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VERITÀ OGGETTIVA
In ebraico, come abbiamo visto, "verità" è "'emet"
e considerato come un rebus delle tre icone delle lettere
,
e
nasce l'interrogativo: come i valori intrinseci d'immagine di quelle lettere giustificano tale termine?
Attraverso di quelle lettere pare potersi cogliere il messaggio che una questione, ipotesi, fatto, congettura, proposizione ecc. può cominciare ad essere annoverata e considerata nel vero se col propria vivere nel mondo esterno degli uomini origina un'indicazione, ossia, è verità "emet"
,
se "origina
di vita
un segno
".
Se la questione da un segnale di vita ecco che si può collocare tra le realtà che possiamo definire oggettive.
Gesù con la sua vita, la sua morte e con la sua risurrezione ha incarnato la verità
,
in quanto che "l'Unico
vive
ha indicato
".
Nei Vangeli sinottici, peraltro a Gesù chiedono segni per verificare se veritiero.
Si trova, infatti, in:
- Matteo 12,38s - "Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno. Ed egli rispose: Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta."
- Matteo 16,1.4 - "I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo... Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona. E lasciatili, se ne andò."
- Marco 8,11s - "Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione".
- Luca 11,16 - "Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo."
- Luca 11,29 - "Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona."
Il segno che ha lasciato a quella generazione, infatti, è stato quello della risurrezione, ossia di uscire dalla morte dopo tre giorni da cui era stato inghiottito come accadde a Giona profeta da parte del famoso grande pesce.
A questa generazione ha invece lasciato il Kerigma, l'annuncio della sua morte e della sua risurrezione, anticipo di liberazione per tutti gli uomini tramite la Chiesa che annuncia la verità
"la Madre
del Crocifisso
"
essendo "la madre
che lo indica
".
Concorde a tale idea è il fatto che le prime due lettere di verità
"emet",
in ebraico definiscono la parola "'em" "madre" e allora ne viene di "maternità
un segno
"
onde come per una donna è vero che è in corso un processo di gestazione se il ventre è gonfio e sono cessate le mestruazioni ed altro, tutte prove di prossima maternità, così di una questione in esame debbono apparire segni concreti esterni per definirla vera.
La prova completa che c'era quel processo ci sarà quando quella donna sia poi a "originare
un vivente
al termine - fine
".
L'oggettività della verità sappiamo bene che nelle scienze ha portato a definire le unità campioni di misura, come quello del metro.
Beh, l'unità di misura campione di lunghezza più comune nell'antichità era il cubito e corrispondeva idealmente alla lunghezza dell'avambraccio, a partire dal gomito fino alla punta del dito medio, più o meno la lunghezza di un neonato.
In ebraico cubito si dice "'ammah" e si scrive
da cui discende idealmente che verità è qualcosa di "misurato
del tutto
".