BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2019  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheSan Giuseppe - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
L'UOMO È COME UN ALBERO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:


ALBERI NELLA BIBBIA »
DAGLI ALBERI A CRISTO »
L'ALBERO CHE CAMMINA »
IL PROGETTO HA INIZIO »
L'ALBERO DELLA CROCE GLORIOSA »
ADAMO DÀ IL FRUTTO »
NON COMMETTERE ADULTERIO »

PROGENIE DI ADULTERI
Il matrimonio ebraico fin dalla prima fase, quella del fidanzamento, implica una promessa, quindi, è un patto di alleanza e l'adulterio è un'infedeltà ossia una lacerazione di quel patto fatto con l'altra persona davanti a Dio, come lo è la rottura dell'alleanza con Dio stesso.
L'infrazione matrimoniale, purtroppo comune anche a quei tempi, dai profeti d'Israele, quindi, fu presa come paragone per chiarire la gravità dell'infedeltà verso Dio - si pensi che gli adulteri erano passibili di lapidazione - considerato che Israele era la sposa del Signore legata a Lui dal documento scritto della Legge, che rappresentava la "Ketubah" matrimoniale che lo sposo consegna alla sposa in ogni matrimonio ebraico.

II profeta Geremia in 3,6-9 accusa Israele e Giuda di adulterio verso Dio e di prostituzione con gli idoli: "Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi... e la sua perfida sorella... sorella Giuda non ha avuto alcun timore. Anzi, anche lei è andata a prostituirsi, e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato la terra; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno."

Nel libro del profeta Ezechiele il capitolo 16 è tutto dedicato al paragone che fa Dio di Israele con una donna divenuta sua sposa, ma che è poi divenuta adultera e s'è prostituita:

  • Ezechiele 16,8 - "Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era l'età dell'amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te - oracolo del Signore Dio - e divenisti mia..."
  • Ezechiele 16,15 - Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita...
  • Ezechiele 16,31-32 - "Quando ti costruivi un giaciglio a ogni crocevia e ti facevi un'altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, ma come un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri!"
Nel libro del profeta Isaia in 57,3-5 è inveito conto gli idolatri come degli adulteri: "Ora, venite qui, voi, figli della maliarda, progenie di un adultero e di una prostituta. Di chi vi prendete gioco? Contro chi allargate la bocca e tirate fuori la lingua? Non siete voi forse figli del peccato, prole bastarda? Voi, che spasimate fra i terebinti, sotto ogni albero verde, che sacrificate bambini nelle valli, tra i crepacci delle rocce."

La Bibbia inizia presentando in Genesi 1,22-23 a chiusura della pagina della "creazione" un solo uomo e una sola donna legati tra loro dallo stretto vincolo di un matrimonio monogamico voluto e avvenuto alla presenza dello stesso Creatore, che fa parte del patto stesso, un patto a tre.

Tutta l'umanità, per , secondo la Bibbia, è nata dopo che tale alleanza era stata rotta per cui dice il Salmo 51,7 "Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre", insomma risulta che gli uomini sono figli di adulteri rispetto a Dio essendo nati dopo la cacciata dal paradiso terrestre, quando il Suo Santo Spirito, stante il peccato, non era più in loro.

Mentre la prima coppia formata direttamente da Dio in termini umani si poteva definire "figlia di Dio" i figli che poi nascono da quei progenitori sono ormai frutto della sola coppia in quanto dotata come gli animali di capacità di riproduzione, ma in senso stretto sono soltanto creature di Dio essendo i progenitori usciti dal patto con Lui.

Il patto di alleanza della coppia con Dio era "non mangerai dell'albero della conoscenza..." e sappiamo che in ebraico con il "conoscere" si definisce il rapporto intimo della coppia, tanto che in Genesi 4 si ha:
  • Genesi 4,1 - "Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino";
  • Genesi 4,17 - "Ora Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc";
  • Genesi 4,25 - "Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set".
In sintesi, quindi, l'alleanza consisteva nell'essere tra loro fedeli ed essere fedeli con Dio, ma la coppia invece andò dietro ad un altro, "ire ad alterum", "andare da un altro", ossia fu infedele, quindi, di fatto fu adultera.

Si legge in Genesi 2,22-23: "Il Signore Dio formò una donna e la condusse all'uomo." e quel dire che Dio "la condusse all'uomo " suggerisce un momento festoso dedicato a sancire un qualcosa di importante e denso di significato alla presenza di Dio che fu un partecipante al patto e non solo testimone.
A questo punto "...l'uomo disse: Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta." (Genesi 2,23) e appare un nome ancora mai usato in quel testo, "'ish" , che in ebraico vuol dire "uomo" e che si può intendere come "uno che esiste ", "uno che è alla luce ".

Dopo quel matrimonio perfetto, ecco appare che Adamo, la coppia dei progenitori, si da un nome nuovo rispetto a maschio e femmina di prima, nome che in ebraico si traduce sia "uomo", come ho evidenziato in grassetto, ma significa anche "marito".
I due uniti tra loro ruppero quel patto con Lui per cui "'ish" e "'isha" , marito e moglie nel senso pieno inteso da Dio la coppia Adamo, mancò di esserlo e restarono solo il maschio e la femmina, una coppia umana, due "compagi", non due sposi.
Furono marito e moglie fino alla prima prova, poi furono un maschio e una femmina, lontani dal Signore e in discussione tra loro come s'intravede nell'incolparsi dell'errore di cui è cenno in Genesi 3,12.
Non è esplicitata quale fosse l'attesa da parte di Dio da quel matrimonio, perché il progetto fu interrotto come informa Genesi 3 ove i due progenitori, appunto, ruppero il patto e mangiarono del famoso albero della conoscenza del bene e del male trasgredendo alla condizione dell'alleanza.

C'è però il commento al versetto 24 in cui è detto "Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne" che in ebraico è:



Questo commento fa un salto proiettando la visione nel futuro.
Questo commento se si va a vedere non parla certamente di Adamo, ma di un futuro uomo, sia perché lo chiama "marito" o "sposo", "'Ish" e Adamo sappiamo non lo fu, sia perché si dice di uno che deve lasciare la casa del padre e Adamo invece doveva restare con suo Padre, Dio, e non lasciare il posto nel paradiso terrestre dove abitava.
Chi è allora questo "sposo" "'Ish" ?

La donna che è l'uscita dal costato di Adamo, nel cristianesimo è riconosciuta essere una profezia della Chiesa, la Donna "'ishet" che sgorgò dal costato di Cristo, il vero e unico "Sposo", "'Ish" , in quanto "l'Unigenito fu risorto " e Lei, la "'ishet" fu "dall'Unigenito alla luce dalla croce ."

Il Catechismo della Chiesa Cattolica coglie questo rapporto in modo stretto, nell'articolo seguente:

1616 - È ciò che l'Apostolo Paolo lascia intendere quando dice: "Voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa", e aggiunge subito: "Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola". Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! (Efesini 5,25-32).

Provo allora a considerare quell'uomo "'Ish" proprio come chi ha provocato l'uscita di quella donna da Adamo, che da questi fu poi chiamata Eva, cioè il Verbo autore della creazione, "l'Unigenito da cui fu la Luce ".

In forza di tale pensiero provo a leggere le lettere ebraiche di quel versetto Genesi 2,24 con i criteri del mio metodo di decriptazione.
Operando in tal modo si ottiene il seguente discorso esplicito che è proprio una profezia di incarnazione:

"In azione in cammino per l'angelo (ribelle) spazzare () colpendolo in casa l'Unigenito , da cui fu la luce , verrà (). Dal Padre , sarà a recarsi e verrà () primogenito di madre a portarsi e s'insinuerà () nel grembo () di una donna (). Al termine si porterà e nel mondo sarà a recare potenza alla carne ; i fratelli aiuterà ."

Pare proprio potersi ritenere che scopo delle prime pagine della creazione sia il presentare un matrimonio santo, monogamico, di una coppia uomo-donna, marito-moglie, un legame di amore e collaborazione per un medesimo fine, la volontà di Dio, e non solo l'unione di maschio e di una femmina ove si esalta la sfera sessuale, da destinare invece a fini elevati: procreazione e aiuto all'unità.
Pur se tanti, come si legge nella stessa Torah, anche tra i patriarchi, furono i casi di non rispetto di questo indirizzo voluto da Dio, la monogamia fu compresa a pieno da personaggi biblici importanti: Noè, Isacco, Giuseppe e Mosè.

Nella stessa Torah, però, oltre la poligamia si trova anche la possibilità di divorzio in questi termini: "Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio ("keritut" ) e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa." (Deuteronomio 24,1)

Precisamente quanto in grassetto è "scriva per lei un libretto di tagliamento - di rottura" ove è usato lo stesso verbo che si usa per dire di fare alleanza, con l'aggiunta di una per dire finito.
Un tale documento in ebraico si dice "ghet" .

Si presume che l'uso sia nato per dare libertà agli schiavi nel giubileo e la tradizione propone che Abramo l'abbia dato alla schiava Agar che successivamente fu trasferito anche alle mogli specialmente per cercare di sanare situazioni non volute di Israeliti unitisi con donne dei gentili, quindi, contro la prescrizione dello stesso Deuteronomio "Non costituirai legami di parentela con loro, (popoli stranieri) non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché allontanerebbero la tua discendenza dal seguire me, per farli servire a dei stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe." (Deuteronomio 7,3), problematica che si rinnovò ai tempi di Esdra e Neemia al ritorno dall'esilio babilonese.
Certamente ci furono abusi e discussioni al riguardo sul venire o meno da Dio di questa norma evidentemente c'erano.
I matrimoni ebraici, pur se non potevano avere la valenza di quel primo matrimonio voluto da Dio con la coppia Adamo, di fatto sono contratti alla presenza Dio che viene invocato con solennità e la rottura del patto matrimoniale con il divorzio coinvolge Dio e lo accusa di non essere stato previdente e di essere venuto inutilmente a fare da testimonio.

Ecco che un richiamo a un pensiero puro al riguardo si trova già nel profeta Malachia, (2,14-16) quando dice: "...il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che hai tradito, mentre era la tua compagna, la donna legata a te da un patto. Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. Perché io detesto il ripudio, dice il Signore, Dio d'Israele, e chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti... non siate infedeli."

Gesù su tale questione ebbe a dire ai farisei: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all'inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un'altra, commette adulterio". (Matteo 19,8-9)

Su quella durezza di cui parla Gesù riporto un favoletta che circola tra gli ebrei. "Mosè scende dal Sinai con due grandi e pesanti tavole della legge e dice al popolo: Dio mi ha incaricato di darvi questi Comandamenti. Il popolo ne contesta il numero e il peso. Mosè accetta di risalire sul monte per trattare con Dio. Dopo quaranta giorni riscende dal monte e parla al popolo. Sono riuscito ad ottenere una riduzione dei Comandamenti, dieci soltanto, ma quanto all'adulterio - scuotendo il capo - disse: non c'è stato nulla da fare."

Quelli che uscirono dall'Egitto non erano solo Israeliti, ma molti erano di altra provenienza, ma "una grande massa di gente promiscua partì con loro" (Esodo 12,37), gente raccogliticcia, dice in Numeri 11,4.

Quel raccontino allora si connette proprio a quel fatto, in quanto coloro che uscivano dall'Egitto provenivano da una cultura in cui l'etica familiare era assai diversa, potevano avere più mogli, tanto che nel Talmud, Yomà 75°, si trova che il popolo ricordando i cibi che mangiava in Egitto - e il cibo può essere una metafora sessuale - "Piangeva per le questioni inerenti alle sue famiglie" e si può interpretare in tal senso quanto dice in Numeri 11,10 col "piangeva per le sue famiglie".


parti seguenti:    


TORNIAMO AL FICO »

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2019 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  DECRIPTAZIONE BIBBIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy