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NEEMIA - LA PRIMA MISSIONE
Dopo la fine in Palestina del regni del Nord (721 a.C.) e del Sud (586 a.C.) i reduci da Babilonia della deportazione non riuscirono a restaurare la monarchia.
La condizione finale di vassallaggio in cui in pratica vivevano i reduci provocò da parte delle loro guide spirituali l'elaborazione delle complesse contingenze storiche che avevano ridotto la primitiva potenza di Israele del regno dei tempi di David e Salomone.
Quei regni vennero pressoché mitizzati alla stregua del paradiso terrestre.
Quasi che Adamo fosse un re e Eva la regina.
L'uno portava a pensare a Davide e l'altra al popolo che vivevano in armonia in un regno nato per volontà di Dio.
In quel paradiso avvenne una divisione ciò che era unito per atto di superbia si divise, ciò che era una unità possente divenne due regni e ciò fu un grande errore che segnò la causa di un progressivo indebolimento.
La cacciata da quel paradiso, di fatto, s'era verificata per mano degli Assiri.
La conclusione fu che nonostante tutto esisteva un regno in cui Iahwèh, il Signore della storia, era il re che aveva garantito un resto su cui l'alleanza dei padri era mantenuta come luce in mezzo ai popoli.
Il deutero Isaia profetizza:
"Consolate
,
consolate
il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati". (Isaia 40,1.2)
Il testo biblico ci propone quale primo governatore dei reduci in Palestina nel 445 a.C., successivo alla missione di Esdra (nel 458 a.C. se Esdra 7,7 si riferisce ad Artaserse 1) che ebbe potere sufficiente per ricostruire le mura di Gerusalemme rispetta la profezia ed una consolazione vera e propria anche nel nome, perché in "nomen omen".
Questo ricostruttore, infatti, è Neemia
il cui nome comporta la profezia di essere la consolazione
di Iahwèh
.
Questi reduci sono come i salvati dall'arca di Noè usciti su una terra nuova, infatti, spezzando il nome di Neemia
e leggendo i significati delle lettere si ha "Noè
dalle acque
sarà
ad uscire
".
Il libro di Neemia, di fatto continuazione di quello di Esdra, da cui fu diviso nella versione dei LXX, è l'ultima cronaca per la Bibbia canonica ebraica sul popolo d'Israele e riguarda accadimenti iniziati circa trenta anni dopo quelli che riferisce il libro d'Ester e tredici anni dopo il ritorno di Esdra.
Esdra e Neemia, contemporanei, collaborarono per restaurare Gerusalemme e il suo popolo.
Nelle grotte di Qumram fu trovato un frammento di papiro col testo di Neemia (versetti 3,14-15) databile come edizione tra fine I secolo a.C. e il primi anni del I secolo d.C. con scrittura non minuscola simile al 4Q117del rotolo di Esdra ad esso anteriore di qualche decennio.
Il fatto che s'è trovato un solo rotolo di entrambi rafforza il pensiero che di solito entrambi appaiono su un solo rotolo.
La prima parte del libro detto di Neemia ha l'aspetto di una esposizione di ricordi dello stesso Neemia.
Laico, funzionario alla corte del re di Persia, si ritiene Artaserse 1, ebbe il permesso-incarico di recarsi in missione a Gerusalemme a Gerusalemme con per riorganizzare la vita dei reduci.
Neemia dopo i 70 anni d'esilio profetizzati, fece parte del terzo gruppo dei reduci a Gerusalemme dopo Esdra e Zorobabele, ma in verità non furono molti quelli che tornarono, solo una minoranza.
Solo un vero e proprio resto scelse di tornare nel paese che molti peraltro non conoscevano.
Come Mosè, Neemia, invece di godersi la sua posizione e le sue prerogative si mise in gioco per amore dei fratelli connazionali reduci a Gerusalemme, ma in difficoltà.
Neemia à uomo d'azione e nello stesso tempo uomo di fede; tutte le sue decisioni, infatti, sono precedute da preghiere.
I capitoli da 1 a 6 riferiscono tale prima missione.
Il capitolo 7 riguarda l'elenco dei reduci come in Esdra 2.
I capitoli 8 e 9 ripresentano il personaggio di Esdra e la decriptazione di tali tre capitoli l'ho riportata nel già citato "Esdra nel libro di Neemia annuncia la Torah e il Messia".
Il capitolo 10 riguarda il documento con l'impegno della nuova comunità che riportò al primo posto la firma di Neemia, ma stranamente non ha traccia della firma di Esdra.
I capitoli da 11 a 13 sono relativi alla seconda missione di Neemia.
In questo articolo mi interesso dei primi 6 capitoli di Neemia che riguardano l'incarico di Neemia e la prima fase del suo governo in cui trovò collaborazione, ma dovette anche affrontare l'opposizione delle popolazioni non ebraiche e difficoltà economiche.
Questo complesso dei primi 6 capitoli per un totale di 124 versetti (I-11; II-20; III-38; IV-17; V-19; VI-19) riguarda:
- 1,1-2,8 Neemia prende atto della situazione dei rimpatriati a Gerusalemme, si commuove prega il Signore (Neemia 1,5-11) e riceve l'incarico dal re di Persia di ricostruire le mura di Gerusalemme.
- 2,9-3,32 giunto a Gerusalemme Neemia ne ispeziona le mura segretamente, di notte decide di ricostruirle.
- 3,33-4,23 Opposizione dei non giudei e strategia di Neemia.
- 5,1-19 Riforme economiche di Neemia.
- 6,1-19 Ultimazione della ricostruzione nonostante le avversità procurate dagli avversari.
Con i criteri enunciati presento qui di seguito la decriptazione dei primi sei capitoli del libro di Neemia ed a seguire il testo C.E.I di quegli stessi capitoli.