in cui sarà soffiato nella Tromba, saranno atterriti tutti coloro che sono nei cieli nella terra, eccetto coloro che Allàh vorrà. Tutti torneranno a Lui umiliandosi."

Sura 36, Ya Sin, v. 78-79 - "Disse: Chi ridarà la vita ad ossa polverizzate? Dì: Colui che le ha create una prima volta ridarà loro la vita. Egli conosce perfettamente ogni cosa creata."

Sura 39, Az-Zumar, v. 68-70 - "Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro che saranno nei cieli e sulla terra, eccetto coloro che Allah vorrà. Quindi vi sarà soffiato un'altra volta e si alzeranno in piedi a guardare. La terra risplenderà della luce del suo Signore, sarà aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i testimoni. Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto. Ogni anima sarà ricompensata con esattezza per quello che avrà fatto. Egli ben conosce quello che fanno."

Sura 64, At-Taghâbun, v.7 - "Coloro che non credono affermano che non saranno affatto resuscitati. Dì: Invece si, (giuro) per il mio Signore, sarete resuscitati..."

Sura 69, Haqqa, v.19-21 e 23-25 - "Quanto a colui che riceverà il libro (in cui sono scritte le azioni dell'uomo) nella mano destra, dirà: Prendete, leggete il mio libro. Invero sapevo che avrei avuto il mio rendiconto! Egli avrà piacevole esistenza"... "Chi invece avrà ricevuto il suo libro nella mano sinistra, dirà: Ahimè, se solo non mi fosse stato consegnato il mio libro e non avessi conosciuto il mio rendiconto!"

Sura 75, Al-Qiyàma, 40 versetti - conferma ai credenti che ci sarà la Resurrezione.

parti seguenti:    

MILLE ANNI COME UN GIORNO »

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