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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
LE 22 SACRE LETTERE
APPUNTI DI UN QABALISTA CRISTIANO

di Alessandro Conti Puorger
 

    parti precedenti:

PRIMA PARTE: COME MI AVVICINAI ALLA QABALAH »
LE LETTERE DEGLI ANGELI »
FUOCO NERO SU FUOCO BIANCO »
LA CREAZIONE CON LE LETTERE »
QABALAH E ALBERO DELLA VITA »

SECONDA PARTE: INTEGRAZIONE DELLE SCHEDE DELLE LETTERE
È ora di presentare le ulteriori considerazioni sulle forme delle 22 lettere ebraiche schedate ognuna sotto la lettera ebraica a cui si riferisce il pensiero.
Nel presentarle partirò dal nome esatto delle lettere ebraiche.
Assieme al valore gematrico della lettera presento anche il valore somma di tutte le lettere che forniscono il nome.
Nel pronunciare il nome di una lettera, la prima lettera si chiama "niglé" = rivelata, mentre le altre sono le "nistar" = nascoste.
Quattro lettere presentano come valore "niglé" = rivelata lo stesso valore delle lettere "nistar" = nascoste e sono:

  • la n° 6 la Vav ove la lettera nascosta è un'altra ;
  • la n° 10 la Yod ove unite le lettere nascoste valgono 10 come ;
  • la n° 13 la Mem ove la lettera nascosta è un'altra = ;
  • la n° 15 la Samek ove unite le nascoste valgono 60 come ;
Tali lettere formano la parola "sium" = conclusione.

'Alef Numero 1, nome 'Alef
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 111 ( = 1; = 30; = 80)
"'Alef" significa "insegnare".
"...ti insegnerò la sapienza 'Alefkhà Hokmà." (Giobbe 33,33)
"'oeloef", stesse lettere con diverse vocali significa mille, armenti, moltitudine di mucche, quindi anche bue.
Nel fenicio o proto cananeo è bue.
La 'Alef rappresenta Dio, Uno, Unico, quindi l'Eterno, il principio, il creatore.
Si può immaginare formata tre parti:
  • una lettera Yod in alto a destra, simbolo del mistero del Pensiero supremo;
  • il segmento tipo Vav a diagonale dalla sinistra in alto alla destra in basso che simboleggia il firmamento superiore;
  • una lettera Yod in basso a sinistra, l'esistenza nel mondo inferiore.
Nella lettera "Alef" tutte le fasi della creazione vi sono sintetizzate.
È la lettera da cui dipendono i mondi superiori e inferiori.
Con tale schematizzazione si avrebbero due "Yod", valore numerico 2x10 e una "Vav", valore numerico 6, quindi il complesso sottenderebbe il 26 cioè il valore somma delle lettere che formano il Tetragramma sacro, cioè il Nome Divino impronunciabile IHWH ( = 10, = 5, = 6, = 5)
La lettera " 'alef" ci dice che la "vav" che rappresenta il collegamento, vale a dire la Torah porterà ad elevare lo "yod" della nostra "realtà inferiore" o "yod" di "realtà superiore", ma lo stesso concetto è espresso dal tetragramma , l'Essere da questo mondo ci porterà ad un altro mondo .
Secondo il rabbino Isaac Luria le due Yod starebbero a rappresentare, la più alta, le acque superiori, la conoscenza illuminata, i cieli di sopra, mentre la più bassa, le acque inferiori, l'emotività dell'uomo, i cieli di sotto, e la Vav è il firmamento tra di loro.
L'acqua più alta è l'acqua di gioia, l'esperienza di essere vicino a Dio, mentre l'acqua bassa è l'acqua di amarezza, l'esperienza di essere lontano da Dio.
Questo lettera rappresenta Dio come Eterno, l'Essente, l'Esistenza assoluta sintesi di presente - passato - futuro, ero, sono sarò.

Bet Numero 2, nome Bet
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 412 ( = 2; = 10; = 400)
Bet, Bayt o Beit, significa casa. (Gli darò sempre il suono di "b" pur se talvolta si legge "v")
Il Tempio di Gerusalemme era la casa di Dio, "Bet hamiqdash", "...il mio Tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli".(Isaia 56,7b)
La differenza tra tempio "Miqdash" , valore 444 ( = 300; = 4, = 100; = 44) e casa Bayt valore 412, è 32 corrispondente al numero che delle lettere di cuore "leb" ( = 2; = 30).
Quindi se nella casa si mette il cuore diviene un Tempio.
La forma della lettera è un ambiente, un locale, un dentro chiuso su tre lati, una casa, una tenda, un luogo ove si può abitare, però con un lato aperto, per... aprirla all'ospite; insegna, infatti, la Mishnah: "Aprite le vostre case". (Avot 1,4)
La forma di questa seconda lettera è come una lettera ebraica su una base. Ora, la lettera indica corpo, testa, il luogo ove vive il nostro io, ma questo è una casa mobile, mentre la è l'abitazione fissa del nostro corpo.
L'immagine dell'uomo che abita nel proprio corpo come in una casa o tenda di argilla, si ritrova in:
  • Giobbe 4,19 "...chi abita case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento."
  • Isaia 38,12 "La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me..."
  • Sapienza 9,15 "...un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri."
La Bibbia inizia con la lettera , per far intuire che il Santo, benedetto Egli sia, desiderava una dimora qui da noi e noi siamo di fatto coinquilini di Dio.
Gesù di Nazareth fa comprendere che ha assunto in sé la figura di Tempio di carne col suo corpo quando disse: "Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere... parlava del Tempio del suo corpo." (Giovanni 2,19-21)

Ghimel Numero 3, nome Ghimel
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 83 ( = 3; = 10; = 40; = 30)
GML è il radicale del verbo maturare, retribuire, slattare, divezzare, donare e distribuire, mentre "gamal" vuol dire cammello e "gemul" retribuzione.
È come una lettera "vav" con un lettera "yod" come un piede.
La forma di Ghimel ricorda una persona con il piede teso, quindi porta all'atto di camminare di correre, di scorrere, una precisa volontà a procedere, al correre che è un camminare con grande determinazione.
Se la indicava l'Unico, la la casa che si vuole costruire in terra, diviene immagine della Sua precisa volontà di camminare con l'uomo, di beneficarlo, di elargire carità e beneficenza, "Ghemilu Chasadim".
Il nome della lettera e la sua forma ricordano un cammello dal lungo collo che appunto è come un bimbo svezzato e può andare lontano senza bere, atto a sopportare sforzi prolungati e aiutare i viaggiatori a sopravvivere nel deserto.

Dalet Numero 4, nome Dalet
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 434 ( = 4; = 30; = 400)
"Dalet" il nome della lettera come suono è vicino a "doeloet" che significa porta, uscio, anta, battente.
Come numero 4 fa pensare a:
  • le condizioni della materia per gli antichi, solido, liquido, igneo, gassoso;
  • i quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco;
  • i tipi psicologici, sensibile, emotivo, razionale, intuitivo.
Dalet La lettera propone un elemento che impedisce di entrare a chi viene da destra o è aperto per chi viene in direzione ortogonale allo scritto, quindi una porta.
La barra superiore può rappresentare l'architrave, il frontale di cui parla per due volte il Salmo 24: "Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria." (Salmo 24,7 e 9)
Porta verso il trascendente, verso quella conoscenza.
Dall'idea di battente viene quella di battere le mani, di alt, di impedimento, ma anche di apertura verso l'altro, di aiuto, aiutare, di annullamento del senso di istinto egoistico cioè di tutti gli atti che implica il concetto di mano.
Elaborando minimamente il disegno quella lettera pare proprio una mano.
Amore , ha le lettere del nome del Re David, con due dalet e da l'idea che "mano portano nella mano " segno tipico di due innamorati.
Se la indicava l'Unico, la la sua volontà di camminare con l'uomo, la indica il suo desiderio di aiutarlo.

Hei Numero 5, nome Hei
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 15 ( = 5; = 10)
Il nome "he" significa "Ohi!" ed è formata dalle lettere He e Yod .
Espressione di sorpresa, di dolore (Ezechiele 2,10) o di gioia e del bambino appena esce dal seno materno e si apre all'esistenza .
Il Talmud sostiene che il Creatore con le lettere Yod ed He , del Nome Divino Yah creò l'universo:

Con la lettera Yod Egli creo' il Mondo a Venire, mentre con la lettera He creò questo Mondo" (Menachot 29b)
Perciò conviene il Talmud che la è il mondo.
Le tre linee costituenti la Hey si possono riguardare come le tre dimensioni dello spazio: altezza, larghezza, profondità.
È la forma della capanna che serve all'ebreo per la festa di Sukkot, tre pareti da cui si può vedere il cielo.

L'Essere entra e produce il mondo fisico, entra nel campo tridimensionale.
Loew ben Bezalel Giuda ebreo mistico e filosofo di Praga del XVI secolo, noto per aver tentato di dar vita ad un Golem (forma d'uomo d'argilla) conferma che la lettera è il mondo e osserva anche lui che sarebbe formata da una Dalet ed una Yod che rappresenta l'Essere, quindi la spiritualità onde è bene stare nel mondo vivendolo nella dimensione spirituale.
Il segmento separato della He può anche essere una lettera vav e se si riferisce il dalet alla porta naturale di entrata nella vita indica che l'uomo è stato portato dalla porta quindi è entrato nel mondo.
Al proposito è da osservare che la lettera He come prefisso di una parola diventa un articolo determinativo il, lo, la, le, gli, i, e rende specifico quel nome per una funzione.
È così da notare che nei giorni della creazione il giorno in cui fu formato l'uomo fu proprio, ed è l'unico giorno che è usato l'articolo, "il sesto giorno" mentre i precedenti 5 sono senza articolo "primo, secondo... quinto giorno", sono generici, tutto per preparare l'evento del 6° giorno e sarebbe da tradurre "Fu sera e fu mattino "il" sesto giorno (Genesi 1,31).
La lettera He pare proprio un'apertura alla vita, e al riguardo si pensi che quando viene aggiunta da Dio la provoca, come nel caso di:
  • Abramo: "Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò." (Genesi 17,5)
  • Sara: "Dio aggiunse ad Abramo: Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sarah. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei." (Genesi 17,15)
Sarai era sterile; dopo questo passo Sarah diventò fertile e concepì Isacco. La nuova lettera He posta alla fine del nome di Sarah implicò una maggiore femminilità e la possibilità di concepire un figlio. (Yalkut Hamelitzos)

Vav Numero 6, nome Vav
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 12 ( = 6; = 6)
Il nome della lettera "Vav" indica uncino o chiodo, un gancio.
Tale lettera in ebraico è una congiunzione, infatti, unisce concetti diversi, anche opposti, ed è pure usata come avversativo, "ma".
Numericamente è 6 e dà l'idea della completezza del mondo fisico: sopra e sotto, destra e sinistra, avanti e dietro; infatti, il mondo fu completato fisicamente con l'uomo nel sesto giorno.
Come forma tale lettera si può vedere come una Yod allungata , una Yod che si porta, che si sta spostando e lascia una scia, una trasformazione.
Appunto per questo nell'ebraico biblico tale lettera "vav" è capace di invertire il tempo del verbo dal passato al futuro o dal futuro al passato.
"Sia la luce, e la luce fu ". (Genesi 1,3)
Pare essere un condotto che reca la vita, come la colonna vertebrale di un uomo, quindi una linea verticale, un pilastro, un uomo in piedi.
Se si guarda alla frase con cui inizia la creazione "In principio Dio creò il cielo e la terra" (Genesi 1,1) la appare come forza di collegamento tra le scintille divine del cielo e della realtà terrena, porta l'essere del cielo a stare anche in terra, unisce spirito a materia.
Guardando la questione sotto l'aspetto dell'alfabeto sappiamo che quel versetto Genesi 1,1 lo possiamo riferire all'alfabeto AT .
"...creò il cielo e la terra":
L'AT, l'alfabeto uscì dal cielo portò l'AT, l'alfabeto ad entrare nella terra .
La l'Unico, la casa che si vuole costruire in terra, la volontà di camminare con l'uomo, indica il suo desiderio di aiutarlo in cioè in questo mondo e nel mondo a venire.

Zayn Numero 7, nome Zayn
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 67 ( = 7; = 10; = 50)
Zain significa arma, spada, uno strumento che colpisce e comporta ferite, ma anche mammella che alimenta.
La sua forma è quella di una mazza, un manico con un elemento sopra per colpire o un pugnale, fa pure pensare ad uno scettro.
È come una lettera "vav" con una corona in testa .
Se si considera la Vav come un uomo in piedi ecco che alcuni vedono nella zain una donna forte, perché: "Una donna forte è la corona del marito, ma quella svergognata è come carie nelle sue ossa." (Proverbi 12,4)
È la zain anche la prima lettera del pronome dimostrativo "questo" .
Il numero 7 è denso di significati nella Bibbia, sette sono i giorni festivi nei quali il lavoro è proibito e sono giorni di riposo chiamati Shabaton:
  • il primo e l'ultimo giorno di Pesach e Sukkot;
  • Shavuot;
  • Rosh Hashana';
  • Yom Kippur è Shabat Shabaton.
Sette sono i giorni di Pesach e di Sukkot e sette settimane passano da Pesach a Shavuot.
Sette anni dura il ciclo della Shmitah anno sabbatico della terra e sette per sette anni portano al giubileo.

Chet Numero 8, nome Chet
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 418 ( = 8; = 10; = 400)
Avendo il valore di 8 alcuni considerano la formata da due dalet contrapposte ciascuna, appunto di valore 4.
Il nome della lettera all'interno ha la parola vita ma anche la lettera finale che appunto fa pensare a vita finita cioè ad una tomba, infatti, pare proprio un posto chiuso, quindi c'è il senso del peccato e della paura.
Il numero otto infatti ci parla di un ottavo giorno della creazione "la capacità dell'uomo di trascendere i limiti dell'esistenza fisica. (Maharal)
Vista però la Chet come incontro di una Vav , uomo in piedi, e di una Zain , quale donna, corona del marito, si può pensare quel posto chiuso essere un luogo di santa riunione, il baldacchino nuziale, il posto sacro dell'assemblea umana o il santo luogo dell'assemblea celeste.
Se anche si ritiene Chet come una dalet con una vav ancora si ha un luogo chiuso o il portale di un luogo chiuso.
Otto sono i sacri vestimenti del Primo Sacerdote del Tempio (Esodo 28). Quattro sono le spezie per l'olio di unzione e quattro per l'incenso (Esodo 30,23). Otto sono gli strumenti musicali (sette più il coro - vedi Salmo 150 - tromba, arpa, cetra, timpani, flauti, cembali sonori e cembali squillanti) che accompagnano i Leviti durante il Servizio. Otto sono i giorni della Milà (circoncisione). Otto sono i fili dello Tzitzit. (Rav Bachia')

Tet Numero 9, nome Tet
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 419 ( = 9; = 10; = 400)
La prima volta che si trova nella Torah è dopo la creazione della luce quando dice "Dio vide che la luce era cosa buona ." (Genesi 1,4)
Perciò è lettera che richiama la bontà.
La bontà è riuscire a tenere a bada il serpente che è dentro di noi; propone, infatti, Dio a Caino "...il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo." (Genesi 4,7b)
La lettera si presenta proprio come un serpente che sta per srotolarsi, può diventare peccato "chittà" o bontà "tub" .
"Se uno vede una tet in sogno, è un buon segno." (Baba Kamma 55a; Rashi).
Il suo valore numerico 9 ricorda i mesi della gravidanza.
L'essere arrotolato della lettera che poi divenire eretta, da destra a sinistra (come è scritto l'ebraico) ci parla di utero e della gestazione da embrione a uomo.
È stato osservato che la linea dritta della tet segue la parte ripiegata e starebbe ad indicare nell'Albero Sefirotico o della Vita la vittoria dell'amore, via di destra dell'acqua sul Giudizio, via di sinistra del fuoco.
Quindi si arriva al concetto di amore, onde è anche "tub" bontà è amore che si porta internamente e che si esplicita.
Gli scrutatori della parola hanno osservato che nella Torah non si trova mai una lettera ghimel vicina ad una lettera tet , come dire non si deve scappare dall'amore, "get", infatti, nell'ebraismo è il documento del divorzio con cui il marito comunica alla moglie la fine del rapporto coniugale, ma ciò non è possibile nel patto col Signore, non rifiuterà mai l'amata.
La si può pensare come una lettera kaf , quindi coppa, con innestata sulla sinistra una vav , perciò un recipiente in cui ci si può portare o da cui ci si porta fuori la Vav e l'idea rafforza l'idea di utero della donna; se si pensa all'utero di misericordia di Dio da dove la rettitudine della kaf si porta, si ha una certa corrispondenza tra il loro valore gematrico somma che è 26 con quello di IHWH il Tetragramma sacro che egualmente è 26, così la è una coppa piena d'amore, il cuore del Signore, appunto, le Sue viscere di misericordia.
Il Talmud ci dice "Le prime Tavole della Legge (Esodo 20,2-14) sono in versione differente dalle seconde (Deuteronomio 5,6-18). Nella prima versione appaiono tutte le lettere dell'alfabeto tranne la tet. Nella seconda versione, appare la tet, nel quinto comandamento (onora il padre e la madre): ulema'an yitab lecha (e tu abbia bene). I saggi spiegano: Dio sapeva che Mosè avrebbe rotto le prime Tavole. Se esse avessero contenuto la parola tub (bontà), ciò avrebbe significato che si sarebbe spezzato tutto il bene della terra. Per togliere all'uomo questa preoccupazione, Dio tolse la tet dalla prima versione. (Baba Kamma 55a). "La seconda versione delle Tavole conteneva 17 lettere più della prima. La ghematria di tub (bontà) è proprio diciassette ( = 9; = 6; = 2). (Baal HaTurim)

Yod Numero 10, nome Yod
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 20 ( = 10; = 6; = 4).
Il numero 10 ci porta ai 10 comandamenti o alle 10 parole.
Per forma i qabbalisti vi vedono il punto del tsimtsum, cioè l'Infinito contratto, manifestazione dell'Essere, capace di sviluppare tutte le esistenze.
Il punto "Yod", traccia la linea "Vav" e poi scorrendo "ghimel" porta alla superficie "dalet" e produce il mondo "he" successivamente, in una linea unidimensionale e superficie a due dimensioni.
Il punto iniziale è la mano a pugno, il potere di Dio, la forza essenziale della "yud" piccolo che tiene il molto sono le 10 dieci Sefirot.
La parola Yod , infatti, può essere letta come Yad che vuol dire mano.
È un mano chiusa a pugno e denota potere e possesso.
Sussiste il comando: "Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese." (Deuteronomio 15,11), per questo il neonato ha le mani chiuse alla nascita, come a dire che il mondo intero è suo, ma quando l'uomo muore le mani sono aperte, ad indicare che non si porta dietro niente di fisico da questo mondo ed ha compiuto la sua missione.
È stato fatto notare che la parola DIO, è permutazione della parola IOD, prima lettera del Tetragramma Sacro del nome di IHWH.
Il potere della Yod fu data alla coppia dei patriarchi, infatti: "Per preparare il ruolo, così importante nella storia dell'uomo, di Abramo, al suo nome originario Abram, fu aggiunta una he, formando così una parola che significa "padre delle nazioni" ed a sua moglie Sarai, fu sostituita la Yod con una he, per diventare Sarah, così la Yod, di valore dieci, fu divisa in due he, ognuna delle quali vale cinque, una fu data ad Abramo, e l'altra restituita a Sarah, madre dell'umanità." (Berachot 13a) e nacque Isacco che inizia con la Yod e da questi Israele.

