|
|
RACCONTI A SFONDO BIBLICO...
IL VESTITO D'ADAMO
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
LE FRANGE DEL MANTELLO DI LUCE »
I PARAMENTI DEL SOMMO SACERDOTE »
ADAMO ED EVA E LA GIMATRIA »
LILITH, LA TENTAZIONE DI ADAMO
Nel Capitolo 2 del libro del Genesi, di fonte iahvista, secondo racconto della creazione conservato ad integrazione, c'è un tempo, dopo che Adamo è stato posto nel paradiso terrestre col comando di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male a quando dalla sua costola Dio plasmò la donna (dal versetto 18 al 23) in cui Adamo è solo nel paradiso terrestre.
È da ricordare che tutto ciò si svolge nel VI giorno - tempo che ha la durata imprecisata, per l'autore dell'ordine almeno delle migliaia di anni.
Il versetto Genesi 2,18 inizia con un "Poi ...", durata imprecisata in un tempo imprecisato, in cui sempre per l'autore di questo capitolo Adamo è rimasto solo.
Se ne sente l'eco nel commento di Dio: "...il Signore Dio disse: Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile. Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile." (Genesi 18-20)
Quanto tempo sarà passato?
Perché si parla solo di bestie selvatiche e tra questi gli uccelli?
Che faceva Adamo?
Su tutto ciò evidentemente hanno indagato per secoli i sapienti ebrei con le più strane elucubrazioni.
"Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo."(Genesi 2,21s)
Adamo "si addormentò" sembra un atto normale umano ma questi implica sogni ed implica anche lunghe notti da solo.
Come si fa a dire questo?
Beh prima si dice che furono che Dio plasmò dal suolo anche tutti gli uccelli del cielo e quel tutti comporta anche gli uccelli notturni, da cui si arriva alla conclusione che le giornate trascorrevano normalmente, ma che non esisteva l'invecchiare perché di certo Adamo non aveva ancora mangiato di quel albero.
Se ne deduce perciò che esisteva la notte lail
o lailah
in cui Adamo normalmente dormiva come ogni uomo e... sognava.
Alcuni si sono detti con chi passava allora le notti Adamo?
La risposta è stata: evidentemente con qualche "notturna".
Ora "la notturna " per antonomasia è la civetta e si trova una sola volta nell'Antico Testamento nell'ambito dell'Apocalisse detta di Isaia dei Capitoli 34 e 35 relativa alle guerre finali di Iahwèh contro il male impersonato da Edom il complesso dei paesi nemici dichiarati che circondavano Israele: "Gatti selvatici si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l'un l'altro; vi faranno sosta anche le civette
(Lilit) e vi troveranno tranquilla dimora." (Isaia 34,14)
Nell'immaginario ebraico Lilit è un demone femminile che vaga tra le rovine.
Il Genesi procede nel racconto con questa esclamazione da parte e Adamo "Allora l'uomo disse: Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta". (Genesi 2,23)
Come se ci fosse stata un'altra volta!
Per la tradizione cabalistica, in effetti, Adamo prima di incontrarsi carnalmente con Eva ebbe ebbe a questionare ed ebbe la sua "tentazione" da parte di quell'essere femminile con Lilith, ma senza accoppiarsi con essa.
C'è un riferimento a Lilith come prima moglie d'Adamo nell'alfabeto di Ben-Sira (IX-XI secolo d.C.) intitolato a Yeshua ben Sira (II secolo a.C.) ma in realtà di autore anonimo e lì è detto che Lilith rifiutò le richieste di Adamo durante il rapporto sessuale e l'abbandonò. Disse: Non starò sotto di te, ed egli disse: E io non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra. Lilit pronunciò infuriata il nome di Dio (Sham El), prese il volo ed abbandonò il giardino del Paradiso, rifugiandosi sulle coste del Mar Rosso. Lilit abbandonò il Paradiso di propria iniziativa, prima della caduta dell'uomo e non toccando l'Albero della Conoscenza non fu condannata alla mortalità In seguito Lilit si accoppiò con Asmodeo (Shamael che rappresenta il vento polveroso del deserto) e vari demoni che trovò oltre il Mar Rosso, creando una infinita generazione di Jinn. Adamo chiese a Dio di riportare indietro Lilith cosi tre Angeli, chiamati Senoy, Sansenoy e Semangelof, furono mandati per ricercarla. Quando i tre angeli trovarono Lilit le ingiunsero di tornare minacciandola di morte, lei rispose che non sarebbe potuta tornare da Adamo dopo aver avuto relazioni con i demoni e che non sarebbe potuta morire in quanto immortale. Ma quando gli angeli minacciarono di uccidere i figli che lei aveva generato con i demoni li supplicò di non farlo promettendo che non avrebbe toccati i discendenti di Adamo ed Eva, se si fossero pronunciati i nomi dei tre angeli.
Ci sono le seguenti superstizioni su Lilit:
- per odio contro i figli di Eva uccide i neonati nella culla togliendogli il fiato e c'era la superstizione di tracciare un cerchio intorno alla culla coi nomi degli angeli protettori;
- tenta gli uomini nel sonno provocando eiaculazioni notturne onde genera i demoni (gli jinn della tradizione arabo-islamica).
Pare evidente che in questa idea del mito di Lilit s'è inserito un tentativo di sincretismo col mito greco di Pallade Atena, che incarna il senno e la ragione.
Il mito della figlia di Zeus, che rappresenta l'idea di prudenza e senno, data alla luce già adulta dalla testa di Zeus con l'aiuto da ostetrico di Efesto, dio del fuoco, che gli aprì la testa è narrato da Esiodo nella sua Teogonia.
Atena è detta glaucopide, "dagli occhi azzurri " sia "dagli occhi di civetta", da glaucos (azzurro) o glaux la civetta, l'animale, sempre vigile, che la rappresenta.
Adamo "conobbe" Eva solo dopo il peccato e la cacciata dal paradiso.
Tornando, infatti, al racconto, il Genesi indica al Capitolo 4 il primo congiungimento tra Adamo con Eva dopo la perdita dello stato di grazia: "Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino ...poi partorì ancora suo fratello Abele..." (Genesi 4,1s)
Per la Qabbalah Adamo però avrebbe rifiutato per 130 anni di congiungersi con lei; in tale tempo avrebbe disperso il seme a terra da cui sorsero molti demoni.
Dopo l'inciso del racconti di Caino e Abele è detto: "Adamo si unì di nuovo alla moglie che partorì un figlio e lo chiamò Set..." (Genesi 4,25a)
"Adamo aveva 130 anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza un figlio e lo chiamò Set. Dopo aver generato Set Adamo visse ancora 800 anni e generò figli e figlie." (Genesi 5,3s)
Nel Talmud è detto: "In tutti quegli anni (130 anni dall'espulsione dal giardino dell'Eden) durante i quali era bandito, Adamo generò fantasmi e demoni maligni e demoni femmina (demoni della notte), come è detto nelle Scritture (Genesi 5,3s)... quando vide che attraverso di lui la morte era divenuta punizione spese 130 anni in dissolutezze, tagliò i ponti con sua moglie per 130 anni, indossò vestiti di fico per 130 anni." (R. Jeremiah b. Eleazar-Erubin 18b)
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo
invia questa notizia ad un amico
Copyright © 2008 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
|
|
Tutti gli articoli di
RACCONTI A SFONDO BIBLICO...
|
|
|
|
|