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I VANGELI E LA "GIOIA"
La parola "gioia" complessivamente nei quattro Vangeli canonici si trova usata per 30 volte, precisamente:
- 6 in Matteo;
- 1 in Marco;
- 13 in Luca;
- 10 in Giovanni.
Vediamo dove, come e perché.
Matteo
- 2,10 - I Magi che erano arrivati a Gerusalemme guidati da una stella; dopo aver incontrato Erode il Grande, partiti per Betlemme "Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima."
- 13,20 - Nell'ambito della parabola del "seminatore" per la parte di semi che cade sulle zone sassose il Vangelo dice: "Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno." Il Vangelo comunicato porta comunque gioia anche se non trova poi modo di svilupparsi.
- 13,44 - "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo." Chi trova il "regno dei cieli" entra in una gioia che vuole conservare.
- 25,21.23 - Si è nell'ambito della parabola dei "talenti" ove per due volte è detto a due dei tre servi "...sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone." Ne consegue che la gioia è il risultato di essere in comunione col Signore.
- 28,8 - Si è alla mattina della domenica di resurrezione e "Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli." La vera grande gioia è la risurrezione di Cristo che comporta l'impulso irrefrenabile di annunciarla.
Marco
- in 4,16 parallelo di Matteo 13,20 sulla parabola del "seminatore".
Luca
- 1,14 - L'angelo del Signore annuncia a Zaccaria la nascita del figlio, Giovanni Battista: "Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita".
- 1,44 - Elisabetta, ancora incinta di Giovanni, incontra Maria in attesa di Gesù ed esclama, "Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo."
- 2,10s - L'angelo annuncia ai pastori, "...disse loro: Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore."
- 8,13 - parallelo di Matteo 13,20 sulla parabola del "seminatore".
- 10,17 - "I settantadue tornarono pieni di gioia..." Annunciare il Vangelo reca gioia anche a chi l'annuncia.
- 10,21 - "In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza." Attenzione la sapienza e la conoscenza delle cose di questo mondo possono velare la vera gioia.
- 15,5.7.10 - Nella parabola della "pecora perduta" e della "moneta perduta" si trova, "Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte." La gioia della conversione spunta in cielo e in terra:
- 19,6 - Zaccheo accoglie Gesù a casa sua, "Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia."
- 19,37 - Si è al momento della "Domenica delle palme", "Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto..."
- 24,41 - Gesù si presenta ai discepoli e "...mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: Avete qui qualche cosa da mangiare?"
- 24,52 - Dopo l'Ascensione i discepoli "...si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia".
Giovanni
- 3,29 - Giovanni Battista è l'amico dello sposo: "Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena." La sposa esulta alla voce dello sposo e tutto attorno a loro è gioia.
- 8,56 - La gioia di Abramo e dei patriarchi era di attendere un evento, la venuta di Cristo, infatti: "Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia."
- 15,11 - "Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena." Gioia è partecipare alla comunione del Padre e del Figlio.
- 16,20-24 - Si è al momento del "testamento spirituale" di Gesù, dopo l'ultima cena, ove tra l'altro disse: "...sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena." Gioia è quando l'uomo viene veramente al mondo, ossia prende atto di essere figlio di Dio.
- 17,13 - Quella gioia di sapere che l'uomo è figlio di Dio e quando ci si rende conto di essere fratelli per Gesù Cristo che è salito al Padre, infatti, dice, "...ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia."