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LA SCUOLA DELLE ORIGINI
La terra informe e deserta era come se fosse terra di conquista, infatti, abbiamo visto che era luogo da civilizzare in tutti i sensi come ci ricordano i già citati versetti "Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo..." (Genesi 2,4s)
La presenza dell'incolto e la mancanza di ordine da evidenza ancora del caotico, quindi, di una perfezione da raggiungere.
Ecco che: "Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente." (Genesi 2,7)
Quando là si parla di "uomo" è da intendere l'umanità e non del primo maschio; si tratta, quindi, della prima coppia di maschio e di femmina della razza umana che è investita della dignità che non avevano come animali, quella di marito e moglie "'ish" e "'isshah".
Dio, però, aveva inteso creare degli esseri liberi di scegliere, il che implicava l'esistenza almeno come possibilità dell'alternativa negativa, ma nel contempo non poteva mandare l'uomo neonato allo sbaraglio, facile preda del negativo senza prima averlo preparato con una adeguata scuola.
Preparò, quindi, un luogo speciale, un avamposto in territorio nemico in una zona di confine, entro cui l'uomo, creato a sua immagine e somiglianza (Genesi 1,27), potesse essere collocato e sentirsi protetto come un bimbo in una scuola.
Questo è il racconto del libro della Genesi: "Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male." (Genesi 2,8s)
Piantò un giardino "Gan"
di delizie = E'den =
a oriente
"miqqoedoem"
ove si poteva "vivere
al vertice
della vita
".
A oriente di che e di chi?
Chi scrive la Genesi lo fa per il popolo d'Israele ed è riconosciuto che il compimento di quel testo fu opera relativamente tardiva, prodotta nella forma finale ai tempi di Esdra e Neemia tornati per ricostruire Gerusalemme, la città di Davide e del futuro Messia; quindi, a oriente di... Gerusalemme!
In quel giardino "Gan"
"Camminava
l'Angelo di Dio
"
ed era di delizie E'den =
perché c'era "dell'Eterno
l'energia
"
e l'uomo "si sentiva
Aiutato
dagli angeli
"
e nel contempo si "sentiva
Protetto
dall'angelo
ribelle".
Torniamo così con la mente al Mar Morto ed alla valle di Siddim.
Dal giardino sgorgava un fiume che si divideva in 4 capi d'acqua in comunicazione con tutti i mari della terra; non vi era ancora la depressione del Mar Morto.
L'uomo fu creato fuori dal giardino affinché vedesse com'era il mondo all'intorno e solo in un secondo tempo Dio ve lo collocò.
Così l'uomo poté valutare l'alternativa ed accogliere i comandi del Signore, infatti, "Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse." (Genesi 2,15)
Poi accadde quello che accadde narrato in Genesi 3 ed alla prima tentazione o prova ci fu la scelta sbagliata, che pareva irreversibile, dell'uomo che si trovò ad essere schiavizzato sulla terra dal demonio, onde la terra "Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba dei campi" (Genesi 3,18) e l'erba dei campi è
"'et e'shoeb hasshadoe" che, peraltro, informa "verrai
()
a sentirti
di stare in esilio
col demonio
nel mondo
".
"Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita." (Genesi 3,24)
Scacciò l'uomo
"vaiegaeroesh at ha'adam" quindi i nostri progenitori, lui e lei, "si portarono
afflitti/addolorati
();
povero
Divenne
l'uomo/l'umanità
".
Lo scacciò ed alla porta da cui lo scacciò Dio mise a guardia i cherubini.
Questa porta era ad oriente ed inizia la tensione a rientrare da quella porta.
Questa volta l'oriente assume un aspetto punitivo, quindi la lettura delle lettere di
"miqqoedoem" è da fare in altro modo, l'uomo fu condannato alla "putredine
del sangue
".
Di fatto, la Valle del Giordano parve proprio essere il Paradiso Terrestre agli occhi profetici di Lot, infatti, si trova scritto, evidentemente non a caso: "Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra - come il giardino del Signore, come la terra d'Egitto fino a Soar." (Genesi 13,10)
Ecco che il liberatore col popolo redento rientrerà da quella porta con gli angeli, e così avvenne come avviso di una liberazione totale finale ai tempi di Giosuè.
Da oriente verrà la vera Luce!
È al riguardo da ricordare la profezia criptica di Isaia del Messia, che vinti i suoi nemici, avanza verso il suo Regno: "Chi è costui che viene da Edom, da Bosra con le vesti tinte di rosso, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza?" (Isaia 63,1)
Bosra era una città di Edom, a circa 40 chilometri a sud-est del mar Morto, quindi, ancora una conferma che da lì dove fu battezzato Gesù il Messia era atteso.