BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2013  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheVangeli e Protovangeli - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

VANGELI E PROTOVANGELI...

 
GIUSEPPE VICE FARAONE D'EGITTO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

IHWH CONSIGLIERE DEI FARAONI »
GIUSEPPE E I SUOI FRATELLI »
IL SIGNORE ERA CON GIUSEPPE »
I SOGNI DEL FARAONE »
GIUSEPPE IL PIÙ SAPIENTE E SAGGIO DI TUTTO L'EGITTO »
GIUSEPPE IL GRANDE VISIR »

I SOGNI DI GIUSEPPE E DEL FARAONE
Il libro della Genesi ci ha presentato il giovane Giuseppe come sognatore con i due sogni dei covoni e delle stelle.
Nel primo inizia "legavamo covoni nel campo", (Genesi 37,2) quindi con un'azione operosa per produrre il cibo, ma il covone di Giuseppe viene onorato da quello dei fratelli.
Poi il secondo sogno riguarda il cielo e presenta il sole, la luna e le stelle che si "prostrano" a Giuseppe (Genesi 37,9).
L'insieme dei due sogni fa comprendere che v'è un'elevazione dal meramente terreno al celeste e che già nel terreno c'è un'opera finalizzata ad un bene comune, i covoni, che supera poi le contingenze terrene.
I commentatori ebrei, infatti, hanno visto nel raccogliere i covoni anche il senso spirituale dello studio della Torah, perché la parola di Dio è il pane della vita spirituale.
I sogni del faraone invece, abbiamo osservato che in effetti sono uno solo sotto due aspetti, ma in nessuno dei due il faraone fa alcunché, ma è solo spettatore.
Sono pensieri che non si elevano, non vanno oltre il limite terreno, anzi indicano quasi una retrocessione dal mondo animale, le vacche, al mondo vegetale, le spighe.
In definitiva il cielo è chiuso per il Faraone.
Nion ha pensieri e desideri fuori della sfera del suo io "Io sono il Faraone", re si, ma solo di questa terra!
Giuseppe aspira invece alla santità, ciò che fa in terra è in vista di una costruzione che supera i limiti di questa vita, solo così si spiega la sua magnanimità verso i fratelli.
Viene evidente confrontare ciò con quanto riferisce il Vangelo di Giovanni su Gesù quando disse a Pilato: "Rispose Gesù: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". (Giovanni 18,36)

Il giudizio, infatti, viene delegato a Dio, a lui Giuseppe, come ad ogni singolo uomo, invece in terra spetta d'operare secondo ogni giustizia secondo la Torah eterna che ha scritta nel cuore perché da lui veniamo.
Viene ricordato nei Vangeli: "Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte? E Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette." (Matteo 18,21s)
Di fatto così ha operato Giuseppe!
Giuseppe ha meditato a lungo sulle vicende e sofferenze patite ed ha compreso il senso di quei due sogni narrati tanti anni prima ai fratelli che hanno contribuito a creare astio nei suoi confronti.
Ha concluso che tutto è avvenuto per volontà di Dio che ha mosso i suoi sogni, che ha avuto un ampio disegno che lo coinvolgeva e che riguarda un futuro di bene.
Dirà infatti poi ai fratelli alla fine della vicenda quando ormai è vice faraone:

  • Genesi 45,7-8 - "Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e per farvi vivere per una grande liberazione. Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio. Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il territorio d'Egitto."
  • Genesi 50,19-21 - "Non temete. Tengo io forse il posto di Dio? Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini". Così li consolò parlando al loro cuore."
Non si può imparare ad obbedire senza sofferenze, occorre, infatti, avere pazienza e costanza nelle afflizioni.
Non si giunge a compiere la volontà di Dio senza prove che consentono di aggiungerci o di toglierci ciò che è necessario per farcela compiere.
In definitiva la storia di Giuseppe ci esemplifica ciò che poi sosterrà San Paolo: "E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato." (Romani, 5,3-5)
La santità non si eredita, ma Giuseppe, come Gesù Cristo imparò dalle cose che patì (Ebrei 5,8), ebbe cioè la grande attitudine della pazienza e della perseveranza e queste dettero frutto.
Dio scese su di Lui col dono della sapienza vera, quella che viene da Lui, preavviso di santità.

Dai sogni di Giuseppe che riguardano due piani il terreno e lo spirituale si può trarre questa morale: occorre sempre mettere in relazione i due mondi, cioè operare in terra guardando al cielo.
Il Faraone desiderava la terra e il suo sogno è solo orizzontale.
Giuseppe opera in terra, ma desidera il cielo ed ha le due direzioni orizzontale e verticale.
In definitiva, "L'uomo si trova dove si trovano i suoi desideri" di Ba'al Shem Tov.
E qui è il caso che ciascuno si domandi dove sono i propri!
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2013 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  VANGELI E PROTOVANGELI...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy