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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
VEDRANNO LA MIA GLORIA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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TORAH - LA GLORIA DEL SIGNORE
Sono andato a verificare nel testo in italiano della Torah o Pentateuco tradotto in italiano da C.E.I. 2008 quante volte si trova la parola "gloria" o derivati.
Il risultato è 28 volte suddivise come segue nei cinque libri:

  • Genesi 1 volta;
  • Esodo 15 volte, di cui una per "gloriosa";
  • Levitico 3 volte, di cui una per "glorificato";
  • Numeri 6 volte;
  • Deuteronomio 3 volte, di cui una per "glorioso".
Ecco quanto risulta nel dettaglio:

Genesi
Svolgendo il rotolo la prima volta che si trova è in Genesi 45,13 in bocca a Giuseppe che parla ai fratelli e dice loro: "Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre", e in pratica dice loro, vedete come sono portato in palmo di mano qui in Egitto.

Esodo
La tradizione ebraica porta però a presumere che il più antico libro del rotolo della Torah, ossia quello che avrebbe scritto come primo lo stesso Mosè, è quello detto "Esodo", in ebraico "Shemot", ossia "Nomi" e, come accennato, il testo in italiano C.E.I. 2008 di tale libro, per 14 volte si trova tradotta la parola "gloria", precisamente in 14,4.17-18; 16,7.10; 24,16-17; 28,2.40; 29,43; 33,18.22 e in 40,34-35 e 1 volta glorioso in 15,6, ma in questo versetto del cantico di Mosè dopo il miracolo del mare la traduzione esatta sarebbe "magnifica", perché da e non da .

Tra quei versetti per 6 volte, in 16,7.10; 24,16-17 e in 40,34-35 è riportata la presenza della "gloria del Signore" , "kebod IHWH".
Vediamo le relative varie citazioni, perché tutte importanti:
  • Esodo 14,4 - "...io dimostrerò la mia gloria contro il faraone" dice il Signore al momento che fa accampare i fuoriusciti dall'Egitto davanti al mare (l' indica il futuro).
  • Esodo 14,17-18 - "Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria (l' indica il futuro) sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri."
  • Esodo 16,7.10 - "...domani mattina vedrete la gloria del Signore , poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni..." e "...ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube"; fu il momento dell'invio delle quaglie.
  • Esodo 24,16-17 - "La gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. La gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna."
  • Esodo 28,2.40 - "Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, per gloria e decoro." e "Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per loro farai anche berretti per gloria e decoro."
  • Esodo 29,43 - "Darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato dalla mia gloria ."
  • Esodo 40,34-35 - "Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora."
In ebraico la Dimora è "Mishekkan" ed è dove il Signore fa sentire la Sua "Presenza", la "Shekinah" del Signore.

Vado ora alle due citazioni 33,18.22 e prendo in esame il brano 33,11-23:

Esodo 33-11 - "Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico.

Esodo 33-12 - Mosè disse al Signore: Vedi, tu mi ordini: Fa salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi.

Esodo 33-13 - Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa nazione è il tuo popolo.

Esodo 33-14 - Rispose: Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo.

Esodo 33-15 - Riprese: Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui.

Esodo 33-16 - Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Esodo 33-17 - Disse il Signore a Mosè: Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome.

Esodo 33-18 - Gli disse: Mostrami la tua gloria!

Esodo 33-19 - Rispose: Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia.

Esodo 33-20 - Soggiunse: Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo.

Esodo 33-21 - Aggiunse il Signore: Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe:

Esodo 33-22 - quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato.

Esodo 33-23 - Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere."

Inizio osservando che pare esserci contraddizione tra i versetti 11 e il 20, in quanto in 11 è dichiarato che Mosè e il Signore parlavano "faccia a faccia", nel testo ebraico "panim 'oel panim" , e in 20 ove dice che il volto, "panai" , del Signore Mosè non lo può vedere da vivo.
Credo sia da ritenere che Mosè, in effetti, parlava sì con una voce di una persona () che era vivente , ma da un corpo di Luce senza definizione di forme, come quando parlò dal roveto in Esodo 3.

Mosè è molto concreto e, allora, chiede al Signore "chi manderai con me".
Il Signore in modo perentorio:
  • C.E.I. 1975, "14 Rispose: Io camminerò con voi e ti darò riposo."
  • C.E.I. 2008, "14 Rispose: Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo."
Mosè insiste e si ripete la stessa diversità come al versetto 14, infatti:
  • C.E.I. 1975 "15 Riprese: Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui."
  • C.E.I. 2008 "15 Riprese: Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui."
Il testo ebraico della Tenak riporta:

"vei'omar pani ieleku vahanichotii lak"



La questione verte, quindi, sull'interpretazione di quelle tre lettere che in ebraico possono voler dire", sia "la mia persona", come interpreta C.E.I. 1975, sia "il mio volto", come interpreta C.E.I. 2008.
I significati grafici delle lettere di forniscono comunque l'indicazione da parte del Signore che "il Verbo - la Parola a inviare sarò ".

Il versetto Esodo 33,14 a mio avviso è un'importante e autorevole profezia messianica, che si ottiene leggendola con i significati grafici delle lettere, infatti, viene a dire da parte di Dio: "A recare sarò l'Unigenito a vivere in un corpo . Il Verbo a inviare sarò . Sarà nel cammino a portarsi e uscirà l'energia per strappar via () dall'esistenza il serpente con la rettitudine ."

Pare strano che dopo l'asserzione del Signore del versetto 14 Mosè in 15 pare non credere e il Signore accetti questa mancanza di fede.
La risposta si trova, al versetto 17, quando: "Disse il Signore a Mosè: Anche quanto hai detto io farò".

Pare come se Mosè avesse compreso che quella promessa d'incarnazione in una persona del versetto 14 era una profezia sul futuro, quindi, sembra plausibile cha avesse avanzato la richiesta di una risposta utile per il tempo più immediato che stavano vivendo onde far proseguire il popolo.
Una proposta del genere, infatti, il Signor intende accogliere e lo conferma nel seguito del brano, che non riguarda più la persona fisica incarnata, ma il "volto" come bocca che sta parlando con lui, perché l'accompagni sempre.
Su questo viene rassicurato; infatti in ebraico nel versetto 17 due volte ci sono le lettere di "parola" per dire che Dio comunque con quella l'accompagnerà.
A questo punto Mosè al versetto 18 chiede un anticipo di quanto avverrà nel futuro e disse: "Mostrami la tua gloria!"



La "gloria" entra nella sfera del sensibile che riguarda il vedere e il toccare, quindi, chiede un qualcosa di oggettivo.

Le lettere, peraltro, propongono: "Esca alla vista il figlio Unigenito venturo (), la Tua gloria !"

A questo punto la voce che parlava con Mosè: 19 Rispose: Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia".

La mia bonta "tuvi" "il cuore - amore a recare dentro sarò " e questo amore fatto persona non lo vedrà.

Ora, tenendo conto anche dei versetti seguenti si deduce che la Sua "gloria" è bontà personificata, insita nel Suo stesso nome che sparge grazia e misericordia.
Mosè, da vivo, il volto del Signore, infatti, non Lo vedrà.

Gli dice, però, in 23, "vedrai le mie spalle", , quindi, "ma mi vedrai alla fine venire (): di un fratello nel corpo sarò ".

Questa promessa fatta Mosè per i Vangeli sinottici nell'episodio della visione di Gesù trasfigurato tra Mosè e Elia (Matteo 17,1-8) è divenuta realtà.

Ecco i versetti 22 e 23:

Esodo 33-22 - "quando passerà la mia Gloria , io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato.

Esodo 33-23 - Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle , ma il mio volto non lo si può vedere."
Si può ricostruire questa sequenza:
  • 1 - Mosè dentro la cavità della rupe ,
  • 2 - Il Signore pone la mano , passa la Sua gloria , il Suo volto ,
  • 3 - toglie la mano e si vedono le Sue spalle .
Tutto il discorso allude ai segni della parola ; c'è una cavita su cui Dio spone una mano per chiuderla, quindi il palmo di una mano , Mosè che rappresenta l'umanità da salvare è dentro , Lui passa e toglie la mano .

Da tutte quelle parole messe in fila secondo quella sequenza si ricava il seguente messaggio:



"Per salvare il figlio verserà dal corpo una prescelta . Al mondo giù porterà dal corpo rettamente il Verbo . È la mia gloria ! In una persona () sarà il retto Verbo . Sarà di un fratello nel corpo a stare ."

Levitico
Di seguito ecco i versetti del Levitico con gloria o derivati:
  • Levitico 9,6 - "Mosè disse: Ecco ciò che il Signore vi ha ordinato; fatelo e la gloria del Signore vi apparirà." Il popolo portò quanto serviva e Aronne e i suoi figli compirono il sacrificio per il peccato, l'olocausto e i sacrifici di comunione.
  • Levitico 9,23 - "Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo", un fuoco poi uscì dalla presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e le parti grasse.
  • Levitico 10,3 - "Allora Mosè disse ad Aronne: Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: In coloro che mi stanno vicino mi mostrerò santo e alla presenza di tutto il popolo sarò glorificato. Aronne tacque", infatti, Nadab e Abiu, figli di Aronne, si erano presentati davanti al Signore con un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato e un fuoco uscì dalla presenza del Signore e li divorò.
Numeri
Riporto i versetti dei Numeri ove si parla di "gloria del Signore":
  • Numeri 14,10 - "Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la gloria del Signore apparve sulla tenda del convegno a tutti gli Israeliti", erano tornati i dodici esploratori della terra promessa e non volevano credere ai due, Caleb e Giosuè, che insistevano per entrarvi, mentre gli altri presentavano le difficoltà.
  • Numeri 14,20-23 - "Il Signore disse: Io perdono come tu hai chiesto; ma, come è vero che io vivo e che la gloria del Signore riempirà tutta la terra, tutti gli uomini che hanno visto la mia gloria e i segni compiuti da me in Egitto e nel deserto e tuttavia mi hanno messo alla prova già dieci volte e non hanno dato ascolto alla mia voce, certo non vedranno la terra che ho giurato di dare ai loro padri, e tutti quelli che mi trattano senza rispetto non la vedranno."
  • Numeri 16,19 - "Core convocò contro di loro tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno. E la gloria del Signore apparve a tutta la comunità". Core capeggiava una rivolta non accettando che solo la famiglia di Levi fosse eletta al sacerdozio. Il Signore irato contro Core, Datan e Abiram spalancò la terra sotto i loro piedi, "scesero vivi agli inferi" poi un fuoco divorò 250 uomini che li avevano seguiti e offrivano incenso in modo irrituale.
  • Numeri 17,7 - "Mentre la comunità si radunava contro Mosè e contro Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore", la comunità mormorava per tutti quei morti, e il Signore fece fiorire solo il bastone di Aronne e punì i ribelli altri (14.700 al versetto 17).
  • Numeri 20,6 - "Allora Mosè e Aronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro" è l'episodio di quando morta Maria la profetessa sorella di Mosè, il popolo si ribellò per la mancanza di acqua e Mosè a Kades invece di parlare alla roccia per far uscire acqua come da ordine del Signore, vi batté col bastone.
Deuteronomio
Ecco le tre volte in cui si trova "gloria" nel Deuteronomio:
  • Deuteronomio 5,24 - "Ecco, il Signore, nostro Dio, ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo" sono le parole che avrebbe detto il popolo a Mosè dopo che il Signore sul Sinai aveva dato le dieci "parole".
  • Deuteronomio 26,19 - "Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso", il Signore ha comandato di mettere in pratica tutte le leggi e le norme con tutto il cuore e con tutta l'anima per essere il Suo popolo particolare. In questo caso la parola che è tradotta "gloria" in ebraico è "tif'aroet" . e la lettura di quelle lettere spiega che Dio quel popolo l'ha "scelto per il Verbo (da cui) il corpo verrà ().".
  • Deuteronomio 28,58 - "Se non cercherai di eseguire tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e terribile del Signore, tuo Dio", allora il Signore...
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