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ATTESA DEL MESSIA...

 
LA TRIBÙ PERDUTA DI DAN

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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DAN E LA BICONSONANTE DN »

COLPI DI FLASH SULLE VICENDE DELL'INIZIO DELL'ESODO

  • I figli di Giacobbe
    Il libro della Genesi, capitoli 29 e 30, informa che Giacobbe ebbe due mogli, Lia e Rachele, e due concubine, schiave delle mogli, Zilpa di Lia e Bila di Rachele.
    I figli avuti da Giacobbe con Lia furono: Ruben, Simeone, Levi e Giuda.
    Da Rachele Giacobbe ebbe Giuseppe e Beniamino.
    Rachele dapprima non riusciva ad avere figli e propose a Giacobbe di unirsi con la schiava Bila che partorì a Giacobbe prima Dan e poi Neftali.
    Poi Lia cominciò a non avere figli e del pari propose a Giacobbe di unirsi con la schiava Zilpa che partorì a Giacobbe prima Gad e poi Aser.
    Poi Lia partorì ancora Issacar, Zabulon e una figlia Dina che vari commentatori propongono come gemella di Zabulon.
    Per ciascun figlio viene detto perché furono chiamati in quel modo.
    In grassetto nero ho indicato il nome dei figli di Giacobbe avuti dalle mogli, in rosso i figli avuti con le loro schiave e in verde i figli della seconda ondata di Lia.
    Questo racconto narra fatti avvenuti nel XVIII secolo a.C., ma il testo del libro della Genesi che ne tratta secondo la tradizione sarebbe stato scritto da Mosè nel XIII secolo a.C..
    Dalla maggior parte degli studiosi, però, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte e di fatti più o meno storici che circolavano e che vennero puntualizzati solo tardivamente e comunque dopo il ritorno dall'esilio di Babilonia.
    Faccio un esempio, al capitolo 14 della Genesi nel racconto della guerra dei re contro la i popoli della valle di Siddim si legge: "Quando Abram seppe che il suo parente era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan." (Genesi 14,14)
    Qui evidentemente è da intendere fino alla estremità nord del futuro Israele dove sarà la sede ultima della tribù di Dan.
  • I popoli del mare
    L'uscita del popolo d'Israele dall'Egitto può collocarsi sotto il regno di Merenptah, figlio di Ramsete II.
    Questo Ramsete fu l'unico faraone che visse così a lungo da giustificare il parimenti lungo esilio di Mosè dall'Egitto.
    Forse l'uscita non fu così eclatante com'è raccontato - di 600.000 maschi adulti - che comporta un complesso di circa 2-3 milioni di persone, ma qualcosa a quei tempi accadde ed è stato poi associato alla data di nascita di quel popolo, Israele, uscito appunto dalle acque che gli s'aprirono miracolosamente.
    La Stele di Merenptah o Stele d'Israele, ora al museo egizio del Cairo, è il più antico documento in cui gli archeologi hanno concluso si parla anche di Israele.
    La 27° riga dall'alto, la penultima, cita appunto Israele in una lista di popoli vinti da quel faraone e questo è indicato con un bastone da getto, quindi stranieri, con un uomo e una donna, senza indicare una città, quindi un popolo ancora nomade.

    YSRIR (è) desolato non (c'è più) seme suo


    Secondo quella iscrizione, il faraone Merenptah avrebbe ucciso 6.000 nemici e fatto 9.000 prigionieri di una coalizione di pirati e guerrieri del mare, formata da tre tribù Libiche ("Libu", "Kehek" e "Mushuash") e dai "popoli del mare", composti da cinque gruppi ("Eqwes" o "Akawasa" (Achei), "Teres" o "Tursa" (Etruschi), "Lukka" (Lici o Lidi), "Sardana" o "Serden" (Sardi) e "Sekeles" (Siculi).
    Un'iscrizione del tempio di Ramesse III a Medinet Habu - Tebe, racconta che tale Faraone, circa venti anni dopo respinse un'altra invasione dei popoli del mare coalizzati questa volta con i Filistei ed erano composti da "Peleset" (Filistei), "Zeker" o "Tjeker" (Teucri), "Sekeles" (Siculi), "Danuna" o "Denyen" (Danai), "Serden" e "Weses" (Troiani?).
    E in entrambi appare la bi consonante DN in Sardana, "Serden", "Danuna" o "Denyen".
    I ricercatori si sono sbizzarriti su quei nomi e hanno letto oltre ai Libi, Sardi, Siculi, Etruschi e Danai.
    Questi popoli erano secoli che cercavano fortuna anche in terra d'Egitto.
    Nell'obelisco di Biblo databile dal 2000 al 1700 a.C. è nominato Kwkwn figlio di Rwqq, transliterato Kukunnis figlio di Lukka.
    Il termine Lukka, o terre di Lukka, fanno riferimento a regioni nemiche degli Ittiti al confine occidentale della Panfilia, in pratica la Licia.
    Ai tempi del faraone "eretico" Achenaton (XIV secolo a.C.) i Lukka con gli Shardana e i Danuna sono citati nelle lettere di Amarna.
    I Denyen con i Sardana citati nel regno precedente di Amenhotep III risultano poi mercenari di Ramesse II, catturati in una incursione in Libia e arruolati insieme ai loro carri nella battaglia di Qadesh in Canaan.
  • L'Uscita armata dell'Esodo
    Il capitolo 11 del libro dell'Esodo fa una premessa all'uscita dall'Egitto del popolo d'Israele in cui si dice che il Faraone li caccerà via e il popolo Egiziano darà dei doni... tributi... per farli partire.
    Come se il popolo sentisse il peso degli Israeliti e come che si potessero rivelare nemici in un tempo delicato per gli Egiziani in cui evidentemente nemici ne avevano già a sufficienza.
    Al capitolo 12, versetto 37 è detto "Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero." (Esodo 12,37)
    Al capitolo 12, versetto 37 è ricordato il fatto preannunciato al capitolo 11 ed è detto "Così essi spogliarono gli Egiziani", poi parlando del giorno di Pasqua "Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dalla terra d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere." (Esodo 12,51)
    Al capitolo 13 si parla di una guerra in atto e di Filistei che ancora non avevano occupato Canaan i territori costieri: "Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del territorio dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: Che il popolo non si penta alla vista della guerra e voglia tornare in Egitto!" (Esodo 13,17)
    "Gli Israeliti, armati, uscirono dalla terra d'Egitto." (Esodo 13,18)
    Tutte queste allusioni sono compatibili con la stele di Merenptah.
    C'era un attacco dei popoli del mare e gli Israeliti erano una spina nel fianco degli Egiziani che li lasciarono andar via e forse con loro si unirono i mercenari dei popoli del mare che già vivevano in Egitto: Dan, Sardana e alcuni Siculi.
    Con quelli di Manasse e gli Eframiti discendenti di Giuseppe costituirono il nerbo dell'armata in fuga.
    (Vedi: "La risurrezione dei primogeniti")
  • Ipotesi di tribù promiscue
    Tutti i fuggitivi vennero inquadrati nelle tribù con i loro nomi.
    La domanda è nacquero prima tutti i nomi dei figli di Giacobbe o prima ci fu il fatto, i fuoriusciti, il raggruppamento in tribù e poi furono adattati e aggiunti alcuni nomi ai figli di Giacobbe?
    Al riguardo è forse da prendere come un retro pensiero da parte della Torah sui figli delle ancelle delle mogli di Giacobbe?
    Ciò sta a significare che alcune tribù sono divenute di Israeliti "puri", ma per acquisizione.
    Come vedremo, risulterà poi che in genere a queste vennero assegnati in Canaan territori cuscinetto più esposti ad eventuali attacchi di nemici.
    Per la schiava Bila pensiamo per un attimo come se il nome fosse scritto in Egiziano.
    La B = nei geroglifici è un piede , il posto dove si sta, il luogo.
    La L = con la sua forma ricorda il Faraone la sua testa col cobra ureo sopra .
    La H = è un recinto aperto .
    Ecco che: "Dal luogo del serpente/faraone uscita ".
    Quindi le tribù di Dan e di Neftali, nomi dei figli di Giacobbe attribuiti a Bila, potrebbero essere state formate da fuggitivi dall'Egitto da parte di mercenari; tra l'altro Neftali richiama i lottatori.

    La schiava Zilpa potrebbe stare con le lettere del suo nome ad indicare "colpiti dal potente faraone (di faraone e mette solo l'iniziale) usciti "; quindi Gad e Aser sarebbero gente in cammino che in ebraico ha le stesse lettere di in Aser per far fortuna ossia Gad, la massa promiscua uscita.
    E ancora guardiamo il nome di Issacar, in essi pare ritrovarsi le consonante formative dei "Zeker" o "Tjeker", "Sekeles" altri popoli del mare.
    Zabulon infine in ebraico richiama la parola "abitanti", quindi potrebbero essere Egiziani associatisi al momento dell'uscita, il popolo raccogliticcio, la massa promiscua.
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