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IL VANGELO DELLE LETTERE DI SAN PAOLO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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IL "MISTERO" DI CRISTO
Dal brano di Efesini 3,1-12 che ho presentato nel precedente paragrafo, in modo particolare fui colpito, come ho lì evidenziato, dal fatto che per tre volte la traduzione della C. E. I. pone in evidenza il termine "mistero".
Mistero - misteri, misterioso - misteriosi - misteriosa - misteriose, misterici, sono termini che nella Bibbia in italiano - C.E.I. 1975 - ho trovato 45 volte complessivamente, di cui:

  • 15 nell'Antico Testamento, 2 in Giudici 13,18s, 8 nel libro del profeta Daniele 2,18-19.27-30.47 (2 volte) e 5 nei deuterocanonici, precisamente 2 in Sapienza 14,15.23 e 3 in Siracide 3,22; 16,21; 39,76.
  • 30 nel Nuovo Testamento, 23 nelle lettere di o attribuite a San Paolo, 4 nei Vangeli, Matteo 13,11; Marco 4,11; Luca 8,10; 9,44, infine 3 in Apocalisse 10,7 e 17,5-7 (2 volte).
La prima occasione che la Bibbia tradotta in italiano presenta qualcosa di attinente al termine di mistero, in effetti, si trova in Giudici 13,18s quando il padre di Sansone chiede il nome all'angelo del Signore che rispose: "Perché mi chiedi il nome? Esso è misterioso. Manoach prese il capretto e l'offerta e li bruciò sulla pietra al Signore, che opera cose misteriose..."

Del nome dell'Angelo di Dio, ossia della sua manifestazione in terra è detto che "Esso è misterioso", in ebraico "hu' poeli'i" , perciò "meraviglioso", direi anche "ineffabile" come si evince dal fatto dopo Lui , si trova , vale a dire la lettera di "bocca", quindi, la negazione e la lettera di "essere" per cui, in definitiva, "di Lui , parlare - dire non è "; è così grande che non ci sono parole per esprimerlo e ognuna sarebbe riduttiva.
Si verifica che le singole lettere di quel celano questo pensiero: "il Verbo - Bocca del Potente , l'Unigenito sono " e per opera "cose misteriose" il testo ripete , ossia Quegli che con "la parola del Potente originò ", come di fatto operò per la creazione.

Le altre volte dell'Antico Testamento che "mistero" si trova nel testo della Tenak o Bibbia ebraica è nel libro di Daniele e il termine che tradotto come mistero è quanto in aramaico sta per "segreto" "raz" , "razah" o "raza'" , un qualcosa che la "testa colpisce mentre in ebraico "segreto" e "mistero" è "sod" che ha significato di "consiglio", quindi, "delibera, piano, disegno, gruppo", tutto nel segreto e nel mistero, per cui anche confidenza, intimità "un circolo ove il portarsi risulta impedito - sbarrato " e anche "quanto avvolto portare in mano " e il suo rebus visivo è uno con un "sacchetto che porta in mano " in cui dentro c'è qualcosa che non si conosce.

Lo Spirito Santo, quindi, diviene il consigliere che rivela i misteri di Dio.
A questo punto richiamo i miei:
Le parole, che non erano indicate originariamente con la puntatura delle vocali, si possono tagliare dal testo in modo diverso e ciascuna lettera, nella posizione in cui si trova nel testo, può essere letta separatamente come disegno col proprio significato o inserita in un gruppo di lettere recise dal testo che formino una parola compiuta, purché non se ne muti l'ordine secondo una purificata "tecnica al tikrei" di cui si è detto in "Perché cerco un segreto" di "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche".

Una lettera, allora, può essere la fine d'una parola, essere nel corpo di una parola tagliata in modo che la comprenda, essere l'inizio di una parola che la segua, o essere letta a se stante, purché le lettere rimangano nel loro ordine.
Ad esempio la parola "Elohim" , senza alterare l'ordine o le lettere, si può leggere: "Dio nel mondo è vivente " e "origine della potenza che aprì l'esistenza alla vita " e c'è anche la radice della liberazione con l'apertura del Mare: "Dio aprì il mare ", tutto esplode dalle lettere che producono "midrash" e questi racconti, ma soggetto della trama e dell'ordito è il Cristo annunciato in ogni dove.

Le norme esegetiche rabbiniche, alcune risalente già a Hillel del I secolo, sono:
  • due dati o cose simili, cioè di cui ricorrano i termini, debbono essere accostati e confrontati tra loro;
  • la deduzione logica dal minore al maggiore e viceversa, "qal wa-komer";
  • deduzione analogica, "gezerah shawah", uno stesso ordinamento;
  • la fondazione di una famiglia, "binjan av", che tratta del confronto di passi biblici imparentati per contenuto, onde i particolari di uno possono estendersi a altri;
  • il generale dal particolare e viceversa, "ferat u-kelal";
  • intervenivano sul testo ebraico usando i significati diversi d'una parola che abbiano le stesse consonanti, ma non le stesse vocali, in quanto, il testo non riportava le vocali stesse, esempio al posto di pani azzimi "mazzot" potevano leggere comandamenti "mizvot" - come faccio nel metodo dei segni;
  • dividevano in due lo stesso termine ebraico per ottenere un significato diverso, come faccio nel metodo dei segni.
L'ebraismo dal I secolo dai primi tempi del Talmud, ha quattro vie ortodosse condivisibili per far parlare il testo sacro della Tenak, in cui può rientrare anche il mio "metodo dei segni"; la tradizione, infatti, prevede i seguenti metodi:
  • "Peschat" , interpretazione letterale, corrispondente al significato semplice della Scrittura.
  • "Remez" , accenno, o interpretazione, tende a trovare il significato nessi tra parole e espressioni uguali situati in punti diversi del testo e collegarli tra loro in modo riflessivo o narrativo secondo i casi, onde sottolineare l'unità dell'insieme, ogni parte della quale è strettamente collegata a tutte le altre.
  • "Dèrasch" , "midrash","haggadah", interpretazione, omiletica, allegorica.
  • "Sod" significa segreto; indagato dalla cabbalà; da ciò si ricava che esiste una via segreta per indagare la Scrittura!
Ognuno ha eguale validità nel proprio campo, dato che la Bibbia (Sanhedrin 34) è "una roccia che può essere divisa in molti pezzi dal martello dell'interpretazione".

Aggiungo che nel sentiero segreto "Sod" entra il metodo di scrutatio con la decriptazione che uso, descritto in altra parte che, pur rientrando nell'idea che mosse la qabbalà, ne supera l'aspetto esoterico, e resta aderente ai testi con deduzioni collegate in modo rigido con tutte lettere; per la grand'estensione con ripetizioni dei testi da me trovati, le interpretazioni hanno innumerevoli riprove.
(Vedi: "Indice brani decriptati")

L'acrostico dei nomi delle 4 vie dà luogo alla parola Pardes (parola d'origine persiana che indica giardino, frutteto e Paradiso) ricordata da Gesù in croce al "buon ladrone" (Luca 23,43).
Nei sinottici, enunciata la parabola del "seminatore", Gesù ebbe ad annunciare:
  • Matteo 13,11 - "...a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato..."
  • Marco 4,11 - "A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole..."
  • Luca 8,10 - Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole..."
  • Luca 9,44s - "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini. Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande..."
Quel "mistero", quindi, è un qualcosa di nascosto, ma che può pervenire alla luce se, divenuti discepoli di Cristo.
Seguiamo questi termini nelle lettere di Paolo secondo C. E. I. 2008:

1Corinzi, 6 volte
  • 1Corinzi 2,1s - "...quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni, infatti, di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso." (alcune edizioni armene e copte invece di mistero riportano testimonianza)
  • 1Corinzi 2,7s - "Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero "", che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria."
  • 1Corinzi 4,1 - "...servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio."
  • 1Corinzi 13,2 - "E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla."
  • 1Corinzi 14,2 - "Chi infatti parla con il dono delle lingue non parla agli uomini ma a Dio poiché, mentre dice per ispirazione cose misteriose, nessuno comprende."
  • 1Corinzi 15,51s - "Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Essa, infatti, suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati."
1Timoteo, 2 volte
  • 1Timoteo 3,9 - "...conservino il mistero della fede in una coscienza pura."
  • 1Timoteo 3,16 - "Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria."
2Tessalonicesi, 1 volta
  • 2Tessalonicesi 2,7 - "...Il mistero dell'iniquità è già in atto...."
Colossesi, 4 volte
  • Colossesi 1,25-27 - "...secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria."
  • Colossesi 2,2 - "perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell'amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo..."
  • Colossesi 4,3 - "Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della Parola per annunciare il mistero di Cristo. Per questo mi trovo in prigione..."
Efesini, 6 volte
  • Efesini 1,8s - "Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto..."
  • Efesini 3,2-5 - "...penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo. Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito..."
  • Efesini 3,9 - "...illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio..."
  • Efesini 5,32 - "Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!"
  • Efesini 6,19 - "...per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo..."
Romani, 2 volte
  • Romani 11,25 - "Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti."
  • Romani 16,25-27 - "A colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo..."
Quanto relativo al Regno di Dio e a Cristo è misterioso, il mistero si trova però nelle "scritture dei Profeti", ivi compresa la Torah scritta da Mosè che appunto va annoverato tra i profeti, e nei Salmi composti per ispirazione profetica.
Il mistero di Cristo in quelli è contenuto, ma occorreva che fosse dato il modo da Lui stesso di leggere quanto ivi sigillato.
San Paolo, riassumendo dalle sue lettere, ritiene che dalle "Scritture" scaturisce la celata rivelazione, Dio e del Suo Cristo, la Sua volontà, il regno dei cieli, il regno di Dio, la sapienza di Dio, la fede la vera religiosità, il Vangeli e il mistero dell'iniquità e tutto ciò avviene grazie all'evento storico di Gesù di Nazaret anche in base ai pochi elementi che gli erano noti.

Ecco che, infatti, proclamò: "...ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture..." (1Corinzi 15,3-4)

A tali notizie delle Scritture che pur leggeva con metodi rabbinici, per il margine d'indeterminatezza Paolo senza la visione del Risorto non poteva credere!
Nell'Apocalisse di San Giovanni, infine, si trova:
  • Apocalisse Giovanni 10,7 - "Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunciato ai suoi servi, i profeti."
  • Apocalisse Giovanni 17,5-7 - "Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli orrori della terra. E vidi quella donna, ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. Ma l'angelo mi disse: Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, quella che ha sette teste e dieci corna."
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