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LE 7 GENERAZIONI DI CAINO
Le 7 generazioni di Caino sono succintamente elencate e descritte in 8 versetti del capitolo 4 del libro della Genesi.
Tutti i discendenti di Caino in linea teorica annegarono nel diluvio universale.
Con ciò il testo fa intravedere, che Dio farà perire tutti i demoni che opprimono l'uomo e li renderà così uomini nuovi.
Lo confermerà poi con la morte degli abitanti delle città della valle del Mar Morto, tra cui quelli di Sodoma e Gomorra, e poi con l'affogamento nel Mar delle Canne degli egiziani che inseguivano gli Israeliti.
"Ora Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoc, dal nome del figlio.
A Enoc nacque Irad;
Irad generò Mecuiaèl e
Mecuiaèl generò Metusaèl e
Metusaèl generò Lamec.
Lamec si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Silla. Ada partorì Iabal: egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame. Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di cetra e di flauto. Silla a sua volta partorì Tubal-Kain, il fabbro, padre di quanti lavorano il bronzo e il ferro. La sorella di Tubal-Kain fu Naamà. Lamec disse alle mogli: Ada e Silla, ascoltate la mia voce; mogli di Lamec, porgete l'orecchio al mio dire. Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamec settantasette." (Genesi 4,17-24)
Poche sono le notizie, ma i nomi in ebraico sono tutto un programma, vediamoli!
Enoch
Il nome che diede Caino al primo figlio, Enoch
,
è lo stesso di quello che sarà del bisnonno di Noè, che trovò grazia davanti a Dio.
In effetti Caino, dopo l'uccisione di Abele, aveva detto al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono" (Genesi 4,13), quindi, ritenne di non potere avere grazia ed allora che senso ha dare quel nome Enoch
in cui appare la parola "chen"
grazia.
Commenta Rav Hirsh su Caino che "divenne costruttore di una città, che chiamò Enoc, dal nome del figlio": "Caino respinto dalla terra, da Dio e dagli uomini venne lasciato solo con la sua intelligenza e le sue doti che impiegò per costruire città".
Le lettere
sono, infatti, anche il radicale ebraico del verbo "accamparsi, tendere i padiglioni" ed ecco che nel suo esilio finalmente Caino s'accampa, e chiamò il luogo e il figlio con lo stesso nome Enoch.
Di fatto però qui quelle lettere ci suggeriscono che fu "prigioniero
,
dell'angelo
ribelle che gli portò via
ogni residuo di rettitudine
."
Irad
Questo è il nipote di Caino, quindi, da questi "si vede
discendere
".
Quelle lettere però si possono così dividere
()
+
,
cioè "tra le rovine
signoreggia
()."
Ossia si ritiene padrone di una città... la città del nulla.
Altro pensiero è legato ad un significato di
come "angoscia, spavento", onde
"nell'angoscia
impedito
".
Mecuiaèl
e Machiiael
Nello stesso versetto Genesi 4,18 per quel nome nel testo ebraico si trovano quei due modi.
Cosa ci si può attendere ormai dalla generazione di Caino?
Nello svilupparsi di una generazioni che vive isolata dagli altri e mai una parola diversa può entrare, sempre più ha potere il maligno.
In questo senso anche il nome di questo bisnipote di Caino è rivelatore del progressivo ed invasivo disagio.
Ecco che in quel primo modo di presentarsi del nome
si può intravedere che ormai "nelle midolla
portatosi
s'è
il maledetto
()".
Nel secondo modo
si legge che in questo "vivente
vive
l'esistenza
il maledetto
()".
Metusaèl
Ormai siamo al massimo dell'invasione da parte del serpente.
Diventa la generazione di Caino strumento per invadere il mondo da parte del male.
Sono ormai gli uomini a pieno cooptati per fare il male nel mondo.
Quel nome
può, infatti, interpretarsi come "agli uomini
si porta
la distruzione
(
=
)
del serpente
".
Lamec
In effetti sarebbe "Loemoek".
Ha lo stesso nome del padre di Noè, ma è tutto di un'altra pasta.
Il padre di Noè morì di morte naturale quattro anni prima del diluvio.
Con questo altro Lamech della discendenza di Caino ormai il serpente
impera, entra addirittura nell'iniziale del nome
,
nome che si può leggere, "del serpente
piaga
()".
Questo Lamec è il primo uomo di cui la Bibbia segnala che ebbe due mogli, Ada "A'dah"
e Silla "Sillah"
,
che assieme in senso negativo c'informano che "una congregazione/una turba
scende
del serpente
nel mondo
".
Viene così sottolineata un'usanza, di avere più mogli, addirittura antidiluviana, che come si comprende l'autore del testo non condivide, tanto è vero che questa usanza l'attribuisce alla discendenza di Caino.
Questo Lamec poi è considerato il capostipiti degli assassini.
Tra l'altro, un midrash ebraico tende a spiegare il versetto con cui dice alle mogli di cantare che a lui spetta di essere vendicato 77 volte se a Caino spetta 7 vendette proprio perché Lamech avrebbe ucciso con una freccia addirittura il suo antenato Caino.
La sintesi è che Caino fu pagato con la sua stessa moneta durante la settima generazione a partire da Adamo e s'attuò il proverbio "Chi semina vento raccoglie tempesta".
Lamec dalla prima moglie ebbe due maschi:
- Iabal
padre di chi abita nelle tende e pascola il bestiame, infatti, il nome porta il radicale di condurre, recare, sottinteso il bestiame;
- Iubal
che ha le lettere di montone o di corno di montone, di tromba, quindi, padre dei suonatori di arpa e di flauto.
Dalla seconda moglie ebbe un maschio "Tubal Qain" un fabbro, quindi un costruttori di armi e una femmina Naama "Naa'mah"
,
"la gradevole", "la bella", "l'amata" la cui notazione a molti ha fatto intuire che fosse la capostipite di chi esercita "l mestiere più antico del mondo".
Le lettere del nome "Naa'mah"
ci dicono anche che così "l'angelo (ribelle)
tra i popoli
entrò
",
come risultato di quel mercato.
Rashi in Bereshit Rabbà 23,3 ipotizza addirittura che Naama divenisse poi la moglie di Noè.
Nel testo "Legends of the Jews" (1909) di Rabbi Louis Ginzberg un talmudista di spicco del giudaismo conservatore del XX secolo (1873-1953) si trova questo interessante brano su "La discendenza di Caino" in cui vi è tra l'altro un'altra interpretazione sugli eventi di Lamech e Caino.
"Caino sapeva fin troppo bene che per la colpevolezza del sangue versato sarebbe stato visitato nella settima generazione. Così Dio aveva decretato contro di lui. Cercò, quindi, di immortalare il proprio nome con monumenti, e fu costruttore di città. La prima la chiamò Enoch, dopo la nascita del figlio Enoch, tempo in cui cominciò a godere di una misura di riposo e di pace. Inoltre fondò altre sei città. Questo edificare città fu un atto senza Dio, le circondò con un muro, costringendo la famiglia a rimanere all'interno. Tutte le sue altre azioni ugualmente erano empie. Il timore del castigo di Dio non produsse effetto. Peccava per garantire il proprio piacere, anche se il prossimo ne subiva pregiudizio. Ha incrementato le sostanze della sua casa con rapine e violenza; ha eccitato i conoscenti per procurarsi piaceri e di bottino di rapina. Divenne un leader d'uomini malvagi. Introdusse un cambiamento nei modi semplici in cui gli uomini avevano vissuto, e fu l'inventore di misure e pesi. Gli uomini, che vivevano innocentemente e con generosità non sapendo nulla di queste arti, cambiarono in astuzia. Simile a Caino è stata la sua discendenza, empia e senza Dio che perciò decise di distruggerli. La fine di Caino lo raggiunse nella settima generazione d'uomini, inflittagli per mano del pronipote Lamech. Questo Lamech non vedeva bene e quando andava a caccia, era guidata dal suo giovane figlio, che avvertiva il padre della preda, e Lamech scoccava la freccia dal suo arco. Una volta, andati a caccia il ragazzo distinse un animale cornuto in lontananza e fece scoccare a Lamech la freccia. C'entrò l'obiettivo e la preda cadde a terra, ma arrivati vicino il ragazzo esclamò: Padre hai ucciso qualcosa che assomiglia ad un essere umano, ma ha un corno sulla fronte! Lamech capì subito quello che era successo, aveva ucciso il suo antenato Caino, che era stato segnato da Dio con un corno. Nella disperazione si battè le mani insieme, inavvertitamente ucciso suo figlio che a lui li stringeva. Sventura ancora seguirono sventura. La terra aprì la sua bocca e inghiottì quattro generazioni nate da Caino - Enoch, Irad, Mehujael, e Methushael. Lamech, cieco come era, non poteva andare a casa, rimase a fianco del cadavere di Caino e di suo figlio. Verso sera, le sue mogli, in cerca di lui, che si trova lì. Quando hanno sentito quello che aveva fatto, volevano separarsi da lui, tanto più in quanto sapevano che chi discendeva da Caino era destinato alla distruzione. Ma Lamech affermato: Se Caino, che ha commesso un omicidio di premeditazione, è stato punito solo in settima generazione, allora io, che non aveva alcuna intenzione di uccidere un essere umano, può sperare che la retribuzione sarà scongiurato per settanta e sette generazioni. Con le sue mogli, Lamech riparato ad Adamo, che ha sentito entrambe le parti, e ha deciso il caso a favore di Lamech. La corrurruzione dei tempi, e soprattutto la depravazione dei discendenti di Caino, si manifesta nel fatto che Lamech, così come tutti gli uomini della generazione del diluvio, sposò due mogli, una per allevare i figli, l'altra per il piacere le della carne rendendole sterili in modo artificiale. Gli uomini del tempo erano intenti al piacere più che di generare, e davano amore e attenzione a donne sterili, mentre le altre passavano le giornate come le vedove, senza gioia e nella tristezza. Le due mogli di Lamec, Ada e Zilla, diedero ciascuna due figli, Adah due figli, Jabal, Jubal, e Zilla un figlio, Tubal-Cain, e una figlia, Naama. Jabal fu il primo tra gli uomini di erigere templi agli idoli, e Jubal ha inventato la musica cantata e suonata in esso. Tubal-Cain fu giustamente chiamato, per ha completato l'opera del suo antenato Caino. Omicidio commisse Caino e Tubal-Cain, questi fu il primo che ha saputo affinare ferro e rame per gli strumenti utilizzati in guerre e combattimenti. Naamah, "la bella", ha ottenuto il suo nome dal suono dolce, che trasse dal suo cembali, quando ha chiamato i fedeli a rendere omaggio agli idoli."
Nell'articolo "Visione su Abele, il pastore gradito al Signore" ho riportato l'intero capitolo 4 del libro della Genesi decriptato con riferimento al Messia.