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ATTESA DEL MESSIA...

 
IL REGNO DEI CIELI

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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DIO REGNA
Torniamo alle profezie messianiche di Balaam ove anche si legge: "Non si scorge iniquità in Giacobbe, non si vede affanno in Israele. Il Signore suo Dio è con lui e in lui risuona l'acclamazione per il re." (Numeri 23,21)

Chi è il re di cui parla la profezia?

Subito dopo, al versetto Numeri 23,22 questa prosegue: "Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto..." (Numeri 23,22)

Questi è il re che è acclamato.

Non c'è dubbio; "Il Signore regna in eterno e per sempre!" "IHWH imelok leo'lam veoe'd" sono, infatti, le parole finali del Cantico in Esodo 15,18 con cui Mosè assieme alla profetessa Maria e le donne all'uscita dall'Egitto, dopo il miracolo del mare, acclamano il Signore che è "prode in guerra" e "precipitò nel mare cavallo e cavaliere".
Il miracolo del mare, d'altronde, è il segno dell'apertura delle acque come quello che avviene a fine gestazione di una puerpera, quando dalla madre esce alla vita, sano e libero, un figlio, in tal caso Israele e, nello stesso tempo, per il popolo fedele è segno certo della divina provvidenza e gli fa da memoriale per certificargli che Dio l'accompagnerà sempre nel cammino della vita.

Tutto ciò che riguarda quell'evento di fondamentale importanza per l'ebraismo che fa, appunto, da memoriale di quel fatto avvenuto nel tempo di "Pesach", diviene imprescindibile per il cristianesimo essendo questo il riferimento scritturale dell'evento tanto atteso dell'apertura della morte con la risurrezione che sigilla il mistero pasquale di Cristo da cui sgorgano i sacramenti del battesimo e dell'eucarestia con i loro doni di grazia.

Il "Signore regna" nel testo è "imelok" ossia IHWH è RE !

Questo sarà il grido di guerra degli Israeliti.
(Vedi: nota al Salmo 33,3 nella Bibbia di Gerusalemme)

Quel "imelok" in forma ispirata con le lettere si può leggere "è/sarà tra i viventi nel cammino "; speranza e profezia di venuta nella carne!
In pratica è ciò echeggia alla fine del Vangelo di Matteo che conclude con: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Matteo 28,20b)

Quel "risuona l'acclamazione" è "terua't" , proprio un "grido di guerra" ricordato tante volte nell'episodio della conquista di Gerico in Giosuè 6, ove al versetto 20 esclama: "Il popolo lanciò il grido di guerra e suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba e lanciò un grande grido di guerra, le mura della città crollarono su se stesse; il popolo salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e si impadronirono della città".

In tale occasione a Gerico il popolo non fece altro, bastò che fosse suonata la tromba "shofar" e che il popolo lanciasse il grido che Dio intervenne combatte per Israele e vinse il nemico; vale a dire fu lui il solo che combatté.

D'altronde, in occasione del miracolo del mare Mosè aveva annunciato, Esodo 14,13: "Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più!" e aggiunse: "Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli." (Esodo 14,14)

Quella salvezza "ieshua't" altro non è per il cristiano che Gesù "ieshua'" il Crocefisso , in quanto, in corsivo questa lettera è una croce.

"Il Signore combatterà per voi", in ebraico "IHWH illachem lakoem", sono invero parole profetiche, sia per i tanti interventi provvidenziali di Dio nella storia d'Israele, sia nei riguardi del Messia che porterà la salvezza definitiva; anzi quello di "salvezza" sarà proprio il suo nome, come ho accennato, vale a dire Gesù.
È da tenere presente che "illachem" si legge "sarà/è a guerreggiare/combattere ".

È da ricordare però che tutte le 22 lettere dell'alfabeto ebraico sono solo consonanti e che i segni di vocalizzazione nella Bibbia furono introdotti tardivamente, comunque dopo Cristo.
Ora, le lettere , radicale di guerreggiare, sono anche il radicale di mangiare e con quelle stesse lettere consonanti, cambiando una sola vocale, si ha sia "lachoem" "guerra", sia "loechoem" che è "pane".
Ecco, allora, che ciò fa si che quel si potrebbe leggere "illoechoem" e ne verrebbe la profezia che "IHWH sarà pane per voi ".

Ciò pare essere stato veramente colto Gesù Cristo nell'ultima cena e ripetuto continuamente nell'Eucaristia e poi realizzato sulla croce, acme del combattimento finale, e l'alleluia di Pasqua è l'annuncio della vittoria.

Infatti: "...mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati." (Matteo 26,26-28)

Gesù invero, per salvare l'umanità dal peccato, come un prode, volontariamente, al nostro posto andò ad affrontare il nemico - l'odio, il male e la morte - in una guerra in cui verrà crocifisso, comportandosi proprio da re come ricordano i Vangeli:

  • Matteo 26,52-54 - "Allora Gesù gli (a Pietro) disse: Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?"
  • Giovanni 18,36s - "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù. Allora Pilato gli disse: Dunque tu sei re? Rispose Gesù: Tu lo dici; io sono re."
C'è dell'altro, infatti, in quel versetto Esodo 14,14, "...e voi starete tranquilli" è scritto "veatt'oem tacharishon" e lo stare tranquilli viene dal radicale che è relativo anche al verbo svolgere il lavoro d'artigiano da cui "charash" è fabbro, artigiano, carpentiere, vale a dire proprio il mestiere di Gesù e di Giuseppe.

Facendo parlare quelle lettere con i loro significati grafici si perviene ai pensieri colti dai Vangeli: "ma verrà () dai viventi Crocifisso ; nel carpentiere si riporterà l'energia " e per la parte sottolineata anche "dalla tomba il corpo risorgerà per la riportata energia ".

Ecco che il Signore propone di impegnare per noi il proprio corpo nella battaglia per combattere e conseguire la liberazione degli uomini dalla morte fisica e spirituale in cui li ha relegati il nemico col peccato.
Il pane, per il parallelo che ho evidenziato, ricorda che Lui, nostro fratello, della stessa carne, combatte e vince per noi suoi alleati.
Dice, infatti, il Vangelo di Luca 22,19 "Questo è il mio corpo che è dato per voi" e poi aggiunse "fate questo in memoria di me".

Sì, si avverò che "Il Signore combatterà per voi " vale a dire il Signore sarà pane per voi!

Lui dette il proprio corpo come pane da esca per la morte e la fece esplodere distruggendola con la risurrezione; questa è la "demut" di Genesi 1,26, la vera nostra somiglianza con Dio Padre palesataci dal fatto che Cristo, il suo Figlio, ha dato il suo sangue, "il sangue ha portato dalla croce " per noi.
("Padre Nostro chiave di volta contro la pena di morte")

Nella stessa preghiera del Padre nostro il "dacci oggi il nostro pane quotidiano" si può allora rivestire anche del significato: "combatti per noi oggi come ogni giorno"!

L'acclamare, peraltro, viene dal radicale e lo ritroviamo nella profezia messianica di Zaccaria nella forma verbale tradotto come giubila in "Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina." (Zaccaria 9,9)

Certo c'è ben da acclamare quando il Signore col proprio "corpo si porta alla vista " e combatte per noi.
È evidente, infatti, che i re d'Israele e di Giuda erano soltanto dei viceré, in quanto, il vero re era il Signore, come si evince chiaramente da:
  • 1Cronache 28,5 - "Fra tutti i miei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, ha scelto mio figlio Salomone per farlo sedere sul trono del regno del Signore su Israele."
  • 1Cronache 17,14 - disse Natan a Davide per conto di Dio "Io lo farò star saldo nella mia casa, nel mio regno; il suo trono sarà sempre stabile."
  • 2Cronache 13,8 - "Ora voi pensate di imporvi sul regno del Signore, che è nelle mani dei figli di Davide, perché siete una grande moltitudine..."
  • Daniele 4,29 - "...l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo da a chi vuole."
  • Daniele 5,21 - "Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace."
Il libro deuterocanonico della Sapienza questo "Regno di Dio", come poi sarà ampiamente recepito dall'annuncio dei Vangeli, lo fa intravedere non solo terreno quando dice: "Per diritti sentieri ella guidò il giusto in fuga dall'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; lo fece prosperare nelle fatiche e rese fecondo il suo lavoro." (Sapienza 10,10)

Nella Tenak o Bibbia ebraica oltre che in Esodo 15,18 "il Signore regna" si trova altre 6 volte:
  • 1Cronache 16,31 - "Gioiscano i cieli, esulti la terra, e dicano tra le genti: Il Signore regna!"
  • Salmo 93,1 - "Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. È stabile il mondo, non potrà vacillare."
  • Salmo 96,10 - "Dite tra le genti: Il Signore regna! È stabile il mondo, non potrà vacillare! Egli giudica i popoli con rettitudine."
  • Salmo 97,1 - "Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte."
  • Salmo 99,1 - "Il Signore regna: tremino i popoli. Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra."
  • Salmo 146,10 - "Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione."
Nel Salmo 47,8-9 inoltre è scritto " perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo."
In effetti Dio è il Re dell'Universo come precisa il Salmo 103,19, "Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono e il suo regno abbraccia l'universo."
È anche un regno eterno e che riguarda tutti i tempi come ricorda il Salmo 145,13 "Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione."

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