BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2019  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheRacconti a sfondo biblico - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

RACCONTI A SFONDO BIBLICO...

 
UN TESTIMONE DEL RISORTO - SAN TOMMASO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

L'APOSTOLO TOMMASO »
TOMMASO NEL VANGELO DI GIOVANNI »
IL RISORTO NEL CENACOLO SECONDO I SINOTTICI »

TOMMASO - APOSTOLO DELLA TRADIZIONE
Tommaso apostolo, il "Didimo", oltre che dalla Chiesa Cattolica è venerato come Santo anche dall'Ortodossa e dalla Copta.
Il nome originale dell'apostolo pare fosse "Giuda", come segnalano la storia di Abgar, la Didachè e i Siri Taziano e Sant'Efrem.
Secondo la tradizione, Tommaso predicò il Vangelo in Persia e in India ove fondò le prime comunità cristiana e sarebbe morto nel 72 d.C., precisamente a Mylapore, "il paese dei pavoni", oggi quartiere della città indiana di Chennai sulla costa orientale.
La festa di San Tommaso era celebrata sia nel "dies natalis", fissato in lontana data nel 21 gennaio, sia nella ricorrenza della traslazione delle reliquie a Edessa (VI secolo), il 3 luglio, come precisa il Messale Romano.
In "Storia Ecclesiastica" Eusebio di Cesare citando notizie tratte da Origene racconta che Tommaso, già alla guida della comunità cristiana di Babilonia, lasciatovi il discepolo Taddeo, nel 52 d.C.. via mare, dapprima si portò in India sud-occidentale: "Quanto agli apostoli e ai discepoli del Salvatore nostro dispersi per tutta la terra, la tradizione riferisce che Tommaso ebbe in sorte la Partia..."
(Origene, "Commento alla Genesi" riportato da Eusebio di Cesarea in "Storia ecclesiastica", III)

I commercianti romani dall'epoca di Augusto tramite l'Egitto e i porti sul Mar Rosso cominciarono a stabilire collegamenti con l'India meridionale fondarono insediamenti commerciali soprattutto sulla costa occidentale che sopravvissero a lungo anche dopo la fine dell'impero romano.
Il "Periplo del Mar Eritreo" o "Periplo del Mar Rosso" "Periplus Maris Erythraei" è un documento la cui stesura in greco, fatta risalire al l secolo come redatto da un mercante egiziano in epoca romana che descrive le rotte di navigazione dal "Mar Rosso" nell'Oceano Indiano ove sono descritte in 66 capitoletti località portuali del mondo antico come Barbaric, oggi Karachi, Bharuch, Muziris e Arikamedu.


Commercio romano con l'India secondo il "Periplus maris erythraei", I secolo

Certamente molti erano i commercianti fenici ed ebrei che contribuivano a questi commerci e forse il nostro Tommaso s'imbarcò su una nave mercantile romana o fenicia e arrivò a un porto dell'attuale Kerala in India ove sapeva avrebbe potuto trovare ebrei e romani da evangelizzare ed essere introdotto nella regione.


Regione del Kerala

San Nicola Nazianzieno (329-390) e l'apocrifo "Atti di Tommaso" informano che l'apostolo evangelizzò l'India dove morì martire colpito da una lancia a Mylapore ove sul posto c'è ancora una croce con iscrizione in persiano del VII secolo.
Ricerche correlate hanno indicato che a metà del VI secolo un mercante egiziano scrisse di aver trovato nell'India meridionale gruppi inaspettati di cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu portato ai loro avi da Tommaso apostolo.
Vi erano già comunità ebraiche stanziatesi su quelle sponde e Tommaso pare che convertì alcuni al cristianesimo poi molti indiani specie delle caste superiori che facilitarono l'evangelizzazione; tra questi furono nominati i primi sacerdoti e fondò comunità cristiane a Maliankara e Kothamangalam.
Secondo la tradizione poi si sarebbe spostato in Cina e al ritorno avrebbe aperto comunità sulla costa orientale dell'India ove morì martirizzato.
Racconta il "Milione", scritto da Rustichello da Pisa dopo il 1295 riportando i racconti di Marco Polo riferisce due fatti su San Tommaso:
  • un miracolo: "Nel 1288 un re del Maabar si trovò ad avere una grandissima quantità di riso e così lo distribuì nelle case dei dintorni, anche nella chiesa di San Tommaso (trasformata in deposito). I cristiani, venuti a conoscenza del sacrilegio, inviarono degli ambasciatori con lo scopo di far revocare l'ordine al re. Ma quello non li ricevette neppure. Fu allora che avvenne il miracolo. La notte stessa del giorno in cui i messaggeri cristiani avevano fatto ritorno desolati alle loro case, il re ebbe la visione di San Tommaso il quale, puntandogli una forca minacciosa alla gola, gli disse: Forza, fa sgombrare subito la mia chiesa se non vuoi morire di mala morte. E intanto che così diceva gli pressava contro la gola le punte acuminate. Il re si svegliò di soprassalto e fece sgombrare la chiesa; da quel giorno in poi egli cominciò a stimare i cristiani e li esentò dal pagamento di tutte le tasse."
  • la morte del Santo: "Un giorno il Santo, uscito dal suo romitorio, se ne andò nel bosco per dire le orazioni e recitare l'uffizio divino. E nell'erba tutt'attorno c'erano dei pavoni che razzolavano. Ma un idolatra della razza dei gavi, con l'intento di colpire, uno dei pavoni prese in pieno il costato dell'apostolo. Così ferito il Santo morì continuando ad adorare Dio. Da quel giorno i pavoni del Santo non cantarono più, quasi per dimostrare il loro profondo dolore. Se uno della razza dei gavi volesse entrare nel luogo dove è conservato il corpo non potrebbe perché una forza miracolosa lo respingerebbe. Dio ha voluto così per punire la razza di colui che ha ucciso l'Apostolo."
La storia locale tramanda che Tommaso sarebbe giunto per mare e sbarcato attorno al 58 d.C. nel Malabar a Muziris, l'odierna Cranganore, e che fu ucciso nel 72 d.C. trafitto da una lancia sul monte Parangi Malai, nei dintorni di Maylapur, mentre si dirigeva verso le zone orientali del sud dell'India.
Secondo Girolamo, San Panteno, filosofo, teologo e apologeta cristiano del II secolo, maestro di Clemente Alessandrino, si recò India tra il 180 e il 190 su invito dei cristiani del luogo per migliorarne la preparazione dottrinale con basi teologico-filosofiche e tornò ad Alessandria con una versione in aramaico del Vangelo secondo Matteo.

Quando i portoghesi giunsero a Mailapur nel 1517 l'antico porto era ormai stato sommerso, ma quelli del posto seppero indicare ove era stato sepolto per la prima volta San Tommaso.
Marco Polo poi nel 1293 riferisce di aver visto cristiani e musulmani visitare quella tomba di Mailapur.
Là c'era la "dimora di San Tommaso", una chiesetta a pianta rettangolare molto antica che i portoghesi trovarono in rovina, ad eccezione della piccola cappella sopra la tomba, con vicine altre tombe e monumenti.
Nel 1523 ricostruirono la chiesa, ma nel 1893 era ormai in condizioni tali che fu conveniente demolirla per costruirvi sopra l'attuale cattedrale.
La ex tomba di San Tommaso era in profondità, infatti, nel 1945 furono trovati mattoni eguali a quelli impiegati in zona negli scavi di una stazione commerciale romana, il attestano l'antichità di quel sito di San Tommaso.
Accadde che nel III secolo nel sud dell'India ci fu una persecuzione anti-cristiana e i fedeli trasportarono i resti di Tommaso a Edessa nella Turchia sud-orientale.
Gli "Atti di Tommaso" e poi Sant Efrem informano che le reliquie di Tommaso furono trasferite a Edessa, forse nel 230; comunque nel 373 una grande chiesa vi fu edificata e dedicata al Santo.
Il 13 dicembre 1144 Edessa fu conquistata dai musulmani, ma in previsione di ciò le reliquie di Tommaso erano state portate dai cristiani nell'isola greca di Chios e qui sotto ho riportato la fotografia della pietra tombale.


Pietra tombale del III secolo già a Chios

Quella pietra riporta l'immagine del Santo e il cavedio rotondo più grande che si vede era per mettervi un vaso di aromi e il piccolo per inserirvi e far bruciare bastoncini d'incenso.
Nel 1258 quei resti mortali furono trafugati nottetempo e portati a Ortona sulla costa adriatica in Abruzzo assieme alla pietra tombale che era a Chios, come attesta una pergamena del 22 settembre 1259.
Secondo il racconto di Giambattista De Lectis, medico e scrittore di Ortona del XVI secolo, il capitano di 3 galee facenti parte della flotta di Venezia al seguito dell'ammiraglio Filippo Chinardo che combatteva per conto di Manfredi principe di Taranto, che vinse la flotta di Genova nello scontro al largo di Acri, appunto nel 1258 trafugò da Chios i resti mortali di San Tommaso e li portò a Ortona ove sono ora deposti nella basilica di San Tommaso.


Sbarco delle reliquie, pietra scolpita del XVI secolo
nel Museo Diocesano di Ortona

In tale occasione sarebbe accaduto il primo "miracolo" a Ortona che la tradizione attribuisce a San Tommaso quando Lucia, la figlioletta di Leone Acciaiuoli, quel capitano che aveva preso le reliquie per portarle a Ortona, cieca dalla nascita, nell'abbracciare il padre acquistò immediatamente la vista come ricorda un piccola scultura raffigurante la bambina vedente installata in uno allo spigolo dello stabile al centro di Ortona.
Un'antica tradizione ripresa dalla raccolta medievale del XIII secolo di biografie di Santi, detta "Legenda aurea" di Jacopo da Varagine, collega Tommaso all'"Assunzione in cielo di Maria" e racconta che quando Gesù accolse la Vergine in cielo la cintura di Lei cadde nelle mani di Tommaso come segno di particolare predilezione.
Si racconta anche che in India Tommaso fu chiamato come architetto dal re indiano Gondofero ed ecco, allora, che è divenuto patrono di architetti, geometri e dell'India; poi per aver voluto vedere la prova prima di credere, è patrono dei giudici e protegge anche dalle malattie degli occhi.
I suoi simboli sono: squadra, lancia e cintola.
In Kerala, stato dell'India sulla costa sud occidentale, dove l'apostolo secondo la tradizione sbarcò per la prima volta, i cristiani sono ancora chiamati i figli di San Tommaso.

Benedetto XVI nella già citata udienza del 27 settembre 2006, tra l'altro ebbe anche a dire: "Ricordiamo infine che, secondo un'antica tradizione, Tommaso evangelizzò prima la Siria e la Persia (così riferisce già Origene, riportato da Eusebio di Cesarea, Hist. eccl. 3,1) poi si spinse fino all'India occidentale (Atti di Tommaso 1-2 e 17ss), da dove infine raggiunse anche l'India meridionale."

Molti si sono recati e si recano sulla tomba del Santo seguendo il "Cammino di San Tommaso" tra cui anche tanti pellegrini cristiani ortodossi che passando da Roma poi vanno a Grottaferrata all'abazia greca di San Nilo, quindi, si recono a Ortona da San Tommaso e proseguono fino a Bari per le reliquie di San Nicola.
Questo "Cammino" come proseguimento del pellegrinaggio fino a Roma sulla via Francigena fu reso celebre da Santa Brigida, reduce da un pellegrinaggio sulla tomba di S. Giacomo a Santiago di Compostela.


Cammino di San Tommaso

Santa Brigida (1303-1373), di rango nobile, nata in Svezia, sposata col governatore, Ulfo di Svezia da cui ebbe 8 figli, compatrona d'Europa (Giovanni Paolo II, 1-10-99), di cui sono note le sue "Rivelazioni" avute da Cristo, ebbe dal Signore stesso il compito di fondare il nuovo Ordine monastico del Santissimo Salvatore, per cui nel 1349 si recò a Roma ove ottenne l'approvazione per l'ordine e vi rimase fino alla morte, quindi, nel 1391 fu canonizzata da Bonifacio IX che ritenne veritiere quelle "Rivelazioni" e concesse l'indulgenza a chi avesse pregato in Ortona sulla tomba di San Tommaso.
Tra il 1365 e il 1370 secondo la tradizione locale, Brigida visitò due volte la tomba dell'Apostolo; a memoria del suo passaggio ci sono un'antica chiesa ad Arielli e un cippo davanti alla chiesa di San Rocco a Ortona.

Santa Brigida udì una voce che diceva: "Io sono il Creatore di tutte le cose e il Redentore... si deve dire e predicare in maniera molto sicura che come i corpi degli apostoli Pietro e Paolo sono a Roma, così le reliquie di san Tommaso mio apostolo sono in Ortona."


Il dito di San Tommaso

Desiderava ardentemente di avere una reliquia dell'apostolo; nel primo viaggio aveva pregato per ottenere questo miracolo e racconta che le apparve San Tommaso che le promise: "Torna qui e io soddisferò il tuo desiderio."

Lei tornò e San Tommaso, apparso di nuovo le disse: "ti darò il tesoro desiderato ormai a lungo da te" e si ritrovò fra le mani un frammento del dito di Tommaso, oggi conservato in un reliquiario nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.

In Kerala è presente la Chiesa di rito siro-malabarico, detta appunto del Malabar, di antiche tradizioni risalenti a San Tommaso, che i portoghesi al loro arrivo trovarono nel XV secolo e che dal 1599, dopo il sinodo di Diamper, avendo aderito alle conclusioni di fede del Concilio di Trento, è stata integrata nella Chiesa Cattolica.

Il Padre gesuita Matteo Ricci (1552-1610) matematico e cartografo, missionario in Cina dal 1582 al tempo della dinastia Ming, proclamato Servo di Dio il 19 aprile 1984, nella sua opera "Commentario sulla cristiana spedizione di Matteo Ricci presso i cinesi", citando dei passi del breviario della Chiesa malabarica scrisse: "Leggiamo chiarissimamente che dal medesimo apostolo di Cristo (Tommaso) la fede è stata portata nella Sina e che in quel regno furono piantate le Chiese... Per mano di San Tommaso i Sini... si convertirono alla verità... Per mano di San Tommaso il regno dei cieli volò a Sini."

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2019 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  RACCONTI A SFONDO BIBLICO...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy