BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2016  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheVangeli e Protovangeli - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

VANGELI E PROTOVANGELI...

 
PENSIERI DAL E SUL TALMUD

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

PERCHÉ TALMUD »
SUL DIO DI ABRAMO, IL DIO D'ISACCO, IL DIO DI GIACOBBE »
TRASCENDENZA E IMMANENZA, ANGELI E ISRAELE DI DIO »
LA "MADRE" DI MOSÈ »

L'UOMO, L'ANIMA E LA PREGHIERA
Il Talmud insegna che "Un solo uomo è uguale all'insieme della Creazione" (ARN XXXI), ne segue che chi distrugge una vita è come distruggesse il mondo intero e chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero. (Sanh. IV 5)

Il Talmud, poi, mette in evidenza che, pur se è stato rivelato che l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, un abisso li separa: "Tutte le creature che sono formate dal cielo, tanto la loro anima quanto il corpo derivano dal cielo; e tutte le creature che sono formate dalla terra, tanto la loro anima quanto il loro corpo derivano dalla terra, ad eccezione dell'uomo, di cui l'anima proviene dal cielo e il corpo dalla terra. Perciò se un uomo obbedisce alla Torah e fa la volontà del Padre suo che è nel cielo, ecco, egli è come le creature di sopra; com'è scritto: 'Io dissi, Voi siete dèi e tutti figli dell'Altissimo' (Salmo 82,6) Ma se non obbedisce alla Torah e non compie la volontà del Padre suo che è nel cielo, egli è come le creature di sotto: com'è detto 'tuttavia morrete come uomini'. (Salmo 82,7)" (Sifré Deut. Par 306,132 a)

Lo scopo della vita dell'uomo è accumulare solo buone opere, altro non lo potranno seguire nel Mondo Avvenire, infatti "Nell'ora della dipartita dell'uomo né argento, né oro, né pietre preziose, né perle l'accompagneranno, ma soltanto la Torah e le buone opere; com'è detto: 'Quando cammini ti guideranno (i precetti della Torah), quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno' (Proverbi 6,22) - quando cammini ti guiderà - in questo mondo: quando riposi veglieranno su di te - nella tomba; quando ti desti ti parleranno - nel Mondo Avvenire." (Aboth VI 9)

Nel compiere opere buone non si può perdere tempo, perché nulla sappiamo sui tempi disponibili per l'uomo.
Vale quindi il principio: " Pentiti un giorno prima della tua morte" (Shab. 153 a) che equivale al "pentiti subito", perché il giorno della morte è incognito e può essere anche oggi.
È poi da tener conto che: "Il giorno è corto, l'opera è molta, gli operai sono pigri, la mercede è grande e il Padrone di casa sollecita" (Aboth II 20) massima che fa venire alla mente il Vangelo di Matteo quando Gesù dice "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!" (Matteo 9,37s)

La morte è conseguenza del peccare, infatti, sostiene il Talmud: "Non c'è morte senza peccato." (Shab. 55 a)
In Sanh 91 b è dedotto che l'anima è impiantata da Dio al momento della concezione in forza del versetto "Vita e benevolenza tu mi hai concesso e la tua premura (pequddatek) ha custodito il mio spirito." (Giobbe 10,12) in quanto "pequddatek" "la tua visitazione" è equivalente come termine anche alla "tua concezione".
Il Talmud ritiene che le anime siano preesistenti: "Nel settimo cielo, 'Araboth', sono adunati gli spiriti e le anime di chi deve venire creato." (Chag. 12 b)

L'anima dell'uomo in Gen. R XIV 9 è definita con cinque diversi termini:

  • "Nofoesh" legato al sangue e alla vita animale;
  • "Ruach" e/o "Neshamah" lo spirito soffiato da Dio in Genesi 2,7;
  • "Chayyah" che sopravvive agli organi dell'uomo, perché vita propria di IHWH;
  • "Jechidah" perché è unica.
Cosa si attende il Signore dall'uomo che ha creato?
Al riguardo viene così risposto: "Sette qualità hanno valore dinanzi al Trono della Gloria: fede, dirittura, giustizia, amore, pietà, sincerità e pace". (ARN XXXVII) e Mak. 24 a conclude che la fede è il fondamento e origine del tutto come dice il profeta Abbacuc "Il giusto vivrà per la sua fede." (Abbacuc 2,4).

A causa della fede si verificarono grandi miracoli, come quello di ereditare il Mondo Avvenire da parte di Abramo che "Credette nel Signore ed Egli glielo imputò a giustizia." (Genesi 15,6) per cui "Chi riceve su di sé con fede un singolo precetto è degno di ricevere lo Spirito Santo." (Mech. A XIV 31; 33 b)

Il Talmud sostiene che per comprendere cosa s'intende aver fede sussiste il criterio: "Chi ha un tozzo di pane nel proprio cesto e dice: Che mangerò domani? Appartiene a chi è di scarsa fede." (Sot. 48 b)
Questo detto apre uno scorcio sul retro pensiero nei Vangeli dei miracoli della moltiplicazione dei pani e su quanto è detto nel discorso della montagna in Matteo 6,31s: "Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno."
Chi crede cerca e desidera la comunione con Dio nella preghiera che non si esaurisce quindi solo nel chiedere favori, ma in un intimo colloquio aldilà delle formule rituali.
"Chi adempie la volontà dell'Onnipotente e dirige il suo cuore a Lui nella preghiera, viene ascoltato." (Esodo R. XXI 3)

Il cuore, "leb" in ebraico, è il pensiero, l'intimo più nascosto dell'uomo, perché "...il Signore guarda al cuore". (1Samuele 16,7)
La preghiera più che dalle labbra deve venire dal cuore come suggerisce il versetto "Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani, verso Dio nei cieli." (Lamentazioni 3,41)
E cos'è il servizio del cuore se non la preghiera? (Taan. 2 b)

Nel pregare non si può dimenticare il prossimo, anzi "Chi trascura di pregare per il prossimo è chiamato peccatore" (Ber. 12 b), ciò in forza di 1Samuele 12,23 ove si trova "Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro il Signore, tralasciando di supplicare per voi e di indicarvi la via buona e retta."
Merito del Talmud fu di conservare e addirittura rafforzare la "religione" tra gli ebrei nonostante la distruzione del Tempio.
La preghiera fu considerata "più grande dei sacrifici" (Ber 32 b) e veniva insegnato "Che cosa potrà sostituire i buoi che eravamo soliti offrire dinanzi a te? Le nostre labbra, con la preghiera che ti preghiamo." (Pesikta 165 b)

Fecero come aveva profetizzato il profeta Osea: "Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: Togli ogni iniquità, accetta ciò che è bene: non offerta di tori immolati, ma la lode delle nostre labbra." (Osea 14,3)

Tutto all'uomo viene da Dio a cui, se non si è alienati, è dovuto il continuo ringraziamento.
Ecco che il fedele eleva per ogni fatto a Lui la "Benedizione", le "Berakhot".
Il trattato "Berakhot" del Talmud ne propone tantissime e per qualsiasi occasione.

Ogni pur piccola azione può dar luogo a un ringraziamento.
Per far capire il pensiero segnalo quelle del mattino tutte in "Berakhot 60b" prima delle preghiere vere e proprie:
  • al risveglio: "O mio Dio, l'anima che tu mi hai dato è pura. Tu la creasti in me, Tu la ispirasti in me, Tu la conservi in me, e Tu me la toglierai e me la restituirai in avvenire. Per quanto tempo l'anima è in me, io renderò grazie a Te, o Signore mio Dio, Dio dei miei padri, Sovrano di tutti i mondi, Signore di tutte le anima. Benedetto Tu, o Signore, che restituisci le anime ai corpi morti.";
  • al canto del gallo: "Egli sia lodato, che ha dato al gallo saggezza per distinguere il giorno dalla notte";
  • quando si aprono gli occhi: "Egli sia lodato che fa vedere i ciechi.";
  • quando ci si mette a sedere: "Egli sia lodato che libera i prigionieri.";
  • nel vestirsi: "Egli sia lodato che veste i nudi.";
  • nell'alzarsi: "Egli sia lodato che rialza i curvi";
  • ponendo i piedi a terra: "Egli sia lodato che stende la terra sull'acqua.";
  • ai primi passi: "Egli sia lodato che rafforza i passi dell'uomo.";
  • nel mettere le scarpe: "Egli sia lodato che ha fatto tutto ciò di cui ho bisogno.";
  • dopo le necessità "fisiche" naturali: "Benedetto sei Tu, HaShem, nostro Dio, Re del Mondo, che hai creato l'uomo con sapienza dotandolo di aperture e cavità; è evidente e noto dinanzi al trono della Tua gloria che non sarebbe possibile sopravvivere neppure un istante qualora si chiudesse/occludesse o si aprisse una di esse. Benedetto sii Tu, Hashem, che curi ogni creatura e sei prodigioso nel farlo.";
  • nel mettersi la cintura: "Egli sia lodato che cinge Israele di potenza.";
  • nel coprirsi la testa: "Egli sia lodato che corona Israele di splendore.";
  • -
  • nel lavarsi le mani e mettersi la veste con le frange, e i filatteri: "Egli sia lodato che ci ha guariti con i suoi comandamenti."
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2016 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  VANGELI E PROTOVANGELI...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy