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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
I SALMI, CONFORTO DEL CROCIFISSO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

AMBIENTAZIONE
Siamo al momento della crocifissione di Gesù.
I Vangeli di Marco (15,34) e Matteo (27,46s) raccontano che:

"Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: Elì, Elì, lamà sabactànì?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: Costui chiama Elia."

Questo episodio spesso è citato per porre in risalto come in quel momento Gesù era così angosciato che avrebbe lanciato questo grido quasi di disperazione.
È questo sì un grido di reale ed umana sofferenza, ma non è di disperazione.
Tutt’altro, in effetti, Gesù sulla croce stava pregando e recitava un salmo profetico, il 22, proprio sul servo sofferente.
Questo Salmo 22 cita peraltro fatti espliciti che si compivano sotto la croce, segnalati dai Vangeli, come metto in evidenza in grassetto nel testo C.E.I. che riporto.
Questo era l’effettivo conforto di Gesù, costatare che quella sofferenza era la prova che stava compiendo la volontà del Padre profetizzata negli antichi Salmi.

1 - Al maestro del coro. Sull’aria: Cerva dell’aurora. Salmo. Di Davide.
2 - Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Tu sei lontano dalla mia salvezza. Sono le parole del mio lamento.
3 - Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, grido di notte e non trovo riposo.
4 - Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Israele.
5 - In te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati;
6 - a te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi.
7 - Ma io sono verme, un uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
8 - Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo:
9 - Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico.
10 - Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre
11 - al mio nascere tu mi hai raccolto dal grembo di mia madre, sei tu il mio Dio
12 - da me non stare lontano, poiché l’angoscia è vicina e nessuno mi aiuta.
13 - Mi circondarono tori numerosi, mi assediarono tori di Basan.
14 - Spalancano contro di me la loro bocca come leone che sbrana e ruggisce.
15 - Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere.
16 - È arido come un coccio il mio palato, la mia lingua si è incollata alla gola, su polvere di morte mi hai deposto.
17 - Un branco di cani (i Romani) mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi,
18 - posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano mi osservano:
19 - si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte.
20 - Ma tu Signore non stare lontano, mia forza accorri in mio aiuto.
21 - Scampami dalla spada, dalle unghie del cane la mia vita.
22 - Salvami dalla bocca del leone e dalle corna dei bufali.
23 - Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea.
24 - Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe d’Israele;
25 - perché egli non ha disprezzato ne disdegnato l’afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma al suo grido d’aiuto lo ha esaudito.
26 - Sei tu la mia lode nella grande assemblea, scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
27 - I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano: Viva il loro cuore per sempre.
28 - Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli.
29 - Perché il regno è del Signore, e gli domina su tutte le nazioni.
30 - A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere . E io vivrò per lui.
31 - lo servirà la mia discendenza . Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
32 - annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: Ecco l’opera del Signore!

Il discorso ha tre cambiamenti d’argomento; si notano, infatti, le parti:

A, versetti 1-6; invocazione;
B, versetti 7-25; presentazione dello stato di necessità;
C, versetti 26-32; inno di lode.

Il Salmo successivo, "Il Signore è il mio pastore", ne è poi la naturale prosecuzione e, con una esplicita dichiarazione di fede nell’amore del Padre e con la visione del premio atteso, fornisce lenimento e pace pur nelle sofferenze; infatti, questo Salmo 23, prosegue ed esplicita la lode della parte C del Salmo 22:

1 - Salmo. Di Davide. Il Signore è il mio pastore; non manco di nulla;
2 - su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
3 - Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.
4 - Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
5 - Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.
6 - Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.

E tutto ciò era sulla bocca di Gesù in croce!
Questi furono i conforti spirituali che ci risultano avuti in quel momento.

Tali Salmi però sono anche testi, come tutti quelli del canone biblico ebraico, che consentono una lettura nascosta come da tempo tratto in questa rubrica "Decriptare la Bibbia" nata dall’idea contenuta in "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche" che m’ha portato ad intraprendere una grande impresa enigmistica, che però edifica anche lo spirito.
L’enigma è l’intero canone ebraico dell’Antico Testamento che, sotto il testo ufficiale, ha nascosto anche un testo segreto da decriptare.
Per rivelarlo uso i criteri di decriptazione inseriti in "Parlano le lettere".
Ho così provveduto, rispettando ovviamente tutte le regole di quel metodo a cui rimando, a cercare il testo nascosto.
Per sintesi della dimostrazione riporto solo la decriptazione del primo versetto del Salmo 22:

"Al maestro del coro. Sull’aria: Cerva dell’aurora. Salmo. Di Davide."



"Perché () il succo dall’alto dell’Unico fosse di potenza in tutti , nel mondo col fuoco il votato all’interdetto colpirà . I viventi , che portano nel corpo il serpente impuro (), aiuterà ."

Così operando ho ricavato un articolato risultato che sintetizza quanto il Padre intende compiere col Servo e che non era detto in modo esplicito 800 anni prima che i fatti si compissero in Gesù, ma lo erano in forma criptica.

Che Gesù ne fosse conscio lo testimonia il Vangelo di Giovanni che conclude l’episodio della crocifissione con il "Tutto è compiuto!" (Gv. 19,30b)
Peraltro, profetico è anche il richiamo ad Elia, fatto dai presenti alla crocifissione e registrato dai Vangeli: "E subito uno di loro corse a prendere una spugna e imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere" (Mt. 27,48).
Era infatti profetizzato che Elia tornasse prima del giorno del giudizio: "Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore ..." (Malachia 3,23) e la tradizione ebraica, come prevede anche l’attuale ordinamento (seder) si lascia da parte un bicchiere di vino per la venuta d’Elia; si era infatti per celebrare la Pasqua.
Ora, il tema della fine dei tempi, come si può constatare, sottende gran parte della decriptazione.

Riporto di seguito il testo decriptato dei Salmi 22 parti A (1-6) - B (7-25) - C (26-32) e di parte del 23 - D (1-6).

Salmo 22 Decriptato
Parte A (1-6)
1
- Perché il succo dall’alto dell’Unico fosse di potenza in tutti, nel mondo col fuoco il votato all’interdetto colpirà.
I viventi, che portano nel corpo il serpente impuro, aiuterà.

2 - Di Dio fu l’Unigenito di notte tra i viventi ad entrare in azione per colpire a casa il drago che sta nei corpi.
Annunciò che si versava alla Madre di Gesù che scelta era stata.
La Parola da forza di distruzione per l’angelo (ribelle) completamente sarà.

3 - Il maledetto fu all’origine a versarsi nei corpi coi guai, ed i viventi recise dall’Unico.
In tutti agì dell’angelo la perversità, la notte nel mondo portò.
Per il serpente, dall’uomo fu ad uscire la potenza che c’era.

4 - E l’Unico indicò che dal mondo avrebbe rovesciato l’essere impuro con la risurrezione che sarà a portare nel sabato (della creazione; cioè nel settimo giorno).
A rientrare la potenza porterà in tutti essendo bruciato nei corpi il maledetto.

5 - Ad abitare la rettitudine dentro i cuori a chiudere riporterà.
Dell’Unigenito dentro alla fine sarà l’energia che porta dentro i cuori a racchiudere e porterà dalla croce a rivelare l’amore che ai viventi reca.

6 - La divinità sarà con la rettitudine in questi ad agire; ciò che sperano recherà.
L’energia ai viventi la potenza nei cuori riporterà.
Dentro spengerà chi nei cuori a chiudersi si recò ed il rifiuto alla vergogna porterà.

Parte B (7-25)
7 - E ad incontrarlo con la rettitudine sarà, (quando) in croce lo porterà il serpente.
Nel tempo gli porterà il rifiuto l’Unigenito, che sarà risorto dalla tomba guarito.
Dalla croce l’uomo che portava dentro questa rettitudine) a portarsi risarà in azione, vivo.

8 - Della rettitudine la potenza nel corpo dell’Unigenito c’era.
Sarà la potenza ad agire nel corpo che potente risarà.
Sarà il soffio nel cuore a rilanciare e dentro della risurrezione il soffio entrerà.
Sarà l’energica forza in azione a riportare il corpo del primo risorto.

9 - Rivelerà che Dio, il Signore, è.
Che il Verbo potente per amore nel mondo portatosi s’era.
A rialzarlo sarà la potenza rientrata portata dalla rettitudine che sarà dalla tomba a liberarlo che dentro recava.

10 - La rettitudine che è dell’Unico dal Crocefisso uscirà, scorrerà nella tomba dov’era, la vita dentro al cuore degli angeli viveva, dentro al cuore ci risarà la vita dall’alto dell’Onnipotente Unico; vivo risarà.

11 - Vedranno potente essere così fuori risorto.
In cammino il Crocifisso risarà tra i viventi.
La misericordia alla Madre dentro il cuore invierà per prima.
Per i viventi che c’è Dio ci sarà un primo segno nel mondo.

12 - La divinità che il Crocifisso nel corpo racchiudeva verserà nella Madre, che a vivere con gli apostoli starà.
La rettitudine sarà giù nel corpo ad entrarle per versarla in un corpo/popolo da portare dentro al mondo di retti che stando uniti siano inviati per aiutare.

13 - Per la conversione da casa porterà gli apostoli che saranno a far frutto stando con la Madre; moltitudini saranno dalla Madre originate che dentro staranno nel corpo/popolo/Chiesa.
Saranno dentro illuminati dagli apostoli.
Di retti per il Crocifisso un corpo porteranno gli apostoli ad esistere.

14 - La parola giù porteranno dell’Altissimo, bocca saranno al mondo per i viventi dell’Unico.
Un corpo/popolo sarà nel mondo con la carità/amore a guarire e illumineranno dell’Unico il cammino.

15 - La retta vita sarà nell’acqua inviata dal Risorto.
La parola retta del Crocifisso sarà portata del mondo al confine.
Con la parola alle menti/teste l’aiuto porterà che tutti si vedranno rialzarsi dalla morte, saranno per l’esistenza dal Potente a casa a stare tra i retti, per mano li porterà nello splendore degli angeli al ritorno del Crocifisso e chi anela a rivederlo sarà.

16 - Sarà dentro il Risorto il vigore nei corpi a riaccendere che la retta vita porterà.
Potenti simili agli angeli saranno i viventi per l’aiuto che dentro riverserà.
La vita potente sperata vivranno, ma il serpente nella polvere della morte; in tutti arso dal soffio del Crocifisso l’angelo sarà.

17 - Con bruciature in un buco dentro separato sarà da tutti chi dentro stava in seno.
Per l’aiuto del Crocifisso dai viventi il cattivo sarà dalla vita ad uscire vomitato.
Dal soffio che gli porterà, l’angelo sarà stato afflitto nei corpi dove sta.
Sarà stato il basta portato nei corpi, ne scapperà il serpente che ci sta.

18 - Dalle origini riempie col soffio i corpi di tutti, per (il suo) agire scese la morte per chi è nel mondo a vivere ove entrato era stato ad abitare.
Fu nei cuori a portarsi, essendo nei corpi a desiderare dentro di stare.

19 - Fu l’ammalare a versare e la perfidia che è del serpente entrò nella vita, che portò a ravvolgere di vergogna l’esistenza con la bellezza dal Potente portata in sorte.

20 - Ma verrà nel mondo il Signore; la divinità in uno scelto corpo chiuderà per vomitare dall’esistenza il serpente.
Ma crocifisso sarà dal serpente.
Per l’azione di stranieri dalla croce sarà alla tomba portato, risorto n’uscirà.

21 - Uscirà scampato, uscirà vivo dalla tomba il Crocifisso.
A Casa agli apostoli parlerà il Risorto.
Nei giorni aiuterà tutti che dentro sono nelle tombe che saranno per legge divina a ri-esistere.

22 - Al mondo porterà la risurrezione che spazzerà l’angelo (ribelle) che sta nei viventi con il soffio che è dall’origine nei corpi.
Il Signore, la putredine che nei corpi per l’angelo (ribelle) di cui il forte verme è in seno, inviata sarà alla fine con l’energia che c’è.

23 - Ricomincerà la pienezza per il soffio che nei corpi entrerà della risurrezione.
I viventi tutti fratelli saranno.
Dentro del Crocifisso porteranno la rettitudine.
La chiesa estenderà i padiglioni nel cammino.

24 - Ci sarà un corpo unito, in cui starà il Signore che uscirà potente.
Del serpente, si porterà la perversità in tutti a colpire.
Il male spazzerà, rovesciando dentro la rettitudine.
Da dentro l’essere impuro fuori recherà.
In cammino si porterà a saziare i viventi della vita degli angeli, che porterà tutta una stirpe ad essere illuminata nella mente/testa su Dio.

25 - Così fu dal Potente Padre questi a rientrare, ma potente l’Unigenito risorto alla fine si vedrà con gli angeli riportarsi per finire l’azione.
All’angelo (ribelle) sarà a portare il rifiuto nel mondo alla pienezza dei segni (tempi).
Risarà nel corpo in persona un giorno tra i viventi; con gli angeli si riporterà, e dentro luminoso si porterà alla vista e di Dio sarà a recare la risurrezione in seno.

Parte C (26-32)
26 - Dai viventi riverrà così il Crocifisso nel mondo, per il serpente finire.
Sarà da dentro al mondo a rovesciare fuori il serpente dalle moltitudini.
Invierà alle generazioni la forza delle origini.
Risorgeranno potenti i viventi nello splendore per l’aiuto che ci sarà stato nei corpi, che l’Unigenito sarà stato a recare.

27 - Essendo dall’Unigenito la rettitudine del Potente recata in azione, dagli angeli porterà a stare i viventi, e vi saranno nel settimo (dei giorni) condotti.
Saranno dal mondo dal Potente accompagnati.
Il Signore le generazioni risorte sarà a recare.
Per l’esistenza, racchiusi saranno nel cuore.
A casa, così vivranno col Potente per sempre.

28 - Saranno questi di rettitudine a saziarsi.
Portati saranno nella luce ad abitare, recati dèi col Signore.
Tutti dai confini della terra avrà portato a stare i risorti il Crocifisso nell’assemblea; e li porterà del Potente al volto.
Con gli angeli staranno così tutte le famiglie dei popoli.

29 - Il maligno con la perversità uscirà dal Regno; ed avrà salvato il Potente i popoli.

30 - All’Unico tutti riporterà, e saranno risorti.
Il Crocifisso annunciò avrebbe portata la rettitudine per partorirli di nuovo.
Un fiume su dal Potente al Volto tra gli angeli staranno, ma per la forza dalla rettitudine il cattivo che si porta in tutti porterà ad essere calpestato.
Sarà nella polvere recato l’angelo superbo; avrà (così) portato il rifiuto alla perversità.

31 - A colpire il male sarà il Servo che dall’angelo (ribelle) si porterà.
È scritto che il Potente l’Unigenito per aiutare invierà in un fanciullo a porters nel corpo.

32 - Sarà da casa l’Unigenito a portarsi ma afflitto sarà per l’aiuto che recherà.
Per giustizia in croce lo porteranno i potenti.
L’azione ai viventi l’energia porterà a partorire della rettitudine, forza che agirà da risurrezione nel mondo.

Salmo 23 - Parte D (1-6) Decriptato
1 - (La risurrezione) nei viventi colpirà da rasoio il serpente impuro per mano del Signore.
Al cattivo sarà da rifiuto che all’origine li costrinse all’apostasia.

2 - Il Figlio dell’Unico porterà alla fine l’aiuto della risurrezione.
L’Unigenito sarà nel corpo dentro a ristare in azione.
Con gli angeli sarà alla vista potente.
Ai viventi sarà la vita a inviare nelle tombe che porterà a finire l’opprimere potente che per l’angelo (ribelle) c’è.

3 - L’angelo superbo sarà fortemente bruciato e da dentro si separerà.
Il drago che è dentro a vivere, che vedrà rivelarsi, sarà cacciato abbrustolito.
Nei viventi in azione l’anima si riporterà.

4 - Scorrendo nei viventi la rettitudine saranno di Dio così figli.
Essendo stato all’origine a scendere per il serpente il morire per il rifiuto che per l’Unico ci fu, si vedrà il cattivo con bruciature venire fuori.
Il risorgere che ci sarà lo brucerà dentro i cuori.
Arso vivo nel fuoco si vedrà l’angelo.
L’oppressione uscirà dalla vita.
Nel mondo ad opprimere con la tomba i viventi, l’angelo (ribelle) era!

5 - Finirà il nemico in tutte le persone che saranno risorte col vigore degli angeli per splendore.
La tribolazione nei corpi sarà battuta dalla risurrezione.
Angeli del Crocifisso a casa nell’ottavo (giorno della creazione) con i corpi dall’Unico risorti saranno retti, portati alla pienezza per stare a saziarsi di Iah (Iahwèh).

6 - Nell’Unico così nel cuore li porterà dentro, e nell’assemblea tra i cerchi per mano saranno accompagnati, portati da angeli a stare per tutti i giorni della vita.
Saranno condotti nella luce dentro tutti a stare ad abitare nella casa che è del Crocifisso, il Signore, il potente Unigenito che rettamente nei giorni visse.

parti seguenti:    

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