BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2012  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheLettere ebraiche e codice Bibbia - Clicca qui per consultareParlano le lettere

Tutti gli articoli di BibbiaWeb RACCONTI A SFONDO BIBLICO...

LA FASE B, LA SECONDA CREAZIONE
di Alessandro Conti Puorger

Per l'universo, l'evento che continua a progredire, scaturito dal cosiddetto "big-bang", è iniziato in un tempo lontanissimo, 15 miliardi di anni or sono, tempo appunto, che è l'età attualmente stimata dell'universo stesso.

A tale esplosione sono attribuiti l'iniziale non arrestata espansione, quindi la lotta della materia oscura o antimateria con la materia, poi l'espansione della materia che conosciamo, quindi, la formazione delle galassie a partire da gas sempre più pesanti con atomi spezzati e ricostituiti in altri elementi con nuclei via via più complessi sotto temperature e pressioni d'entità impensabili.
Irradiazioni inimmaginabili, forze immani, masse incandescenti, sciami di protoni e d'elettroni, attrazioni e repulsioni galattiche.
In questo processo è da ritenere che si siano susseguiti innumerevoli eventi distruttivi locali per esplosione di stelle supernove, con scontri poderosi di materia ed antimateria, quindi, con la distruzione di sistemi solari, di pianeti, di mondi in formazione precipitati in buchi neri, con tutte le loro forme di vita d'ogni tipo, anche estremamente evolute.
Il processo di crescita dell'universo, se fosse un sistema chiuso, per la fisica sarebbe soggetto alla legge dell'entropia, ma non è escluso che per fenomeni sconosciuti si provochino apporti d'energia con nuove formazioni che possono vanificare la tendenza al decadimento rendendo l'universo auto rigenerante ed in continua espansione, cosicché per ciò l'universo stesso risulterebbe un sistema termodinamico aperto.
Questo dubbio, tuttora non risolto è un ulteriore elemento che assilla gli scienziati e fa interrogare le menti sulla creazione dal nulla e sull'esistenza di una volontà creatrice, quella che in forma semplice, ma efficace, è definita del Dio Creatore, il "Pantocrator", "il sovrano di tutte le cose", l'unico che potrebbe spiegare il provocarsi dal nulla di energia.
L'età enorme che la scienza suggerisce per l'universo, raffrontata con la durata della vita degli esseri viventi conosciuti, porta a meditare, infatti, su un enorme spreco d'energia e di vite che solo una sorgente infinita ed inesauribile ha potuto e sta producendo.
Sorge spontanea la domanda: perché tutto questo?

Evidentemente tutto ciò per arrivare ad un prodotto estremamente raffinato e il cui apice dovrebbe portare ad un essere intelligente dotato di grandi capacità pronto a ricevere ulteriori impensabili sviluppi.
Per fare la volontà del creatore!
"...un corpo invece mi hai preparato... per fare la tua volontà" (Salmo 40,7-9)

Le vite che erano programmate nel progetto costitutivo, che indubbiamente esiste, inevitabilmente si sono prodotte in lunghe evoluzioni passando da elementi unicellulari a forme sempre più complesse con organi man mano più sofisticati e specializzati.
Certamente si sono presentate sullo scenario della vita le più svariate ampolle di coscienza e di conoscenza, di raffinati poteri e capacità con portentosi sviluppi tecnologici, in forme diverse che aspirano tutte a durare, ma che ineluttabilmente arrivano ad esaurirsi nel tentativo di pervenire a quella che ritengono la propria perfezione o per decadimento del mondo in cui sono inseriti o per perdita di spinta iniziale causata da usanze e costumi errati che alla lunga provocano il deterioramento della specie.
Esseri meravigliosi, quasi angelici, i famosi extraterrestri, sono stati pensati da noi poveri mortali che camminiamo a tentoni in questa terra cercando di raggiungere mete che la mente di alcuni è pronta a cogliere, ma che loro avrebbero già raggiunto, perché ormai in possesso di conoscenze e qualità particolari; pur tuttavia tali esseri che possono pure esistere o essere stati esistenti, non sono evidentemente stati ritenuti l'optimum dal grande "Carpentiere" che continua la produzione evolutiva per superarli.
Tutto ci parla di questa tendenza verso un principio coordinatore che è l'eccellenza della perfezione che non ammette errori, pena la fine del prodotto.
È quindi da interrogarsi su quale sia la perfezione che consenta una vita felice, degna d'essere vissuta e soprattutto che non si auto distrugga con guerre, odi o idiozie.
Ora, questo mondo, soggetto a regole ferree fisiche che non ammettono deroghe e non lasciano spiragli al sogno, è il mondo della giustizia a cui ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria e ogni errore comporta inevitabilmente alla lunga una pena.
Questa legge dell'evoluzione è come una continua partita a scacchi ove gli errori si sommano e quando risultano superiori alla spinta propulsiva insita in quel progetto di partita o di vita, cioè al bene del risultato di quella forma o nicchia di vita particolare, questa decade e muore; vale a dire ha finito la propria funzione ed altre forme eviteranno quel errore, migliorando il prodotto successivo.
Ecco che anche se fossero esistiti extraterrestri molto raffinati i loro mondi avanzati sarebbero stati comunque suscettibili di distruzione in quanto nessuno è esente da errori impliciti nelle possibilità di tutti gli sviluppi tecnologici e psicofisici.
Alcuni più evoluti al massimo avrebbero potuto nella migliore delle ipotesi migrare in altri pianeti certamente soltanto se relativamente vicini e poi restare ancora soggetti agli errori per decadimento delle civiltà e perdita di conoscenze.
Tutto ciò appunto è da pensare che non sia un ambaradan casuale, ma piuttosto che sia un progetto voluto, di scala impensabile, costituito da miriadi di sottoprogetti, sotto controllo e ben monitorati ovviamente da chi ha pensato tutto questo per arrivare ad un risultato solo a lui noto.

In modo semplice il tutto si riduce perciò all'idea di un pensante, una mente operativa che chiameremo "Consiglio della Corona" e ad operatori attivi quali sensori dipendenti collegati in modo dinamico alla centrale di controllo che sta monitorando il tutto e che provoca gli input necessari a sancire l'inizio, i mutamenti e la fine dei processi con i necessari apporti d'energia d'ogni tipo in campi non solo fisici e che nemmeno pensiamo.
L'insieme del Consiglio della Corona, dei capi progetto e dei controller costituiscono "l'assemblea delle potenze angeliche".
Non era ancora palese all'assemblea allargata la finalità del progetto.
Quel modo di procedere descritto sopra in sommi capi, però, era solo la fase iniziale, propedeutica all'intero progetto.
Quella modalità da sola pur se fosse proseguita all'infinito non avrebbe potuto portare al risultato finale pensato dal Consiglio della Corona.
Le miriadi d'universi creati e auto distruttisi, i miliardi di vite spentesi come scintille di un fuoco di sterpi, ne erano la prova.
Tutto ciò era però arrivato a maturazione.
C'era sempre e comunque un salto infinito da far compiere tra l'ultimo stadio evolutivo e l'idea finale del progetto che prende come metro di misura la perfezione dell'ideatore che ovviamente non è solo fisica o misurabile in termini di sviluppo tecnologico o matematici, ma implica qualità che direi "divine".
Era perciò vicino il momento della svolta nel progetto, il momento di dare il via alla fase di non ritorno.
Si trattava in definitiva di provocare un'integrazione di natura, impossibile alla natura fisica.
Certi stereotipi fino allora utili dovevano, infatti, venire eliminati ed occorreva un apporto nuovo atto a vivificare in modo totalizzante il progetto, producendo l'accelerazione per il risultato finale voluto per inserirvi le qualità stesse del Creatore.

Era stato istituita una forma di consultazione in cui il gruppo di progetto si riuniva e, sotto l'occhio vigile del Consiglio della Corona, venivano esaminati i vari aspetti e lo svilupparsi dei singoli prodotti.
Ovviamente esisteva il relatore della parte di progetto in discussione e come contro altare un oppositore abile, atto a contrastare e ad evidenziare gli aspetti da rettificare in corso d'opera o per suggerire la conclusione della prova e i benefici e difetti della stessa, questi da evitare e i primi da acquisire in successivi sviluppi, dopodichè il Consiglio, sentiti i pareri di tutti giudicava e procedeva ad acquisire i dovuti risultati.
In tutti quei mondi distrutti e tutte quelle specie di vite che s'erano concluse questo oppositore aveva avuto buon gioco con l'evidenziare gli errori in cui erano incappati gli esseri creati segnalando a ragione che l'equilibrio tra convenienza del progetto e risultati pesava ormai dalla parte che portava a concludere che non conveniva sprecare altre energie per rettificare.
Quel sotto progetto quindi era da concludere.
Il capo controller aveva cominciato a provare un senso di potere euforico quando, e ormai accadeva spesso, poteva segnalare l'opportunità della fine di una fase, era come il Creatore, ma in negativo... poteva far annullare.
Il consiglio della corona riunitosi, preso atto dello sviluppo che s'era prodotto, aveva concluso, ovviamente con un cuore solo, che la fase A del progetto era da ritenere conclusa e che era giunto il momento di passare alla fase B.
Tutto era pronto per l'impulso finale.

Nella riunione della grande assemblea il Consiglio della Corona avrebbe chiarito quale da allora in poi doveva essere il modo di procedere.
Era stata scelta la specie più avanzata di vita sino allora sviluppata, indirizzandosi però in un pianeta ove questa non fosse stata ancora condizionata da alienanti sviluppi o da aberranti usi che avevano condizionato altri esseri sia pure ben sviluppati nell'ordine fisico.
Con atto creativo specifico occorreva conseguire un essere libero, pensante, ad immagine e somiglianza del creatore stesso, ma capace d'operare nello scenario spazio-tempo.
Per essere libero doveva essere istruito e messo in grado di scegliere.
Di fatto, la qualità essenziale che era da regalare a tale essere doveva essere la capacità di superare l'egoismo e l'istinto insito nel pensiero evolutivo condizionato dall'origine dello sviluppo che attirava comunque verso il basso.
In definitiva, l'apice della creazione era una vita aperta liberamente all'amore con l'A maiuscola, quello che supera se stesso e può dare la vita per l'altro perché ha sperimentato che questa è la qualità che distingue l'eternità dal contingente.
Ciò è, infatti, è fuori dalle capacità di chi ha una vita limitata, appena si trova in condizioni di vita comode ed agevoli.
Era questo un progetto ambizioso, ma ritenuto perseguibile ed attuabile dal consiglio della corona.
Quel consiglio aveva scelto un pianeta e la sua forma di vita più evoluta, e da questa ne avrebbero fatto un essere simile a se stesso.
La fase B prevedeva non più e solo la crescita spontanea, ma la dotazione di quel ulteriore dono unito ad un corso di apprendistato e anche un radicale cambiamento di registro.
Il regime dalla sola mera giustizia sarebbe stato mitigato col regime dell'amore e della grazia che comportava... l'apporto della misericordia.
Si erano detti segretamente nel Consiglio della Corona che, almeno sotto l'aspetto dei comportamenti, non sarebbe stato più un mondo condizionato solo dall'entropia, ma che sarebbe stato dotato del dono della gratuità in cui avrebbe operato anche il regime della grazia che viene dalla misericordia e vi sarebbe stata la possibilità della rettificazione e del perdono.

In sede di riunione del gruppo di progetto si comprese subito che l'oppositore si sarebbe opposto in tutti i modi.
Erano divenuti potenti quei controller e temevano di perdere d'autorevolezza se non ci fossero stati più da evidenziare gli errori che pur inevitabilmente ci sarebbero stati.
Dissero, siamo presenti in ogni posto avanzato dove c'è vita, non mancheremo perciò di far presente gli errori della nuova creatura.
Non avevano compreso che la nuova creatura era il Figlio di Dio nella carne, il modello dell'uomo nuovo e che sarebbe stato operativo un nuovo regime.
Finita la riunione il loro capo, che chiameremo Satana, si precipitò personalmente con i suoi più fidati su quel pianeta che noi attualmente abitiamo e conosciamo col nome di Terra.
Intendeva produrre le prove che anche questo sviluppo aveva dei limiti e che, quindi, sarebbe stato meritevole di superamento.
Fu così che il gruppo dei controller precipitosamente lasciò l'assemblea.
Più durava la fase A, più la loro importanza sarebbe stata certa, non intendevano ricadere nell'anonimato sia pure angelico... dicevano: meglio essere i primi dei secondi che i secondi dei primi!
Fu così che il Consiglio della Corona assunse la direzione del gruppo di progetto per portarlo a buon fine.

Fu preparato un luogo speciale nell'ambito di quel pianeta atto ad essere il luogo protetto e privilegiato ove porre la nuova specie che avrebbe ricevuto il soffio dello spirito del Creatore.
Era un territorio isolato dal resto della Terra, circondato da mari e corsi d'acqua, particolarmente fecondo e lussureggiante, di temperatura mite, veramente dotato d'ogni ben di Dio, insomma un paradiso terrestre.
Là, il Consiglio della Corona avrebbe assistito i primi passi del nuovo essere vivente come fosse il padre e da madre... e del resto lo era.
L'avrebbe portarlo alla dimensione adulta facendolo crescere sotto ogni aspetto onde potesse poi adottare scelte libere e motivate atte a rendere reale il vivere degli angeli anche nello scenario spazio temporale che fino ad allora era stato abitato da esseri soggetti solo a leggi naturali capaci unicamente di produrre istinti, ma non libere volontà tese soprattutto ad un bene superiore.
Il Consiglio aveva dato due comandi:
  • il primo, alla comunità angelica, perché fossero evitate interferenze di qualsiasi tipo col progetto nella fase B iniziale;
  • il secondo, allo stesso nuovo essere vivente, che non si nutrisse da solo della conoscenza ma, ed era implicito nella funzione di quel avventiziato, attendesse volta per volta che questa fosse fornita direttamente dalla mano del pedagogo. al momento opportuno, come fosse un cibo che poteva anche essere tossico.
Il Consiglio della Corona non desiderava, infatti, intromissioni che avrebbero potuto anche non volendo sviare quel essere nuovo in comportamenti che lo avrebbero potuto condizionare.
Doveva acquisire bene il concetto di realtà importanti, quella della funzione di un padre, di una madre, di cosa comporti essere figlio, del concetto di famiglia, di rispetto e dell'obbedienza, "perché chi è fedele nel poco lo sarà anche nel molto..." in definitiva una scuola di vita.

Tutto era stato predisposto perché il progetto avesse tutte le possibilità d'arrivare a buon fine.
L'unico che avrebbe potuto dire "no" era solo lo stesso essere in progetto!
Gli ordini del Consiglio della Corona non erano stati mai messi in discussione perché palesemente giusti e condivisibili.
Quella volta non fu così, ma non in modo palese.

Satana si riteneva sottile e astuto.
In quel territorio ci sono animali!
Bene un animale si sarebbe posto ad intralciare il disegno.
Lui direttamente non poteva agire per l'ordine specifico che era stato dato.
Ecco che pensò di "condizionare" un serpente.
Gli diede voce come a un pupazzo di un ventriloquo!
Dall'esterno del giardino seguendo un corso d'acqua periferico fece penetrare il serpente trattato in quel modo fin nel cuore del giardino stesso.
Questi s'inerpicò strisciando sulle sponde e fu nel cuore della scena sotto l'albero della conoscenza del bene e del male.
Quanto accadde è storia è nota.

Il Consiglio della Corona, vista la piega che stava prendendo il progetto, subito attuò una variante.
Quel errore causato avrebbe fatto scuola, sarebbe entrato nel corso di formazione e sarebbe stata accelerata la fase del perdono.
L'inganno iniziale sarebbe stata la giustificazione per attuare il perdono.
Le sofferenze causate sarebbero state ricompensate.
Il resto della storia è nota.

Iniziò così la storia della salvezza.
Il prosieguo è narrato nella Bibbia.

a.contipuorger@gmail.com

Tutti gli articoli di BibbiaWeb

vai alla visualizzazione normale di inizio articolo     invia questa notizia ad un amico

 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy