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NEEMIA FONDATORE POLITICO DEL GIUDAISMO
PRIMA MISSIONE

di Alessandro Conti Puorger
 

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ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI »

NEEMIA 1-2-3-4-5-6 TESTO C.E.I.
Neemia 1,1 - Parole di Neemia figlio di Akalià. Nel mese di Casleu dell'anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa,

Neemia 1,2 - Canàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei che erano rimpatriati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme.

Neemia 1,3 - Essi mi dissero: I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e abbattimento; le mura di Gerusalemme restano piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco.

Neemia 1,4 - Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo.

Neemia 1,5 - E dissi: Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni l'alleanza e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandi,

Neemia 1,6 - siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati, che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch'io e la casa di mio padre abbiamo peccato.

Neemia 1,7 - Ci siamo comportati male con te e non abbiamo osservato i comandi, le leggi e le decisioni che tu hai dato a Mosè tuo servo.

Neemia 1,8 - Ricordati della parola che hai affidato a Mosè tuo servo: Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli;

Neemia 1,9 - ma se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se i vostri esiliati si trovassero all'estremità dell'orizzonte, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi dimorare il mio nome.

Neemia 1,10 - Ora questi sono tuoi servi e tuo popolo; tu li hai redenti con grande potenza e con mano forte.

Neemia 1,11 - Signore, siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fagli trovare benevolenza davanti a questo uomo. Io allora ero coppiere del re.

Neemia 2,1 - Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo versai. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza.

Neemia 2,2 - Perciò il re mi disse: Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può esser altro che un'afflizione del cuore. Allora io ebbi grande timore

Neemia 2,3 - e dissi al re: Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?

Neemia 2,4 - Il re mi disse: Che cosa domandi? Allora io pregai il Dio del cielo,

Neemia 2,5 - e poi risposi al re: Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai suoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla.

Neemia 2,6 - Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai? Io gli indicai un termine di tempo. La cosa piacque al re; mi lasciò andare.

Neemia 2,7 - Poi dissi al re: Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare ed entrare in Giudea,

Neemia 2,8 - e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per costruire le porte della cittadella presso il tempio, per le mura della città e per la casa che io abiterò. Il re mi diede le lettere perché la mano benefica del mio Dio era su di me.

Neemia 2,9 - Giunsi presso i governatori dell'Oltrefiume e diedi loro le lettere del re. Il re aveva mandato con me una scorta di capi dell'esercito e di cavalieri.

Neemia 2,10 - Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita furono informati del mio arrivo, ebbero gran dispiacere che fosse venuto un uomo a procurare il bene degli Israeliti.

Neemia 2,11 - Giunto a Gerusalemme, vi rimasi tre giorni.

Neemia 2,12 - Poi mi alzai di notte e presi con me pochi uomini senza dir nulla ad alcuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e senza aver altro giumento oltre quello che io cavalcavo.

Neemia 2,13 - Uscii di notte per la porta della Valle e andai verso la fonte del Drago e alla porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, come erano piene di brecce e come le sue porte erano consumate dal fuoco.

Neemia 2,14 - Mi spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del re, ma non vi era posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo.

Neemia 2,15 - Allora risalii di notte la valle, sempre osservando le mura; poi, rientrato per la porta della Valle, tornai a casa.

Neemia 2,16 - I magistrati non sapevano né dove io fossi andato né che cosa facessi. Fino a quel momento non avevo detto nulla né ai Giudei né ai sacerdoti, né ai notabili, né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori.

Neemia 2,17 - Allora io dissi loro: Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo; Gerusalemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo più insultati!

Neemia 2,18 - Narrai loro come la mano benefica del mio Dio era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: Alziamoci e costruiamo! E miseromano vigorosamente alla buona impresa.

Neemia 2,19 - Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita, e Ghesem l'Arabo seppero la cosa, ci schernirono e ci derisero dicendo: Che state facendo? Volete forse ribellarvi al re?

Neemia 2,20 - Allora io risposi loro: Il Dio del cielo ci darà successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire; ma voi non avete né parte né diritto né ricordo in Gerusalemme.

Neemia 3,1 - Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeèl.

Neemia 3,2 - Accanto a Eliasìb lavoravano gli uomini di Gèrico e accanto a loro lavorava Zaccùr figlio di Imri.

Neemia 3,3 - I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.

Neemia 3,4 - Accanto a loro lavorava alle riparazioni Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz; accanto a loro lavorava alle riparazioni Mesullàm, figlio di Berechia figlio di Mesezabèel; accanto a loro lavorava alle riparazioni Zadòk figlio di Baana;

Neemia 3,5 - accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di Tekòa; ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore.

Neemia 3,6 - Ioiadà figlio di Pasèach e Mesullàm figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.

Neemia 3,7 - Accanto a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon il Meronotita, e gli uomini di Gàbaon e di Mizpà, alle dipendenze della sede del governatore dell'Oltrefiume;

Neemia 3,8 - accanto a loro lavorava alle riparazioni Uzzièl figlio di Caraia tra gli orefici e accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno rinforzato Gerusalemme fino al Muro Largo;

Neemia 3,9 - accanto a loro lavorava alle riparazioni Refaia figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme.

Neemia 3,10 - Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa, Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava Cattus figlio di Casabnià.

Neemia 3,11 - Malchia figlio di Carim e Cassùb figlio di Pacat-Moab restaurarono la parte successiva di mura e la torre dei Forni.

Neemia 3,12 - Accanto a loro lavorava alle riparazioni insieme con le figlie, Sallùm figlio di Allòches, capo della metà del distretto di Gerusalemme.

Neemia 3,13 - Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle; la ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame.

Neemia 3,14 - Malchia figlio di Recàb, capo del distretto di Bet-Kerem, restaurò la porta del Letame; la ricostruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre.

Neemia 3,15 - Sallùm figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpà, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la coprì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di Davide.

Neemia 3,16 - Dopo di lui Neemia figlio di Azbuk, capo della metà del distretto di Bet-Zur, lavorò alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi.

Neemia 3,17 - Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio di Bani; accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabià, capo della metà del distretto di Keilà.

Neemia 3,18 - Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui figlio di Chenadàd, capo dell'altra metà del distretto di Keilà;

Neemia 3,19 - accanto a lui Ezer figlio di Giosuè, capo di Mizpà, restaurava un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo.

Neemia 3,20 - Dopo di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con ardore un'altra parte dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasìb sommo sacerdote.

Neemia 3,21 - Dopo di lui Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all'estremità della casa di Eliasìb.

Neemia 3,22 - Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che abitavano la periferia.

Neemia 3,23 - Dopo di loro Beniamino e Cassùb lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa.

Neemia 3,24 - Dopo di lui Binnui figlio di Chenadàd restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioè all'angolo.

Neemia 3,25 - Palal figlio di Uzai lavorò di fronte alla svolta e alla torre sporgente dal piano di sopra della reggia, che dà sul cortile della prigione dopo di lui lavorava Pedaia figlio di Pareos.

Neemia 3,26 - Gli oblati che abitavano sull'Ofel, lavoravano fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e di fronte alla torre sporgente.

Neemia 3,27 - Dopo di loro quelli di Tekòa ne restaurarono un'altra parte, di fronte alla gran torre sporgente e fino al muro dell'Ofel.

Neemia 3,28 - I sacerdoti lavoravano alle riparazioni sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla sua casa.

Neemia 3,29 - Dopo di loro Zadòk figlio di Immer lavorava di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorava Semaia figlio di Secania, custode della porta d'oriente.

Neemia 3,30 - Dopo di lui Anania figlio di Selemia e Canun sesto figlio di Zalaf restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullàm figlio di Berechia lavorava di fronte alla sua stanza.

Neemia 3,31 - Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorava fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al piano di sopra dell'angolo.

Neemia 3,32 - Gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano di sopra dell'angolo e la porta delle Pecore.

Neemia 3,33 - Quando Sanballàt seppe che noi edificavamo le mura, si adirò, si indignò molto, si fece beffe dei Giudei

Neemia 3,34 - e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Rifarsi le mura e farvi subito sacrifici? Vogliono finire in un giorno? Vogliono far rivivere pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?

Neemia 3,35 - Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: Edifichino pure! Se una volpe vi salta su, farà crollare il loro muro di pietra!

Neemia 3,36 - Ascolta, Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa' ricadere sul loro capo il loro dileggio e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!

Neemia 3,37 - Non coprire la loro iniquità e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.

Neemia 3,38 - Noi dunque andavamo ricostruendo le mura che furono dappertutto portate fino a metà altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro.

Neemia 4,1 - Ma quando Sanballàt, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdoditi seppero che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si adirarono molto

Neemia 4,2 - e tutti assieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e crearvi confusione.

Neemia 4,3 - Allora noi pregammo il nostro Dio e contro di loro mettemmo sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi.

Neemia 4,4 - Quelli di Giuda dicevano: Le forze dei portatori vengono meno e le macerie sono molte; noi non potremo costruire le mura!

Neemia 4,5 - I nostri avversari dicevano: Senza che s'accorgano di nulla, noi piomberemo in mezzo a loro, li uccideremo e faremo cessare i lavori.

Neemia 4,6 - Poiché i Giudei che dimoravano vicino a loro vennero a riferirci dieci volte: - Da tutti i luoghi ai quali vi volgete, essi saranno contro di noi -,

Neemia 4,7 - io, nelle parti sottostanti a ciascun posto oltre le mura, in luoghi scoperti, disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance, i loro archi.

Neemia 4,8 - Dopo aver considerato la cosa, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: Non li temete! Ricordatevi del Signore grande e tremendo; combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e le vostre figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!

Neemia 4,9 - Quando i nostri nemici vennero a sapere che eravamo informati della cosa, Dio fece fallire il loro disegno e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al suo lavoro.

Neemia 4,10 - Da quel giorno la metà dei miei giovani lavorava e l'altra metà stava armata di lance, di scudi, di archi, di corazze; i capi erano dietro tutta la casa di Giuda.

Neemia 4,11 - Quelli che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con una mano lavoravano e con l'altra tenevano la loro arma;

Neemia 4,12 - tutti i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi. Il trombettiere stava accanto a me.

Neemia 4,13 - Dissi allora ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: L'opera è grande ed estesa e noi siamo sparsi sulle mura e distanti l'uno dall'altro.

Neemia 4,14 - Dovunque udirete il suono della tromba, raccoglietevi presso di noi; il nostro Dio combatterà per noi.

Neemia 4,15 - Così continuavamo i lavori, mentre la metà della mia gente teneva impugnata la lancia, dall'apparire dell'alba allo spuntar delle stelle.

Neemia 4,16 - Anche in quella occasione dissi al popolo: Ognuno con il suo aiutante passi la notte dentro Gerusalemme, per far con noi la guardia durante la notte e riprendere il lavoro di giorno.

Neemia 4,17 - Io poi, i miei fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano, non ci togliemmo mai le vesti; ognuno teneva l'arma a portata di mano.

Neemia 5,1 - Si alzò un gran lamento da parte della gente del popolo e delle loro mogli contro i loro fratelli Giudei.

Neemia 5,2 - Alcuni dicevano: Noi, i nostri figli e le nostre figlie siamo numerosi; ci si dia il grano perché possiamo mangiare e vivere!

Neemia 5,3 - Altri dicevano: Dobbiamo impegnare i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per assicurarci il grano durante la carestia!

Neemia 5,4 - Altri ancora dicevano: Abbiamo preso denaro a prestito sui nostri campi e sulle nostre vigne per pagare il tributo del re.

Neemia 5,5 - La nostra carne è come la carne dei nostri fratelli, i nostri figli sono come i loro figli; ecco dobbiamo sottoporre i nostri figli e le nostre figlie alla schiavitù e alcune delle nostre figlie sono già state ridotte schiave; noi non abbiamo via d'uscita, perché i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d'altri.

Neemia 5,6 - Quando udii i loro lamenti e queste parole, ne fui molto indignato.

Neemia 5,7 - Dopo aver riflettuto dentro di me, ripresi duramente i notabili e i magistrati e dissi loro: Dunque voi esigete un interesse da usuraio dai nostri fratelli? Convocai contro di loro una grande assemblea

Neemia 5,8 - e dissi loro: Noi, secondo la nostra possibilità, abbiamo riscattato i nostri fratelli Giudei che si erano venduti agli stranieri e voi stessi vendereste i vostri fratelli ed essi si venderebbero a noi? Allora quelli tacquero e non seppero che rispondere.

Neemia 5,9 - Io dissi: Quello che voi fate non è ben fatto. Non dovreste voi camminare nel timore del nostro Dio per non essere scherniti dagli stranieri nostri nemici?

Neemia 5,10 - Anch'io, i miei fratelli e i miei servi abbiamo dato loro in prestito denaro e grano. Ebbene, condoniamo loro questo debito!

Neemia 5,11 - Rendete loro oggi stesso i loro campi, le loro vigne, i loro oliveti e le loro case e l'interesse del denaro del grano, del vino e dell'olio di cui siete creditori nei loro riguardi.

Neemia 5,12 - Quelli risposero: Restituiremo e non esigeremo più nulla da loro; faremo come tu dici. Allora chiamai i sacerdoti e in loro presenza li feci giurare che avrebbero mantenuto la promessa.

Neemia 5,13 - Poi scossi la piega anteriore del mio mantello e dissi: Così Dio scuota dalla sua casa e dai suoi beni chiunque non avrà mantenuto questa promessa e così sia egli scosso e vuotato di tutto! Tutta l'assemblea disse: Amen e lodarono il Signore. Il popolo mantenne la promessa.

Neemia 5,14 - Di più, da quando il re mi aveva stabilito loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, durante dodici anni, né io né i miei fratelli mangiammo la provvista assegnata al governatore.

Neemia 5,15 - I governatori che mi avevano preceduto, avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo, ma io non ho fatto così, poiché ho avuto timore di Dio.

Neemia 5,16 - Anzi ho messo mano ai lavori di queste mura e non abbiamo comperato alcun podere. Tutti i miei giovani erano raccolti là a lavorare.

Neemia 5,17 - Avevo alla mia tavola centocinquanta uomini, Giudei e magistrati, oltre a quelli che venivano a noi dalle nazioni vicine.

Neemia 5,18 - Quel che si preparava a mie spese ogni giorno era un bue, sei capi scelti di bestiame minuto e cacciagione; ogni dieci giorni vino per tutti in abbondanza. Tuttavia non ho mai chiesto la provvista assegnata al governatore, perché il popolo era già gravato abbastanza a causa dei lavori.

Neemia 5,19 - Mio Dio, ricordati in mio favore per quanto ho fatto a questo popolo.

Neemia 6,1 - Quando Sanballàt e Tobia e Ghesem l'Arabo e gli altri nostri nemici seppero che io avevo riedificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene ancora io non avessi messo i battenti alle porte,

Neemia 6,2 - Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: Vieni e troviamoci insieme a Chefirim, nella valle di Oni. Essi pensavano di farmi del male.

Neemia 6,3 - Ma io inviai loro messaggeri a dire: Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?

Neemia 6,4 - Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.

Neemia 6,5 - Allora Sanballàt mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta,

Neemia 6,6 - nella quale stava scritto: Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmù lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu ricostruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re

Neemia 6,7 - e avresti inoltre stabilito profeti per far questa proclamazione a Gerusalemme: Vi è un re in Giuda! Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci assieme.

Neemia 6,8 - Ma io gli feci rispondere: Le cose non stanno come tu dici, ma tu inventi!

Neemia 6,9 - Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà. Ora invece si sono irrobustite le mie mani!

Neemia 6,10 - Io andai a casa di Semaia figlio di Delaia, figlio di Meetabèel, che si era rinchiuso là dentro; egli mi disse: Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti, di notte verranno ad ucciderti.

Neemia 6,11 - Ma io risposi: Un uomo come me può darsi alla fuga? Un uomo della mia condizione potrebbe entrare nel santuario per salvare la vita? No, io non entrerò.

Neemia 6,12 - Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunziato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l'avevano prezzolato.

Neemia 6,13 - Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, per farmi una cattiva fama ed espormi al disonore.

Neemia 6,14 - Mio Dio, ricordati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere; anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!

Neemia 6,15 - Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.

Neemia 6,16 - Quando tutti i nostri nemici lo seppero, tutte le nazioni che stavano intorno a noi furono prese da timore e restarono molto sorprese alla vista e dovettero riconoscere che quest'opera si era compiuta per l'intervento del nostro Dio.

Neemia 6,17 - In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano;

Neemia 6,18 - infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania figlio di Arach e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm figlio di Berechia.

Neemia 6,19 - Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole. Anche Tobia mandava lettere per intimorirmi.

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