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SAN GIUSEPPE...

 
GIUSEPPE, PADRE NELLA FEDE DEL FIGLIO DI DAVIDE

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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LE GENEALOGIE DI GESÙ
Il Vangelo di Matteo inizia presentando la genealogia di Gesù.
Questa parte da Abramo e, di padre in figlio, giunge fino a Gesù, saltando gli antenati durante la deportazione a Babilonia.
La finalità di Matteo, sin dal primo versetto del suo Vangelo, è asseverare, soprattutto ai provenienti dall'ebraismo il fatto: "Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo." (Matteo 1,1)

Ne consegue che per Matteo, Lui, Gesù, è l'atteso figlio di Davide, ossia proprio il Messia, l'unto, il consacrato, il Cristo atteso.
L'intento evidente è di presentare Gesù come quello annunciato dalla profezia di Isaia, il virgulto "netzoer" dell'albero di Iesse: "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore." (Isaia 11,1-2)

Ne consegue che per Matteo in Gesù si compiono tutte le promesse e le benedizioni di Dio ad Abramo che riguardano non solo il popolo d'Israele, perché fin dalla chiamata iniziale fu detto in Genesi 12,3b a quel patriarca: "...in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra."

Il Signore, attraverso il profeta Natan, infatti, aveva promesso a Davide: "Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d'uomo e con percosse di figli d'uomo, ma non ritirerò da lui il mio amore, come l'ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre. Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione." (2Samuele 7,12-17)

La stessa profezia è riportata in 2Cronache 17,11-14.

Questa è la genealogia completa in Matteo 1,1-17: "Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici."

Matteo, come ho evidenziato, da Abramo a Gesù propone 3x14 generazioni per evidenziare col numero 14 il nome del Re Davide , in quanto, appunto, i numerali delle tre lettere consonanti che formano il suo nome danno luogo a quel numero: = ( = 4) + ( = 6) + ( = 4) = 14.
Il numero 3x14 è pari anche a 6x7 e, allora, se il 7 ci porta alla mente i 7 giorni della settimana della creazione, di cui peraltro il 7° è ancora in corso, viene da pensare anche all'aver voluto sottolineare che "alla pienezza del tempi" venne il Cristo di Dio per gestire il giorno finale.
Un'idea del genere, infatti, passava anche nella mente di San Paolo e di chi ha scritto la lettera agli Ebrei, quando parlano della pienezza dei tempi:

  • Efesini 1,9s - "...egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra."
  • Ebrei 9,26-28 - "Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza."
A partire da Abramo, secondo Matteo, nella 42a generazione, nacque Gesù.
La 14a generazione fu quella di Davide figlio di Iesse della tribù di Giuda che fu re consacrato da Samuele in luogo di Saul della tribù di Beniamino.
La 28a generazione fu quella del re "Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia".

In questa genealogia, peraltro, sono indicate anche cinque donne particolari, tutte di grande fede indipendentemente da quanto possa apparire al primo impatto:
  • Tamar madre di Fares in modo "incestuoso" da Giuda;
  • Racab madre di Booz da Salmon, la "prostituta" di Gerico;
  • Rut madre di Obed da Booz, sposatasi con questi dopo essere rimasta vedova;
  • la moglie di Uria, madre di Salomone da Davide, "adultera";
  • Maria, la madre di Gesù.
Da David nacque Salomone, indi Roboamo e i re di Giuda fino all'esilio a Babilonia poi nella 30a generazione Zorobabele, fino nella 41a a Giuseppe, lo sposo di Maria, madre di Gesù (Matteo 1,16)
Matteo attesta la discendenza legale di Gesù da Davide attraverso Giuseppe lo sposo di Maria che si trovò incinta prima che andassero a vivere assieme e precisa che il figlio nacque per opera dello Spirito Santo (Matteo 1,18).

Luca in 1,34 egualmente attesta la verginità di Maria, in quanto, la nascita avvenne senza che lei avesse conosciuto uomo, quindi Maria era vergine.
Per dare consistenza totale alla profezia di Natan che parla di "susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere".
Considerato che Giuseppe è solo padre legale e non padre naturale, una tradizione propone la discendenza davidica anche di Maria e questa tesi prende forza dall'asserzione di San Paolo nella lettera ai Romani 1,1-4: "Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore."

La profezia di Natan, oltre la discendenza di re e regni secondo la carne, che Dio punirà con verga d'uomo (2Samuele 7,12-17), profila un futuro regno eterno.
La profezia di un regno di Davide, ossia la promessa che ci fosse un regno di un suo discendente che durasse per sempre davanti a Dio ai tempi di Gesù era diventata una grande attesa del popolo d'Israele che aspirava alla liberazione e al ritorno alla piena libertà in un regno indipendente dal vassallaggio che in quei tempi subivano da parte degli occupanti romani.
Questa esigenza nazionalistica comportava però il rischio di non valutare a pieno l'attesa spirituale dell'evento che, come accennato, con la promessa fatta ad Abramo, travalicava le questioni solo d'Israele.

La profezia del Messia riguardava, infatti, un accadimento che sarebbe risultato una buona notizia per tutti i popoli, come assevera il libro della Genesi più volte, oltre quella riportata per Abramo in 12,3b:
  • Genesi 18,17s - "Il Signore diceva: Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?"
  • Genesi 22,18 - ad Abramo dopo il "sacrificio d'Isacco", "Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce."
  • Genesi 28,14 - promessa a Giacobbe, "La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra."
Lo stesso libro 2Samuele 22,50s lo profila in questi termini: "Per questo ti loderò, Signore, tra le genti e canterò inni al tuo nome. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre."

Del resto che il Messia fosse considerato figlio da Dio e che veniva per tutte le genti l'annuncia chiaramente il Salmo 2,7s quando dice: "Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane."

Il Messia, comunque, avrebbe chiamato IHWH suo Padre: "Egli m'invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. Io farò di lui il mio primogenito, il più alto fra i re della terra." (Salmo 89,27s)

La principale vittoria del Messia sarà la liberazione dalla schiavitù della morte come aveva profetizzato Isaia 26,7s: "Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto..."

Il Vangelo di Luca 3,23-38 coglie l'aspetto universale della venuta del Messia e lo propone con la genealogia di Gesù che si allarga fino ad Adamo "figlio di Dio", progenitore tutti gli uomini in questo modo: "Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent'anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe, figlio di Eli, figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innai, figlio di Giuseppe, figlio di Mattatia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai, figlio di Maat, figlio di Mattatia, figlio di Semein, figlio di Iosec, figlio di Ioda, figlio di Ioanàn, figlio di Resa, figlio di Zorobabele, figlio di Salatièl, figlio di Neri, figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliachìm, figlio di Melea, figlio di Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natam, figlio di Davide, figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naassòn, figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, figlio di Seruc, figlio di Ragàu, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, figlio di Cainam, figlio di Arfacsàd, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamec, figlio di Matusalemme, figlio di Enoc, figlio di Iaret, figlio di Maleleèl, figlio di Cainam, figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio."

La genealogia fornisce continuità anche durante l'esilio babilonese, la dove Matteo ha detto soltanto di "Ieconia e i suoi fratelli".
Gesù in questa elencazione risulta la 77a generazione, perciò pure per Luca il numero 7 la fa da padrone per sottolineare che anche nel settimo giorno della creazione, tutt'ora in corso, il Signore si riposò, ossia tutto si fermò per un istante alla morte del "Figlio di Dio", il riposo del 7° giorno, ma poi risuscitò e continua ad operare nel 7° giorno con la sua Chiesa universale.
Le due genealogie di Matteo e Luca hanno in comune gli antenati fra Davide e Abramo, ma per i discendenti di Davide sono diverse e si dice che quella di Luca sarebbe secondo la linea materna.

Per Matteo da Iesse a Zorobabele si contano 17 generazioni: "Iesse generò il re Davide... Salomone da quella che era stata la moglie di Uria... Roboamo... Abia... Asaf... Giòsafat... Ioram... Ozia... Ioatàm... Acaz... Ezechia... Manasse... Amos... Giosia... Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia... Zorobabele..."

Per Luca viceversa da Zorobabele a Iesse si contano 24 generazioni comprese quelle del periodo dell'esilio babilonese: "Zorobabele... Salatièl... Neri... Melchi... Addi... Cosam... Elmadàm... Er... Gesù... Elièzer... Iorim... Mattat... Levi... Simeone... Giuda... Giuseppe... Ionam... Eliachìm... Melea... Menna... Mattat... Natam, figlio di Davide, figlio di Iesse..."

In definitiva per Matteo "Davide... Salomone... Roboamo" e per Luca "Davide... Natam o Natan... Mattat..." per cui una differenza significativa delle due genealogie è che secondo Matteo, Gesù è un discendente di Davide dal figlio Salomone, ma per Luca lo è dal figlio Natan anche questi figlio della moglie Betzabea, fratello di Salomone; soluzioni che entrambe comunque passano attraverso la ex moglie di Uria l'Ittita.

Il primo figlio quello della colpa, concepito fuori dal matrimonio, durante l'adulterio di Davide e Betsabea, morì neonato come si legge in 2Samuele 12,24s: "Poi Davide consolò Betsabea sua moglie, entrò da lei e le si unì: essa partorì un figlio, che egli chiamò Salomone. Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan, che lo chiamò Iedidià (amato da IHWH) per ordine del Signore" poi da 1Cronache 3,5 si viene a sapere che Davide da Betsabea, ossia "Bat-Sua, figlia di Ammiel", ebbe 4 figli: "Questi furono i figli che gli nacquero a Gerusalemme: Simea, Sobab, Natan, Salomone: quattro figli natigli da Bat-Sua, figlia di Ammiel" di cui, un fratello di Salomone, nato dopo di lui fu proprio Natan.

Dopo l'esilio forse la discendenza dei re dal ramo di Salomone, secondogenito di Betsabea, passò al fratello Natan il terzogenito, infatti, entrambi Matteo e Luca dopo Zorobabele presentano Sealtiel.
Altra differenza tra le due genealogie è che per Matteo il padre di Giuseppe è un Giacobbe, mentre per Luca è un Eli e sono state ventilate varie possibilità:
  • Eli sarebbe il padre di Maria, ma senza figli maschi onde, seguendo i criteri di 1Cronache 2,34-36 e Esdra 2,61, avrebbe adottato Giuseppe per erede;
  • questo Giacobbe potrebbe essere deceduto senza lasciare figli e per la legge del "levirato" la vedova sposò Eli che era il parente più stretto per cui Giuseppe poteva essere il figlio biologico di Eli, ma figlio legale di Giacobbe;
  • Giacobbe potrebbe essere deceduto senza lasciare figli e il diritto di successione al trono sia passato a un parente, Eli.
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