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ISAIA 54
Lo sposo del Cantico dei Cantici in definitiva è il creatore di tutta la terra!
Dal contesto si comprende che la sposa è appunto l'Israele di Dio, vale a dire è la comunità che ha accettato la sua alleanza, quella che il Signore ha sposato con l'atto scritto della nuova Torah, il discorso della montagna, che altro non è che la "ketubah" del patto matrimoniale.
Del pari il Signore è lo sposo di ogni individuo di questa comunità.
Lo dice chiaramente il profeta Isaia:
"Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra." (Isaia 54,5)
I cristiani non sono alieni da questo contesto perché hanno accolto il pane del suo corpo e il calice del vino della "...nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi" (Luca 22,20) e hanno avuto il mandato "...di fare questo in memoria di me" (Luca 22,19) e fanno parte del popolo santo di Dio.
"Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia."(1Pietro 2,9s)
I due, il re e la regina sono nella camera nuziale ed il re abbraccia la sua sposa.
È il momento fondante ed eterno perché tra l'altro scritto dall'eternità con le sacre lettere dell'alfabeto ebraico che secondo la tradizione sono state incise prima dei tempi sul trono di Dio e che poi sono all'interno delle tavole dell'Arca Santa, appunto il trono mobile dell'Altissimo.
Dice il libro dell'Apocalisse:
- 3,12-13 - "Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese."
- 21,1-2 - "Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo."