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APPENDICE - DECRIPTAZIONE PROVERBI 8 E 9
Presento decriptati secondo le regole di "Parlano le lettere" i capitoli 8 e 9 del libro dei Proverbi, rispettivamente di 36 e 18 versetti.
Questo libro formato di 31 capitoli in ebraico è chiamato "mishley Shlomo" massime di Salomone ove "mishley" è plurale di "mashal" per proverbio, sentenza, parabola, motto, detto.
È scritto in ebraico e, in effetti, raccoglie testi di autori ignoti dal periodo monarchico fino al V secolo a.C. epoca della sua redazione pervenutaci.
I capitoli 8 e 9 presentano la personificazione della Sapienza che era con Dio al momento della "creazione" dell'universo e il seguente Commento sui Proverbi di san Procopio di Gaza, vescovo del VI secolo serve da collegamento e tratteggia e spiega il mio interesse a questi due capitoli.

"La Sapienza si è costruita una casa (Proverbi 9,1a). La potenza di Dio e Padre, per se stessa sussistente, si è preparata, come propria dimora, l'universo intero, nel quale abita con la sua forza creatrice. Questo universo, che è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, consta di natura visibile e invisibile. E vi ha intagliato le sue sette colonne (Proverbi 9,1b). L'uomo fu formato dopo la creazione a somiglianza di Cristo, perché crescesse in lui e osservasse i suoi comandamenti. A lui Dio ha dato i sette carismi dello Spirito santo. Essi mediante la scienza suscitano la fortezza e, viceversa, mediante la fortezza manifestano la scienza. Questi carismi perfezionano l'uomo spirituale, lo confermano nella fede e lo portano alla completa partecipazione delle realtà trascendenti. Lo splendore naturale dello spirito viene esaltato dai vari doni. La fortezza dispone a ricercare con fervore e a desiderare di compiere sempre e in tutte le cose, a seconda delle loro finalità, i divini voleri, conforme ai quali tutti gli esseri sono stati creati. Il consiglio discerne i santissimi voleri increati e immortali, capaci di essere pensati, rivelati e realizzati. La prudenza fa acconsentire a prestar fede a questi voleri e non agli altri. Ha versato il suo vino nella coppa e imbandito la sua tavola (Proverbi 9,2). Nell'uomo in cui viene fusa, come in una coppa, la natura spirituale e quella corporale, Dio infonde la scienza delle cose create e di se stesso, autore di tutto. L'intelletto fa sì che l'uomo sia inebriato, come per il vino, di tutto ciò che riguarda Dio. Egli, pane celeste, nutrendo di se stesso nella fortezza le anime, e arricchendole e dilettandole con la dottrina, dispone tutte queste cose come vivande per il convito spirituale di quanti desiderano parteciparvi. Mandò i suoi servi ad invitare a gran voce e con insistenza al banchetto (Matteo 22,3). Mandò gli apostoli a servire la sua divina volontà con la proclamazione evangelica. Essa deriva dallo Spirito, sta al di sopra della legge scritta e di quella naturale, e chiama tutti a Cristo. Con l'incarnazione si è realizzata in lui senza confusione l'unione ipostatica della mirabile natura divina e di quella umana. Per mezzo degli apostoli grida: Chi non ha la sapienza venga a me (Proverbi 9,4). Cioè chi è stolto, e pensa quindi in cuor suo che Dio non esista, abbandoni l'empietà, si rivolga a me per mezzo della fede e riconosca che io sono il creatore e il Signore di tutte le cose. A coloro che abbisognano di sapienza dice: Venite, mangiate con me il pane e bevete il vino che ho versato per voi (Proverbi 9,5). A coloro che sono privi delle opere della fede, anche se ricchi di dottrine elevate, dice: Venite, mangiate il mio corpo, pane che vi nutre nella fortezza, bevete il mio sangue, vino che vi rallegra nella scienza e vi fa diventare Dio. Ho infatti unito il sangue alla divinità per la vostra salvezza."

Riporto il testo di Proverbi 8 e 9 secondo la traduzione C.E.I. 2008:

Proverbi 8
Proverbi 8,1 - La sapienza forse non chiama e l'intelligenza non fa udire la sua voce?

Proverbi 8,2 - n cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta,

Proverbi 8,3 - presso le porte, all'ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida:

Proverbi 8,4 - A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce.

Proverbi 8,5 - Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati.

Proverbi 8,6 - Ascoltate, perché dirò cose rilevanti, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,

Proverbi 8,7 - perché la mia bocca proclama la verità e l'empietà è orrore per le mie labbra.

Proverbi 8,8 - Tutte le parole della mia bocca sono giuste, niente in esse è tortuoso o perverso;

Proverbi 8,9 - sono tutte chiare per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza.

Proverbi 8,10 - Accettate la mia istruzione e non l'argento, la scienza anziché l'oro fino,

Proverbi 8,11 - perché la sapienza vale più delle perle e quanto si può desiderare non l'eguaglia.

Proverbi 8,12 - Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione.

Proverbi 8,13 - Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa.

Proverbi 8,14 - A me appartengono consiglio e successo, mia è l'intelligenza, mia è la potenza.

Proverbi 8,15 - Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti;

Proverbi 8,16 - per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia.

Proverbi 8,17 - Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano.

Proverbi 8,18 - Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia.

Proverbi 8,19 - Il mio frutto è migliore dell'oro più fino, il mio prodotto è migliore dell'argento pregiato.

Proverbi 8,20 - Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell'equità,

Proverbi 8,21 - per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori.

Proverbi 8,22 - Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all'origine.

Proverbi 8,23 - Dall'eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra.

Proverbi 8,24 - Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;

Proverbi 8,25 - prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata,

Proverbi 8,26 - quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo.

Proverbi 8,27 - Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull'abisso,

Proverbi 8,28 - quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell'abisso,

Proverbi 8,29 - quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra,

Proverbi 8,30 - io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante,

Proverbi 8,31 - giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

Proverbi 8,32 - Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie!

Proverbi 8,33 - Ascoltate l'esortazione e siate saggi, non trascuratela!

Proverbi 8,34 - Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire gli stipiti della mia soglia.

Proverbi 8,35 - nfatti, chi trova me trova la vita e ottiene il favore del Signore;

Proverbi 8,36 - ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; quanti mi odiano amano la morte.

Proverbi 9
Proverbi 9,1 - La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne.

Proverbi 9,2 - Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola.

Proverbi 9,3 - Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città:

Proverbi 9,4 - Chi è inesperto venga qui! A chi è privo di senno ella dice:

Proverbi 9,5 - Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato.

Proverbi 9,6 - Abbandonate l'inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell'intelligenza.

Proverbi 9,7 - Chi corregge lo spavaldo ne riceve disprezzo e chi riprende il malvagio ne riceve oltraggio.

Proverbi 9,8 - Non rimproverare lo spavaldo per non farti odiare; rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato.

Proverbi 9,9 - Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere.

Proverbi 9,10 - Principio della sapienza è il timore del Signore, e conoscere il Santo è intelligenza.

Proverbi 9,11 - Per mezzo mio si moltiplicheranno i tuoi giorni, ti saranno aumentati gli anni di vita.

Proverbi 9,12 - Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei spavaldo, tu solo ne porterai la pena.

Proverbi 9,13 - Donna follia è irrequieta, sciocca e ignorante.

Proverbi 9,14 - Sta seduta alla porta di casa, su un trono, in un luogo alto della città,

Proverbi 9,15 - per invitare i passanti che vanno diritti per la loro strada:

Proverbi 9,16 - Chi è inesperto venga qui! E a chi è privo di senno ella dice:

Proverbi 9,17 - Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso.

Proverbi 9,18 - Egli non si accorge che là ci sono le ombre e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti.

Di questo capitolo 9 in "Un seme della Torah nella Torah!" ho presentato decriptatati con le regole di "Parlano le lettere" i primi 6 versetti, ed ora presento decriptati di seguito i due capitoli.

Proverbi 8,1 - Esce il rifiuto, la Sapienza al completo si riversa in un corpo, l'Unigenito la reca tutta dentro, la reca con i lamenti, indica al drago che a rovesciare ne porterà la potenza dal mondo.

Proverbi 8,2 - Il Figlio per espiare la pena con il corpo in vita è. Il misfatto è a sbarrare, a fiaccare a casa è il drago. La fine gli sarà dentro portata e tutto gli andrà in rovina dentro al mondo.

Proverbi 8,3 - Del Potente è l'aiuto sorto. Al nemico è dalla Madre guizzato il Verbo. La preziosa purezza dentro reca. L'Unigenito per liberare è gli uomini, col corpo angeli usciranno.

Proverbi 8,4 - Dio è così con la Madre. Da uomo è a vivere. L'Unico gli ha versato nel corpo di desiderare il rovesciamento recare al serpente dall'esistenza. Di Dio il Figlio è un uomo.

Proverbi 8,5 - Entrato a casa è dell'angelo (ribelle) Gli reca il Verbo alla fine il terrore. In azione al verme porta la rettitudine in pienezza ad esistere il Potente. È in un vivente entrato dentro ad abitare del serpente a casa.

Proverbi 8,6 - Per bruciare dai viventi il peccare con la rettitudine è da inviato nel cammino a stare. La mano forte del Vivente dalla nube il Figlio ha portato ai viventi. Il Verbo tutto chiuso a illuminare un semplice vivente è. Per risorgere i corpi è dai viventi.

Proverbi 8,7 - Così è l'Unigenito da uomo stare nel mondo, in cammino in campo un amo è stato portato. Ha scelto di portarsi ad agirgli in casa. Per finirlo sorge un semplice (uomo) all'empio.

Proverbi 8,8 - In casa, giù nella polvere, alla prigione del ribelle il Verbo esiste. Dall'Unico è stato inviato dentro al mondo. Da vivente a lottare si porta col perverso.

Proverbi 8,9 - Alla vergogna ha inviato la rettitudine in vita dai viventi perché dentro sia ad abitare un retto. È per la Madre al serpente a vivergli giù la calamità nel tempo.

Proverbi 8,10 - Reca il bastone. Il castigo è a portare di Dio dal trono. Il Verbo si reca per aiutare nel tempo. La Madre in una grotta porta a scendere l'inviato eletto.

Proverbi 8,11 - Così è l'Amore portato dentro al mondo. La sapienza vive con un volto. Il Figlio si è alla Madre portato. Si reca dalla sposa alla prigione per liberarla. È in vita, dal serpente da uomo; si porta a bastonarlo dentro al mondo.

Proverbi 8,12 - L'Unigenito inviato è a racchiudere la rettitudine nei viventi al mondo. La Presenza (Shekinah divina) finalmente è in azione nel sangue per la perversità sbarrare. Con l'agire puro, colpirà della morte con forza l'origine.

Proverbi 8,13 - È in un corpo venuto il Signore. Con una luce d'angeli l'Unico ha indicato alla conoscenza che in cammino l'Unigenito al mondo si porta. Crescerà porterà a fuggire dai corpi con la rettitudine il male. E il Verbo è alla fine al mondo scaturito a recare il cambiamento completo all'esistenza.

Proverbi 8,14 - Dal serpente è in azione sceso al mondo per recare la fine portandogli il fuoco che è uscito dall'Unico, inviato è da casa, è per guidare chi è in cammino: da dentro porterà un corpo - popolo - Chiesa a uscire.

Proverbi 8,15 - Così è a vivere in cammino è il Vivente. Si è il Re portato e col corpo. Questi inviato è alla Madre. È stato da un seno versato; ha portato il Giusto.

Proverbi 8,16 - In una casa la rettitudine è vivente. La forza per risorgere i corpi è stata portata e in regalo è in una casa per gli esseri viventi. Così dal serpente è sorto il Verbo. L'Amore è in terra.

Proverbi 8,17 - L'Unigenito inviato è dall'Unico, uscito di casa è al mondo, per amore si porta dai viventi, alla luce pane bianco è, un'azzima dell'Unico inviato dagli angeli all'esistenza.

Proverbi 8,18 - Ad operare col corpo reca la rettitudine dentro e per aiutare l'Unigenito finalmente si è al mondo portato da inviato nel tempo. Una fune giù tra la polvere esce.

Proverbi 8,19 - L'Amore ha recato da casa, il frutto esiste in vita, chiuso nel corpo l'ha portato giù, l'ha recato dai viventi il Verbo. Questi a recarsi alla fine dentro l'ha portato l'Unico. Finalmente è dai viventi dal trono di persona l'Eletto.

Proverbi 8,20 - Dentro l'Unigenito nel corpo ha racchiuso la giustizia, vi ha steso i padiglioni la rettitudine. Dentro alla fine ha portato cosi un sentiero. Porterà tutti i viventi risorti il Verbo nel cuore.

Proverbi 8,21 - Dal Potente al mondo inviato in vita è. Del Potente per amore dell'esistenza è la risurrezione a portare con l'Unigenito. Su col corpo alla fine saranno dal mondo gli esseri viventi dall'Unico nella pienezza.

Proverbi 8,22 - Il Signore sulla paglia inviato è col corpo da Donna, per via si porta versato nel sangue dai viventi; col volto in azione dal serpente si è portato in vita l'Unigenito per colpirlo.

Proverbi 8,23 - Vive un fanciullo con la Madre, dagli angeli una capanna indicata è ai viventi alla vista, con la luce che a vivere dall'oriente è l'Unigenito col corpo sceso.

Proverbi 8,24 - Da casa l'Unigenito è inviato alla fine al mondo. La morte annuncia al potente serpente. Finalmente è dentro ad annullarlo. Gli vive la rovina inviata a portargli totalmente. Per ucciderlo da solo è dai viventi. È con la Madre.

Proverbi 8,25 - Dentro l'Amore in un corpo di un vivente partorito è stato dalla Madre. Esce l'Amore dentro un fanciullo. Il Verbo inviato è stato. Nel cammino dentro il peccare finirà. Alla prigione del potente serpente per finirlo è.

Proverbi 8,26 - Dall'Eterno il rifiuto si vede alla luce uscito in terra, e per le strade si porta la Torah dell'Unico sorta in azione. Il Verbo col corpo si porta alla fine a casa del serpente.

Proverbi 8,27 - Dentro al mondo esce la rettitudine. La forza che abita i cieli sorgere in un vivente. Dell'Unico (è) il frutto. In casa della legge porta l'annuncio. In cammino dall'alto il Verbo inviato è a finire la perversità dei viventi.

Proverbi 8,28 - Dentro la forza reca dell'illuminazione della legge ad essere in un vivente tra i viventi in azione. Nel cuore la forza reca, questi la rovina invia per portare la fine al deserto della vita.

Proverbi 8,29 - Dentro un fuoco porta ai viventi. Si reca per reciderlo. Della forza viva della legge gli porta il bastone. Nella vita è dalla Madre il "no" ad esistergli, dall'aldilà portato dentro la prigione, e sorge portandosi in pienezza per aiutare chi è della terra.

Proverbi 8,30 - E l'Unigenito "Io sono" ha iniziato giù dal serpente a recarsi. L'Unico in vita gli porta per ricusarlo dal mondo Gesù. Dai simili si vede essere con la Madre, è stato portato in vita. Un giorno vivo, risorto dalla tomba, abbatterà completamente il serpente. Il Verbo inviato è stato per portare a casa la sposa dal tempo.

Proverbi 8,31 - Il Messia si versa dall'arca (il seno della Madre) a casa del serpente. In terra portato alla luce a operare si vede essere l'Unigenito sulla paglia. È un uomo!

Proverbi 8,32 - Si reca nel tempo al mondo il Figlio. È per liberare i viventi dal peccare del serpente. È portato dalla Donna, in un corpo esiste la generazione retta. È stata la forza per bruciare l'essere ribelle portata.

Proverbi 8,33 - Per bruciare dal vivere il peccare si porta dai viventi, reca in pienezza lo spirito della rettitudine della vita e la maledizione per finire il soffio del male reca.

Proverbi 8,34 - L'Unigenito sorto nel corpo è l'uomo che brucerà il misfatto che esiste per il serpente; con la luce ha versato la conoscenza che un nato del serpente finirà totalmente l'esistenza un giorno. Si è portato in vita dal serpente per custodire i viventi, da questi si reca per colpirlo, tutti a liberare sarà.

Proverbi 8,35 - Così è tra i viventi giù l'Unigenito. È un'azzima dell'Unico che è in vita. E stato dalla Madre portato, bello, versato in un corpo. Giù si porta dagli angeli ai viventi il Signore.

Proverbi 8,36 - E al mondo il cuore dell'Unico è chiuso in un vivente in pienezza. Ha inviato il Verbo con il fuoco da recare con la rettitudine al serpente che i viventi odia; è per amore a portargli la morte.

Proverbi 9,1 - La Sapienza portata tutta dal Figlio alla fine al mondo nel Tempio entra. Uscita, giù da casa, in campo, ai popoli portata, è in aiuto uscita nel settimo (giorno) nel mondo.

Proverbi 9,2 - Il cuore dentro racchiuso esce per essere in sacrificio nel mondo dai viventi. In una capanna, è dell'Essere l'energia uscita dell'Unico. Il Verbo si vede in un corpo così fuori alla luce. Del Potente la grazia esce.

Proverbi 9,3 - Sorge il vigore nel mondo da una fanciulla. Indica di essere al mondo completamente versato alla vista dall'alto in cammino il Verbo. È in vita col corpo dai viventi a stare al freddo completamente.

Proverbi 9,4 - Dai viventi è il Verbo ad indicare che esiste. È alla apostasia inviato, (infatti) al mondo alla prigione in pienezza dal ribelle serpente a casa l'Unigenito a vivere esce. Il Potente l'ha portato.

Proverbi 9,5 - In cammino si reca dal serpente. Nella prigione dei viventi reca la guerra. E a recare il fuoco (risurrezione) e dentro è a opprimerlo in vita in pienezza. Con la rettitudine a finirlo è.

Proverbi 9,6 - In azione da questo a casa si reca il Verbo alla fine dell'Unico. A stare da primogenito dalla Madre portato in vita e si reca per l'Unico ad accendere la lite. Per sbarrarlo, un corpo retto dentro è inviato al mondo.

Proverbi 9,7 - È in pienezza col corpo dal serpente sceso, la disciplina al serpente reca per la vergogna che ha recato in vita. Con la rettitudine è a stringere il serpente in un corpo a bruciarlo dai popoli; si porta un vivente a bastonarlo.

Proverbi 9,8 - Dio a rimproverare il serpente scende di persona. È l'odiare a spegnere portando la rettitudine nella prigione del serpente. Nella prigione anela di portare a esistere: l'amore retto.

Proverbi 9,9 - Il drago con potenza a chiudere anela di portare, si è chiuso così in un seno per portarsi ad aiutare nel mondo e a sbarrare con l'agire il serpente. Da un giusto si porta, da Giuseppe che al Potente obbedisce. (Matteo 1,19: "Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla...")

Proverbi 9,10 - Per finire chi ammala tutti per finirlo un amo in vita esce. È in un corpo a venire il Signore. Si reca per sbarrarlo nel tempo, l'abbatterlo, lo sbarrerà col fuoco. È in vita nella casa di chi opprime.

Proverbi 9,11 - Bruciature in casa gli saranno ad esistere. È stata in un corpo dentro recata nei giorni la rettitudine. È stata portata in pienezza ad esistere. Il Verbo l'ha portata dal serpente, così il fuoco all'angelo (ribelle) reca finalmente per chiuderne l'esistenza che c'è nei viventi.

Proverbi 9,12 - L'Unico il midollo ha chiuso così in un uomo. Un amo vivente da segno per il serpente. Quel retto porterà il serpente a salire in croce. Dal cuore fiaccato tutto un fuoco gli originerà.

Proverbi 9,13 - L'Unico il fuoco per finire il folle ha recato. La fine nel mondo da un vivente gli sarà a uscire. Il Verbo indica che si è recato. Il segno ha portato a casa del serpente. Gli è la conoscenza uscita che vive nel mondo.

Proverbi 9,14 - Portato è il fuoco dentro al mondo al serpente dal Verbo. Alla fine dal seno sarà dalla croce a uscire dall'innalzato. La rettitudine da un foro rigenererà con l'acqua dal corpo. Un corpo - popolo - Chiesa vivo sarà versare dal corpo il Crocifisso.

Proverbi 9,15 - Dal serpente versato col corpo Dio dagli Ebrei è per via entrato in un vivente. Un retto è stato da una madre originato un corpo. Gli annuncia la fine tra i viventi.

Proverbi 9,16 - Un vivente è il Verbo. Ha scelto di correggere nel mondo l'angelo (ribelle) entratovi e alla prigione alla pervicacia del serpente in casa reca il messaggio nel mondo che del Potente è il bastone.

Proverbi 9,17 - In vita è dalla Madre dal giardino portato. A casa è dai viventi. È l'uomo atteso che reca la guerra al nascosto che è la vita a opprimere dei popoli.

Proverbi 9,18 - Reca al serpente la calamità in azione. La rettitudine che è per guarire gli esseri viventi sorge in vita per agire. Ai viventi, rovesciato è stato il fuoco dell'Unico, portato al serpente, versato nel corpo - popolo - Chiesa dell'Unigenito che è nel mondo.

a.contipuorger@gmail.com


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