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SAN GIUSEPPE...

 
IL VANGELO DELLE LETTERE DI SAN PAOLO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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DALLE SCRITTURE, IL "RISORTO" »
IL "MISTERO" DI CRISTO »
SAN PAOLO E "CRISTO" »
DA TRADIZIONE A "SCRITTURA" »
L'APOSTOLO DELLE GENTI »

CRISTO NELLE LETTERE DI PAOLO
Le lettere attribuite a San Paolo, scritte tutte tra il 51-52 d.C. e il 64 e il 67 d.C, tempo quest'ultimo del suo martirio per decapitazione a Roma, sono in numero di 13, infatti, la critica moderna non concorda con l'attribuzione a Paolo di Tarso della lettera agli Ebrei per le sostanziali differenze stilistiche e di contenuto con le altre lettere attribuite a Paolo, pur se l'autore di questa, che non si presenta con il nome, comunque è persona con una vasta cultura giudaico ellenistica.
Del resto tale lettera non è menzionata nel "Canone Muratoriano" (27-40) redatto attorno al 170 d.C. che delle altre lettere dice:

"Riguardo alle lettere di Paolo, esse da sole dichiarano a coloro che vogliono capire che cosa (siano), da che luogo o per quale ragione siano state scritte. La prima di tutte è quella ai Corinzi, che proibisce le loro divisioni ereticali; la seconda, ai Galati, contro la circoncisione; poi scrisse più diffusamente ai Romani, spiegando l'ordine delle Scritture e anche che cristo è il loro principio. Ma è necessario per noi esaminare queste lettere una per una, perché il santo apostolo Paolo in persona, seguendo l'esempio del suo predecessore Giovanni, scrive nominativamente a solo sette chiese nel seguente ordine: ai Corinzi la prima, agi Efesini la seconda, ai Filippesi la terza, ai Colossesi la quarta, ai Galati la quinta, ai Tessalonicesi la sesta, ai Romani la settima. È vero che egli scrive ancora una volta ai Corinzi e ai Tessalonicesi per ammonimento, eppure si riconosce facilmente che c'è una sola chiesa sparsa su tutta la terra. Perché anche Giovanni nell'Apocalisse, benché scriva a sette chiese, nondimeno parla di tutte. (Anche Paolo scrisse) per affetto e amore una lettera a Filemone, una a Tito e due a Timoteo, tuttavia queste sono considerate sacre nella stima della chiesa universale per la regolamentazione della disciplina ecclesiastica. È in circolazione anche (una lettera) ai Laodicesi (e) un'altra agli Alessandrini, (entrambe) falsificazioni scritte sotto il nome di Paolo per [promuovere] l'eresia di Marcione, e diverse altre che non possono essere accettate dalla chiesa universale, perché non è opportuno che il fiele sia mischiato con il miele."

Su alcune delle altre 13 lettere che la tradizione attribuisce a San Paolo comunque ci sono discussioni, infatti quelle ritenute certamente paoline sono 7: ai Romani, a 1Corinzi, a 2Corinzi, a Filemone, ai Filippesi, ai Galati, a 1Tessalonicesi, anche se della sua scuola c'è qualche dubbio di attribuzione per quella ai Colossesi e sulla 2Tessalonicesi, e la discussione è ancora più accesa su quelle a Tito, agli Efesini e sulle 1Timoteo e 2Timoteo.
Valutati gli elementi disponibili per l'epoca in cui alcune lettere furono scritte, si può proporre:

  • 51-52 d.C. - 1Tessalonicesi;
  • 54-55 d.C. - Filemone, Filippesi, 1Corinzi, 2Corinzi;
  • 56 d.C. - Romani;
  • 61-63 d.C. - Colossesi.
In quelle 13 lettere si presenta con un'elevata frequenza l'uso di alcune parole.
In particolare 5 sono termini caratteristici - Cristo, Signore, Gesù, Chiesa e Vangelo - il cui impiego è precisato nella seguente tabella:


Il Cristo (383), il Messia è Gesù (212), il Signore (270), lo stesso Dio dell'Antico Testamento.
La Buona Notizia, il Vangelo (70), è che Dio con la Sua divinità e santità si è incarnato in Gesù (212) che risorto prepara la sua sposa, la Chiesa (48).

Mi sono allora chiesto quali eventi sulla vita di Cristo traspaiano dalle lettere di San Paolo essendo state scritte queste, come pare, prima dei Vangeli che ne narravano episodi della vita?

La redazione dei 4 Vangeli canonici pare, infatti, tardiva rispetto alle lettere di San Paolo; del resto i reperti scritti più antichi del Nuovo Testamento fino ad oggi noti partono tutti dal II secolo in avanti.
La maggior parte degli studiosi appunto ritiene che la stesura definitiva dei Vangeli sinottici - Matteo, Marco e Luca - e del libro degli Atti degli Apostoli fu tra il 70 e l'80 d.C., ma la loro redazione può essere iniziata prima, mentre per il Vangelo di Giovanni la data conclamata è stata fissata tra il 100 e il 110.
È verosimile, comunque, che negli anni 30-40, subito dopo la morte di Gesù i primi cristiani avessero iniziato a raccogliere i suoi detti, gli insegnamenti e i fatti miracolosi del loro maestro e negli anni 50 circolassero ormai appunti, brogliacci e resoconti scritti almeno sulla passione e resurrezione di Cristo, sull'ultima cena e sul battesimo.
In questa incerta situazione si pone poi anche la questione della datazione dell'apocrifo Vangelo di Tommaso, con i suoi 114 "logia" di Gesù su cui gli studiosi sono divisi tra una datazione "alta", prima dei Sinottici e di Giovanni, almeno di un primo nucleo, e altri dopo questi, verso il 130.
Ecco che seguendo tali pensieri nasce spontaneo il pensare di cercare nelle lettere di San Paolo i passi che hanno qualche accenno con la vita e il ministero terreno di Gesù che poi troviamo negli scritti del Nuovo Testamento, insomma quelli che poi abbiano qualche aggancio con i fatti narrati dai Vangeli.
A tale scopo riporto qui di seguito versetti delle lettere di Paolo da cui trapelano fatti certamente noti a Paolo su Gesù, il Cristo, e lo faccio anche in modo ridondante, riportando estese parti teologiche in quanto i fatti sono strettamente uniti alla teologia che intende comunicare e sono la vera vita di Cristo.

Romani
Secondo molti la lettera fu scritta da Paolo di Tarso tra il 55 d.C. e il 58 d.C..
  • Romani 1,1-7 - "Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l'obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!"
  • Romani 2,16 - "Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio Vangelo, per mezzo di Cristo Gesù."
  • Romani 3,23-26 - "...perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente..."
  • Romani 5,1-9 - "Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui."
  • Romani 6,3-11 - "O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù."
  • Romani 8,3-4 - "Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito."
  • Romani 8,11 - "E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi."
  • Romani 8,14-17 - "Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre! Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria."
  • Romani 8,29-30 - "Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati."
  • Romani 8,34 - "Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!"
  • Romani 12,9 - "La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda."
  • Romani 12,14 - "Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite."
  • Romani 14,13s - "D'ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il fratello. Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro.!"
  • Romani 15,3 - "Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di me."
  • Romani 15,5-6 - "E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull'esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo."
1Corinzi
Indirizzata alla comunità cristiana della città greca di Corinto e secondo gli studiosi fu composta tra il 53 d.C. e il 54 d.C..
  • 1Corinzi 2,2 - "Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso."
  • 1Corinzi 2,7-8 - "Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria."
  • 1Corinzi 2,16 - "Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo."
  • 1Corinzi 5,7-8 - "Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità."
  • 1Corinzi 7,10-11 - "Agli sposati ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie." (come in Matteo 5,32)
  • 1Corinzi 9,5 - "Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?"
  • 1Corinzi 9,14 - "Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo." (come in Luca 10,7)
  • 1Corinzi 10,15-17 - "Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane."
  • 1Corinzi 11,23-26 - "Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga."
  • 1Corinzi 12,13 - "Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi..."
  • 1Corinzi 13,2 - "E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla." (come in Matteo,17,20)
  • 1Corinzi 14,1 - "Aspirate alla carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito, soprattutto la profezia."
  • 1Corinzi 15,1-9 - "Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi, infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto."
  • 1Corinzi 15,20-27 - "Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa."
2Corinzi
Secondo gli studiosi, fu composta dopo 54-55 d.C. per cui stante quanto dichiara in 12,1-5 la conversione di Paolo sarebbe avvenuta prima del 40 d.C..
  • 2Corinzi 1,19-22 - "Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timoteo, non fu sì e no, ma in lui vi fu il sì. Infatti, tutte le promesse di Dio in lui sono sì. Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro Amen per la sua gloria. È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori."
  • 2Corinzi 4,13-14 - "Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi."
  • 2Corinzi 5,10 - "Tutti, infatti, dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male."
  • 2Corinzi 5,14-18 - "L'amore del Cristo, infatti, ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione."
  • 2Corinzi 5,21 - "Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio."
  • 2Corinzi 13,11 - "Per il resto, fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi."
Galati
  • Galati 1,3-5 - "...grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati al fine di strapparci da questo mondo malvagio, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen."
  • Galati 1,19 - "...degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore."
  • Galati 3,13-14 - "Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, poiché sta scritto: Maledetto chi è appeso al legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito."
  • Galati 3,26-29 - "Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa."
    (Nel Vangelo apocrifo di Tommaso, vedremo, c'è a cenno su un pensiero del genere)
  • Galati 4,4-7 - "Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio."
  • Galati 6,14-15 - "Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura."
Filippesi
  • Filippesi 1,9-11 - "E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo..."
  • Filippesi 2,5-11 - "Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: Gesù Cristo è Signore!"
  • Filippesi 3,20-21 - "La nostra cittadinanza, infatti, è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose."
Lettere della scuola di San Paolo con dubbi sulla sua totale redazione

Colossesi
Secondo la tradizione cristiana sarebbe stata scritta da Paolo di Tarso a Roma durante la sua prima prigionia, probabilmente nell'estate del 62 d.C..
  • Colossesi 1,13-19 - "È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose."
  • Colossesi 2,9-14 - "È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d'uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce."
  • Colossesi 3,1 - "Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio..."
  • Colossesi 3,11 - "Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o in-circoncisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti."
2Tessalonicesi
  • 2Tessalonicesi 2,1-4 - "Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l'apostasia e si rivelerà l'uomo dell'iniquità, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio."
Efesini
Sarebbe stata scritta attorno al 62 d.C..
  • Efesini 1,3-14 - "Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati - secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà - a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria."
  • Efesini 1,20-23 - "Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose."
  • Efesini 2,17-21 - "Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù."
  • Efesini 3,17-19 - "Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio."
  • Efesini 4,8-13 - "Per questo è detto: Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini. Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto... la pienezza di Cristo."
  • Efesini 4,32 - "Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo."
  • Efesini 5,29-33 - "Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito."
Tito
  • Tito 1,11-14 - "È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone."
  • Tito 3,4-7 - "Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo..."
1Timoteo
  • 1Timoteo 1,15 - "Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io."
  • 1Timoteo 2,5 - "Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6che ha dato se stesso in riscatto per tutti."
  • 1Timoteo 3,16 - "...egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria."
  • 1Timoteo 6,13-16 - "Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio, il beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e abita una luce inaccessibile: nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo. A lui onore e potenza per sempre. Amen."
2Timoteo
  • 2Timoteo 1,9-10 - "la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo."
  • 2Timoteo 2,8-9 - "Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio Vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore."
  • 2Timoteo 2,11-13 - "Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso."
  • 2Timoteo 4,1 - "...Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno..."
Dopo questa panoramica in estrema sintesi non resta che confermare che i fatti storici presentati da San Paolo sulla storia di Gesù e i suoi detti sono pochi e scarni, ma essenziali e sufficienti per annunciare la Buona Notizia.
Al riguardo, oltre quanto detto in occasione dell'esame dei contenuti della 1Tessalonicesi, sulle altre lettere, a conclusione, si constata quanto segue.

Romani con un'alta e raffinata teologia base solida del Cristianesimo, con pochi fatti della vita di Cristo: risorto dai morti, " costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità", discendente di Davide, crocifisso morto per i peccatori che giustifica grazie alla fede in Lui i chiamati legati all'amore vicendevole, che risusciterà e giudicherà i morti.

1Corinzi Paolo in pratica afferma di aver "ricevuto" il sacramento della "eucarestia", il pane e il vino ricordato dai Vangeli nella cena della Pasqua del Signore, ricorda che il Signor fu "tradito" e cita sinteticamente le apparizioni del Signore risorto, forse in occasione dell'evento dell'ascensione... più di 500 fratelli in una volta.
Attesta l'esistenza di consanguinei del Signore in 9,5 come poi in Galati 1,19.
Annuncia che come ultima vittoria di Cristo la morte sarà annullata, al momento del ritorno di Cristo glorioso sulla terra, ossia alla "parusia".

2Corinzi Con molta teologia sulla redenzione e la riconciliazione grazie all'effusione dello Spirito, presenta il proprio credo nel giudizio finale.

Galati Paolo afferma che Dio ha mandato il proprio Figlio, "nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge"; questa è l'essenziale buona notizia che propone con la lettera.
Questi è venuto per portare a compimento la storia dell'uomo riscattato dal peccato e dalla legge, erede secondo la promessa, salvato dalla fede in Lui.
Anche qui non vi sono addentellati specifici alla vita storica di Gesù.

Filippesi il Kerigma di San Paolo è essenziale, legato al fatto certo; "Gesù Cristo è Signore! " e si è lasciato uccidere per amore dell'umanità tutta intera.

Nelle altre lettere, infine, salvo un cenno al processo davanti a Pilato (1Timoteo 6,13-16) e che Gesù, risorto dai morti è un Davidico (2Timoteo 2,8-9) non sono citati altri fatti storici su di Lui.
Si deve costatare l'assenza di riferimenti alla nascita, all'infanzia, alla predicazione, ai miracoli di Gesù e alla Santa Famiglia di Nazaret, e non ci sono dettagli della passione che sono parte essenziale dei Vangeli canonici.

Per quanto poi riguarda detti e parole di Gesù sono da menzionare soltanto:
  • le parole di Gesù nell'istituzione dell'Eucarestia in 1Corinzi 11,23-29;
  • il ritorno finale del Signore come un "ladro di notte" di 1Tessalonicesi 5,2 come in Matteo 24,43;
  • il matrimonio indissolubile in 1Corinzi 7,10 come in Matteo 5,32;
  • i missionari degni di venire sostenuti in 1Corinzi 9,14 come in Luca 10.7;
  • la fede che sposta le montagne in 1Corinzi 13,2 come in Matteo 17,20.
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