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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LA SS. TRINITÀ DI ABRAMO, DI ISACCO E DI GIACOBBE
di Alessandro Conti Puorger
UN TEMA PREZIOSO
Paola, la mia terza figlia che vive negli USA, laureata e con dottorato di ricerca in ingegneria aerospaziale, là sposata e madre di tre figlie piccine, m'ha inviato di recente una e-mail in cui tra l'altro era scritto:
"Questa notte mi è venuto un pensiero molto bello sul fatto che Dio si presenta al suo popolo nell'esodo e a Mosè come Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe e non so se qualcuno lo ha già avuto, ma ora mi sembra che sia sempre stato sotto gli occhi di tutti e non sia stato sufficientemente notato. Il pensiero è questo: da SEMPRE Dio si è presentato come un Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Mentre il parallelo col Padre e Figlio è evidente in Abramo e Isacco, lo Spirito Santo è percepito con Giacobbe che è l'elezione di Dio, perché non è né la carne né le opere che ci rendono figli, ma la Sua Grazia = Spirito Santo, una prefigurazione della Trinità che ovviamente è svelata in Cristo, compimento delle scritture che rivela il volto del Padre e che ci dona il Suo Santo Spirito. Dio nelle scritture sempre si presenta come Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, perché intende che Lui è Trino perché da sempre è una comunione di persone e come tale s'è presentato anche al popolo ebraico nelle scritture, ma ci svela questo mistero solo nel Figlio fatto carne. Volevo fare una piccola 'scrutatio' per validare questo pensiero, ma con le mie tre bimbe in giro è già tanto se riesco a mandarti questa e-mail così in bozza! Papà sono certa che la 'scrutatio' la farai tu e ne saprai trarre un bell'articolo."
Per prima cosa ho ringraziato Dio che mi riproponeva ancora una volta che perla fosse anche la terza figlia, poi sono entrato in quella idea di per sé preziosa che lei mi prospettava e nelle pagine seguenti ho sviluppato i pensieri che man mano mi sono venuti su tale tema.
È da premettere che molti termini ebraici che definiscono la divinità di cui parla la Bibbia nell'Antico Testamento, secondo più studiosi, risentirebbero d'elementi di un arcaico politeismo di cui gli antichi libri della Torah, che la tradizione pone almeno come prima redazione in forma non nota verso XIII-XII secolo a.C., potrebbero avere risentito.
Pur tuttavia è da tener conto che quei 5 libri, almeno come ultima redazione sono relativamente recenti, in special modo il libro della Genesi che risalirebbe ai tempi di Esdra e Neemia, V secolo a.C., quando ormai il culto al Dio unico era consolidato.
Molti dei pensieri che propongo ovviamente sono già stati presentati, ma li ho assemblati e rivisitati con ulteriori spunti e conferme alla luce del testo della Bibbia canonica ebraica detta Tenak ed ho aggiunto altre idee personali.
In conclusione quella idea intuizione pare proprio avere basi solide.
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