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INTRODUZIONE »
IL PROFETA, SERVO DI DIO »
I PATRIARCHI PROFETI FINO A NOÈ »
DIO PARLA AD ABRAMO »
ABRAMO, AMICO DI DIO »
DIO PARLA CON ISACCO E GIACOBBE »
NASCITA DEL POPOLO DI DIO »
PROFETI E PROFETESSE NELLA TENAK
Il Talmud con Megillah 14° propone la presenza nella Tenak di 48 profeti e 7 profetesse e indica:
- per le 7 profetesse, definite sempre e soltanto "nevi'ah", Sara, Miriam sorella di Mosè, Debora, Anna madre di Samuele, Abigail, Culda e Ester;
- per i 48 profeti, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Aronne, Giosuè, Pinchas, Elkana fratello di Samuele, Eli, Samuele, Gad, Nosson, re David, re Salomone, Adonia, Micha Ben Yamla ai tempi di Achab, Ovadia, Achia Hashiloni, Yehu Ben Hanani ai tempi di Asa, Azaryah Ben Oded ai tempi di Yehoshaphat, Haziel, Eliezer, Morishah, Osea, Amos, Micha, Elia, Eliseo, Giona, Isaia, Gioele, Nachum, Abacuk, Zefania, Uriah, Geremia, Ezechiele, Daniel, Baruk, Neriah, Sharyah, Machsiyah, Aggeo, Zaccaria, Malachia, Mordechai e altri due su cui nomi c'è discussione; non c'è infatti unanimità tra i rabbini sulla qualità profetica di alcuni.
Tra questi 48 sono accumunati personaggi con tre titoli diversi in ebraico:
- il profeta vero e proprio, "navi'", al femminile "nevi'ah", pronuncia la benedizione o maledizione, può fare o non fare prodigi e miracoli, può prevedere avventi futuri, ammonisce il popolo, trasmette messaggi di Elohim con lo scopo di correggere, chiamare al ravvedimento e d'annunciare conseguenze di disobbedienze;
- il veggente "ro'ah", dal verbo "ra'ah", vedere e "chozeh" dal verbo "chazah", vedere con attenzione, contemplare, osservare, guardare che riceve rivelazioni di solito attraverso visioni e sogni osservano le stelle, che vede eventi futuri attraverso i sogni, visioni ed estasi; come Samuele è detto "ro'ah" in 1Samuele 9,19 e sono detti "chozeh" Gad, veggente di David, in 2Samuele 24,11 e nei libri omonimi Nahum in 1,1 e Abdia 1,1.
Quei tre termini si trovano citati assieme in 1Cronache 29,29 "Le gesta del re Davide, dalle prime alle ultime, sono descritte nei libri del veggente (ro'eh) Samuele, nel libro del profeta (navi') Natan, e nel libro del veggente (chozeh) Gad".
Un altro titolo dato ad alcuni è: "uomo di Elohim" ("'ish haElohim") usato anche per Mosè (Deuteronomio 33,11), Samuele (1Samuele 9,7), Davide (2Cronache 8,14), Elia (1Re 17,18), Eliseo (2Re 4,7), Gioele (1,1), Osea (1,1), Michea (1,1), Geremia (35,4), Sofonia (1,1), Malachia (1,1).
Un caso a parte è Balaam citato nel libro dei Numeri, da molti considerato un profeta dei gentili, definito però semplicemente quale indovino, "qosem", in Giosuè 13,22.
Per il giudaismo rabbinico, il ministero di profeta, "navi'", cessò dopo il ritorno dei Giudei da Babilonia, ma i Giudei consideravano che c'erano ancora dei profeti attivi in quel tempo fino alla distruzione del Tempio nel 70 d.C..
Tra questi è da considerare il Giovanni Battista di cui parlano i Vangeli. Giuseppe Flavio in Antichità giudaiche al capitolo 18,116-119 fa un riferimento a Giovanni Battista che il popolo riteneva un vero profeta di Dio: "Ad alcuni dei Giudei sembrò che l'esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale giustamente aveva vendicato l'uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo; così infatti sembrava a lui accettabile il battesimo, non già per il perdono di certi peccati commessi, ma per la purificazione del corpo, in quanto certamente l'anima è già purificata in anticipo per mezzo della giustizia. Ma quando si aggiunsero altre persone - infatti provarono il massimo piacere nell'ascoltare i suoi sermoni - temendo Erode la sua grandissima capacità di persuadere la gente, che non portasse a qualche sedizione - parevano infatti pronti a fare qualsiasi cosa dietro sua esortazione - ritenne molto meglio, prima che ne sorgesse qualche novità, sbarazzarsene prendendo l'iniziativa per primo, piuttosto che pentirsi dopo, messo alle strette in seguito ad un subbuglio. Ed egli per questo sospetto di Erode fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso."