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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LA REGINA DEL SUD E SALOMONE
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
LA MITICA TERRA DI KUSH »
IL RACCONTO BIBLICO DELL'INCONTRO CON SALOMONE »
IL RACCONTO ETIOPE DEL KEBRA NEGAST »
UNA VISIONE PRAGMATICA - MISSIONE COMMERCIALE »
LA TRADIZIONE EBRAICA SU LA REGINA DI SABA E SU SALOMONE »
CENNI DELLA REGINA NEL CORANO »
PROVERBI 30 - PROFEZIA DI AGUR DECRIPTATA »
IL RACCONTO DELLA REGINA DI SABA DECRIPTATO »
LA REGINA È L'UMANITÀ CHE DESIDERA LA REDENZIONE
Dopo il racconto di 1Re 10, il capitolo 11 dello stesso libro ci presenta le prime avvisaglie della disgregazione del regno di Salomone a causa dei suoi peccati.
Quel capitolo ci dice subito che Salomone aveva un harem notevole e questo fu una rovina, infatti: "...il re Salomone amò donne straniere, moabite, ammonite, idumee, di Sidòne e hittite, appartenenti a popoli, di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: Non andate da loro ed essi non vengano da voi: perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dèi. Salomone si legò a loro per amore. Aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine; le sue donne gli pervertirono il cuore. Quando Salomone fu vecchio, le sue donne l'attirarono verso dèi stranieri e il suo cuore non restò più tutto con il Signore suo Dio come il cuore di Davide suo padre." (1Re 11,1-4)
Di fatto così Salomone infranse l'alleanza col Signore contravvenendo al comando di Deuteronomio 7,3-4, perché, per allearsi con i regni vicini ne sposò le figlie, anche una figlia del Faraone, e queste lo portarono appunto ad onorare déi stranieri, tra cui Astarte dea di Sidone, Milcom adorato dagli Ammoniti e Camos dio nazionale dei Moabiti.
Ciò fu un esempio fatale per il popolo che facilmente si lasciò corrompere.
Dio, racconta il testo, si sdegnò: "Poiché ti sei comportato così non hai osservato la mia alleanza né i decreti che ti avevo impartiti, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo suddito. Tuttavia non farò ciò durante la tua vita per amore di Davide tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non tutto il regno gli strapperò; una tribù la darò a tuo figlio per amore di Davide mio servo e per amore di Gerusalemme, città da me eletta." (1Re 11,11-13)
Non solo, durante il suo stesso regno, fu profetizzato (1Re 11,29-39) dal profeta Achia chi lo avrebbe succeduto come capo di 10 delle 12 tribù.
Achia prese il mantello di Geroboamo, capo degli operai della casa di Giuseppe, cioè sovrintendente dei lavori pubblici, lo divise in dodici pezzi e gliene restituisce dieci, per dire che dieci tribù del nord sarebbero state consegnate a lui cioè a Geroboamo e sarebbero state sottratte alla discendenza di Salomone.
Salomone come un nuovo Adamo, perfetto nel suo regno, fu portato al peccato, a mangiare del frutti della disobbedienza da parte delle mogli.
Quindi, effettivamente dopo l'episodio della Regina di Saba il Regno di Salomone toccò il proprio apice e iniziò la decadenza.
Da quel momento in poi Israele ricorderà quel regno mitico di Salomone e non potrà passare che a situazioni sempre peggiori.
Unica carta giusta nelle mani d'Israele è il pentimento, la "teshuvah", cioè il cercare il ritorno a Dio.
I cancelli del pentimento che riportano al Regno di Dio sono, infatti, sempre aperti per tutti gli uomini.
I profeti iniziarono la predicazione su questo tema per provocare il pentimento, in ebraico detto la "teshuvah".
Cito uno per tutti il profeta Osea 14,2: "Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità."
Il pentimento è il ritorno "teshuvah"
o
dal tornare che è "shuvah"
.
A questo è chiamata l'umanità intera prima che si autodistrugga.
In definitiva la Regina di Saba
,
che era venuta per acquisire sapienza, era stata mossa dallo Spirito.
Era il momento opportuno che il mondo allora conosciuto poteva convertirsi a IIHWH, ma Salomone fallì, perché col suo comportamento finale senza fede fece ritenere al mondo che forse era stato solo il proprio orgogio e la propria sapienza a provocare quel segno del suo regno ritenuto divino.
Peccò e impedì l'espandersi nel mondo del Regno di Dio.
Non resta che rileggere quella pagina, traendone una morale proprio dalla Regina di Saba
che portava una occasione che non fu colta, il desiderio di tornare: "nel Regno
col pentimento
()
all'Unico
."
a.contipuorger@gmail.com
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