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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
SETTE SIGILLI E SETTE TROMBE
IL GIORNO DEL SIGNORE

di Alessandro Conti Puorger
 

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CENNI SULLA VITA DOPO LA MORTE PER GLI EGIZI »
PLATONE E IL GIUDIZIO DELLE ANIME - MITO DI ER »
IL GIORNO DEL GIUDIZIO E DEL SIGNORE NEL NUOVO TESTAMENTO »
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MILLE ANNI COME UN GIORNO
Nel primo secolo d.C. la tensione per il giudizio finale era molto forte e l'evento storico predicato dagli apostoli dell'avvenuta risurrezione di Gesù, identificato dai primi cristiani provenienti dall'ebraismo nel Messia atteso, aveva acceso l'attesa d'una imminente venuta del giorno finale.
Fu allora interpretata la parola giorno in senso ristretto di periodo temporale proprio e non come avvento di un'epoca.
Ciò peraltro trapela dalla seconda lettera ai Tessalonicesi ove San Paolo sente la necessità di precisare: "Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio (Vedi Isaia14,12-15) o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio (Vedi Ezechiele 28,1.2). Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca (Vedi Isaia 11,4b) e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità." (2Tes. 2,1-12)

Chiarisce qui Paolo alle prime comunità che il giorno del Signore è appena iniziato, ma occorrerà un tempo perché si manifesti in modo palese quello che si contrappone, satana, quello che poi sarà definito "l'anticristo" e ciò in linea con l'idea di quel combattimento finale tra la verità e la menzogna, insomma contro le famose armate di Gog e Magog in cui credevano gli ebrei del tempo.
Questo tema sarà poi ben chiaro nell'Apocalisse "sono infatti spiriti di demoni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente." (Ap. 16,14)

Nell'Apocalisse si parla di una guerra di mille anni: "Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po' di tempo. Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni. Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magog, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare." (Ap. 20,1-8)

Mille anni, ripetuto la come ho evidenziato ben 6 volte, è un periodo convenzionale e richiama i 6 giorni della creazione e il 7° in corso che era per l'autore dell'Apocalisse il giorno del Signore in atto e tende a spiegare in forza del versetto 4 Salmo 90 il perché della grande durata del giorno del Signore, iniziato con la Sua venuta e la Sua risurrezione, infatti: "Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato." (Salmo 90,4)

Che l'autore dell'Apocalisse ritenesse che il giorno del Signore fosse iniziato si ricava anche da Ap. 1,10 "Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva... scrivi...".

È pur vero che con "giorno del Signore" i Cristiani hanno da sempre interpretato il giorno di Domenica in cui Cristo è risorto, ma quello della Domenica (il primo di un nuova settimana considerando il sabato l'ultimo giorno) è anche il segno dell'apertura della fase finale che annuncia la vittoria di Cristo.

In quei versetti di 2Tes. 2,1-12 ho sottolineato evidenziando in grassetto alcune parole che portano a riferimenti profetici dell'A.T. specifici e precisamente:

Isaia 14,12-15 "Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso!"

Riporto la decriptazione di questi tre versetti che riguardano la descrizione dell'opera del demonio nel mondo:

Isaia 14,12 - Iniziò ad esistere così l'aborto, croce dei viventi, che brucia le vite che è alla matrice, (l'aborto) ad uscire fu per il potente serpente ( Lucifero). Il Figlio lo (il serpente) brucerà in una caverna, ad annunziarlo si vede il segno potente, l'Unigenito a stritolare porterà il serpente, (intanto) un fuoco dall'alto in cammino ha portato ad esistere in vita. (La legge del contrappasso; "occhio per occhio e dente per dente", Es. 21,24, Lv. 24,20, Dt. 19,21 è applicata da Dio al serpente; questi ha bruciato le vite nel seno delle madri, Lui lo brucerà in una caverna.)

Isaia 14,13 - Ed alle origini la croce uscì, iniziò dell'amarezza il segno dentro ai cuori, il pianto uscì bruciante dai viventi. Fu per i viventi alle origini per l'azione del serpente al mondo in vita il prevaricare in cammino portato che a spegnere fu di Dio la luce dagli esseri viventi. Dal trono l'Unigenito (perciò) sarà che porterà la Donna nell'intimo a generare al tempo stabilito giù la Parola porterà dagli angeli.

Isaia 14,14 - Dalle origini agì con potenza, uscì il giogo, dentro per i viventi la croce è oscurità, per gli uomini al mondo il serpente l'alza con violenza." (Si apre così in pienezza il Vangelo: Mt. 11,28-29-30 "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi... Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.")

Isaia 14,15 - Inizierà così al primo serpente il fuoco l'Unigenito a portare , con potenza (inferi ) finalmente si porterà a calpestarlo, il primo serpente sarà indebolito, la fine gli sarà dentro portata nei corpi.

Ezechiele 28,1-2: "Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio: Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto: Io sono un dio, siedo su un seggio divino in mezzo ai mari, mentre tu sei un uomo e non un dio, hai uguagliato la tua mente a quella di Dio."

in forma traslata il pensiero è nei riguardi del serpente antico.

La decriptazione di questi due versetti si riferisce ai portati in cielo alla fine del settimo giorno che entrati nell'assemblea celeste vedranno Dio, e fornisce questo testo:

Ezechiele 2,1 - Portati a stare dall'Unico a vivere, vedranno che il Potente è un figlio d'uomo, il Risorto che innalzato col corpo a rivelarsi fu da retto e per primo, per aiutare, creò dalla croce la rettitudine.

Ezechiele 2,2 - Lo portò da arca il Padre onde fosse lo spirito della rettitudine per la prima volta ad accendere in un corpo insinuando nei corpi la divinità che fu a recare dalla croce alla vista ai viventi per aiutarli. L'energia spazzerà il serpente dai corpi rendendo palese che fu a recare il peccare nell'agire venendo nei viventi ad insinuarsi nei corpi con la maledizione che ci fu.

V'è poi in quei versetti di San Paolo nella 2 lettera ai Tessalonicesi un chiaro riferimento al brano del capitolo di Isaia relativo a "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse" e precisamente al versetto 11,4b ove viene detto "La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio."
Al riguardo propongo la lettura del mio articolo "Giuseppe, l'Emmanuele e la Madre" ove in particolare ho riportato il decriptato dell'intero capitolo 11 di Isaia sul Virgulto.
Per memoria, infine, segnalo una serie di versetti del N.T che parlano del giorno del Signore e/o del giudizio 1Cor. 1,8; 1Cor. 5,5; 2Cor. 1,14, Fil. 2,16; 1Pt. 2,12; 1Pt. 3,10; 2Pt. 2, 9; 2Pt. 3, 7; 2Pt. 3,12 ;1Gv. 4,17a.
Concludo evidenziando ancora una volta il formidabile aiuto che fornisce la decriptazione dai testi ebraici dell'A.T. con i criteri che ho presentato nelle varie rubriche di questo sito.

a.contipuorger@gmail.com


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