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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LETTERE EBRAICHE, SEGNI CELESTI DELLA TORAH
di Alessandro Conti Puorger
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ANCORA SULLA QABBALAH - IL SEFER YETZIRÀ: L'ORIGINE »
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DECRIPTAZIONE DEI TESTI »
TESTO DECRIPTATO DI GENESI 1,1-2,4a »
TRADUZIONE C.E.I. DI GENESI 1,1-2,4a »
LA CROCIFISSIONE NEL LIBRO DI GIOSUÈ »
CONCLUSIONI
La prima pagina della Genesi che nella trattazione esterna pare riferirsi alla creazione del mondo e della prima coppia umana, descrizione tanto criticata perché ritenuta sempliciotta dalla scienza paludata, perché non parrebbe reggere alle teorie evoluzionistiche tanto che nel passato ha provocato prese di posizioni che hanno tentato, intaccandone i principi, di toglierne sacralità si è rivelato linguaggio allegorico.
Di fatto, non si tratta di una pagina che vuole fornire verità scientifiche, perché scritta non per motivi divulgativi, ma per uomini di un popolo che meditava sul suo Dio che era diverso dalla cosgomonia dei popoli vicini, ma intende sottolineare che è unico e per amore ha creato tutto e tutti con la sua parola.
Ovviamente è pagina densa di significati, tanto che l'autore, che come abbiamo visto è così tanto attento alle lettere, inizia il suo libro la Genesi, proprio nel trattare la creazione, non con la prima lettera la 'alef
,
ma con la seconda la lettera
bet che indica il numerale 2 (due).
Questo fatto di per sé ci fa ed ha fatto meditare su un messaggio di lettura meditato per iniziati e che la prima lettura letterale da solo alcuni dei vari spunti leggibili.
Con quella lettera n° 2 pare volersi come segnalare che trattasi di una seconda creazione, qualcosa di simile a quanto disse Gesù a Nicodemo nel Vangelo di Giovanni: "Gli rispose Gesù: In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio. Gli disse Nicodemo: Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere? Gli rispose Gesù: In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito. Replicò Nicodemo: Come può accadere questo? Gli rispose Gesù: Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?" (Giovanni 3,3-10)
Qui Gesù sostiene di dire una verità fondamentale con quel "In verità, in verità ti dico" ripetuto due volte e si riferisce ad una doppia nascita, cioè ad una doppia creazione, la prima nella carne e la seconda nello spirito, come coglie Nicodemo con quando dice "una seconda volta".
Tutto il discorso ruota su questo numero due e ricorda l'aleggiare del vento, dello Spirito della creazione "In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque." (Genesi 1,1.2)
Poi avviene la rivelazione che è Lui il figlio del Creatore come ho evidenziato ia altro paragrafo con la decriptazione del versetto Proverbi 30,4 che di fatto Gesù in Giovanni 3,13 inserisce in questo discorso.
Questa pagina della Genesi è proprio come un diamante a molte sfaccettature che va girato e rigirato per captarne tutti gli aspetti.
Per quanto finora mi è stato possibile ho fatto considerando proprio di seguire il pensiero che rappresenti in modo allegorico la nascita nello Spirito come ho riportato e motivato in "Spirito creato in 7 tappe - Genesi codice egizio-ebraico".
Quel nascere dall'alto che pare doversi leggere in modo allegorico ha però un senso concreto nella storia di Gesù che la teologia dei Vangeli sostiene comportare una kenosis dai cieli in terra della Parola in Gesù di Nazaret.
Occorre allora scrutare quelle scritture che certamente debbono parlare di Lui, occorre credere a quegli scritti "di Mosè" ed essere certi che ne parlano come Gesù autorevolmente sostiene:
- "Voi scrutate le Scritture ... ebbene sono proprio esse che mi rendono testimonianza." (Giovanni 5,39)
- "Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?" (Giovanni 5,46s)
La decriptazione di tale capitolo 1 della Genesi conferma tale posizione in quanto tratta della venuta della divinità in una donna che non aveva avuto rapporti con uomo con una bella descrizione della annunciazione che pone in evidenza molte delle problematiche colte dal Vangelo di Matteo scritto appunto prevalentemente per ebrei.
È l'annuncio della nascita del Figlio dell'Uomo, cioè dell'umanità.
Figlio dell'uomo in:
- ebraico ben 'adam
- aramaico bar 'oenash
Ispirandosi alla storia di Gesù Cristo che si definisce Figlio dell'Uomo, si può pensare a questi significati:
-
"Dentro
con l'energia
dell'Unico
per aiutare
i viventi
."
-
"Dentro
i corpi
originerà
l'energia
della risurrezione
"
o "Ricreerà
con l'energia
della risurrezione
."
In definitiva era atteso che l'umanità della terra desse il suo frutto.
Sotto questo aspetto va letto, a mio parere, il salmo 67.
Trattasi solo di 8 versetti, quindi numero della pienezza, somma delle cifre del famoso 26 numero di Iahwèh, quindi deve contenere una sintesi sul Messia.
Il testo C.E.I. del Salmo 67 è il seguente:
- Salmo 67,1 - Al maestro del coro. Su strumenti a corda. Salmo. Canto.
- Salmo 67,2 - Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto;
- Salmo 67,3 - perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza.
- Salmo 67,4 - Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti.
- Salmo 67,5 - Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra.
- Salmo 67,6 - Ti lodino i popoli, Dio, ti lodino i popoli tutti.
- Salmo 67,7 - La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio,
- Salmo 67,8 - ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.
Stando alle lettere il volto di Dio e la Parola
,
con cui Mosè parlava faccia a faccia, questa porterà la sua via e la salvezza.
È da notare quel "perché si conosca sulla terra la tua via", "Disse Gesù: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14,7)
La salvezza lì scritta in ebraico è
,
quindi Gesù.
Non potevo a questo punto non decriptare quel Salmo con le ormai note regole e ne riporto il risultato a conclusione, perché conferma tutte le attese.
Salmo 67,1 - Il Potente la vita degli angeli giù in un grembo inviò. In cammino fu un angelo ad indicarlo alla madre. Di questa alla madre portò alla mente illuminazione che le sarebbe nel corpo.
Salmo 67,2 - Dio nel mondo nei giorni la grazia a chi vi abita recò. Fu dentro un corpo della rettitudine l'energia a recare. La luce in persona fu a portarsi in un primogenito, l'ha scelto per far fuggire il serpente dal mondo.
Salmo 67,3 - Nato nel tempo dentro la terra aiuterà i fiacchi con la rettitudine. A casa tutti i popoli vivranno per Gesù alla fine da retti.
Salmo 67,4 - Sarà a recare l'aiuto portando la rettitudine ai popoli che sono a vivere col maledetto nei giorni che ha recato ad essere impuri; così i popoli sono a vivere nella vergogna.
Salmo 67,5 - Sarà la risurrezione in vita nelle tombe a recare. Si riporterà a stare nei corpi l'energia che l'angelo (ribelle) porterà ad annullare. Nei viventi quella che è stata una piaga sarà a finire giudicato. Si vedrà vivo nell'acqua bollente essere bruciato. Dai corpi vi porterà il serpente che all'origine nei viventi fu a vivere. Dentro quel primogenito nel corpo saliranno tutti. Guiderà i viventi alla pienezza del Potente dal mondo.
Salmo 67,6 - Sarà a portarli per mano e così i popoli saranno a vivere da Dio usciti dai giorni. A lodare li condurrà tra i retti ove i popoli staranno. I viventi tutti vi vivranno.
Salmo 67,7 - All'Unico con i corpi saliranno. L'invierà tutti tra gli angeli. Del mondo saranno il frutto. Entrata sarà dentro i corpi la rettitudine che avrà rifiutato il serpente nel mondo che fu ai viventi la maledizione con l'opprimere a portare.
Salmo 67,8 - Ci risarà la benedizione col rifiuto del serpente. A rientrare sarà nei viventi portata la forza. Saranno alla vista condotti all'Unico. Li porterà il Crocifisso. All'Unico col Verbo nei gironi della luce saliranno.
L'alfabeto ebraico nella sequenza delle lettere da sinistra a destra con le lettere lette come ideogrammi di per sé racconta una storia:
Dall'Unico
a casa
in cammino
aiutati
dal mondo
li porterà
.
Colpita
la chiusura
dei cuori
saranno
retti
con la potente
vita
per l'energia
che in pienezza
agirà
.
Col Verbo
saliranno
,
li verserà
col corpo
risorti
alla fine
.
- La chiusura dei cuori è il peccato
().
Dall'Unico a casa in cammino aiutati dal mondo li porterà. Colpita la chiusura dei cuori (il peccato) saranno retti con la potente vita per l'energia che in pienezza agirà. Col Verbo saliranno, li verserà col corpo risorti alla fine.
a.contipuorger@gmail.com
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