Kaf Numero 20, nome Kaf
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 100 ( = 20; = 80)
Kaf significa palmo della mano e il palmo della mano serve da contenitore, quindi cucchiaio, anche "copricapo", "cupola", "corona".
La kuppah o kippah è il copricapo che l'ebreo porta in sinagoga.
"Signore, tu mi scruti e mi conosci... poni su di me la tua mano." (Salmo 139,1.5) usa appunto , quindi Kaf fa presente la mano di Dio.
Con la kuppah in testa si rappresenta così la protezione di Dio e l'ebreo fa presente a se stesso che è da operare per il bene.
La forma è quella di una coppa, ma ruotata di 90°, di un diadema, di una corona da mettere sulla testa Kuppa, Keter.
I qabalisti vi vedono appunto la Corona o Keter essendo la Kaf l'iniziale della prima Sefirot della Testa dell'Albero della Vita.
È l'essenza dell'esistenza trascendente, l'incognito che avvolge l'universo fisico, la natura di Dio che io chiamo "rettitudine" di Dio, un campo di forza oltre le galassie e che si trova in ogni anima.
Ci sono tre corone: Keter Torah, Keter Kehunah e Keter Malkut; la corona della Torah, la corona del sacerdozio e la corona reale, ma la quarta corona, Keter Shem Tob, la corona del buon nome, è superiore a tutte e tre. (Avot 4,17)
Il valore numerico di Keter-corona è 620 ( = 20; = 400; = 200), e rappresenta la totalita' delle mitzvot - 613 ordinate dalla Torah e delle sette mitzvot rabbiniche o noachiche. (Guray Haari')

Lamed Numero 30, nome Lamed
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 74 ( = 30; = 40; = 4)
Il significato letterale della lettera "lamed" è quello di "imparare" o "insegnare" e la stesa parola Talmud deriva da tale concetto.
I qabalisti la definiscono la "Torre che vola nell'Aria", una nave spaziale e la interpretano come una una Kof con una vav sopra.
Altri come la vedono una r con una yod in alto.
La Lamed è una lettera che si alza sopra tutte le altre in mezzo all'alfabeto, per questo rappresenta il Potente dei potenti, il Re dei re e chi lo vuole... scimmiottare, il serpente che voleva essere il più alto, il più astuto di tutti, il serpente guizzante.
La Torah (Genesi 1,1) abbiamo visto inizia con la lettera bet e finisce (Deuteronomio 34,12) con la lettera lamed e vi si può leggere leb (cuore) o ibal (non). Dio ha detto ad Israele: "Figlio mio, se sei guidato da questi due termini - cuore, che rappresenta la sincerità, e non, che rappresenta la coscienza di ciò che si deve evitare, allora hai ubbidito a tutta la Torah". (Otiot Rabbi Akiva)
La lettera Lamed usata come prefisso indica direzione, moto a luogo, scopo.

Mem Numero 40, nome Mem
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 80 ( = = 40; = 40)
Pare proprio il ventre di una madre, il grembo materno.
Da questa può uscire l'acqua del parto quindi è come una sorgente.
Acqua che esce da una sorgente, acqua di vita.
Pare come formata da una lettera vav vicina divaricata ad una lettera bet .
In effetti la madre è la casa dell'uomo per 9 mesi e poi si porta nel mondo.
Ogni lettera della parola MaMON, denaro, formata dalle lettere Mem, Vav e Nun ha la caratteristica che tutte e tre queste lettere hanno la prima e l'ultima lettera uguale (MEM - VAV - NUN), "Questo allude ad una triste fatto della natura umana: non importa quanto denaro uno abbia, egli ne vorrà sempre di più." (Midbar Kdeimot)

Nun Numero 50, nome Nun
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 106 ( = 50; = 6; = = 50)
Il nome della lettera Nun in aramaico significa pesce e ricorda il profeta Giona ingoiato dal grande pesce ove stette tre giorni e tre notti per poi rinascere.
La forma è di una vav o di una zain piegata.
Il piegare implica una energia e di un crescere nel rialzarsi.
Comporta così la capacità di trovare energia anche nei momenti più difficili.
È radicale del verbo propagare, germogliare e implicando una propagazione dà luogo al termine "niyn" che indica discendente, prole e figlio.
Conferma l'idea di contenere un'onda che si propaga nel tempo e nello spazio.
Il nome della Nun si riferisce anche ad uno dei nomi segreti del Messia, Yinnon o germoglio "Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato." (Salmo 72,17)
Il numero 50 secondo la Qabalh sarebbe il Numero delle Porte della conoscenza che la Qabalah stessa deduce dalle 50 domande che Dio pone a Giobbe e alle 50 immagini antropomorfiche che nella Torah accompagnano il Tetragramma Sacro.
Se si pone come post fisso la lettera nun una qualità occasionale della lingua ebraica si trasforma in abituale; così uno che fa di tanto in tanto delle beffe "lez" è un "leizan" cioè un clown, uno "shakar" che talvolta mente diviene un Shakaran ossia un bugiardo cronico, un zeker è un ricordo e un zikaron memoria perenne.

Samek Numero 60, nome Samek
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 120 ( = 60; = 40; = = 20)
Il radicale è di un verbo che significa poggiare, posare, avvicinarsi, sostenere, correggere, appoggiare, aiutare, sostentare, confortare, ristorare.
La forma è quella di una circonferenza che racchiude un cerchio e pare una lettera di un corpo piegato ad avvolgere in sé riempito con un sostentamento spirituale o fisico.
Può essere anche una lettera Kof che si chiude, ma è piena di qualcosa, è una mano piena di spazio o di ciò di cui si parla.
D'altronde un cerchio porta il pensiero ad una pressione interna che ha messo in tensione l'involucro.
Samech è il ciclo infinito, la fine che si innesta nell'inizio, un cerchio, un anello nuziale.
Le scritte dei Dieci Comandamenti erano scavate in maniera che le Tavole erano completamente forate da una parte all'altra. (Esodo 32,15), le aree centrali delle lettere "samek", perciò, non avevano un supporto fisico e sarebbero dovute cadere, ma il Talmud racconta che avvenne un miracolo: "Nelle tavole, i centri erano sospesi." (Shabbat 104a)
Da ciò si comprende che una lettera samek fa pensare anche ad un foro e a forato, forare; peraltro la parola "sas" indica tarma, tignola, che fora.
Il n° 60 porta ai 60 alla Legge Orale, che consiste di sessanta trattati talmudici. (Otiot Rabbi Itzchak).
Il perimetro della SAMECH denota Dio, il Protettore; il suo interno denota Israele, il dipendente. Il centro della "samek" allude al Mishkan o Tabernacolo, il luogo dove la Presenza Divina dimorava durante il viaggio nel deserto. (Otiot Rabbi Akiva)
La lettera "samek" rappresenta per la Qabalah sostegno, protezione e memoria.

A'yn Numero 70, nome A'yn
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 130 ( = 70; = 10; = = 50)
Come significato è occhio e sorgente, fontana, perciò significa percezione e visione, anche colore, e in aramaico pecore.
Una sorgente reca l'acqua dalle profondità della terra alla luce del sole, così l'occhio reca la percezione del mondo alla mente dell'uomo. (Rav Hirsh, Genesi 3,5)
Quale forma sembra una lettera nun inclinata verso destra, come ad indicare da dove proviene, su cui è inserita, divaricata, una lettera zain.
Considerato che zain è come un attrezzo e nun rappresenta energia, ci dice di uno strumento che fa sentire l'energia esterna, un captatore.
Strumento del genere sono i cinque sensi: vista, udito, tatto, odorato, gusto.
Il valore di tutte le lettere che formano il nome della lettera, come visto è 130 che è pari a 5 volte 26 il numero gematrico del Tetragramma sacro, 5 sono i sensi che ci ha dato il Signore per captare Lui.
L'occhio destro, il di sopra della nun pare, essendo questa inclinata, guardare il cielo, e l'occhio sinistro pare guardare la terra.
I Saggi dicono: "l'udito non è comparabile alla vista" (Mechiltà, Esodo 19,9), infatti, vedere è proprio di Chokmah la sapienza e sentire di Binà, intelligenza.
È stato anche proposta la forma della lettera "a'in" come una Yod allungata ed una zain (Beit Yossef); ciò per dire che la gimatria delle due lettere sarebbe così 17, come il valore di "tob" il bene e ciò insegna che si deve sempre guardare la gente con buon occhio, e giudicare gli altri favorevolmente, come dice il Salmo: "Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme per tutti i giorni della tua vita. Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Pace su Israele!" (Salmi 128,5s)

Pe'i Numero 80, nome Pe'i
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 81 ( = 80; = 1)
La Pe'i sta per bocca, l'organo della parola.
Guardando il disegno è anche un viso di profilo, una lettera r piegata con naso e apertura per la bocca.
La lettera è come due case una girata verso l'altra, quindi 2+2 che si uniscono.
Fa', così, presente il Messia in quanto si presentano 4 Spiriti come: "lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore." (Isaia 11,2)
Riferita a Dio è la bocca di Dio, quindi il suo Verbo.
Pe'i porta alla comunicazione ad una Torah che parla.
Il "Pei" è la lettera diciassettesima dell'alfabeto ebraico come il valore numerico della parola ebraica "tob", buono.
La Qabalah osserva che la "pe'i" è formata da una kaf ed una yod .
La kaf rappresenta il contenitore dello yod, ovvero solo la rettitudine contiene l'Esistenza, quella vera, la spirituale.
Vi viene scorta allusione:
  • all'Arca dell'Alleanza e alle Tavole della Legge con i 10 comandamenti in essa contenuti;
  • all'anima contenuta nel corpo, perché aprendo bocca, parlando si rivela l'anima dell'uomo;
  • al Messia, un Retto in cui c'è l'Essenza di Dio, l'Essere assoluto.
"Bocca a bocca parlo con lui, in visione e non con enigmi ed egli guarda l'immagine del Signore." (Numeri, 12,8)
Il Verbo esce per insegnare al mondo .

Sadi Numero 90, nome Sadi
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 104 ( = 90; = 4; = 10)
Sadìah è "intenzione", Numeri 25,20-22
Porta all'idea di giusto "sadiq" che si comporta con buona intenzione.
Per la Qabalah la lettera rappresenta giustizia e umiltà.
Il valore gematrico di "sadiq" è 204 perché a 104 si aggiunge il 100 di .
Fede "'amunah" vale 102 ( = 1; = 40; = 6; = 50; = 5) quindi il giusto ha valore doppio della fede perché vi crede e opera di conseguenza fedelmente.
La parte superiore della lettera Sadi è molto simile a quella di una 'Alef .
La parte inferiore invece è un prolungamento del segno trasversale che incorpora il piede inferiore della .
C'è come l'intento di una comunicazione dal sotto a sopra e viceversa.
Il giunto si avvicina al cielo e le sue preghiere e le sue opere vi salgono e la giustizia scendere sulla terra, perciò salire e scendere, giù e su, sono una lettura della lettera.
I giusti aiutano nella risalita e tengono l'ago della bilancia e consentono l'equilibrio del bene contro il dilagare del male.
"Il giusto è il fondamento del mondo." (Proverbi 10,25)
Il fondamento è Yesod e si dice che il mondo appunto si regge sui giusti, altrimenti verrebbe distrutto.
Per i Chassidim ogni generazione ha 36 giusti nascosti e 36 palesi pari a 72 che è il valore numerico della parola chesed che vuol dire "Amore".
Quando Abramo chiese di salvare Sodoma per i giusti che vi vivevano, per i giusti sadiqim si trova scritto in Genesi 18,24 e non , allora "I giusti che vivevano in Sodoma non erano giusti in assoluto, ma solo confrontati con la popolazione locale". (Kol Ha Torah) e deduco:
  • , intenzioni () alte ,
  • , intenzioni () in spiga ().
Qof Numero 100, nome Qof
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 186 ( = 100; = 6; = 80)
È l'unica lettera la cui gamba si estende in basso, al di sotto delle altre lettere.
La lettera si può concepire come formata in più modi:
  • da una "r'esh" testa o corpo piegata e da una "vav" staccata come fosse l'icona di vomitare qualcosa, di rovesciare e di versare, inoltre la piegatura di destra mette in evidenza il dietro della testa, l'occipite, o il dietro del corpo, pare, allora, il corpo di un uomo seduto col suo bastone;
  • da una "r'esh" testa o corpo piegata, valore 200, e una "zain" , valore 7 e 207 è il risultato di raz segreto e di "'or" luce;
  • da una kaf e una vav valore quindi 26 come il Tetragramma sacro e siccome è la prima lettera di "qadosh" Santo, si parla di santità.
I qabalisti sostengono che in questa lettera c'è pure la capacità di scendere negli inferi per liberare scintille di santità ivi prigioniere.
La lettera "qof" richiama la parola quf che significa scimmia e la leggo così: "Rovesciato portare il volto ".
L'uomo infatti ha posizione eretta e la scimmia cammina col volto verso il basso usando spesso le quattro mani.
Il nome di Caino , il primo figlio dopo il peccato di Adamo ed Eva inizia con questa lettera e nel racconto di Caino e Abele si trova: "Il Signore disse allora a Caino: Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto?" (Genesi 4,6)
Santità o scimmia è l'ampio campo dell'uomo; creato ad immagine di Dio o una scimmia?
L'uomo può scegliere di tendere alla santità o restare un animale con gli istinti dell'animale.
È la 19° lettera e 19 anni dura il ciclo della luna rispetto al sole, il ciclo di Metone - astronomo greco che evidenziò che 19 anni solari corrispondono quasi esattamente a 235 mesi lunari e si può costruire un calendario lunisolare, sincronizzato cioè sia al corso del sole, sia a quello della luna.
La luna rappresenta la figura femminile di Eva "Chavah" il cui nome ha lo stesso valore di 19.

Reish Numero 100, nome Numero 200, nome Reish
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 510 ( = 200; = 10; = 300)
Il nome della lettera porta a testa e a povero.
Pare proprio il profilo di una testa con la curvatura della nuca.
È stato osservato che nel nome della lettera c'è che vuol dire "qualcosa"; è quindi una lettera che ha dentro qualcosa, ossia è una lettera incinta.
Come testa dentro il qualcosa è il cervello; quindi è anche icona di testa e di mente e per traslato, poi, corpo.
I qabalisti vedono in quella curva della nuca il segno di una volontà di cambiamento di direzione quindi un cenno alla teshubah o conversione, ritorno a Dio dopo una lunga lontananza.
Il valore della lettera è 200 e in zuzim era il quantitativo di denaro che portava un povero ad essere ricco.
La parola ebraica "e'sem" essenza, forza, corpo, ossaù in ghematria è 200. La testa e i corpo contengono così l'essenza della personalità.

Shin Numero 300, nome Shin
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 360 ( = 300; = 10; = = 50)
Shin significa dente "shen" e i denti sono simbolo di sapienza, poiché sono 32, come il Sentieri della Sapienza, 10 sefirot più 22 lettere.
Il nome porta anche a cambiamento e ripetizione dal radicale .
Ha la forma di una fiamma e rappresenta la fiamma eterna.
Le tre linee della Shin sono appunto come lingue di fuoco, tre yod che si elevano alimentate da uno stesso ceppo, il collegamento inferiore di base.
L'unità dei Tre nell'Uno, i tre Patriarchi, i tre cammini dell'Albero della Vita, l'unione di Chokhmà, Binà e Da'at nella testa.
La forma della lettera ricorda fenomeni naturali che sembrano sollevarsi verso il cielo a cercare Dio come rami di un albero, fiamme del falò, o un campo di fiori.
Tale simbolismo si trova quando Mosè prega mentre Amalek attacca, ove Israele prevaleva se Mosè teneva alzate le sue mani (Esodo 17,11).
Mosè, con la testa tra le braccia alzate pare proprio una shin. (Magen David).
I nomi delle lettere che esprimono il nome di "'Elohim" "'Alef" 111- "lamed" 74 - "hei" 15 - "yud" 20 - "mem" 80 forniscono lo stesso valore gemiatrico 300 della lettera shin, come pure "Spirito di Dio" ove Spirito "ruach" ha valore 214 ( = 200; = 6; = 8) ed "'Elohim" di 86 ( = 1; = 30; = 5; = 10; = = 40).
La shin pare indicare i tre livelli dell'amore come il bruciare di una candela:
  • una luce "nera" attorno allo stoppino che si carbonizza;
  • una luce "rossastra";
  • un'aurea chiara.
L'amore terreno, l'amore spirituale e l'amore sublimato o completamente disinteressato che ha perso ogni residuo "carbonioso".

Tav Numero 400, nome Tav
Il valore di per le lettere che ne formano il nome è 406 ( = 400; = 6)
Valore 400 come i pezzi d'argento di Abramo per l'acquisto della grotta di Macpela per seppellire Sarah, gli anni dell'esilio in Egitto, gli uomini di Esaù, gli uomini di David.
Il significato del nome Tav, un segno portato , è sigillo impressione.
Come ultima lettera dell'alfabeto è proprio il sigillo di Dio alla creazione.
È il segno che Dio fece sulla fronte di Caino, infatti, la forma è quella di una di testa e l'asta di sotto è una vav rovesciata che pare essere come un dito che segna la testa, il "Sigillo del santo, Benedetto Egli Sia".
Il segno della terza figura di cui sopra è l'interpretazione qabalistica della lettera che la vede come l'accoppiamento di una lettera dalet con la lettera nun che così esprimono l'idea di giudizio o giudicare.
Alla fine, idea che esprime l'ultima lettera, non resta, infatti ,che il giudizio.
Se Caino segnato dalla tav iniziale della Torah non si ravvedrà non resterà per lui che il giudizio finale.
La tav è l'ultima lettera della parola "'emet" verità che è eterna, ma se da lei si toglie "'alef", il più piccolo particolare, resta solo "met" morte. (Maharal).
Un Midrash immagina un consiglio di Dio con gli angeli prima di creare Adamo:

"Bontà disse: Crea l'uomo, così che possa fare buone azioni.
Verità replicò: Non creare l'uomo, perché sarà pieno di distorsioni.
Giustizia disse: Crea l'uomo, affinché egli sia giusto.
Pace si oppose: L'uomo sarà pieno di conflitti."

Questo versetto riflette l'eco della conclusione di quel consiglio: "Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno" (Salmo 85,11) perché Dio decise di appoggiava la creazione (Rashi).
Prese e "...fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì." (Daniele 8,12).
Le Milizie del Cielo chiesero "La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo." (Salmi 85,12)
La verità, infatti, è così potente che prevarrà anche sulla terra, nonostante tutte le avversità. (Bereshit Rabbà 8,5)

A questo punto l'alfabeto ci ha raccontato questo:

L'Unico , costruita la casa per camminare con l'uomo, per aiutarlo in questo mondo e nel mondo a venire, si porterà ; colpito , dal chiuso del cuore l'Essenza della rettitudine guizzerà ai viventi , l'energia li riempirà , agirà il soffio del Verbo , li solleverà verserà nei corpi la risurrezione alla fine .
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