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LA GLORIA DI DIO
Nella versione in italiano della Bibbia "gloria di Dio" si rinviene per 20 volte.
Nei libri dell'Antico Testamento tale dire si trova soltanto 6 volte, la maggior parte in libri deuterocanonici, infatti, si ha:
- Tobia 3,16 - "In quel medesimo momento la preghiera di tutti e due fu accolta davanti alla gloria di Dio."
- Ester 4,17(e) - "Ma ho fatto ciò per non porre la gloria di un uomo al di sopra della gloria di Dio; non mi prostrerò mai davanti a nessuno se non davanti a te, che sei il mio Signore, e non farò così per superbia."
- Salmo 19,2 - "I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento."
- Proverbi 25,2 - "È gloria di Dio nascondere le cose, è gloria dei re investigarle."
- Baruk 4,37 - "Ecco, ritornano i figli che hai visti partire, ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente, alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio."
- Baruk 5,7 - "Poiché Dio ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio."
Essenziale, pertanto, è la citazione del Salmo 19,2 da cui si evince che "la gloria di Dio" è manifestata dall'opera della "creazione", quindi, è attribuibile alla sua Parola o Verbo con cui ha fatto tutto ciò che esiste.
La creazione, cui Il Verbo di Dio ha provveduto, in effetti, è la casa destinata all'eccellenza delle Sue creature, ossia "l'uomo... immagine e gloria di Dio " scrive San Paolo in 1Corinzi 11,7, infatti, l'ha pensato a propria immagine e somiglianza come insegna il libro della Genesi al capitolo 1.
Il Salmo 8,5-7 dice dell'uomo: "che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi? Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi..."
Memorizziamo quel "di gloria e di onore" "kavod vhadar"
che incontreremo più volte.
Questo Salmo riguarda il peso, ossia la gloria che aveva al momento del suo concepimento nella mente di Dio, ma questa gloria, però l'ha perduta volendo essere indipendente dal Suo Creatore per cui si è trovato nudo (Genesi 3,10) della gloria di Lui, che lo rivestiva.
Ecco che ben 14 volte si trova tale espressione "la gloria di Dio" nei libri del Nuovo Testamento e tra queste in Filippesi 2,11 San Paolo definisce che il Verbo, la Parola, "Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre."
Questi è uomo e Dio, immagine del Padre, che ha risposto sì al Suo progetto e ha redento l'umanità intera.
Scrive, infatti, San Paolo nella lettera ai Romani 3,21-24: "Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti, non c'è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.", insomma possiamo partecipare per grazia alla Sua gloria (Romani 8,17).
Non ci si deve, infatti, lasciare ingannare dalle sofferenze del tempo presente e della caducità che ci parla di fine, ma occorre essere fermi nella fede in Cristo, come asserisce San Paolo quando scrive: "Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio." (Romani 8,18-21)
Una conferma poi si ha nel libro dell'Apocalisse ove al capitolo 21 si legge:
- Apocalisse 21,10 - "L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio."
- Apocalisse 21,22-23 - "Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello."
Tutti i modi di dire in ebraico per peso, gloria, onore, quindi, sono riferibili a Lui e con i significati grafici delle lettere esplodono nei seguenti modi:
-
"koboed", Lui, il Cristo è il "solo
retto
";
-
"gadol" Lui per l'uomo è "la sorte - la fortuna
del Potente
";
-
"mass'a" e
"mass'et", Lui è "il vivente
risorto
per primo
"
e a "salvarli
()
viene
()";
-
"mishqol" e "misheqal", è stato "il vivente
che ha placato
()
il Potente
";
-
è Lui che provoca "il tornare
()
dal Potente
";
-
"'oeboen", Lui è "del Padre
l'inviato
".