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IL SACERDOZIO CRISTIANO
Con il battesimo la Chiesa fa nascere un popolo sacerdotale ove tutti i fedeli hanno il "sacerdozio comune dei fedeli" che attinge dal "Sacerdozio" di Cristo.
Il sacramento dell'Ordine, ha poi la funzione di eleggere dei fratelli servire a nome e in persona di Cristo, capo in mezzo alla comunità.
I sacerdoti nella chiesa primitiva, infatti, erano detti presbiteri, dal greco
"",
"presbęteros", "più anziano", da cui poi il termine di "prete", ed erano loro, i più anziani fedeli, che compivano il servizio per la comunità.
Sul "sacramento dell'Ordine" nel Catechismo della Chiesa Cattolica si legge:
1536 - L'Ordine è il sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua a essere esercitata nella Chiesa sino alla fine dei tempi: è, dunque, il sacramento del ministero apostolico. Comporta tre gradi: l'Episcopato, il presbiterato e il diaconato.
Poi precisa:
1537 - La parola "Ordine", nell'antichità romana, designava corpi costituiti in senso civile, soprattutto il corpo di coloro che governano. "Ordinatio" - "ordinazione" - indica l'integrazione in un "ordo" - "ordine". Nella Chiesa ci sono corpi costituiti che la Tradizione, non senza fondamenti scritturistici, chiama sin dai tempi antichi con il nome di "ordines": così la liturgia parla dell'"ordo Episcoporum" - "ordine dei Vescovi", dell'ordo "presbyterorum" - "ordine dei presbiteri", dell'ordo diacono rum - "ordine dei diaconi". Anche altri gruppi ricevono questo nome di "ordo": i catecumeni, le vergini, gli sposi, le vedove...
Quello del "matrimonio cristiano", come conferma il "Catechismo" è l'unico dei sacramenti ove i ministri del sacramento sono i due sposi stessi, mentre il sacerdote nel caso specifico è il testimonio per la Comunità che riceve e attesta la validità e liceità del loro volere e benedice il matrimonio in figura di Cristo, il vero sposo della coppia, come del resto fanno anche nelle Chiese orientali.
1623 - Nella Chiesa latina. si considera abitualmente che sono gli sposi, come ministri della grazia di Cristo, a conferirsi mutuamente il sacramento del matrimonio esprimendo davanti alla Chiesa il loro consenso.
Nella storia della Chiesa primitiva dalle lettere di San Paolo e dagli Atti degli Apostoli si evince l'uso dei primi cristiani di riunirsi nelle abitazioni private per celebrare il culto ed è così esaltata la figura della "Chiesa domestica", infatti:
- Romani 16,5 - "Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro..."
- 1Corinzi 16,19 - "Le chiese dell'Asia vi salutano . Aquila e Prisca, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore."
- Colossei 4,15 - "Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua."
- Filemone 2 - "...alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua."
- Atti 12,12 - "Pietro dunque, consapevole della situazione, andò a casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove molti fratelli erano riuniti in preghiera."
Il matrimonio cristiano rende atti gli sposi di avere un particolare carisma per testimoniare che l'amore fedele di Cristo è una grazia incarnata e non sigilla un semplice sentimento umano che muta nel tempo e assolve, poi all'insostituibile funzione di preparare mattoni vivi per la costruzione della Chiesa Locale e Universale e per la società.
Nel cristianesimo, infine, la relazione tra sacro e profano è mutata rispetto alle altre religioni e allo stesso ebraismo.
Con la venuta di Gesù, la sua morte e risurrezione, i tempi sono cambiati, ora è la Santità, il regno dei cieli, va in cerca degli uomini, non attraverso riti speciali; disse, infatti, "Interrogato dai farisei: Quando verrà il regno di Dio?, rispose: Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!" (Luca 17,20.s)
Del resto, come si può costatare dai Vangeli, Gesù, pur ebreo, non segue i criteri di purità e impurità, infatti, avvicina morti, ammalati, lebbrosi e anche una donna che ha perdite di sangue da ben 12 anni, dichiara mangiabile ogni cibo.
Per il sacerdote Gesù, l'unico sacerdote, non vi è sacro e profano; è come la luce, per il solo fatto che c'è, in contemporanea e vicino a Lui le tenebre non sussistono o sono neutralizzate.
Nel cristianesimo il fedele che vive le realtà dei sacramenti d'iniziazione, di guarigione e del servizio, resta nell'ambito della santità e vince gli inevitabili peccati che compie; proprio per questo sussistono i sacramenti di guarigione.
Del resto anche i santi riconosciuti dalla Chiesa in vita sono stati comunque soggetti al peccato e hanno usato della grazia del sacramento del perdono.