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GENESI 36 - DECRIPTAZIONE
Come abbiamo visto, questo capitolo 36 della Genesi, suddiviso in 43 versetti, è particolarmente denso di nomi di località e di persone, alcuni noti, altri meno noti ed altri ancora impiegati nella Bibbia solo per la prima ed ultima volta.
A questo punto s'apre tutto lo spaccato di ipotesi e di elementi che hanno costituito l'idea della mia ricerca di pagine di secondo livello nei libri della Tenak o Bibbia ebraica a partire dalla Torah, cioè da Mosè, e poi nei profeti, nei Salmi e negli altri scritti.
Tali pagine nascoste, tra l'altro, costituirebbero una estesa e totalizzante profezia sul Messia che, appunto, è così la descrizione più puntuale del suo Nome nel senso che è colui che compie la Torah, il tutto proprio secondo i pensieri, le idee, i criteri e le regole esposte in vari articoli del mio sito ed in particolare:

Se il testo biblico del libro della Genesi, come del resto gli altri libri della Torah, sono stati elaborati, come ritengo e ho comprovato, con la proprietà di nascondere anche un'altra faccia, colui che l'avesse così predisposto, nel caso di questo capitolo, come nei casi analoghi, proprio con l'uso di nomi di persona, essendo più libero nello scriverli e nell'inventarli, avrebbe ottenuto un testo nascosto che risulterebbe di più di facile elaborazione ed essere poi così anche più esauriente.
Ecco che, tra l'altro, scorrendo il testo in ebraico, considerando le lettere tutte separtate tra loro, ho individuato che si può trovare il nome Gesù in due versetti, Genesi 36,20 e 21, nonché il nome di Maria nel 36,24.
A titolo dimostrativo di come porto avanti la decriptazione presento risolto proprio questo ultimo versetto Genesi 36,24.

Genesi 36,24 - I figli di Sibeon sono Aià e Anà; fu proprio Anà che trovò le sorgenti calde nel deserto, mentre pascolava gli asini del padre Sibeon.




Genesi 36,24
"E di Dio uscì il Figlio .
Si presentò per il peccare () rifiutare .
Iahwèh () aveva sentito i lamenti .
Lui da una misera donna () nel corpo a vivere scese da primogenito .
Venne dalla Madre a stare a vivere .
In una casa dalla Madre la Parola dentro un corpo si vedeva saziarsi ().
L'Unigenito scelse d'uscire di nascosto da Maria .
Del Potente giù sulla casa si videro portarsi gli angeli .
Il Padre fu a portarli ."

Ciò detto non resta che presentare di seguito tutto il capitolo Genesi 36 decriptato.

Genesi 36,1
Ed in Dio entreranno tutti rinati portati dal Crocifisso.
Si vedranno simili a Lui che sulla nube porterà i viventi.

Genesi 36,2
Si vedranno i risorti portati dal Potente.
Versati nell'assemblea verranno tra gli angeli luminosi a stare, portati a vivere da figli, avendo recato (loro) il Crocefisso la rettitudine degli angeli.
Vedranno i pascoli finalmente dell'Eterno.
Dal mondo a casa tutti l'Unigenito sarà ad accompagnare.
Dall'angelo (ribelle) del mondo strappati saranno stati, portati all'Unico tutti; nello splendore per starvi dentro a vivere.
Al mondo dentro il Crocifisso ha risposto a chi vi abita.
Ha finito giù dentro il peccato dal mondo; (ove) ad annunciarlo era stato.

Genesi 36,3
E venne la vergogna, che tra gli uomini abitava, a finire.
Fu ad accendere in seno la divinità ai fratelli e tutti tra gli angeli a casa sarà a portarli il Crocifisso.

Genesi 36,4
E tutti rinati nell'eternità entreranno.
Sul serpente avrà agito la distruzione.
Tutti da Dio staranno in faccia questi portati ad abitare.
Per la risurrezione dai morti fanciulli usciranno, venendo nei corpi ad agire la portata divinità.

Genesi 36,5
Portati nello splendore saranno dentro i viventi ad entrare fanciulli.
Entreranno dall'Unico con il Crocifisso a stare a vederlo essendo simili all'Unigenito tutti.
Saranno innalzati i viventi condotti all'Unico dal Crocifisso, che li verserà dal corpo a chiudersi in Dio, (ove) v'entreranno da figli a stare.
L'azione della distruzione per la risurrezione dei corpi ci sarà stata per il serpente impuro.
Il serpente, che si portò ad abitare in terra, dalla rettitudine inviata sarà stato confutato...

Genesi 36,6
...e sarà a rovesciarlo (da dove) nascosto l'azione della resurrezione recata.
Portò dell'Unico il Crocefisso l'energia in dono che li portò a venire figli essendosi recato (in chi) la portò l'Unigenito completamente.
(Infatti) il Figlio nel Crocifisso s'era portato.
Ed all'Unico alla perfezione le anime porterà tutte; a casa sarà il Crocifisso a condurle.
E l'Unigenito avrà finito la putredine dell'angelo (ribelle) con la perversità, che recò all'origine con oppressione il serpente, che al bestiale li condusse.
Li avrà portati a venire, per la rettitudine del Potente versata, figli.
E l'Unigenito dal risorto corpo nei corpi la rettitudine accese.
Da dentro dell'Unigenito dal corpo scese la rettitudine sugli apostoli che in azione inviati a portarsi furono in cammino.
La divinità dall'Unigenito dal corpo scese nella Madre che sulle persone è con forza ad agire rovesciandosi dentro (tanto) che fratelli (del Crocifisso) è a portarle.

Genesi 36,7
Così fu nell'esistenza nei corpi la rettitudine recata che con la risurrezione dei viventi le moltitudini salverà.
Dentro a tutti sarà al nascosto essere impuro portato il rifiuto.
Sarà completamente ad uscire, che all'origine nei corpi scese, dai viventi l'orgoglio.
Dai corpi sarà ad uscire dei viventi il serpente che bruciato verrà dall'Unigenito.
Distrutto nelle persone, sarà la vita a riversarsi degli angeli che era uscita dai viventi.

Genesi 36,8
E sarà nel settimo (giorno alla fine) la risurrezione portata dentro che li rigenererà.
Bruciato dall'azione sarà il cattivo.
Simili a Lui, l'Unigenito per l'aiuto porterà i viventi.

Genesi 36,9
E Dèi usciranno tutti per la rinascita portata dal Crocifisso.
Si vedranno i risorti, portati al Padre, stare sulla nube.
I viventi a casa dal Monte (di Gerusalemme) dal Risorto vi si vedranno lanciare.

Genesi 36,10
Per la divinità, che entrerà con la risurrezione, la morte con l'angelo (ribelle) spazzerà.
La risurrezione porterà di Dio il forte soffio (onde) questi figli per sempre usciranno dell'Unico la cui luce tutti vedranno.
Simili con il corpo si vedranno portati da Dio i figli a casa.
La resurrezione dei morti iniziò con la risurrezione del Crocifisso che in azione la risurrezione portò.

Genesi 36,11
E fu nel mondo ad essere portata dal Figlio, che è Dio, essendo il Verbo di Questi.
In croce, dalla destra, l'Unigenito, per un'asta dell'essere ribelle, giù il soffio portò e per chi cammina nel tempo la Madre recò.
La versò per l'angelo (ribelle) che lo colpì.

Genesi 36,12
E dal Crocefisso la Madre con gli apostoli in azione nel mondo furono.
Ai confini del mondo con la parola furono del Potente in cammino.
La risurrezione del Potente per la divinità che c'è nel Verbo questa dentro da energia agì.
La risurrezione portata portò il Crocifisso a rinascere.
Il rifiuto al serpente fu dal Verbo con questa a venire in azione per spiccare il maledetto.
Il Figlio fu dall'Eterno a rientrare.
(Tramite) la Donna tutti sentirono della risurrezione portata.

Genesi 36,13
E la maledizione dal Figlio fu al cattivo portata.
Dio l'inviò dalla tomba da (dove) il Crocifisso si portò a spuntare risorto in vita.
Per il mondo portò la Madre Questi che uscì con la maledizione.
Nel mondo fu a portarla da casa con gli apostoli (onde) dentro fosse ad illuminare gli uomini che l'Unico aveva risorto il crocifisso; a sentire della risurrezione portò.

Genesi 36,14
E che Dio nel mondo entrato era, aveva portato dalil Figlio ad esistere lo splendore, fu dentro con la Madre ad uscire.
Dentro del Crocifisso sentirono dagli apostoli nel mondo che dalla casa ai confini scesero.
Dentro a sentire portarono gli apostoli dell'Unigenito risorto dalla Croce, l'azione dell'illuminazione che portavano recava finalmente dal serpente il liberare.
L'azione della risurrezione portata dall'Unico nel Crocifisso fu, sentita, ad essere una distruzione completa che spazzava il serpente.
La Madre portava dell'Unigenito i segni versandoli nelle menti/teste nelle assemblee.

Genesi 36,15
La divinità uscita da Dio ha portata.
La parole che sono del Figlio sono ad agire per la conversione.
Gli apostoli sono il maledetto, con la forza della parola, a colpire.
Dentro con la rettitudine portano al male la distruzione.
Accompagnano le parole con segni che sono ai viventi inviati da Dio portando il soffio dell'Unigenito ed i viventi vedono.
Dal serpente portano a salvare con la parola che portano.
Di Dio recano il soffio che versano gli apostoli in questi.

Genesi 36,16
Il maledetto portano a vacillare.
Un corpo/popolo nelle assemblee a Dio recano con la parola in cammino; si vedono segnarli con l'acqua.
A Dio portano con la parola un popolo che il serpente vomita.
Al serpente esce la maledizione recata dal Verbo nell'esistenza.
Il maledetto è (così) dal Verbo colpito dentro la terra.
L'Unigenito in aiuto ha recato la Madre, da Dio uscita, che del Figlio è testimone nel mondo.

Genesi 36,17
La portò Dio ad uscire da casa con gli apostoli, che sono i pastori, per recare a Dio figli con il sentire della risurrezione.
Si porta l'Unigenito ad accompagnare la parola degli apostoli nelle assemblee con segni di Dio, e per la parola spunta la divinità, che porta la superbia dai viventi fuori.
Dio , recando la parola ai viventi, colpisce nel mondo il maledetto.
Ha il potere la portata la parola. che è dai pastori, a recare la maledizione, che abita dall'origine nei corpi con le sozzure per l'essere impuro, nei viventi ad annullare.
Nel mondo dentro fa frutti la risurrezione dai morti che la Donna indica aver visto (e della quale) l'illuminazione reca.

Genesi 36,18
E per la divinità, che ad entrare dentro agli apostoli fu dall'Unigenito, esce il serpente che è ad abitare nei viventi del mondo.
L'Unigenito risorto dalla croce videro luminoso e la divinità portò (loro) con il soffio (onde) fosse al peccare portata la distruzione con la potenza recata dalla parola che giova ai viventi.
L'Unigenito accompagna il soffio che versano (gli apostoli) sul corpo/popolo nelle assemblee con la divinità che entra.
Di Dio, per la portata parola è lo splendore che c'era dentro i viventi a rientrare.
Dentro i segnati agisce l'energia che esce dalla Donna; al Crocifisso operano da simili.

Genesi 36,19
Di Dio nel mondo figli sono per azione dell'illuminazione recata su Dio uscita dal capostipite che fu ad uscire dalla Madre.
Lui, il primogenito, aiuto porta alla Madre.

Genesi 36,20
Di Dio nel mondo il Figlio in Gesù lanciò.
Vi si chiuse nel corpo per stare ad abitare l'esistenza del mondo.
L'Unico, in un corpo giù la potenza recò dell'amore, (onde) al rendere infermi ed al distruggere, recati giù dentro con il peccato, si portasse una risposta.

Genesi 36,21
E per aiutare i simili l'energia recò l'Unico giù nel corpo.
La portò per sbarrare l'essenza dell'angelo maledetto.
La divinità portò il Verbo a stare nel mondo, chiusa nel corpo fu dentro inviata in Gesù.
La lanciò dentro la terra.
Dalla nube la recò nella Madre.

Genesi 36,22
E fu nel mondo (ove) s'era portato dentro l'angelo, che è la potenza a portare nei cuori per guidare i corpi.
Fu a portarsi nel mondo per stare in un vivente.
Alla Madre recò l'Unigenito l'annuncio.
Alla scelta/segnata la potenza portò.
Nell'utero l'energia di nascosto agì.

Genesi 36,23
E la divinità entrò nel figlio.
L'essenza recò dentro il Potente dall'alto.
E dagli angeli lo portò tra i viventi per guidarne le scelte.
Ed in azione fu nella casa del serpente.
Alla luce il Verbo si portò, e da primogenito portò un angelo la Madre.

Genesi 36,24
E di Dio uscì il Figlio.
Si presentò per il peccare rifiutare.
Iahwèh aveva sentito i lamenti.
Lui da una misera donna nel corpo a vivere scese da primogenito.
Venne dalla Madre a stare a vivere.
In una casa dalla Madre la Parola dentro un corpo si vedeva saziarsi.
L'Unigenito scelse d'uscire di nascosto da Maria.
Del Potente giù sulla casa si videro portarsi gli angeli.
Il Padre fu a portarli.

Genesi 36,25
E per la divinità al mondo del Figlio furono sentiti dagli angeli grida di giubilo.
Una luce gli angeli portarono.
Lo splendore fu sulla casa.
A vivere nel mondo, in una casa scelta, si vide un angelo entrare.

Genesi 36,26
E la maledizione a casa dell'angelo (ribelle), che sarà a sbarrarne l'esistenza bruciandone l'energia, nascosto viveva.
Giudicato dall'Unico, il fuoco a casa dall'angelo (ribelle) recò.
Fu per finirlo in un corpo ad abitare l'Agnello che aveva inviato.

Genesi 36,27
La maledizione, che dentro inviata era stata dall'Unico giù in un corpo a casa del serpente, nel mondo abitava per colpire il peccato e l'oppressione dell'angelo (ribelle).

Genesi 36,28
Di Dio nel mondo il Figlio fu, per aiutare l'esistenza per rinnovare l'agire, a recare.
I precetti l'Unico in un corpo inviò.

Genesi 36,29
A maledirlo Dio portò il Verbo che fu nel mondo a chiudersi in un corpo, (ove) fu la divinità a recare.
Il Verbo la potenza portò nel cuore per inviarlo nel nulla.
Ed il superbo si portò a distruggere.
Al maledetto, che portò il soffio giù dentro del peccato, Dio portò il soffio di risposta.

Genesi 36,30
Dio, per portare a liberare con la risurrezione dall'angelo maledetto, portò il Verbo.
E per soffiarlo via giù in vista del serpente lo portò.
E la parola 'basta' con la risurrezione gli invierà da maledizione.
Dio recò, con il Verbo, che fu ad entrare a chiudersi in un corpo, un forte no al serpente.
(Questa parola) sarà ad uscire da (uno) che vive dentro la terra al demonio.

Genesi 36,31
Si portò Dio ad entrare nel mondo per regnare (dove) stanno i viventi.
L'Unico, il principe a regnare portò dentro la terra.
L'Unigenito nel silenzio dal serpente in una persona fu a vivere in cammino.
D'un re potente nella casa inviato fu in Israele.
(Gesù era chiamato figlio di David)

Genesi 36,32
E fu a vivere nel cammino dentro l'Unigenito.
L'aiuto portava alla Madre in casa.
Potente, divenuto grande, energico, in casa agiva; ma da povero viveva.
Sentiva che era per saziare con l'aiuto i lamenti dentro del mondo.

Genesi 36,33
E fu uomo.
Da casa guizzò in azione.
Si portò a stare a vivere in cammino.
In tutte le assemblee era segni a portare.
Fu a portarsi di casa in casa ad abitare con apostoli.
In Questi misericordia abitava (per chi) nelle angustie.

Genesi 36,34
E fu ai viventi ad indicare che sarà a portarli ad abitare nella casa (dalla quale) si portava.
Essendo il Re sotto s'era portato.
Nelle assemblee illuminava i viventi a centinaia, che si compiacevano.
Ai confini del mare (spiagge del mare di Tiberiade) con gli apostoli stava.

Genesi 36,35
E fu tra i viventi a scegliere nelle assemblee illuminati che a vivere si portassero (ove) era a vivere camminando.
Tutti stretti per i segni che erano stati portati entrarono dell'amato a casa; gli apostoli a casa dell'amato entrarono a vivere.
La rettitudine che usciva dall'Unigenito con l'integrità d'aiuto era per gli apostoli.
Da dentro i demoni uscivano dai viventi ed al Padre li portava.
Chi ascoltava era saziato; il peccare era finito.

Genesi 36,36
Ed era dagli uomini ad uscire con (il suo) aiuto l'essere impuro con la forza di una parola retta finiva di scacciarli.
Era ad illuminare i viventi che il serpente, entrato a vivere nei viventi, alla risurrezione dei corpi si verserà fuori.

Genesi 36,37
Portato sarà tra morti, risorgerà.
Vivo potente al mondo si riporterà; è il Vivente!
In cammino da sotto sarà a riportarsi.
Il risorto corpo ai viventi sulla piazza porterà da segno, uscito dall'energia rigenerato.

Genesi 36,38
E fu ai viventi ad indicare che la distruzione porterà al serpente recando a stare nei viventi la potenza della rettitudine che completamente lo strapperà via.
(Quando) si riporterà a casa, innalzato, la grazia invierà dentro, l'energia agirà, la rettitudine li renderà puri.

Genesi 36,39
Ed era nei viventi a finire i Baal (idoli) nelle assemblee.
Inviava l'energia dentro, da angeli (poi) agivano per la rettitudine dentro recata nei corpi.
Ed era ai viventi la potenza della rettitudine ad indicare nelle assemblee (ove) i segni era a recare.
Nel mondo l'amore portava ad accendere nei viventi che a sentire erano saziandoli con parole che il peccare portavano ad illuminare.
A centinaia ad accendere con i segni portava i viventi (in cui) entrava la carità, che dentro ricominciava nei cuori.
I prescelti a vivere lo seguivano a casa.
La purezza era in questi ad entrare dentro.

Genesi 36,40
E sul maledetto illuminava.
Che la morte all'origine il serpente portò, parlava.
Erano a sentire che la risurrezione avrebbe portato dal serpente a liberare.
Ne parlava nelle assemblee:
  • della fine nei viventi del serpente;
  • che nella (sua) putredine gli uomini vivono dentro;
  • della risurrezione, che i morti a rivivere Dio porterà;
  • che la fine i viventi dell'angelo (ribelle) vedranno;
  • che innalzato lo porteranno dal mondo;
  • che il maledetto l'avrebbe portato per (tali) parole a stare in croce crocifisso.
Genesi 36,41
Di Dio portava le parole (il cui) splendore era dentro i viventi ad entrare.
Iniziarono i potenti per le portate parole a maledirlo.
I capi parlarono di opprimerlo con inviati.

Genesi 36,42
I capi per rovesciarlo inviarono un apostolo dall'Unigenito per accompagnarli.
Il Verbo, crocifisso fu; la vita inviò a Dio.
Portò al soffio la Madre da dentro al nemico.

Genesi 36,43
La divinità riportò al Verbo la vita a scorrere.
D'aiutarlo si compiacque Dio; ed il Verbo rifù in azione.
Rifù nel corpo a vivere l'Unigenito; la potenza gli rientrò.
Dio gli riportò il soffio.
Fu l'Unigenito nel sepolcro il Potente in vita a risorgerlo.
A casa il Crocifisso vivo rifece ingresso con il corpo.
Giù l'Unigenito, con il petto segnato, dalla Madre rientrò.
Si portò l'Unigenito alla vista risorto.
(Poi) dal Padre sulla nube si riportò a vivere.

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