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VANGELI E PROTOVANGELI...
LA VITE VERA - ANTICO EGITTO
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
ANTICO EGITTO - VINO, DONO DIVINO »
NOMENCLATURA DELLA BIBBIA SUL MONDO DELLA VIGNA »
GIOVANNI 15,1-17 »
IL VITIGNO "SOREQ" »
LA CASA D'ISRAELE, VIGNA DEL SIGNORE »
IL VINO IN ISRAELE »
IL VINO NEL CANTICO DEI CANTICI »
COMMENTO ALLA PARABOLA DELLA VERA VITE »
GESÙ VERSA IL SUCCO
Dopo i discorsi seguiti all'ultima cena "...Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli." (Giovanni 18,1)
Matteo in 26,30 e Marco in 14,32 parlano del "podere" del "Getzemani", quindi di un torchio "Gat"
e di olio "Shemen"
.
Il torchio richiama la profezia di Isaia che riguarda il Messia: "Chi è costui che viene da Edom, da Bozra con le vesti tinte di rosso? Costui, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza? Io, che parlo con giustizia, sono grande nel soccorrere. Perché rossa è la tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me." (Isaia 63,1-3a)
Luca nel suo Vangelo dice del Monte degli Ulivi, ma il Vangelo di Giovanni sottolinea il particolare che dove andarono, in effetti, era proprio un giardino.
Era perciò quello che in ebraico si dice un "karmoel"
che evidentemente essendo un "podere" conteneva anche una vigna "koeroem"
che probabilmente produceva vino per il Tempio, vista la vicinanza con questo onde i sacerdoti addetti potevano verificarne i procedimenti di produzione ed accertarne la loro "kasherut".
Lui "la vite vera", il "goefoen 'oemoet"
era solito andare li con i discepoli, vi "camminava
in una persona
()
la verità
",
era "nel cammino
il Verbo
bello
()
tra gli uomini
"...
era, infatti, Lui il Messia, quegli di cui dice il Salmo 45: "Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, perciò Dio ti ha benedetto per sempre." (Salmo 45,3)
Questo giardino fa ricordare quello da dove Adamo fu cacciato e così di conseguenza anche gli alberi della vita e della conoscenza.
Gesù, Figlio di Dio per natura divina, ha la missione di assumere a pieno la natura umana e di percorrere la via di Adamo, salvo il peccato.
Prima di prendere su di sé il peso delle colpe dell'umanità tutta intera i sinottici, concordi, segnalano che ebbe angoscia e pregò il Padre di allontanare da Lui quel calice, ma comunque rassegnò al Padre la propria volontà perché operasse al meglio per lo scopo della salvezza degli uomini.
In tale contesto Luca precisa che Gesù entrò in un vera e propria agonia, questa, infatti, è la parola in greco usata per "lotta" come "agone" quando precisa: "Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra." (Luca 22,44)
Questa situazione, associata alla similitudine di Gesù alla pianta di una vite, offre l'immagine dei frutti ormai giunti a maturazione, in quanto, quelle gocce di sangue ci presenta la vite con grappoli di uva rossa. Pieni, turgidi tanto da aprirsi in gocce.
Gesù, quindi, accettata la passione, fu cacciato via da quel giardino da un gruppo di soldati e guardie "con lanterne, fiaccole e armi", appunto come fosse un vero malfattore, seguendo pur senza peccato le sorti di Adamo che fu scacciato dal Gan Eden.
Nel processo con Pilato, poi, Gesù testimonia che è la "vera" vite e la parola "verità" risuona più volte pur se non compresa: "...sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce." (Giovanni 18,37), ma "Gli dice Pilato: Che cos'è la verità?"
Il rosso di quell'uva viene manifesto durante la flagellazione e gocce ne sprizzano attorno rubiconde e tutto è poi esaltato dal mantello da legionario in lana color rosso che gli posero sulle spalle i soldati romani per beffeggiarlo.
Poi, condotto sul Golgota, a questo punto il legno della croce diviene il sostegno della vite con ferri acuminati che l'affiggono a quei legni.
È il momento della vendemmia e di raccogliere i frutti "uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua." (Giovanni 19,34)
"La terra ha dato il suo frutto." (Salmo 67,7)
Il frutto è il vino nuovo dato al mondo dal Crocifisso; è la Chiesa, nata dal costato di Cristo.
Questo vino è il
,
"il sangue
della Sua vite
,
ossia "il sangue
che "scorre
dalla sua persona
( ) ".
È il frutto della Vite Santa lavorato dal Padre Suo che con l'acqua del battesimo fa nascere i cristiani fratelli di Cristo piantati come nuove viti per formare la Vigna del Signore.
Questi a loro volta come martiri di Cristo hanno versato il loro sangue abbondante in ogni tempo perché loro, appunto, fanno parte della Vigna del Signore, infatti, scrisse Tertulliano: " Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani." (da "Apologeticum") e questo sangue è come quello di Cristo, in quanto è nato dal seme del Suo.
I cristiani sono il corpo di Cristo in terra, infatti, a Saulo che perseguitava i cristiani apparve il Signore sulla via di Damasco: "e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Rispose: Chi sei, o Signore? Ed egli: Io sono Gesù, che tu perseguiti!" (Atti 9,4s)
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