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ATTESA DEL MESSIA...

 
ABRAMO, L'ARAMEO ERRANTE
ED I PASTORI DI BETLEMME

di Alessandro Conti Puorger
 

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CANAAN PRIMA DELL'ESODO
Così si legge nel libro del Deuteronomio "Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità e lo possiederai e là ti sarai stabilito, prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che il Signore tuo Dio ti darà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: ... Mio padre era un Arameo errante (Per Genesi 10,21 Aram è un figlio di Sem, zio di Eber); scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa." (Deuteronomio 26,1-5)
Abramo, che con le sue vicende occupa i capitoli 11-25 del libro della Genesi, apparteneva così ad una tribù seminomade del ramo semitico che si era allontanata dalle falde dell'Ararat per portarsi nella bassa Mesopotamia, a Ur dei Caldei.
Interessante sono le prime lettere del nome di Abram 'A B R che ricordano gli Habiri tribù semitiche nomadi in Siria, Fenicia e Canaan conosciuti appunto anche come "aramei erranti".
Terach, padre di Abramo, di Nacor e di Aran, morto questo ultimo, sentì la necessità di tornare in Anatolia nel paese di Naharina.
Si legge, infatti, che "Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. Sarai era sterile e non aveva figli." (Genesi 11,27-30)
Terach allora spostò la famiglia a Carran, nel paese di Naharina oltre la confluenza del fiume Belih e l'Eufrate, infatti: "Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono." (Genesi 11,31s)
Successivamente nel racconto Sara è definita da Abram anche "sorella", perciò e da ritenere che anche lei fosse della famiglia, figlia di una sorella non nominata o di una seconda moglie del padre.
Il padre Terach morì a Carran (Genesi 11,32). A 75 anni Abram sentì la chiamata di Dio.
Con la sposa Sara e il nipote Lot, Abramo uscì dalla casa di suo padre.
Migrò verso ovest nella terra di Canaan dove già voleva andare suo padre.
Radunati averi, servi e bestiame se ne partì con Sara e Lot, figlio di Aran, mentre Nacor con la sua famiglia restò a Carran.
Quindi Abramo esce dalla casa del padre e Nacor resta in Naharina.
Questo oltre che essere il nome del figlio è anche il nome del padre di Terach: "Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran." (Genesi 11,24-26)
Nel nome Nacor ci sono le lettere di Noè e, si può leggere "Noè porta alla mente ", o meglio "Noè porta nella mente ".
Da questa voluta insistenza sul nome di Nacor si ricava che perlomeno l'insegnamento di Noè era restato nella mente di Nacor, sia nel padre di Terach sia nell'omonimo figlio Nacor di Terach.
Terach ha nel suo nome le seguenti lettere che si può vedere come colui che porta in sé chiuso un qualcosa, ciò che definiscono le due lettere ; aveva cioè delle indicazioni nella mente/testa .
Quelle due lettere sono anche le prime della parola Torah .
Si può così pensare che Terach avesse in sé ricevuti dal padre Nacor e dall'antenato Noè i fondamentali della Torah che sarà poi da portare al mondo. Torah cioè indicazioni nella mente da portare al mondo .

Con ciò la Genesi asserisce esserci stata una trasmissione del sentire di Noè che aveva parlato con Dio, quindi una fede solida.
Quella famiglia era proprio la prosecuzione sia generazionale sia spirituale di Noè e quindi Terach aveva passata la propria fede anche ad Abramo.
Nacor resta nel paese e la lettera gli si apre e dalla sua energia viene la sua discendenza femminile dalla quale usciranno tutte le spose dei patriarchi che partoriranno () il popolo d'Israele.
Nacor come fonetica, infatti, è simile a Naharina e porta all'idea del paese da cui verranno le matriarche.
Dopo la chiamata di Dio si legge e "...Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei." (Genesi 12,6)
Venne quindi da Carran , dalla terra dei Hur, centro della attività politica religiosa degli Hurriti, ricordata come terra di mercanti "Carran, Cannè, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmàd commerciavano con te." (Ezechiele 27,23) ed idolatra "Gli dèi delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr?" (Isaia 37,12 e 2Re 19,12)

La prima volta che si trovano le lettere che formano la parola Canaan nella Bibbia è attribuito dalla Genesi ad un personaggio inserito inopinatamente tra i nomi dei figli di Noè.
Si legge infatti: "I figli di Noè che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra." (Genesi 9,18s) e il testo subito dopo ricorda che Canaan fu maledetto da Noè.
Proseguendo nella lettura della Genesi si ricavano i seguenti concetti a conclusione di quanto l'autore vuole trasmettere:

  • c'è stretto legame tra Egitto e Canaan, come se avessero uno stesso padre;
  • tutti i figli di Cam sono nemici d'Israele.
Tali conclusioni si ricavano da: "I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan... I figli di Etiopia... generò Nimrod... L'inizio del suo regno fu Babele, Uruch, Accad e Calne, nel paese di Sennaar. Da quella terra si portò ad Assur e costruì Ninive... Egitto generò quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, Patros, Casluch e Caftor, da dove uscirono i Filistei. Canaan generò Sidone, suo primogenito, e Chet e il Gebuseo, l'Amorreo, il Gergeseo, l'Eveo, l'Archita e il Sineo, l'Arvadita, il Semarita e l'Amatita. In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei. Il confine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in direzione di Sòdoma, Gomorra, Adma e Zeboim, fino a Lesa. Questi furono i figli di Cam secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori e nei loro popoli." (Genesi 10,7-20)
In definitiva Canaan è il nome antico del territorio che comprendeva l'attuale Libano, Palestina, Israele e parti di Siria e Giordania e costituiva un cuscinetto tra l'Egitto e l'impero Hittita e con gli imperi della Mesopotamia.
Israele fra gli imperi d'Egitto e la Mesopotamia fu come un'oliva tra le moli di un frantoio; ne uscì l'olio della Torah che unse il Messia, l'Unto, il Cristo.

Racconta il libro della Genesi che Abramo decise di separare la sua gente da quella del nipote Lot, e che per una carestia fu costretto a spostarsi per breve tempo in territorio egiziano.
Ciò indica che vi era a quel tempo, come abbiamo già visto, una forte influenza egizia sul territorio di Canaan e l'episodio del faraone che vuole sposare Sara anticipa eventi storici che si verificheranno con intensità quando al tempo del faraone Achenaton vi furono molti matrimoni combinati tra potenti egizi con principesse dei Mitanni.
Lo stesso faraone sposò Nefertiti, appunto una principessa Mitanna.
Il regno di Mitanni (Naharina nei testi egizi, Naharayim in ebraico) fu uno stato situato nel nord della Mesopotamia che si estese, dai monti Zagros, al lago di Van e ai confini con l'Assiria, abitato, principalmente da Hurriti.
Il potere dei Mitanni nel paese di Naharina fu, infatti, sostenuto dagli egiziani che lo consideravano stato cuscinetto tra potenza egiziana e hittita.
Gli Hittiti avevano una grande influenza in Canaan già dai tempi di Abramo che da un Hittita comprò il terreno con la caverna per la sepoltura dell moglie Sara.
I patriarchi biblici Isacco e Giacobbe presero così le loro mogli tra le discendenti nel paese dei due fiumi Naharayim, nella città di Nacor (Genesi 24,10 - Rebecca mogli edi Isacco e Lia e Rachele mogli di Giacobbe. Genesi 28.29).
Vi era chiara inimicizia tra gli Hittiti e i Mitanni: ciò è segnalato nel libro della Genesi, infatti, Rebecca, non vuole che il figlio Giacobbe sia tentato dallo sposare una Hittita: "Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Làbano. Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà` placata; finché si sarà placata contro di te la collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno? Poi Rebecca disse a Isacco: Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?" (Genesi 47,43-46)
Il Regno dei Mitanni, conquistato dagli Hittiti dopo Tutankhamon (1361-1352 a.C.), fu uno stato hurrita dell'alta Mesopotamia con massimo potere tra il 1500 e il 1350 circa a.C. che conquistò l'Assiria, sottraendola al controllo degli HIttiti, contro i quali stabilì un'alleanza con l'Egitto anche con una politica matrimoniale.
Infatti ben tre faraoni, infatti, sposarono principesse dei Mitanni.

Colpisce poi nel capitolo XIV del libro della Genesi il racconto dell'incontro in Palestina di Abramo con Melchisedek, re di Salem.
"Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo." (Genesi 14,18)
Il personaggio Melchisedek è ricordato nel Salmo 110.
Il libro del Genesi con quel racconto intende riferire un fatto che si sarebbe verificato a metà del XIX secolo a.C..
La lettera agli Ebrei (5-7) tratta questo personaggio prefigurando la figura di questo Re Sacerdote col Figlio di Dio. (vedi: "Melchisedek, personaggio enigmatico e il Messia - Prima Parte e Seconda Parte"
Re di Salem, pane LHM e vino IIN portano con Salem a Gerusalemme, con Pane a Betlemme "casa del pane" e con vino alla rocca di Sion.
Nel libro di Giosuè, che riferisce eventi che si sarebbero verificati alla fine del XII secolo a.C. durante l'occupazione della Palestina da parte degli ebrei usciti dall'Egitto, si trova una altro re con un nome simile "Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè..." (Giosuè 10,1)

Tra i discendenti di Cannan viene citato anche Chet che è evidentemente progenitore degli Hittiti citati per la prima volta in Genesi 15,20 che abitano la terra che viene promessa ad Abramo.
Se ne conclude che anche questi sono considerati tra i popoli nemici.

Grazie al ritrovamento di tavolette d'argilla (otre 350) con segni cuneiformi, in lingua accadica avvenuto in più fasi a partire dl 1887 e concluso nel 1891 con una campagna di scavi da parte di Flinders Patrie a Tell el-Amarna tra le rovine della città capitale d'Egitto ai tempi del faraone "eretico" Akhenton. (British Museum e Museo Egizio del Cairo)
Trattasi evidentemente di un deposito di vecchia corrispondenza nella lingua semitica di Babilonia ritenuta non più necessaria in quanto evidentemente tradotta a suo tempo in geroglifici riportati su papiri ormai perduti.
Da quelle lettere si hanno notizie di popoli e insediamenti in Palestina del XIV secolo a.C. ai tempi del Faraone "eretico" Akhenaton, quindi prima degli eventi narrati dalla Bibbia dopo l'esodo dall'Egitto degli ebrei.
Tra quelle, oltre lettere di invio di spose a faraoni o personaggi eminenti da parte di re dei Mitanni, vi sono anche varie lettere di personaggi autorevoli, re, principi e vassalli dei popoli cananei che abitavano la Palestina, prima dell'invasione ebrea narrata nel libro di Giosuè.
Tra queste lettere è da citare una lettera tra Akhenaton e il re di Uru-Shalim - fondazione del dio Shalem - divinità connessa con Shalom, pace.
Questa pare dare conferma di un insediamento antico che si ritiene essere la paleo Gerusalemme e confermerebbe almeno sotto questo aspetto il libro della Genesi che ricorda un re di Shalem che stabilisce un alleanza con Abramo sotto la protezione del Dio supremo "El Elyon".
La città si sviluppò intorno ad una sorgente, il Gihon, che è omonimo di uno dei fiumi citati dalla Genesi nel racconto del Paradiso Terrestre.
La regione, chiamata terra di Canaan fu più tardi, per estensione nominata Palestina o terra dei Filistei che abitarono la costa, soprattutto la striscia di Gaza, tra il XII e l'VIII secolo a.C., popolazione che non c'era ancora al tempo di Abramo XIX secolo a.C..
I faraoni della XVIII si erano liberati degli Hycsos e avevano resero sicuri i confini con spedizioni e insediamenti militari in Canaan nel XVI-XIV secolo a.C..
Successivamente però vi fu l'influenza Ittita che occupò molte aree del territorio.
Ezechiele nel capitolo 16 ricorda tale influenza "Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita." (Genesi 16,3)
Monumenti Egizi menzionano il popolo degli Apiru, Habiru, Habiri.

In un monumento, databile al tempo di Titmosi III (1470 a.C.), scavata nella pietra delle pareti vi è una scena di uomini che pigiano uva con titolo "Estrazione del vino degli Apiru".
I riferimenti più antichi riguardanti gli Habiru provengono dai Sumeri proprio nel periodo storico della storia di Abramo nella Terza Dinastia di Ur a metà del XVIII secolo a.C.
I documenti sumeri riportano che gli Habiri nomadi erano attivi in diverse funzioni sociali, nello stesso modo che gli Israeliti lo erano in Egitto e poi anche nella corte di Nabucodonosor.
Negli scavi di Kultepe ed Alishar in Anatolia, regione vicina a Carran alla residenza della famiglia di Avraham fu trovata una lettera di un mercante Assiro che richiede il rilascio di certi Habiri detenuti nel palazzo di un certo Shalahshuwe.

Un regno Amorita dominava la Mesopotamia ai tempi di Avraham, da Babilonia a Carran fino al Mediterraneo (le terre che Avraham percorse da Ur dei Caldei ad Haran e poi Canaan) età dell'oro della città di Mari e si sono trovate varie tavolette:
  • una riporta di Yapah Adad che costruì la città di Zallul sulle rive dell'Eufrate e, con 2000 soldati Habiri, vi si stabilì;
  • altra, Izinabu, un capo Yamubalita, aveva a carico 30 Habiru;
  • una parla di 3000 asini degli Habiri;
  • altre sugli Habiru che presero la città di Yamumam e saccheggiarono Luhaya.
Abramo entrerà in Egitto, come racconta la Genesi, nel periodo appena precedente a quello che si considera il tempo dell'influenza Icsos o Hycsos.
Questi per oltre 200 anni storicamente produssero due dinastie di faraoni detti dei re pastori di cui la principale fu la XV.
Un certo collegamento tra gli Hycsos e gli Apirù non è un'utopia.

È da notare che tra le tribù d'Israele entrarono anche quelle dei due figli di Giuseppe Manasse ed Efraim che erano del tutto egiziani, anche se furono educati sulle ginocchia di Isacco, infatti "...nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre. E il secondo lo chiamò Efraim, perché - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione." (Genesi 41,50-52)

Il nome Efraim ha le lettere che ricordano il nome APIRI, infatti, A = ; P = ; R = ; I = .
Gli studiosi avvicinarono la parola "Apiru", ma soprattutto Habiri e Habiru con "Ebrei".
Dice il libro della Genesi "Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber, fratello maggiore di Jafet, nacque una discendenza." (Genesi 10,21)
Strano citare subito Eber che verrà 5 generazioni dopo, ma alla luce di quanto detto la citazione mostra il voler mettere in evidenza l'importanza di Eber padre di tutti gli Apirù, Abirù, Habirù, "padre di molte nazioni" di Habiri, ove sono da comprendere poi gli Ebrei e in particolare la famiglia dei nati da Abramo e nella linea dei primogeniti poi gli Israeliti.
In conclusione, Abramo era Habiri ed è il progenitore degli Ebrei - Israeliti.
Le Tribù Ebraiche erano collegabili per ascendenti tra gli Habiru, ma non tutti gli Habiri erano Ebrei.
Gli Israeliti vennero da quel popolo e poi acquisirono il nome "'Ibri".
Abramo è designato appunto con l'appellativo di Ebreo 'ibri. (Genesi 14,13)
Il nome per fonetica ha appunto analogia con questi Habiru-'Apiru.
Con ogni probabilità i patriarchi ebrei e i loro discendenti furono designati dagli stranieri come 'ibrim, cioè appartenenti alla categoria degli 'Apiru.
Gli Israeliti chiameranno sé stessi Ebrei solo nei rapporti con gli stranieri (Genesi 39, 14,17; 40,15; 41,12; 43,32; Esodo 1,16-19; 2,6; Deuteronomio 15,12; Geremia 34, 9).

Nel XII secolo a.C., dopo l'occupazione di Giosuè, gran parte della Palestina è sotto il controllo ebraico, tranne Gerusalemme capitale dei Gebusei, infatti: "Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non riuscirono a scacciarli; così i Gebusei abitano a Gerusalemme insieme con i figli di Giuda fino ad oggi." (Giosuè 15,63)
Il centro religioso e amministrativo del primo insediamento degli Israeliti era Silo circa 33 Km a nord di Gerusalemme, a 14 chilometri a nord di Betel.
Dopo l'entrata in Canaan sotto Giosuè, a Silo fu portata la tenda di convegno e fu diviso il paese. (Giosuè 18,1-10; 19,51; 21,2; 22,9-12)
"Quando gli Israeliti ebbero finito di ripartire il paese secondo i suoi confini, diedero a Giosuè, figlio di Nun, una proprietà in mezzo a loro. Secondo l'ordine del Signore, gli diedero la città che egli chiese: Timnat-Serach (a 18 km a sud-ovest di Silo), sulle montagne di Efraim. Egli costruì la città e vi stabilì la dimora." (Giosuè 19,49s)
Nel periodo dei giudici Silo fu il santuario principale degli Israeliti. (Giudici 18,31)
C'era una festa annuale a Silo, che diede ai Beniaminiti l'opportunità di rapire delle mogli. (Giudici 21,12-21)
Il tempio di Silo fu abbandonato quando il tabernacolo fu trasferito a Gerusalemme. (Salmi 78,60; Geremia 7,12-14; 26,6-9)
Nell'anno 1000 avanti Cristo, infatti il re David, conquistò ed occupò la città dei Gebusei e la capitale del Regno della Giudea è trasferita da Hebron a Gerusalemme.
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