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TORNIAMO AD ADAMO ED EVA
In ebraico, com'è noto, uomo si dice "'adam" e si scrive
.
Dalla Bibbia il primo uomo, anzi la prima coppia - maschio e femmina - della razza umana è chiamata uomo - "'adam" da cui discende il nome proprio Adamo, poi divenuto in pratica quello del maschio della coppia.
Che il nome Adamo fosse quello della prima coppia, si deduce da Genesi 5,1 ove, infatti, si trova: "Questo è il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e diede loro il nome di uomo
nel giorno in cui furono creati."
Dall'uomo stesso la donna fu poi chiamata:
- prima del peccato
'isshah in Genesi 3,23 "Allora l'uomo disse: Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna ('isshah) perché dall'uomo ('aish
)
è stata tolta".
- dopo il peccato in Genesi 3,20 "L'uomo chiamò la moglie Eva ("Chavah")
,
perché essa fu la madre di tutti i viventi."
Dio non li chiamò mai per nome separatamente, ma sempre entrambi, cumulativamente, "uomo" 'Adam.
Quando dopo il peccato "il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: Dove sei?" (Genesi 3,9) dopo secoli di maschilismo e di prepotenze dell'uomo sulla donna siamo stati abituati a pensare che chiamò il maschio.
Per Dio, però, uomo o donna davanti a lui sono eguali e in effetti, non chiamò solo il maschio, bensì la coppia degli uomini "'adam", e rispose il maschio che prese la parola per entrambi.
Era iniziato il maschilismo!
Il peccato aveva provocato recriminazioni nella coppia, l'uno incolpava l'altro.
Questa situazione la segnala il fatto che l'uomo cambiò il nome della moglie in Eva, come per dire, ora sarai la madre di tutti i viventi che saranno condizionati dal tuo comportamento.
Parlo di condizionamento, in quanto, in ebraico tra "vita, vivere"
e "esistere"
dal punto di vista del grafismo delle lettere c'è la presenza nel vivere di una "chiusura" con quella lettera
che è come una limitazione all'esistere che invece ha solo una lettere aperte
.
Vita
è insomma una "chiusa - imprigionata
esistenza
nel mondo
",
mentre l'esistere
"esce
l'esistente
dal mondo
".
Da Adamo ed Eva nacquero le generazioni di tutti gli uomini che non hanno in sé il potere di esistere, ossia vivere per sempre, ma hanno la limitazione della tomba
,
appunto una
lettera chiusa.
Se si va ben a vedere prima del "Diluvio" il Signore Dio non chiamò nessun essere umano per nome, né uomo, né donna, nemmeno Noè, salvo Abele e Caino in questo modo: "Allora il Signore disse a Caino: Dov'è Abele, tuo fratello?". (Genesi 4,9)
Poi Dio stesso ancora dirà: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte! Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, a oriente di Eden." (Genesi 4,15-16)
Caino fu il primo figlio della coppia Adamo e Abele il secondo, nati dopo la cacciata dall'Eden.
Caino, quindi, è il primogenito di Adamo e di Eva, il primo essere umano che è nato in terra dal seno di una madre.
Eva, infatti, concepì una volta e partorì due volte come risulta da: "Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: Ho acquistato un uomo dal Signore. Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo." Come fossero gemelli.
Non sono segnalati ulteriori concepimenti, ma non è escluso che poi potessero essere nate anche delle femmine, le uniche donne del mondo di allora che non poterono che essere moglie di quei fratelli.
Caino fu il primo omicida-fratricida e il nome, come visto, glielo dette proprio la madre, mentre Abele fu il primo che morì.
Pare che la stessa Eva abbia messo il nome anche al terzo figlio maschio, infatti: "Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set...". (Genesi 4,25)
Fino a questo punto nessun altro nome di donna diverso da Eva è apparso nel testo della Genesi.
Si può concludere che fino a quel momento tre furono i figli maschi della coppia, Caino, Abele e Set e per Abele non viene segnalata alcuna discendenza.
I figli potenziali di Abele erano nei suoi lombi, prova indiretta è che quando Dio disse a Caino "La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!" (Genesi 4,10) il testo per sangue "dam"
usa il plurale "dami"
come a sottolineare che uccise anche la possibilità del fratello di avere figli e figlie.
In definitiva, due sole furono le discendenze di Adamo, quella di Caino e quella di Set e il libro della Genesi le enumera:
- al capitolo 4,17-24 quella di Caino;
- al capitolo 5 quella di Set.
La conclusione è che tutti gli uomini di queste due discendenze sono preziosi e presenti nella mente del Signore.
Non è da dimenticare che entrambe tali dinastie sono riportate volutamente dal libro del Genesi e la corretta conclusione da trarre è che il progetto di salvezza di Dio riguarda entrambe quelle dinastie.
Grave errore sarebbe se si attribuisse a Dio la preferenza della seconda sulla prima, sono soltanto diverse, anzi Dio disse chiaramente che era da preservare Caino dalla vendetta e quindi anche la sua discendenza.
Del resto chi sa quanti della dinastia di Set ebbero poi a uccidere altri uomini, fratelli e sorelle.
Dopo aver generato Set, la coppia Adamo, come abbiamo visto, "...visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie..." (Genesi 5,4)
Questo "generò figli e figlie" si trova anche:
- per Set in Genesi 5,7;
- per Enos in Genesi 5,10;
- per Enan in Genesi 5,13;
- per Malaled in Genesi 5,16;
- per Iared in Genesi 5,19;
- per Enoc in Genesi 5,22;
- per Matusalemme in Genesi 5,26;
- per Lamech in Genesi 5,30.
Poi per Sem in Genesi 5,11 e per vari successori.