BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2011  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheLettere ebraiche e codice Bibbia - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

ATTESA DEL MESSIA...

 
CALEB FIGLIO DI IEFUNNE, LO SCOUT AMICO DI GIOSUÈ

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

I 12 ESPLORATORI »

IL RACCONTO DEGLI ESPLORATORI
Il libro dei Numeri, prima di esporre il racconto degli esploratori, ci tiene ad evidenziare alcuni fatti oggettivi.

"Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. Salirono attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi. Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono." (Numeri 13,21-24)

Salirono "Salirono attraverso il Negheb" è al plurale, ma "andarono fino a Ebron" in effetti, nel testo ebraico non c'è un plurale, quindi uno solo andò fino ad Ebron?
Poi vedremo chi andò!

Primo fatto: tornarono tutti e 12 sani e salvi.

Secondo fatto: il posto e abitato ed è civile almeno come il paese d'Egitto tanto che, sottolinea, Ebron, la città di Abramo era più antica di Tanis d'Egitto capitale del faraone, città che si trova nella parte nord-est del delta del Nilo, sul ramo appunto detto Tanitico, infatti fu fondata durante la XX dinastia dopo l'esodo avvenuto durante la XIX dinastia.

Terzo fatto: i frutti sono buoni uva, melagrano e fichi.

Quarto fatto: i frutti sono prodigiosi e mai visti "un grappolo d'uva portato in due con una stanga", fu chiamata "valle di Escol a causa del grappolo d'uva", infatti in ebraico Escol significa grappolo.

grappolo Visto tutto ciò ci si aspetterebbe che la conclusione fosse come quella che dedusse Eva di fronte al frutto: "Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò..." (Genesi 3,6)
Questa volta Dio era d'accordo... eppure, qualcosa si frappone e non vogliono mangiare il frutto.

"Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. Raccontarono: Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Hittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano". (Numeri 13,25-29)

Nella descrizione appare un termine "i figli di Anak".
Questo termine è la prima volta che appare nella Torah!
Evidentemente però era qualcosa di ben noto, quindi, è da chiarire quale pathos riusciva a creare in uomini di quel tempo.
C'era, infatti, un dio sumero Enki "Il signore En della terra ki" o della vita che nasce dall'acqua, quindi anche Signore delle acque; è il Dio che appare nella saga di Ghilgamesh che fa amicizia con Enkidu.
Nella mitologia sumera, in principio vi era il mare primordiale - Nammu- mai creato, perciò eterno che originò la montagna cosmica, due dèi An-Ki "an" "cielo", e "ki" "terra" quelli che viene asserito dalla Torah sono a servizio dl Dio d'Israele che li creò alle origini in Genesi 1,1.
I due dèi di quella montagna cosmica furono poi separati dal dio Enlil, parola composta da En, che vuol dire "Signore" e dal "soffio lil", il "principio" vitale diede la vita dando origine al mondo oggi conosciuto e lo mantiene in perenne divenire.
Al Cielo, An e all'Aria, Enlil, i Sumeri associarono anche gli dei Enki e Ki/Ninhursag, corrispondenti agli altri due elementi Acqua e Terra.
Per i nome di EnKi era sacro il numero 40, perché 40 sono le settimane necessarie tra il concepimento e la nascita di un uomo.
Così il diluvio, ad esempio, dura 40 giorni e 40 notti!
Essendo la Palestina ricca d'acque in mezzo a deserti era evidentemente pensata come una sede di Enki e gli abitanti come suoi figli.
Se poi erano di corporatura particolare, era proprio segno che erano figli di quegli dèi Anaki o Enaki!
Gli esploratori, poi, tornano proprio dopo 40 giorni.
È bastata questa parola "i figli di Anak" che scoppia un putiferio.
Il popolo, infatti, inizia a mormorare e... verrà punito per 40 anni!

Caleb provò a calmare il popolo dicendo come la pensava: "Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: Andiamo presto e conquistiamo il paese, perché certo possiamo riuscirvi." (Numeri 13,30)

Se pensiamo a quella cosmogonia Sumera, era come se il popolo dicesse, il Dio che Mosè dice che ci ha guidati fin qui e vuol darci questa terra è certo impotente di fronte al dio creatore.
Il dio creatore non è il Dio di Mosè, è un altro, è AnKi e in questa terra, ove scorre latte e miele, ci sono i suoi figli, non riusciremo mai noi a sconfiggerli!
Cioè il Dio di Mosè non esiste!
Questa fu la grande offesa, un atto di mancanza totale di fede nel proprio Dio che aveva dato sul Sinai le 10 parole e che aveva stretto con Israele un patto di alleanza accettato dal popolo.
Era asserire che l'avere Dio come alleato in quella guerra che si profilava era insufficiente.

"Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi. Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro". (Numeri 13,31-33)

Così termina il capitolo 13 del libro dei Numeri.
Come si può notare in queste parole Dio è stato completamente dimenticato, inoltre gli esploratori asseriscono un fatto non vero: tutti gli abitanti sono giganti e la terra non produce gente normale.
I giganti sono i "nefilim" ricordati in Genesi 4,1-5:

"Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni. C'erano sulla terra i giganti (nefilim) a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi. Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male."

Per Dio, secondo il libro della Genesi, quella dei nefilim era un soltanto il residuo di una razza insolente di superuomini, esempio di perversità crescente, concausa che motivò il diluvio, ma che come osserva la stessa Genesi in parte si ritroverà "anche dopo".
Figli di Anak li troviamo poi nel libro di Giosuè 11, 21ss quando Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, e li votò allo sterminio, tanto che poi ne rimasero solo a Gaza, a Gat e Ashdod.
In 1Samuele 17,4 troviamo, poi, Golia di Gat; infatti, i figli di Anak erano andati dai Filistei.

Così inizia il versetto Numeri 13,28: "Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak" ed in tal modo imposero la loro interpretazione sui fatti, dissolvendo la verità (Rabbi Moshe Alshech, "Torat Mosheh", su Numeri 13,28-33).

"Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura." (Numeri 13,32).

Dieci su dodici esploratori, di fatto, esposero le cose in modo tale di far sì che serpeggiasse il rifiuto per la Terra Promessa.
Pare una contraddizione: un paese che divora i suoi abitanti, ma ha abitanti di statura straordinaria?
Rashì il grande rabbino commentatore biblico dell'XI secolo su "un paese che divora i suoi abitanti" ha suggerito che in pratica è come se avessero detto "ovunque andiamo, troviamo abitanti che seppelliscono i loro morti" e gli "anshei midot" tradotto con "uomini di grande misura" per lui in effetti sarebbe da leggere "uomini di lite e lotta", dalla parola ebraica "madon" cioè erano "uomini con uniformi militari" dalla parola ebraica "madim" e così gli esploratori avrebbero visto gli abitanti impegnati in guerra e che indossavano uniformi da battaglia e partecipavano ai funerali dei loro guerrieri morti, onde gli esploratori si spaventarono di abitanti così bellicosi e proposero indirettamente di tornare in Egitto o di rimanere nel deserto in modo da non dover andare in guerra.

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2011 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  ATTESA DEL MESSIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy