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LA "GALILEA" NELL'ANTICO TESTAMENTO
Per comprendere il significato originario della parola "Galilea" è necessario seguirne le tracce nei libri scritti in ebraico dell'Antico o Primo Testamento.
Al riguardo è da tenere presente che il termine "Galilea" può presentarsi scritto in due forme, come
o come
.
Evidente è che in quella parola c'è il radicale ebraico
relativo al verbo di "rotolare", da cui "anello" e "circolo".
Nel libro di Giosuè al versetto 13,2 si trova: "Queste sono le terre rimaste: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti."
Ciò che lì è tradotto con "i distretti" è
,
un plurale di
e precisamente "ghelilot".
Distretto allora ci porta a contrada, circoscrizione e circondario e torniamo ad una estensione del concetto di anello e di circolo.
Ciò premesso, quanto scritto in Isaia in 8,23
"Galilea delle Genti" o "Galilea dei popoli pagani", in effetti si potrebbe tradurre "circondario dei Goim", ossia distretto, "circondario di popoli pagani".
Da ciò ne discende che il termine di "anello" o "circolo" evidentemente al tempo dei Re, è divenuto il nome proprio sintetico "Galilea" di quella regione formata dai territori di frontiera nord in faccia ai pagani.
Si legge, infatti, nel primo libro dei Re al tempo di Salomone: "poiché Chiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone legname di cedro e legname di cipresso e oro secondo ogni suo desiderio, Salomone diede a Chiram venti città nella regione della Galilea." (1Re 9,11)
Quella stessa parola "ghelilot" di Giosuè 13,2 si ritrova in Giosuè 22,10-11 ove però si legge: "Giunti a Ghelilòt
del Giordano, nella terra di Canaan, i Rubeniti e i Gaditi e la metà della tribù di Manasse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un altare grande, ben visibile. Gli Israeliti udirono che si diceva: Ecco, Rubeniti, Gaditi e metà della tribù di Manasse hanno costruito un altare di fronte alla terra di Canaan, a Ghelilòt del Giordano, dalla parte degli Israeliti."
Molti individuano questa località con Galgala ove Giosuè stabilì gli accampamenti degli Israeliti intenti a conquistare la Terra Promessa: "Il popolo salì dal Giordano il dieci del primo mese e si accampò in Gàlgala, dalla parte orientale di Gèrico. Quelle dodici pietre che avevano portate dal Giordano, Giosuè le eresse in Gàlgala." (Giosuè 4,19-20)
Là, a Galgala, poi fu innalzato un santuario presso il quale avvenne la circoncisione degli Israeliti (Giosuè 5,1-10).
Evidentemente Galgala non era una città, perché non si parla di combattimenti per conquistarla, ma era solo un toponimo.
S'ipotizza, peraltro, che il nome Galgala voglia dire "circolo di rotolate", ossia circolo di pietre spostate per rotolamento.
Presso quel luogo due secoli dopo ci fu l'unzione di Saul, il primo re d'Israele, da parte del profeta Samuele e anni dopo Saul v'offrì un sacrificio prima dell'arrivo del profeta (1Samuele 13,5-12) e tale atto fu considerato la sua prima grave disobbedienza che poi lo portò a cadere in disgrazia.
Nella Tenak o Bibbia con i libri dell'Antico Testamento in ebraico, la Galilea, come nome proprio della regione in cui Gesù iniziò il suo ministero, si trova solo sei volte nei seguenti versetti, scritto come:
-
- in Giosuè 20,7 e 21,32; 1Re 9,11; 1Cronache 26,61, Isaia 8,23;
-
- in 2Re 15,29.
Quel nome di Galilea si trova poi 15 volte come regione specifica in libri deuterocanonici e precisamente in:
- 2 volte in Tobia 1,2 e 1,5;
- 2 in Giuditta 1,8 e 15,5;
- 11 in 1Maccabei in 5,14-15-17-20-21-23-55; 10,30; 11,63 e 12,47-49.
Non si deve dimenticare però il significato del nome comune di origine: cerchio, anello e simili.
Lo stesso termine
,
infatti, si trova in:
- 1Re 6,34 - "I due battenti erano di legno di cipresso; le due ante di un battente erano girevoli, come erano girevoli le imposte dell'altro battente" con l'intenzione, appunto, di dire "girevoli" nella forma plurale di
"ghelilim";
- Ester 1,6 - nella parola anello quando vi si parla di "anelli d'argento" nella forma plurale di
"ghelili";
- Cantico dei Cantici 5,14a - ancora come anelli quando dice "Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis" nella forma plurale di
"ghelili".
Nella forma
si trova in:
- Giosuè 13,2 e 22,10-11, quando parla di Ghelilot;
- Gioele 4,4 - ove per contrade si trova "gheliot", "Anche voi, Tiro e Sidone, e voi tutte contrade della Filistea, che cosa siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto.";
- Ezechiele 47,8 - ove è tradotta come regione "Mi disse: Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque...", ove la regione orientale è "gelilah hqqademonah"
.