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ATTORNO AL GIARDINO
Il capitolo 13 del Genesi riferisce gli avvenimenti accaduti ad Abram e a sua moglie dopo il ritorno dall'Egitto.
Il Signore li riporta nel territorio di Canaan; evidentemente dall'Egitto avevano percorso la via del mare, quindi, rientrarono dal deserto del Negheb con tutto il bestiame al seguito e il nipote Lot che li aveva seguiti.
A questo punto, infatti, il testo ricorda che "Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro." (Genesi 13,2)
Il territorio di Canaan prende il nome da un figlio di Cam che in Genesi 9,24 fu maledetto da Noè, territorio peraltro nell'area d'influenza dell'Egitto, il cui nome è pure di un altro figlio di Cam e abitato da suoi discendenti, infatti: "I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan." (Genesi 10,6)
Abram si portò "...a Betel, fino al luogo dove era stata già prima la sua tenda, tra Betel e Ai, al luogo dell'altare, che aveva là costruito prima: lì Abram invocò il nome del Signore..." (Genesi 13,3s)
Aveva ben da ringraziare e benedire il Signore
di cui non conosceva ancora il Nome, avendo ormai considerato che tutte le sue vicende avevano preso una piega diversa da quando, "El Shaddai",
,
l'Onnipotente, era entrato nella sua vita.
In quel modo Abram, infatti, chiamava "Dio
,
che nella steppa
()
sta
",
in quanto, evidentemente l'aveva conosciuto nel tempo delle soste del suo peregrinare da pastore per la steppe, tempi favorevoli per alzare nel buio delle notti gli occhi verso l'immensità del cielo stellato, perdervisi e meditare; infatti, in un colloquio gli fu detto "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle" (Genesi 15,5)
Appena Abram si era aperto a Dio e l'aveva lasciato entrare nella sua vita Questi si era comportato come l'acqua del mare che arriva ovunque la terra lo consenta, ed evidentemente Abram lo consentiva e si apriva sempre di più.
L'Unico gli entrava dentro, ossia si realizzava un'amicizia che sarebbe diventata amore, in ebraico
,
appunto "l'Unico
gli entrava
dentro
",
e che divenissero amici lo dice il Signore stesso in Isaia 41,8: "Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico."
Il progetto nei riguardi dell'uomo, che sintetizzo con la parola 'Adam, ma che era stato da quegli rifiutato, da parte del Signore era evidentemente intenzione di ripresentato ad Abram.
La coppia primigenia, Adamo, che aveva la primitiva residenza nel Gan Eden, il giardino piantato dal Signore, era volutamente uscita dalla Sua tutela, ma la coppia Abram e Sarai
sua moglie ora potevano riprendere il progetto la dove era stato lasciato ed essere da Lui formati e dare sviluppo al progetto.
D'altronde, nell'episodio di Abram e Sarai in Egitto, come si evince dal racconto, si era avuta la dimostrazione che il Signore riconosceva quel matrimonio come sacro e da proteggere, tanto che il Signore bloccò le avance del faraone nei riguardi di Sarai.
L'idea trova consistenza con i fatti che seguirono.
Le greggi di Abram e di Lot intanto si erano di molto accresciute e i due dovettero separarsi; Lot scelse di risiedere nella valle vicino al paese di Sodoma.
A questo punto c'è nel testo un'annotazione preziosa: "Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sodoma e Gomorra - come il giardino del Signore, come la terra d'Egitto fino a Soar." (Genesi 13,10)
Si la storia ricominciava proprio da lì da dove la coppia Adamo era uscita.
A mio parere proprio questa è la conclusione come provai a dire già in "Il giardino dell'Eden" il posto fisico in cui l'autore ispirato del Genesi ha ritenuto di individuare il primigenio paradiso terrestre.
Il Signore aveva compiuto un segno aveva raccolto un discendente di Adamo appena fuori da quel paradiso per compiere con lui una storia di salvezza che superava di gran lunga quanto poteva immaginarsi.
Quella pezzo di terra che era stato quel giardino non interessava più di tanto, le mire del Signore per l'uomo erano ben più grande, lo voleva simile a sé.
Il Signore in tale occasione promise ad Abramo tutta la terra che riusciva a vedere e una grande discendenza.
Abramo si portò a Ebron dove eresse un altro altare al Signore.
Ebron si trova a 30 Km a sud di Gerusalemme e circa a 30 km a ovest di dove si pensa che fosse la città di Sodoma.