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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
PENSIERI DAL E SUL TALMUD

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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TRASCENDENZA E IMMANENZA, ANGELI E ISRAELE DI DIO
Trascendenza e immanenza, che a prima vista possono apparire inconciliabili, sono invece prerogative, a volte l'una e a volte l'altra, attribuite a Dio dai vari maestri del Talmud.
Dio nello stesso tempo, infatti, è considerato sia al disopra, sia l'anima dell'Universo.
Nella cosmologia del Talmud Dio ha sede nel settimo cielo, ma è anche vicino a chi lo prega, tanto che "Dio è prossimo alla sua creatura quanto la bocca all'orecchio." (Ber 13 a)

Propone al riguardo Deuteronomio 4,7 "Infatti, quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?" in cui ha gli dei, gli 'Elohim, ma soprattutto il Signore IHWH vicino, ma questo vicino nel testo ebraico è al plurale "vicini" onde, sottolineano i rabbini, è una vicinanza plurima, quindi... ogni sorta di vicinanza... e conclude il cristianesimo, si che Dio s'è fatto uomo per starci vicino anche nella carne.
Il manifestarsi di Dio nella scena del mondo è detta "Shekinah", dal radicale di "risiedere" ShKN ed è tale che "Come il sole con i suoi raggi illumina ogni angolo della terra, così la Shekinah, splendore di Dio, può far sentire dovunque la sua presenza." (Sanh. 39 a)

La gloria di Dio di Ezechiele 43,2, il brillare del suo volto di Numeri 6,25 furono interpretati dall'ebraismo come luce della "Shekinah".
Luogo prediletto della "Shekinah" era il Santissimo del Tempio, infatti: "Dal primo giorno in cui il Santo, che benedetto sia, creò l'universo, desiderò di abitare tra le sue creature nelle regioni inferiori, ma non fu così. Ma quando il Tabernacolo fu eretto e il Santo, che benedetto sia, fece che la 'Shekinah' si posasse su di esso disse: Sta scritto che in questo giorno fu creato il mondo." (Num. R XIII 6) come a dire solo dopo quel fatto il mondo fu completo.

Il cristianesimo aggiunge che solo da quando Dio scelse un uomo come Tempio il mondo fu completo.
Dio appena creò il mondo frequentava anche la terra come insegna il "midrash" del paradiso terrestre, ma sostiene il Talmud in forma pedagogica: "In origine la sede della 'Shekinah' era nelle regioni più basse. Quando Adamo peccò, salì al primo cielo; quando peccò Caino salì al secondo; nella generazione di Enoch salì al terzo; nella generazione del Diluvio al quarto; nella generazione della Torre di Babele al quinto; gli abitanti di Sodoma fecero sì che salisse al sesto; e gli egiziani al tempo di Abraham al settimo. Per contro sette uomini giusti nacquero e lo fecero discendere. Abraham lo riportò al sesto; Isac al quinto: Iacob al quarto; Levi al terzo; Kohatah (Keat padre di Amram) al secondo, Amram al primo e Mosè fece sì che scendesse dall'alto al basso della terra." (Gen.R.XIX7)

Dio è fedele al popolo che s'è scelto e con cui ha fatto alleanza.
Anche se furono puniti per le trasgressioni la "Shekinah" l'accompagnò sempre «...dovunque andavano esuli la "Shekinah" fu con loro. Furono esiliati in Egitto e la "Shekinah" fu con loro, com'è detto "Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone?" (1Samuele 2,27; il radicale GLH di "rivelare" può significare anche "essere esiliato") Furono esiliati in Babilonia e la "Shekinah" fu con loro, com'è detto, "Per amore vostro fui mandato a Babilonia" (Isaia 43,14 traduzione secondo il Talmud). Così quando in futuro saranno redenti la "Shekinah" sarà con loro, com'è detto "il Signore tuo Dio tornerà con i deportati" (Deuteronomio 30,3 traduzione secondo il Talmud).» (Meg. 29 a)

Associabili alla presenza o "Shekinah" sono altri modi di manifestarsi. La discesa dello Spirito Santo è segno della presenza della Gloria di Dio, e rende capaci d'interpretare la volontà di Dio e d'avere una prescienza.
La "Bath Kol" o "Figlia di una voce" che nel Nuovo Testamento è espressa come "una voce dal cielo" (Matteo 3,17; Marco 1,11; Luca 3,22; Giovanni 12,28; Atti 11,9; Apocalisse 10,4; 14,13; 18,4) è un altro modo di presentarsi della "Shekinah". Il Talmud pensa l'Universo diviso tra cielo, abitato da angeli, gli "Elyonim", "quelli di sopra", e la terra, abitata da "Tachtonim", "quelli di sotto", ossia gli uomini.
La funzione degli angeli essenzialmente è di dare gloria a Dio che è immaginato come Re dell'Universo e come tale ha un'enorme corte che lo circonda.
Sul giorno della creazione degli angeli c'è discussione.
C'è chi lo pone al secondo giorno, quando fu separato il cielo dalla terra, chi al quinto quando ci furono esseri che volavano, o in altro momento, comunque:

"Da ogni parola che esce dalla bocca del Santo che benedetto sia, viene creato un angelo, come è detto 'Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.' (Salmo 33,6)" (Chag. 14 a)
Sono immortali, ma Dio li può distruggere se s'oppongono alla sua volontà (Sanh. 38 b), sono nutriti dallo splendore della "Shekinah" (Esodo R. XXXII 4) non sono colti da passioni umane.
Sotto tale aspetto, gli umani, e in particolare gli Israeliti, hanno tre equivalenze con gli angeli: "Hanno la conoscenza, come gli angeli, del divino ministero; hanno stazione eretta, come gli angeli del divino ministero; parlano la lingua sacra (ebraico), come gli angeli del divino ministero. (Chag. 16 a)"

Il libro di Daniele cita i nomi di Gabriele e di Michele, descritto come "uno dei grandi principi" (Daniele 10,13), onde il Talmud deduce una gerarchia tra gli angeli.
"Come il Santo che benedetto sia creò i quattro venti (i quattro punti cardinali) e quattro vessilli (per l'esercito d'Israele) così pure creò quattro angeli per circondare il suo Trono: Michele, Gabriele, Uriele e Raffaele. Michele sta alla destra di esso e corrisponde alla tribù di Ruben: Uriel sta alla sinistra, e corrisponde alla tribù di Dan, che era stanziata al nord: Gabriele è davanti e corrisponde alla tribù di Giuda, come pure a Mosè ed Aronne che si trovavano a est: Raffaele è dietro, e corrisponde alla tribù di Efraim che era ad ovest." (Numeri R. II 10)


Accampamento d'Israele nel deserto

(Vedi: "La tribù perduta di Dan - Dan in Canaan")

Michele e Gabriele furono testimoni e paggi alle nozze di Adamo (Gen. R. VIII 13), Michele è l'angelo custode d'Israele e lo difende in cielo ad es. contro Haman (Esth. R. VII 12), fu lui che annunciò a Sara la nascita del figlio (B. M. 86 b), presiedette all'istruzione di Mosè (Deut. R. XI 106).
Gabriele è il messaggero speciale, fu assieme a Michele e a Raffaele a visitare Abramo prima della distruzione di Sodoma e Raffaele, principe della guarigione, ebbe cura di Abramo che soffriva per l'attuata circoncisione. (B. M. 86 b)
Degli angeli caduti di cui parla la letteratura apocalittica non v'è traccia nel Talmud, ma vi sono cenni di discussioni; e problemi con loro e tra di loro come si evince da "Possa essere Tua volontà, o Signore nostro Dio, di mantenere pace nella famiglia di sopra e nella famiglia di sotto." (B. M. 86 b)
Per contro li consulta, ma a Dio spetta la decisione finale (Sanh. 18 a); li consultò sulla creazione dell'uomo e respinse le loro obiezioni (Gen. R VIII 4).
Satana, l'avversario, seduce gli uomini, li accusa davanti a Dio e infligge la pena di morte (B. B. 16 a).
Satan tentò Abramo e Isacco, provocò la richiesta di sacrificare il figlio e tentò di far opporre il figlio al padre (Gen. R. LVI 4).
Fu Satana che fece cadere il popolo nel peccato del vitello d'oro (Shab. 29 a).
Nei 10 giorni di penitenza tra il Capo d'Anno ossia "R'osh Shannah" e "Jom Kippur" o giorno dell'Espiazione, quando Israele cerca la remissione dei peccati, Dio rende impotente Satana ad opporsi alle preghiere per ottenere il perdono, infatti c'è il detto "Lo strepito del corno d'ariete, lo 'Shofar', nel Capo d'Anno confonde Satana". (R. H. 16 b)

Prendendo spunto dal valore numerico delle lettere del nome di Satana scritto con le lettere ebraiche, "ha Shatan" , tenuto conto che il loro valore numerico complessivo è 364 ( = 5; = 300; = 9; = 50) fa concludere che Satana "mentre per 364 giorni l'anno è capace di opporsi, nel Giorno dell'Espiazione non ha quel potere". (Joma 20 a)
Nel Mondo Avvenire gli angeli più prossimi del divino ministero saranno soppiantati da uomini giusti (Shab. 8 d).

Sostiene il Talmud che Dio ha eletto Israele, perché ha accettato la Torah.
"Perché il Santo che benedetto sia scelse Israele? Perché tutti i popoli ripudiarono la Torah e rifiutarono di riceverla: ma Israele consentì e scelse il Santo che benedetto sia e la sua Torah." (Numeri R. XIV 10)

Viceversa si può concludere che chi accetta la Torah fa parte degli eletti ed è comunque Israele e che "un pagano (un non Israelita) che osserva la Torah è come il Sommo Sacerdote." (Sifra' a XVIII 5)

La dottrina de giudaismo rabbinico, in definitiva è che i giusti di tutti i popoli saranno eredi del Signore (Tosiftà Sanh. XIII 2).
Idea questa che coincide con quella cristiana che conclude "Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio." (Galati 6,15s)

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