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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
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di Alessandro Conti Puorger
 
 

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ISAIA 65 - TESTO C.E.I. E DECRIPTAZIONE
Il capitolo 65 di Isaia dopo aver riportato una ennesima lamentazione del Signore sui comportamenti del suo popolo, dal versetto 17 al 25 conclude con la promessa di una nuova creazione, "Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra" e con la promessa della venuta messianica, foriera della libertà attesa, riprendendo con un breve ma significativo accenno quanto al riguardo dal Capitolo 11 relativo al germoglio di Iesse.

Testo C.E.I.
Isaia 65,1 - Mi feci ricercare da chi non mi consultava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: Eccomi, eccomi a una nazione che non invocava il mio nome.

Isaia 65,2 - Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro propositi,

Isaia 65,3 - un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni,

Isaia 65,4 - abitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti.

Isaia 65,5 - Essi dicono: Sta' lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro. Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno.

Isaia 65,6 - Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato abbondantemente

Isaia 65,7 - le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io misurerò loro in grembo la ricompensa delle loro azioni passate.

Isaia 65,8 - Dice il Signore: Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: Non distruggetelo, perché qui c'è una benedizione, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa.

Isaia 65,9 - Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno.

Isaia 65,10 - Saron diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acor un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà.

Isaia 65,11 - Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino,

Isaia 65,12 - io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco, l'avete scelto.

Isaia 65,13 - Pertanto, così dice il Signore Dio: Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi;

Isaia 65,14 - ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per lo spirito affranto.

Isaia 65,15 - Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: Così ti faccia morire il Signore Dio. Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.

Isaia 65,16 - Chi vorrà essere benedetto nella terra, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nella terra, giurerà per il Dio fedele, perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi.

Isaia 65,17 - Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente,

Isaia 65,18 - poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio.

Isaia 65,19 - Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia.

Isaia 65,20 - Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto.

Isaia 65,21 - Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.

Isaia 65,22 - Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché, quali i giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani.

Isaia 65,23 - Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno, e insieme con essi anche la loro discendenza.

Isaia 65,24 - Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati.

Isaia 65,25 - Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, e il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte, dice il Signore.

Decriptazione
Isaia 65,1 - Per il sacrificio promesso con voto il fuoco finalmente è stato al serpente potente portato dall'Unigenito risorto. Al primo serpente si portò inviato da offerta l'Unigenito. Crocefisso, fu al potente serpente dal Padre rovesciato il fuoco. Rinviato fu l'Unigenito in vita col corpo dalla croce. Fu al mondo rinviato. Energici sono usciti all'angelo lamenti per il primo serpente dai popoli, il 'no' gli ha rovesciato dal corpo il Padre per bruciarne nei viventi l'esistenza.

Isaia 65,2 - Per la Parola dai corpi arso completamente dalle esistenze è stato per aiutare la sposa. Un giorno il primo serpente si vedrà vivo in un buco portare il capo/testa. Dai corpi uscì in campo il serpente per la rettitudine che risarà nei viventi. Fuori dalle generazioni in prigione per la carità l'ha portato dentro l'Unico. Consacrato allo sterminio rinchiuso col fuoco dentro finirà. Sarà ad uscire dai viventi.

Isaia 65,3 - Nel mondo, dai popoli uscito, a vivere dentro si vede in un buco stare. Il Vivente, l'Unigenito crocefisso è ad agire sul serpente di persona. È a finirlo dalla vita con forte mano, a sacrificarlo è dai viventi dentro al giardino ed a finire porterà la putredine del cuore che commette i misfatti. Escono dal serpente da dentro lamenti in vita.

Isaia 65,4 - Al mondo sono stati risorti dentro gli esseri viventi. Da dentro i sepolcri sono stati in vita riportati e dentro l'energia su ha riportati i corpi ad essere vivi. Sono stati i serpenti che opprimevano condotti fuori. Per l'Unigenito il maligno dai viventi dalla carne esce. Dalle tombe da questi si è col corpo portata a liberare la Parola, rivelatasi è ai viventi. La sposa n'è uscita viva.

Isaia 65,5 - Dal mondo l'Unigenito con Maria versano le moltitudini a Dio che sono rette. Di Dio finalmente in cammino alla luce a casa sono. Per la rettitudine ad ardere al fuoco completo è così il primo serpente, uscito si vede per la risurrezione. Inviata dentro l'ira è stata dall'Unico. Sorge del diletto con la perfetta il giorno!

Isaia 65,6 - Fuori con gli angeli escono retti per la croce portata dentro al mondo dalla potente Parola che ad inviare è stata il 'no' dell'Unico li ha racchiusi. Con la luce al mondo della rettitudine fu per liberare dal serpente dagli uomini. È stata a portare ad ardere il serpente dagli uomini che sono stati a Dio vivi versati i viventi.

Isaia 65,7 - L'iniquità finita è così dai viventi e si vedono portati dagli angeli finalmente al Padre e tutti sono con la retta Madre insieme portati dall'Unico in vita col corpo. Il Signore la beatitudine ha versato dal cuore, i corpi ha portato ad innalzare. Fuori i corpi sono dall'acqua (partoriti sono stati dalla Madre), portati con azione potente nel mondo in cammino, dentro il peccare ha recato alla fine. Nelle tombe ai corpi la Parola ha recato l'energia. È stata portata ai viventi la legge divina. Sono stati dalla Parola innalzati puri, i corpi dall'Unigenito risorti con gli angeli escono in alto in grembo alla Madre.

Isaia 65,8 - Così dal mondo iniziano in vita col corpo col Signore retti alla beatitudine ad essere i viventi saliti con l'Unigenito. Fuori alla fine sono stati i corpi portati risorti. Dentro iniziano alla luce così a portarsi con potenza. Porterà per la prima volta i viventi in vista del Potente. Finalmente sorgeranno in vita completamente. Dal mondo li porterà retti a stare dal Benedetto. Dal mondo a casa li porterà, così belli. Vedranno alla luce uscire il potente Amore. In un Servo fu il cuore del Potente totalmente ad esistere al mondo. Sorta alla vita finalmente esce la sposa.

Isaia 65,9 - E dal mondo condotti su dall'Unigenito alla fine sono i viventi. Si vede versare a casa la stirpe che ha riportato in vita. Sono lo splendore del mondo. Sono stati portati coi corpi, alla luce generati, sono stati condotti ad Essere col corpo, esseri simili all'Eletto sono stati portati. Col Servo sono ad abitare recati risorti in vita dal mondo.
(1Giovanni 3,2b -"Sappiamo però che quando lui si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è."
Romani 6,5 - "Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua resurrezione."
Ebrei 2,17 "Perciò doveva in tutto essere simile ai fratelli...")

Isaia 65,10 - Portati fuori, sono usciti dal mondo. Il Principe li ha portati dagli angeli del Potente. Ai pascoli le greggi ha portato dei popoli. Versati si vedono in una fornace i serpenti giacere, dentro rovesciati i corpi dei serpenti si vedono a vivere stare. Dell'Unigenito il fuoco li domina, i corpi nel bruciare portano lamenti.

Isaia 65,11 - E l'Unigenito crocefisso i viventi vedono colpito/ferito a casa essere Iahvèh. Esce luminoso con vigore, è il Vivente Unico finalmente uscito col corpo santo. L'Essere esce alla vista; indebolito s'era in vita nel cammino per aiutare. Con una luce potente, racchiuso tra gli angeli, (ora) si porta fuori ai viventi in pienezza; è con la Madre. Dal serpente in vita s'inviò, fu ai viventi a provare la rettitudine.

Isaia 65,12 - E dai viventi inviato fu in croce. Fu l'Unigenito crocefisso. A vivere per il serpente dal chiuso del corpo dentro portò la sposa. Nella retta Madre il potente cuore le racchiuse. La fine così del male portò. Fu in azione l'energia versata nei corpi. Iniziò completamente ad essere portata con potenza ad originarsi nell'agire da angeli l'esistenza della purezza. Della parola completamente è stato portato il potente inizio dell'ascoltare finalmente ai viventi. Per le preghiere l'energia è stata portata dentro della beatitudine. Il Potente Unico ha racchiuso il soffio giù dalla croce, è stata scelta la Madre.
(I tre 'no' che si trovano nel testo sono diventate positività.)

Isaia 65,13 - Il serpente così ha ucciso. Dall'Unico dei viventi nei corpo giudicata è stata l'esistenza della perversità. Del mondo angeli usciti per servire sono stati. Saranno dall'Unigenito da sposa portati. E iniziarono finalmente per gli uomini pastori che dentro si portavano al mondo, da angeli ad uscire dalla caligine li aiutarono ad essere, furono alla luce completamente a condurli. E per l'Unigenito crocefisso dell'acqua al segno giù i viventi iniziarono. Si portò fuori l'energia al mondo del Servo. Fu dell'esistenza della risurrezione ai viventi l'annunciare e venne dei morti dentro la risurrezione portata.

Isaia 65,14 - Uscì, ecco, dal mondo in vista un solo essere (la sposa)! È stato un corpo di angeli condotto a vivere con la carità e dentro al cuore porta dell'Unico la purezza. Alla fine su si vedono risorti retti dal Padre; con potenza li ha portati a salvare il Figlio con lo spirito. A segno saranno stati di notte portati.

Isaia 65,15 - E fuori con energia dalle tombe il crocefisso Vivente ha risorto i viventi retti. Dai vivi i serpenti alla luce da dentro ha portato in vista fuori dai cuori. In vita i corpi sono stati riportati fuori. Il morire così dall'Unico giudicato è stato. È stata la calamità portata al serpente. Si vede a lui solo essere portata. È stato versato dai corpi in sacrificio di espiazione (gli inizia un fuoco vivo) per l'Unico in un buco.

Isaia 65,16 - Dell'Unico con la risurrezione dei corpi uscì per gli uomini la benedizione, per l'Unigenito col corpo che giù è stato in croce dentro un corpo retto. Dalla casa di Dio uscì a stare l'Unigenito tra i viventi ad abitare. Inviato per il giuramento dentro la terra è stato il settimo (giorno) a casa del maledetto (serpente); è stato Fedele! Retti sono stati gli apostoli la risurrezione così ad annunciare che il nemico ha portato alla fine. Uscì un corpo/popolo/Chiesa dalla Donna che l'energia gli portò per la fine. Portò la rettitudine ad esistere. L'energia da un foro in croce dal corpo ha portato con l'acqua a vedere: all'esistenza inviata è stata.

Isaia 65,17 - Retto è uscito per gli apostoli il frutto; l'ha portato col corpo/popolo/Chiesa la Donna in vita, sono viventi nuovi. Li conduce l'Unigenito trafitto alle mani che, risorto, esce portandoli con potenza. Viene il colpito Agnello con gli apostoli, esce in campo in vista con una luce d'angeli. E il segno porta della potenza l'Unigenito. Indica che all'Altissimo con gli angeli esce in alto alla potente casa.

Isaia 65,18 - Così sono stati dall'Unigenito salvati, ad essergli simili li ha portati e con gli angeli sono stati al Potente. Condotti all'Eterno per starvi in eterno beati. All'Unico il frutto ha recato in vista. Retti sono usciti inviati con gli angeli sono a casa portati col corpo. All'Unico venuti da Gerusalemme in cammino sono al Potente dal mondo portati in vista i viventi, usciti in vita risorti portati alla luce.

Isaia 65,19 - E si rivela che alla fine sono stati dentro la Gerusalemme (nuova) condotti risorti nella luce (cioè tutta una città nuova) tutti. Sono della casa in vista i viventi, sono stati portati al Potente. Dall'Unigenito è sorta dal seno (la sposa). Da dentro uscita si vede portata per mano. A versare l'ha recata dal cuore. Così si è stato portato da fune. Al Potente questa vi vede versata dal mondo.

Isaia 65,20 - Dal Potente l'Unigenito è uscito è in campo. In vita ha risorto i viventi. In vista li ha portati della conoscenza e dal Potente sono in vita. Sono stati con la Madre portati; questa li ha versati dagli angeli beati. Del Potente iniziano ad essere alla pienezza venuti a stare i viventi. Gli sono stati portati retti chi stava nel mondo, Inviate si vedono moltitudini di angeli a centinaia (miriadi) risorti inviati fuori ad esistere, dalla morte condotti, fuori dalle tombe portati all'amore dal Padre. Rinviati in vita, con l'Unigenito usciti alla luce che il canto funebre versò al potente serpente.

Isaia 65,21 - Ed i figli portati a casa finalmente sono stati dalla Madre. Recati alla dimora li ha portati. Ed a piantare hanno portato una vigna di esseri viventi e l'Unigenito con la sposa hanno portato il frutto in vita.

Isaia 65,22 - Al Potente l'Unigenito a casa ad abitare ha portato i fratelli. Col corpo sono stati risorti. Dentro la potenza dell'Unico è nei cuori in azione e li ha portati uniti stretti in un corpo. È dell'Unigenito la sposa retta all'esistenza. È così la forza della vita ad esistere; uscita dall'albero è della vita. Sono stati i popoli all'esistenza portati dal seno. Alla luce sono stati dalla porta dell'esistenza usciti. Dalla Madre sono al Potente portati.
(La porta dell'esistenza che fa uscire i popoli alla vita eterna è il fonte battesimale.)

Isaia 65,23 - Del Potente iniziano ad esistere in cammino i fanciulli. Col corpo sono stati versati, portati con potenza all'Unico, generati portati dal cuore usciti dal Potente (Giovanni 1,13c - "...da Dio sono stati generati.");
in campo retta è la stirpe di figli portati così a stare da Iahwèh, usciti in vita al mondo portati su dall'Unigenito. Saliti all'Unico sono dal mondo dalla Madre i venuti dall'acqua.
(Luca 18,17 - "In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà.")

Isaia 65,24 - E dal mondo sono usciti per carità, dal corpo dalla Madre del diletto, dall'Unigenito portati ed all'Unico inviati sono stati. L'Unico li ha esauditi, in azione portò per aiuto ad entrare in un vivente per i viventi la Parola. Furono dalla Madre portati; per 'Io sono' (Le) iniziarono a sorgere dal seno.

Isaia 65,25 - Per questa il Padre ha portato il cuore potente. Ad entrare è stato in corpo in azione per portare così ai fratelli l'aiuto. E l'Unigenito col corpo è uscito, la rettitudine da dentro ha versato, dal corpo fu dell'Unigenito la rettitudine per il serpente in croce. Al Figlio ha riportato l'energia, dalla tomba l'ha risorto. In azione, la Parola con un corpo/popolo/Chiesa la guerra ha portato, il 'no' al male è stato recato, portatogli per i Potente da un uomo. A vivere dalla croce ha portato da dentro la sposa. Partorita la santità è stata; iniziò a vivere dal corpo del Signore.

a.contipuorger@gmail.com


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