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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
POPOLO IN DIASPORA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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I SAMARITANI
Dal secondo libro dei Re 17,24 si apprende che gli Assiri, mentre deportavano dai territori d'Israele le genti delle tribù del regno del Nord le rimpiazzavano in parte con altre provenienti dalla Mesopotamia.
Vi si legge, infatti: "Il re d'Assiria mandò gente da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvàim e la stabilì nelle città della Samaria al posto degli Israeliti. E quelli presero possesso della Samaria e si stabilirono nelle sue città."

Queste genti, fatte insediare soprattutto nel territorio già della tribù di Efraim, pur se adoravano gli idoli delle nazioni di provenienza, si unirono in matrimoni con gli Israeliti rimasti in quelle aree e dintorni e formarono il primo nucleo dei Samaritani, "Shomronim", la cui capitale era Samaria.
I loro discendenti dagli ebrei erano ritenuti dei sangue misti.
Quel libro dei Re poi fornisce questa notizia sui sopraggiunti:

  • 2Re 17,25-28 - "All'inizio del loro insediamento non veneravano il Signore ed egli inviò contro di loro dei leoni, che ne facevano strage. Allora dissero al re d'Assiria: Le popolazioni che tu hai trasferito e stabilito nelle città della Samaria non conoscono il culto del dio locale ed egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali seminano morte tra loro, perché esse non conoscono il culto del dio locale. Il re d'Assiria ordinò: Mandate laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là: vada, vi si stabilisca e insegni il culto del dio locale. Venne uno dei sacerdoti deportati da Samaria, che si stabilì a Betel e insegnava loro come venerare il Signore."
Appare veramente "incredibile" questa motivazione dei "leoni" che forse nasconde un'altra realtà... quelli di Giuda... leoni... facevano rappresaglie e furtivi agguati contro di loro, perché idolatri e fu così che dall'Assiria fu mandato un sacerdote ebreo del regno del Nord, probabilmente un non Levita, per istruirli nella religione ebraica sulla base di antichi scritti riferibili a Mosè.
Ne nacque una religione sincretica, mescolanza di antico ebraismo e idolatria, infatti, la Bibbia sottolinea:
  • 2Re 17,29-33 - "Ogni popolazione si fece i suoi dei e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani, ognuna nella città dove dimorava. Gli uomini di Babilonia si fecero Succot-Benòt, gli uomini di Cuta si fecero Nergal, gli uomini di Camat si fecero Asimà. Gli Avviti si fecero Nibcaz e Tartak; i Sefarvei bruciavano nel fuoco i propri figli in onore di Adrammèlec e di Anammèlec, divinità di Sefarvàim. Veneravano anche il Signore; si fecero sacerdoti per le alture, scegliendoli tra di loro: prestavano servizio per loro nei templi delle alture. Veneravano il Signore e servivano i loro dei secondo il culto delle nazioni dalle quali li avevano deportati."
Più di 200 anni dopo ai tempi di Ciro quando tornarono da Babilonia gli esuli della Giudea e cominciarono a costruire il loro Tempio i samaritani tentarono in ogni modo di arrestarne l'impresa (Neemia 6,1-14), poi costruirono un loro tempio sul Garizim. (Sulle sue rovine fu costruito un tempio pagano e in epoca bizantina una chiesa)

Questo Tempio sul Monte Garizim fu rivale di quello di Gerusalemme, infatti, vi officiavano sacerdoti legittimi della discendenza di Aronne fino alla sua distruzione da parte dei Giudei sotto gli Asmonei con Giovanni Ircano, nel 123 a.C. che sostenevano solo il culto di Gerusalemme come legittimo.
Una menzione particolare va fatta sulle Sacre Scritture dei Samaritani.
Hanno solo una versione del Pentateuco che interpretano senza commenti.
Il loro testo liturgico è in ebraico samaritano, una varietà di ebraico antico.


Confronto tra lettere ebraiche e samaritane

I Samaritani accettano solo un'edizione antica del testo della Torah che si rifaceva certamente a un testo portato nei primi tempi da quel sacerdote mandato dal re Assiro.
La loro fede ha questi punti precisi:
  • un unico Dio, il Dio d'Israele;
  • un unico profeta, Mosè;
  • un unico libro sacro, il Pentateuco;
  • un unico luogo sacro, il Monte Garizim.
Non considerano i Profeti e gli Agiografi come testi sacri, non hanno il Talmud, purtuttavia attendono il Messia e la risurrezione che evidentemente non possono che dedurre che dalla Torah e hanno un calendario diverso dagli ebrei.
Festeggiano solo le festività nominate nella Torah:
  • la Pasqua ebraica;
  • gli Azzimi;
  • delle Settimane "Shavuoth";
  • il primo giorno del Settimo Mese;
  • il giorno dell'Espiazione, "Yom Kippur";
  • dei Tabernacoli, "Sukkoth" (hanno l'usanza per la festa delle capanne di fare la "sukkah" o capanna rituale in casa e non a cielo aperto);
  • della gioia dellaTorah.
I Samaritani non hanno le feste degli Ebrei di Hanukká e Purim, successive al 721 a.C..
Il nuovo Anno è festeggiato quattordici giorni prima della Pasqua e alla vigilia di Pasqua c'è il sacrificio degli agnelli e capretti sul monte Garizim.
Nel testo "samaritano" della Torah raffrontato a quello degli ebrei o masoretico le informazioni precisano che vi sono almeno 2000 varianti dovute a:
  • modifiche per collegare racconti simili, come per Esodo 20 e Deuteronomio 5;
  • aggiunte come in Genesi 7,3 ove vi si dice: "gli uccelli del cielo sono limpidi";
  • chiarimenti di parti ritenute oscure, come in Genesi 49,10 "non sarà tolto lo scettro dai suoi piedi" è corretto in "non sarà tolto lo scettro dai suoi padroni";
  • modifiche secondo la fede samaritana come il monte Garizim sacro per i samaritani in luogo del monte Ebal di Deuteronomio 27,4.
Nella maggior parte di quelle 2000 discordanza tra testo masoretico e testo samaritano sono accolte dalla traduzione greca dei LXX, quindi in particolare quando Esodo 12,40 per il testo ebraico il soggiorno in Egitto dura 430 anni, quello samaritano apporta l'aggiunta "in Egitto e nella terra di Canaan".
Sin dai tempi di Giosuè 21,21 Sichem in Samaria era stata fissata come luogo "rifugio" e Samaritani accoglievano volentieri i criminali violatori di leggi ebraiche fuggiti dalla giustizia di quelli del regno del Sud e i loro scomunicati, il che incrementò l'odio tra le due nazioni, infatti, I giudei non volevano avere niente a che fare con loro come risulta dal Vangelo di Giovanni, ma Gesù predicò anche a loro e gli apostoli seguirono il Suo esempio (Atti 8,25).

Pur se presenti tutte queste differenze ritenute inconciliabili i samaritani dagli ebrei non sono considerati dei "goym" ossia dei gentili o pagani; il Talmud li definisce infedeli o apostati.
Da un censimento fatto nel 2017 risulta che vi erano ancora 796 samaritani di cui 381 abitano in Cisgiordania presso il Garizim a Kiyat Luza, vicino Nablus, e 415 in Israele perlopiù a Holon.
Ho letto di questa curiosa idea: se dagli ebrei fosse ricostruito il Tempio a Gerusalemme per riprendere i riti interrotti da duemila anni, forse non riuscirebbero più a stabilire chi fra loro siano i sacerdoti per un rito "valido", mentre i samaritani, avendo ancora sacerdoti discendenti dai ceppi biblici attestati da genealogie delle loro famiglie e confermate dall'analisi dei DNA dovrebbero far avere sacerdoti idonei da una donna ebrea che sposasse l'adatto samaritano col "gene sacerdotale" per cui il figlio essendo ebreo per Legge incarnerebbe un vero sacerdote, capace di compiere lo sgozzamento dell'agnello pasquale in modo valido.

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