BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2019  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheSan Giuseppe - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
L'UOMO È COME UN ALBERO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:


ALBERI NELLA BIBBIA »
DAGLI ALBERI A CRISTO »
L'ALBERO CHE CAMMINA »
IL PROGETTO HA INIZIO »
L'ALBERO DELLA CROCE GLORIOSA »
ADAMO DÀ IL FRUTTO »

NON COMMETTERE ADULTERIO
È adulterio il rapporto sentimentale - sessuale consenziente fra una persona sposata e altra che non sia il coniuge.
Il termine "adulterio" deriva dal latino, "ire ad alterum", "andare da un altro", e con tale concetto si allude al rompere un patto, mancare alla fede data, ossia un "corrompere", un adulterare.

Nell'Antico Testamento, in cui traspare un inveterato atavico maschilismo, era proibito a un uomo avere relazioni sessuali con una donna sposata o fidanzata che non fosse la propria moglie, mentre l'incontro di uno sposato o fidanzato con una donna non sposata consenziente non era classificato adulterio. Nell'ebraismo, infatti, circa l'adulterio è c'è una differenza fra uomini e donne.
La donna, sposata, infatti, risulta proibita a tutti eccetto che a suo marito, quindi, uomo sposato non è punito con la stessa gravità se ha relazioni con una donna nubile, anche se tale fatto è comunque non lecito.
La maggiore libertà dell'uomo è messa in relazione con l'antica concessione alla poligamia, formalmente proibita nell'ebraismo solo tra X e XI secolo, solo dopo che fu stigmatizzata dal commentatore biblico Rabbenu Ghereshom Meor ha-Golah.

Il libro del Deuteronomio, infatti, oltre ai vari casi di parentela, tale grave trasgressione incombe su un marito che ha rapporti fuori dal matrimonio solo se si avventura con una donna fidanzata o una sposata: "Quando un uomo verrà trovato a giacere con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che è giaciuto con la donna e la donna. Così estirperai il male da Israele. Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, giace con lei, condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato, e l'uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così estirperai il male in mezzo a te." (Deuteronomio 22,22-24)

La donna trovata sola in campagna, in assenza, quindi, di possibili soccorsi, era una preda, difesa solo dalla Legge, infatti, questa prescrive: "...se l'uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza giace con lei, allora dovrà morire soltanto l'uomo che è giaciuto con lei, ma non farai nulla alla fanciulla. Nella fanciulla non c'è colpa degna di morte: come quando un uomo assale il suo prossimo e l'uccide, così è in questo caso, perché egli l'ha incontrata per i campi. La giovane fidanzata ha potuto gridare, ma non c'era nessuno per venirle in aiuto." (Deuteronomio 22,25-27)

Ecco che, note le debolezze umane, nella "Halakhah" o legge tradizionale ebraica riportata nel Talmud proibisce ad un uomo di appartarsi con donne esterne alla sua famiglia (Qiddushin 80b-81b), è stata sentita la necessita della proibizione detta dello "issur yichud" o "isolamento", per cui, ad evitare sospetti e gelosie che potrebbero insorgere, è inopportuno e inammissibile che un uomo e una donna non sposati tra loro s'appartino in luogo separato.

Jose Maria Escrivà, fondatore dell'Opus Dei del resto ebbe a dire, "C'è un proverbio molto eloquente: tra santa e santo, un muro di cemento. Dobbiamo custodire il cuore e i sensi, stando sempre alla larga dall'occasione. È necessario evitare la passione, per quanto santa ci sembri!"

In ebraico il radicale che riguarda il verbo "commettere adulterio" è lo stesso di "essere infedele" e si trova usato circa 30 volte nei testi in ebraico dell'Antico Testamento, di cui 6 volte nei libri della Torah, precisamente:

  • due volte nelle "Tavole delle dieci parole" o "Comandamenti" in Esodo 20,14 e in Deuteronomio 5,18 ove è scritto "Non commetterai adulterio", in ebraico "l'o tinaf" ;
  • quattro volte, di cui due come participio maschile "adultero" "no'ef" e femminile "adultera" "no'afoet" in Levitico 20,10 ove dice, "Se uno commette adulterio () con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adultera dovranno esser messi a morte".
Provo a interpretare le lettere del radicale nel seguente modo:
  • con energia iniziare a soffiare ;
  • con una bella () soffiare - parlare ;
  • emettere in eccitazione - ira .
Mentre nell'ebraismo quel comandamento è posto come 7°, nel Catechismo di San Pio X è riportato al 6° posto e recita "Non commettere atti impuri", pertanto, nell'ambito della Chiesa Cattolica, l'oggetto di tale comandamento è stato ampliato rispetto alla dizione dell'Antico Testamento in forza anche ad altri cenni nell'Antico Testamento, ai successivi insegnamenti dei Vangeli e degli altri scritti del Nuovo Testamento nonché, infine, dalla tradizione patristica, in quanto il fedele è chiamato a superare il mero aspetto istintuale e preservare l'atto sessuale per rinsaldare il vincolo matrimoniale, della alleanza a tre, tra gli sposi e il Signore, unico ambito ove quella sfera assume la suo lecita esplicitazione.

Torniamo alle due famose Tavole dell'Alleanza.
Secondo la tradizione ebraica sulla prima tavola, che chiamo A, vi erano i comandamenti riguardanti Dio e nella cui esposizione si trova la parola Dio, mentre sulla seconda tavola, la B, si trovavano i comandamenti riguardanti ciò che non si deve fare al prossimo.
La sintesi di A+B è "ama Dio e il prossimo".

Prima Tavola A
  1. A - "Io sono il Signore, tuo Dio..."
  2. A - "Non ti farai idolo... non ti prostrerai davanti a loro..."
  3. A - "Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio..."
  4. A - "Ricordati del giorno di sabato per santificarlo..."
  5. A - "Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio ti ha comandato..."
Seconda Tavola B
  1. B - "Non uccidere."
  2. B - "Non commettere adulterio."
  3. B - "Non rubare."
  4. B - "Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo."
  5. B - "Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie..."
Con tale ripartizione l'ebraismo fa notare una stretta corrispondenza e analogia tra i comandamenti della tavola A e quelli della B.
  1. "Io sono il Signore Dio Tuo" è così posto in parallelo a "Non uccidere", perché chi veramente crede che Dio è creatore della vita non può ergersi a padrone della vita altrui.
  2. "Non ti farai idolo... non ti prostrerai davanti a loro..." è nei riguardi del prossimo nella posizione di "Non commettere adulterio", in quanto, l'infedeltà a Dio è, a tutti gli effetti, un adulterio.
  3. Al "Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio..." si fa corrispondere il "Non rubare", in quanto, chi ruba, se incolpato, giurerà il falso in nome di Dio!
  4. Al "Ricordati del giorno di sabato per santificarlo..." in parallelo c'è "Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo", in quanto la mancanza di santificazione del Sabato testimonia la mancanza di fede al prossimo e gli può essere di scandalo.
  5. Lo "Onora tuo padre e tua madre" porta a meditare su "Non desiderare la casa del tuo prossimo . Non desiderare la moglie...", in quanto, i genitori che ciascuno ha sono stati scelti da Dio per cui desiderare un'altra storia è disonorare sia Dio, sia i genitori.
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2019 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  DECRIPTAZIONE BIBBIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e sh́n

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy