BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2017  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheAttesa del Messia - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

SAN GIUSEPPE...

 
GIUSEPPE - UN PRAGMATICO UOMO DEI SOGNI

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

CENNI SU GIUSEPPE »
GIUSEPPE IL SOGNATORE »
SU GIUSEPPE DAL LIBRO DELL'ESODO »
GIACOBBE ARRIVA IN EGITTO »
I FIGLI DI GIUSEPPE »
RAMSES II E MOSÈ »

TASSELLI DA FAR TORNARE
Il capitolo 6,16-20 del libro dell'Esodo per Mosè presenta la seguente genealogia o "generazioni": "Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Keat, Merarì. Gli anni della vita di Levi furono centotrentasette... Figli di Keat: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl. Gli anni della vita di Keat furono centotrentatré... Amram prese in moglie Iochebed, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Gli anni della vita di Amram furono centotrentasette."

In definitiva qui, secondo l'Esodo, la successione fu di 4 generazioni: Levi che visse 137 anni, Keat 133, Amram 137 e Mosè 120; quindi, Levi era il bisnonno di Mosè per via di padre!
Levi, per contro, il terzo figlio di Giacobbe e Lia, nacque quando Giacobbe aveva circa 70 ed entrò in Egitto quando era già sposato.
Giacobbe in quel momento aveva 130 anni, perciò Levi aveva 60 anni e il figlio Keat che era già nato come risulta da Genesi 46,11 entro in Egitto con Levi.
Levi che visse 137 anni, nato in Canaan, visse in Egitto altri 77 anni.
Keat, nato in Cannan, visse la maggior parte della sua vita di 133 anni in Egitto.
Amram nacque in Egitto, vi visse per 137 anni e vi morì dopo aver sposato la sorella di Keat suo padre ossia sua zia, Iochebed.

Numeri 27,59 al riguardo, infatti, informa: "La moglie di Amram si chiamava Iochebed, figlia di levi, che nacque a Levi in Egitto; essa partorì ad Amram Aronne, Mosè e Maria loro sorella" per cui Levi, in effetti, era il nonno per via di madre di Mosè, e allora la discendenza fu solo di tre generazioni: Levi, Iochebed, Mosè.
Ignoti sono la durata della vita di Iochebed e in che anno nacque da Levi in Egitto, ma se questa sposò Amram il figlio del fratello Keat, Iochebed e Amram dovevano essere più o meno della stessa età.
Il "Testamento di Levi", compreso nell'apocrifo dell'Antico Testamento "I Testamenti dei Dodici Patriarchi", testo di origine giudaica, scritto in greco forse verso la fine del II secolo a.C. con posteriori apporti cristiani, dice che questa figlia di Levi e di una certa Melcha, quindi "regina", sarebbe nata in Egitto quando il padre aveva 64 anni, quindi 4 anni dopo l'entrata di Giacobbe in Egitto.
Alcuni rabbini, nel Talmud la identificano come Sifra, una delle due levatrici che disobbedì a quel faraone che non conosceva Giuseppe che aveva loro ordinato d'impedire la nascita dei bambini ebrei (Esodo1,15-16).
Alla nascita della madre di Mosè, 4 anni dopo l'entrata in Egitto di Israele, ecco che dei 400 anni della profezia di Abramo per l'uscita del popolo dall'Egitto, erano passati i 60 anni, età d'Isacco quando gli nacque Giacobbe, i 130 dell' età di Giacobbe quando arrivò in Egitto e i 4 anni per la nascita di Iokebed, onde ne restavano 206, periodo troppo lungo, perché se si tolgono gli 80 anni di vita di Mosè prima dell'Esodo, Iokebed l'avrebbe dovuto partorire a 126 anni.

Il libro dell'Esodo, in modo perentorio, però, sostiene: "La permanenza degli Israeliti in Egitto fu di 430 anni. Al termine dei 430 anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dalla terra d'Egitto." (Esodo 12,40.42) mentre il libro della Genesi per contro dice che i discendenti di Abramo: "...saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni." (Genesi 15,13)

Tenendo conto di quei 430 o 400 anni per la liberazione dalla schiavitù d'Egitto si arriverebbe alla data del 1522 - 430 (o 400) = 1092 (o 1122) posteriore comunque all'epoca della stele detta del faraone Merneptah che è del 1210 a.C. in cui esplicitamente è menzionato di Israele come già cacciato dall'Egitto.
La notazione dei 400 anni di Genesi 15,13-16, peraltro parla di 4 generazioni da quando vi entrarono.
Ora i 400 anni e le 4 generazioni paiono dati collegati come se l'autore in quel momento del Genesi valutasse in 100 anni la durata di una generazione, ma, abbiamo visto che per via di madre le generazioni fino a Mosè furono soltanto 3, Levi - Iokebed - Mosè, allora, pare logico che non 400 bensì 300 siano gli anni da contare da quando Giuseppe entrò in Egitto ossia dal 1517 a.C. e si arriverebbe al 1217 a.C., data possibile tanto più che in tal caso Iokebed avrebbe partorito Mosè quando aveva 26 anni.
A questi 300 siamo arrivati anche col ragionamento delle generazioni dei figli di Giuseppe.
Da quei due riferimenti del libro dell'Esodo 12,40.42 e Genesi 15,13 si potrebbe anche ritenere che la protezione di Giuseppe come viceré d'Egitto sui fratelli insediati in Gosen poté durare solo per 30 anni dall'entrata dei fratelli circa nel 1522 a.C., poi questi cominciarono ad essere considerati schiavi e furono oppressi, ma non lo furono certo per 400 anni, infatti, ancora troppo tardiva sarebbe la data dell'uscita.
Non dobbiamo dimenticare che la dinastia XVIII combatté ed espulse i re pastori dal nord, dai loro insediamenti ossia proprio dalle zone del delta del Nilo ove c'erano anche quelli dei figli d'Israele e se Giuseppe non fosse stato più viceré o fosse morto certo essendo gli ebrei dei semiti e stranieri sarebbero stati associati gente da asservire.
Questo pensiero peraltro contrasta con l'informazione con cui termina il libro della Genesi: "Poi Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto." (Genesi 50,26)

Quindi lo trattarono con ogni onore per tutti i 110 e anche oltre!
Giuseppe quando in Egitto uscì di prigione aveva 30 anni e fu allora che interpretò i sogni del faraone, fu fatto viceré e iniziarono i 7 anni delle vacche grasse.
Soltanto dopo i 37 anni di vita iniziò il tempo delle vacche magre, quindi, della carestia e fu dopo di allora che vennero i fratelli a cercare grano in Egitto.
È perciò da presumere che l'entrata con tutte le famiglie e con il padre Israele ci fu quando Giuseppe aveva ormai 39-40 anni e dalla moglie Asenat gli erano nati i figli Manasse ed Efraim.
Dicono i commentatori ebrei che Giuseppe aveva trascorso in Egitto già 12 anni, a servizio di Putifar e poi in prigione, ed aveva 30 anni quando fu fatto viceré.
Giacobbe in quel tempo aveva 120 anni d'età e iniziarono i 7 anni delle vacche grasse, fu quello il tempo in cui morì Isacco, dopo 10 anni, passati i 7 delle vacche grasse, in piena carestia venne in Egitto e vi stette per 17 anni ove morì alla bell'età di 147 anni (Genesi 47,28).
Prima di morire chiese d'essere sepolto con i suoi padri a Macpela (Genesi 49,29) e, quando accadde, Giuseppe, avuto il permesso dal faraone, con un grande corteo funebre (Genesi 50,1-14) di un gran seguito di carri assieme ai fratelli e a tutta la famiglia, seguito da ministri e anziani di corte, l'accompagnò in Canaan e lo depose nel sepolcro di famiglia.
Quale sede per le sepolture dei re d'Egitto per oltre 450 anni, dalla XVIII alla XX dinastia, ossia dal 1530 al 1070 a.C. fu scelta una zona vicino alle attuali Karnak e Luxor dov'era l'antica Tebe, capitale della XVIII dinastia, salvo la parentesi di Amarna con Akhenaton, ossia con la nuova città Akhetaton "Lo splendore di Aton" a metà strada tra il delta e Tebe.
A Tebe viveva evidentemente il faraone del nostro Giuseppe e quel sito archeologico delle tombe, fu detta Valle dei Re che proprio a partire dalla XVIII dinastia furono detti "faraoni" in quanto la loro residenza era chiamata "Per-Aa", la "Grande Casa".
Tebe rimase la capitale per tutti i sovrani del Nuovo Regno, poi la XXI dinastia la spostò nel delta del Nilo.
Se si dovesse cercare una tomba per Giuseppe che morì in Egitto si dovrebbe cercare tra le tombe dei cortigiani e ministri della XVIII dinastia.
Lui, infatti, non fu portato a Canaan, ma chiese che ciò fosse fatto in futuro, quando si fosse compiuto il tempo, certo che Dio avrebbe continuato a intessere la storia per concretizzare la promessa che aveva fatto ad Abramo e che il Giacobbe in vita senza meno avrà ricordato più volte a tutti i suoi figli.
Essendo proposta per Giuseppe una durata di vita di 110 anni (Genesi 50,26), è da ritenere che tale informazione stia a significare perlomeno che a Tebe, dopo essere stato nominato a 30 anni viceré d'Egitto la sua influenza durò per altri 80, quindi la sua memoria o permanenza in vita sarebbe arrivata certamente fino al 1450 a.C., quindi fosse ancora viva nel regno di Ahhenaton, ma per l'uscita dall'Egitto dopo Ramses II sarebbero dovuti trascorrere ancora oltre 230 anni, di cui solo 80 coperti dall'età di Mosè.
Non si può escludere che qualche discendente di Giuseppe sia poi entrato a servizio della dinastia e fosse stato ritenuto prezioso per i suoi consigli fino dai tempi di Akhenaton.
Abbiamo visto (Giosuè 26,29) che anche Giosuè, discendente della famiglia di Giuseppe, mori a 110 anni e questo fatto fa pensare che questa non sia una semplice coincidenza, ma che l'età di 110 anni fosse un modo di pensare egizio per la durata della vita perfetta di un saggio, qualifica a lui attribuita al di là dell'età di vita effettiva, come ad avvicinarlo al mondo degli dei.
Si legge da un racconto nel papiro di Westcar (conservato nel Museo di Berlino) che Djedi, il sapiente mago di Meidum, infatti, convocato secondo leggenda dal faraone Cheope per conoscere il segreto numero delle stanze del santuario di Thoth viene descritto come "un uomo di 110 anni che mangia 500 pani, mezzo bue intero e beve cento brocche di birre".
Gli studiosi R. Bauval e Graham Hancock, poi, esaminando il rapporto tra la costellazione delle 3 stelle della cintura di Orione e la mutua posizione delle piramidi di Cheope... di Chefren e di Micerino, del 2500 a.C., hanno concluso che la "cintura" di quella costellazione e le tre piramidi si trovavano corrispondenti alla stessa situazione astronomica del 10.500 a.C..
Se volessimo ricollegare idealmente quella data al 2500 a.C. avremmo bisogno di 8000 anni, ossia di 72 anni che servono al sole attraversa un grado dell'eclittica nel moto di precessione degli equinozi per il numero chiave 111,111 approssimabile a 110, ossia 111,111 x 72 = 7999,99.
In definitiva l'analogia che c'era tra il 110 e la saggezza si collega al mito per cui in Egitto nell'XI millennio a.C. vi sarebbe stata una stirpe di sovrani "divini" che trasmisero la loro sapienza e le loro conoscenze a una potente casta sacerdotale che le avrebbe tramandate alle generazioni successive.
In effetti, la durata media di vita degli Egizi era molto bassa.
L'aspettativa media di vita era di 35 anni e 40 anni era considerata una buona età e 65 un successo.
Il massimo che possiamo documentare sono i 90 anni di Ramsete II.
Le maggiori durate si potevano rinvenire nei ceti abbienti e le massime al culmine della piramide sociale al cui vertice c'era il faraone, poi nobili e funzionari, sacerdoti, scribi, guerrieri, mercanti e artigiani, contadini e, infine, gli schiavi prigionieri di guerra o divenuti tali per debiti.

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2017 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  SAN GIUSEPPE...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy